Tancredi e Ghismunda - ------------------------------------------------------------------------------------------------ PDF

Title Tancredi e Ghismunda - ------------------------------------------------------------------------------------------------
Author Giuseppe Rossi
Course Lingua e letterature ispanoamericane mod. 2
Institution Università degli Studi di Torino
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Summary

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Description

Tancredi e Ghismunda (dal Decameron, IV, 1 )

Giornata di appartenenza

Argomento

Narratore

Quarta giornata Si ragiona di coloro li cui amori ebbero infelice fine – reggimento di Filostrato Fiammetta

Tempo

La vicenda dura più di un giorno ed è ambientata probabilmente all’inzio dell’anno Mille.

Luogo

Gli spazi in cui vengono narrate le vicende non hanno una descrizione precisa, per esempio Salerno, dove vive Tancredi, oppure della stanza di Ghismunda e del sepolcro dove i due amanti vengono seppelliti; abbiamo però una piccola descrizione della grotta dove Ghismunda e Guiscardo si incontrano.

Personaggi

Temi

GHISMUNDA: una donna caratterialmente molto forte, astuta, coraggiosa, magnanima e dignitosa. E’ il personaggio protagonista attivo che compie le decisioni importanti con fermezza e moralità, come quella di scegliere di amare Guiscardo, seppur valletto, secondo il padre disdicevole per la sua condizione di nobiltà. È lei che, progettando il piano segreto, gli scrive una lettera per potersi incontrare nella grotta e che, per amore, decide di suicidarsi e di affrontare con coraggio e fermezza la morte; quindi è una donna che affronta la fortuna. TANCREDI : personaggio tortuoso e incoerente, ma soprattutto è debole, privo di dignità, che cerca di spezzare l’amore della prova figlia ricorrendo addirittura alla condanna dell’amante; rappresenta l’antagonista. GUISCARDO :nobile servo dotato di buone qualità e nobiltà che attirano Ghismunda; è un personaggio che non smette mai di pensare alla propria amante neanche nei momenti più tragici e fa di tutto per incontrare Ghismunda nonostante il rischio che lo sappia Tancredi. In quest’opera si parla di un amore contrastato, infatti Tancredi cerca di porre fine all’amore della figlia con

Guiscardo, ma si può parlare anche di un amore tragico, perché la morte di Guiscardo spinge Ghismunda ad uccidersi; inoltre il suicidio di Ghismunda rimanda ad atmosfere tipiche del romanzo cortese, cioè che l’amore viene visto come fonte di elevazione e ingentilimento, come anche il momento in cui ella beve il veleno nella coppa; il suo è un amore intellettuale, platonico. Per effetto di questa supremazia della donna l’uomo svolge un ruolo subordinato alla donna amata, infatti a Guiscardo spetta solo il compito di presentarsi agli appuntamenti. Trama

Tancredi, principe di Salerno, è un signore di indole benigna; ha una figlia, di nome Ghismunda, di bell’aspetto, forte e saggia. Un giorno questa si innamora di uno scudiero del padre, chiamato Guiscardo, uomo umile, ma nobile per virtù; il giovane ne è lusingato e allo stesso modo si innamora di lei. In tal modo la ragazza cerca di manifestare il suo amore in modo malizioso e il giorno dopo gli scrive una lettera con la quale gli suggerisce di andare in una grotta, da molto tempo disabitata, dove possono incontrarsi senza essere visti da Tancredi. I due continuano a vedersi nella grotto di giorno in giorno finchè la fortuna si mostra contraria; infatti un giorno Tancredi scopre la verità ma all’inizio decide di tacere. La volta seguente manda due servi ad arrestare Guiscardo, il quale viene portato al suo cospetto dove Tancredi lo svergogna. In quel momento Ghismunda piange la cattura dell’amante ma con grande coraggio svela al padre il suo amore per Guiscardo e lo difende con forte decisione. Ma Tancredi, nonostante riconosca la grandezza d’animo della figlia, non le crede e ordina ai servi di giustiziare Guiscardo e di portargli il suo cuore. Il giorno seguente Tancredi mette il cuore di Guiscardo in una coppa d’oro con acqua avvelenata e lo pone alla figlia che lo beve e muore. Tancredi, con le lacrime agli occhi, decide di seppellire i due amanti nello stesso sepolcro....


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