Tecnologia Farmaceutica Forme Farmaceutiche e operazioni farmaceutiche PDF

Title Tecnologia Farmaceutica Forme Farmaceutiche e operazioni farmaceutiche
Course Tecnologia Farmaceutica
Institution Università degli Studi di Messina
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LABORATORIOCARTINE E CIALDINICOMPOSIZIONE PER 1 CARTINA:Sodio bicarbonato 0’16g Calcio carbonato 0’15g Magnessio ossido 1’2dg Belladona estratto secco 11mgOPERAZIONI TECNOLOGICHE :PESATA —> TRITURAZIONE —> MISCELAZIONE —> RIPARTIZIONE —> CHIUSURAPROCEDIMIENTO :Noi abbiamo la quantità di ...


Description

LABORATORIO

CARTINE E CIALDINI COMPOSIZIONE PER 1 CARTINA: Sodio bicarbonato Calcio carbonato Magnessio ossido Belladona estratto secco

0’16g 0’15g 1’2dg 11mg

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> TRITURAZIONE —> MISCELAZIONE —> RIPARTIZIONE —> CHIUSURA

PROCEDIMIENTO: Noi abbiamo la quantità di ogni composto per 1 cartina: Dipende dal numero di cartine da realizzare, moltiplichiamo per un numero o per l'altro. Prima dobbiamo calcolare il peso efferivo che dobiamo pesare. Dopo tariamo la bilancia elettronica e pesiamo i composti uno per uno. Aggiungiamo le sostanze a un mortaio in ordine crescente di peso, schiacciandoli uno ad uno. Mescoliamo tutto bene nel mortaio fino ad ottenere un polvere omogeneo. Questo polvere omogeneo lo dividiamo in parti uguali nel numero di cartine chespiegano nella ricevuta del dottor. Chiudiamo le cartine e procediamo ad effettuare i calculi di la tariffazione. Al prezzo va aggiunto un supplemento per la belladonna (2’5€)

UNGUENTO COMPOSIZIONE UNGUENTO ALCALINO CON SOLFO Solfo sublimato Potassio carbonato Acqua Lano-vaselina

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISUAZIONE VOLUMETRICA —> DISSOLUZIONE —> LEVIGAZIONE —> MISCELAZIONE —> CONFEZIONAMENTO

PROCEDIMIENTO: Dopo aver fatto tutti i calcoli, peso il carbonato di potassio alla bilancia e lo unisco all’acqua. Mescoliamo nella lastra di vetro fino ad ottenere una soluzione trasparente Dopo, pesiamo la lanolina e la uniamo alla soluzione trasparente. Mescoliamo aiutandoci con la spatola fino a completo assorbimento e formazione di una pasta molle. Dopo, pesiamo il solfo e la vaselina. Nella altra parte della lastra di vetro aggiungiamo il solfo e lo levigo con la spatola per eliminare i grumi e poi lo incorporo con la vaselina. Uniamo la miscela de lanolina e potassio carbonato con la miscela di vaselina con solfo con la spatola, fino ad ottenere una pasata omogenea e senza grumi. Mettiamo l'unguento in una cartina e lo pesiamo per verificare che il peso corrisponde al peso richiesto dalla ricetta.

DECOTTO DI ALTEA COMPOSIZIONE: Radice di altea Sodio benzoato Liquore anisato di ammonio Alcool 95º Sciroppo semplice (è saccarosio ed acqua) Acqua depurata

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> RISCALDAMENTO —> FILTRAZIONE —> DISSOLUZIONE —> MISCELAZIONE

PROCEDIMIENTO: Si pesa il sodio benzoato e si pone nella bottiglia, dopo pesiamo la radice di altea e si pone in un becher. La quantità di radice di altea è calcolata in base alla percentuale presente nella ricetta del decotto di altea. La quantità di acqua che dobbiamo misurare è la quantità di cui abbiamo bisogno de decotto di altea. Aggiungiamo un terzo in più per compensare la perdita di acqua durante l'evaporazione. Versiamo l’acqua nel becher contenente la radice di altea. Dopo riscaldiamo el becher fino ad ebullizione, e si potrae il riscaldamento per alcuni minuti. Lasciamo decantare, filtrare per cotone e misuriamo il volume ottenuto. Per preparare il sciroppo semplice summiamo tutti i componenti e calcoliamo la quantita di sciroppo semplice necessaria per la preparazione. Il sciroppo semplice é saccarosio ed acqua. Per ultimo, aggiungiamo il alcool 95º alla soluzione, prepariamo il liquore anisato di ammonio e lo aggiungiamo. Finalmente agitiamo vigorosamente la bottiglia.

CAPSULE COMPOSIZIONE Lievito di birra Eccipienti per capsule

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> TRITURAZIONE —> MISCELAZIONE —> RIPARTIZIONE —> CONFEZIONAMENTO

PROCEDIMIENTO: Il primo paso è fare i calcoli. Moltiplichiamo il numero di capsule che dobbiamo fare per i grammi di lievito di birra in ogni capsula, per conoscere esattamente i grammi che dobbiamo pesare Quindi misuriamo il volume occupato del farmaco. Per conoscere i millilitri contenuti nelle capsule dobbiamo consultare la tabella numero 88. Conoscendo il numero di capsule che dobbiamo riempire, e la missura della capsula, possiamo conoscere la capacità delle capsule espressa in millilitri. Agiungiamo gli eccipienti nel cilindro e misceliamo le polveri nel mortaio. Pesiamo la polvere per calcolare i grami di eccipienti, e dopo, trasferiamo la polvere al cilindro. Separiamo le teste delle capsule dal corpo. Aggiungiamo la polvere alle capsule nell’incapsulatore. Bisogna far pressione sulle capsule per chiuderle. Infine, pesiamo il 10% delle capsule e si osserva se le capsule soddisfano il saggio di uniformità di massa

PARACETAMOLO SCIROPPO COMPOSIZIONE: Paracetamolo Etanolo Glicole propilenico Sorbitolo Sodio citrato Acido citrico Acqua depurata (qba)

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> DISSOLUZIONE —> MISCELAZIONE —> CONFEZIONAMENTO

PROCEDIMIENTO: Basato sull’esempio delle diapositive di laboratorio, calcoliamo la quantità necesaria di ogni componente rispetto alla quantità che mette sulla nostra etichetta (ad essempio 80 grami) Summiamo tutti i componenti e calcoliamo la quantità di acqua necessaria per la preparazione Pesiamo e misuriamo i singoli componenti Solubilizziamo il paracetamolo nella miscela di alcool etilico e glicole propilenico. Dopo, nell’acqua depurata, bollita di recente, solubilizziamo il sacarosio, sodio citrato e il acido citrico. Aggiungiamo il sorbitolo. Uniamo le due soluzione e agitiamo vigorosamente. Finalmente, controliamo il peso e regoliamo con acqua se richiesto.

CONTROLLO DELLE DOSIS Por essempio, 80 grami di sciroppo contiene 2grami di paracetamolo. Quindi, per ogni grammo di sciroppo ci sono 0,0025 g di paracetamolo. 1 cucchiaio corrisponde a 15grami, quindi 1 cucchiaio contiene 15grami x la quantità di paracetamolo in un grammo di sciroppo

SOSPENSIONE COMPOSIZIONE: Temazepam Glicerina Idrossietilcellulosa Sciroppo semplice (qba) che è formato per saccarosio e acqua depurata

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> RISCALDAMENTO —> DISSOLUZIONE —> MISCELAZIONE —> CONFEZIONAMENTO

PROCEDIMIENTO: Calcoliamo la quantità di ogni componente, sommiamo tutti i componenti e calculiamo la quantità di sciroppo semplice. Pesiamo e misuriamo ciscun ingrediente. Umettare il temazepam in mortaio con la glicerina, levigando con il pastello fino a completa scomparsa dei grumi. Dopo prepariamo la mucillagine: è fatto in un mortaio aggiungendo l’idrossietilcellulosa a un po d’acqua calda, agitando fino a che le particielle non siano umettate. Dopo, aggiungiamo la restante acqua fredda e misceliamo con il pestello. Versiamo la mucillagine nel mortaio di temazepam. Transferiamo la miscela ottenuta in bottiglia già tarata. Per la miscelazione, prima prepariamo lo sciropo: Versiamo l'acqua calda nel becker, manteniamo caldo e solubiliziamo gradualmente il saccarosio, senza metterlo direttamente nel fuoco in modo che non si formino fenomeni di degradazione. Veriamo lo sciroppo, lentamente in bottiglia Per ultimo, controliamo il peso, tappamo ed aggiungiamo. Tarrifiamo ed etichettiamo come sempre.

GEL: LIDOCAINA GEL COMPOSIZIONE: Lidocaina cloridrato Carbopol Glicerina Benzalconio cloruro Acqua (qba)

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> DISPERSIONE —> DISSOLUZIONE —> MISCELAZIONE

PROCEDIMIENTO: Calcoliamo la quantità di tutti componenti rispetto alla ricetta del dottore y al esempio delle slides. Sommiamo tutti i componenti e calcoliamo la quantità di acqua necessaria per la preparazione. Poi pesiamo ogni ingrediente e misuriamo il acqua. In mortaio versiamo il carbapol e si leviga agitanto, aggiungiamo la glicerina per umettare ed evitare la sucessiva formacione di grumi. Aggiungiamo lentamente una parte dell'acqua fino a completa dispersione del polimero. lasciamo idratare il polimero per un'ora, a riposo. quando quell'ora passa, in un becker solubilizzano benzalconio cloruro e lidocaina nella restate parte di acqua. Incorporiamo, poco alla volta, la soluzione nel mortaio contente il polimero idratato. Finalmente, Si aggiunge qualche goccia di idrossido di sodio (NaOH) per favorire la gelificazione.

COMPOSIZIONE: Urea Vaselina bianca Alcool cetilstearilico Glicerina Tween 60 Acqua depurata (qba)

OPERAZIONI TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> RISCALDAMENTO —> MISCELAZIONE —> CONFEZIONAMENTO

PROCEDIMIENTO: Prima, calcoliamo la quantità necessaria di ogni componente, sommiamo tutti i componenti e calcoliamo la quantitá necessaria di acqua per la preparazione di crema idrofila all’urea. Dopo, pesiamo o misuriamo tutti i componenti. In questa preparazione, dobbiamo preparare due fasi: Per prima cosa, prepariamo la FASE IDROFILA , in un becker, introduciamo acqua e glicerina, si scalda a bagno maria e quando fa caldo, solubilizziamo l'urea. Dopo, iniziamo a preparare la FASE LIPOFILA: In un becker introduciamo la vaselina bianca, alcool cetilsterilico e Tween 60 e scaldiamo a bagno maria fino a completa dissoluzione. Per la miscelazione, versiamo la fase lipofila nella fase idrofila, che deve essere un po 'più calda della fase lipofila . Per ultimo, si toglie dal bagno maria e agitiamo fino a completo rafreddameto. Finalmente, tariffiamo ed etichettiamo.

COMPOSIZIONE: Glicerina Sodio stearato Paraffina liquida per lubrificati

OPERAZIONE TECNOLOGICHE: PESATA —> MISURAZIONE VOLUMETRICA —> RISCALDAMENTO —> DISSOLUZIONE —> RIPARTIZIONE

PROCEDIMIENTO: Si consiglia di fare i calcoli per due unità in più. Ad essempio, se la ricetta richiede 5, facciamo i calculi per 7. Pesiamo ogni componente, E si scalda a bagno maria la glicerina in capsula di porcelana Per la dissoluzione, aggiungiamo in picole quantità ilnsodio stearato facendolo cadere a pioggia ed agitando lentamente con una bacchetta di vetro. La soluzione limpida si cola negli stampi lubricati con paraffina liquida e si mettono a raffredare nell’apposita vaschetta Infine, come sempre, tarrifiamo.

PASTA: PASTA DI LASSAR COMPOSIZIONE: Zinco ossido Acido salicilico Amido Vaselina bianca

OPERAZIONE TECNOLOGICHE: PESATA —> LEVIGAZIONE —> MISCELAZIONE —> CONFEZIONAMENTO

PROCEDIMIENTO: Basato sull’esempio delle composizione della Pasta di Lassar per 100grami, calcoliamo la quantità necessaria di ogni componente rispetto alla quantità che mette sulla nostra eticheta. Come La vaselina bianca contiene il 30% di paraffina liquida, calcoliamo il 30% dei grammi totali di vaselina e sottraendolo dal totale conosciamo la quantità di vaselina bianca che dobbiamo pesare. Pesiamo tutti i componenti e sulla lastra di vetro levigiamo l’acido salicilico con la paraffina liquida e aggiungiamo le altre polveri: zinco ossido ed amido. Infine, misceliamo ed incorporiamo nella vaselina bianca, tariffiamo ed etichettiamo.

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Farmaco è qualsiasi sostanza o composto impiegato nella prevenzione, nella cura en ella diagnosi delle malattia. La tecnologia farmaceutica è responsabile della trasformazione di un principio attivo in una forma farmaceutica. Il principio attivo è una sostanza con attività terapeutica, diagnostica o preventiva. La forma farmaceutica è un semplice farmaco che è stato trasformato in una "forma" che ne consente la somministrazione per la via prescelta e nella dose appropriata.

1. FARMACOPEA UFFICIALE XII ED. La farmacopea è il testo ufficiale, con valore di legge, che in ogni Stato stabilisce le caratteristiche, i requisiti ed i metodi di analisi e di controllo dei farmaci e delle forme farmaceutiche. Garantisce la qualità dei farmaci. È uno degli strumenti del sistema normativo del settore farmaceutico. Vengono definiti gli standard di qualità delle materie prime e dei prodotti finiti. La Farmacopea Europea unifica tutte le regole.

2. CLASSIFICAZIONE DEI MEDICINALI •

PRODOTTI DALL’INDUSTRIA: Sono medicinali di origine industriale. I prodotti devono essere autorizzati dal Ministero della Salute. Assicura che le operazioni di produzione, controllo e conservazione siano adeguate. i prodotti hanno un nome commerciale speciale.



GALENICA: Sono medicinali allestiti in farmacia. Possono essere: -

Preparati magistrali: Sono preparati in farmacia secondo la prescrizione del medico. Preparati officinali o multipli: Sono preparati in farmacia secondo le indicazioni della Farmacopea Ufficiale.

Devono avere qualità, sicurezza ed efficacia.

3. CLASSIFICAZIONE DI FORME FARMACEUTICHE SECONDO LA MODALITÀ DI RILASCIO DEL PRINCIPIO ATTIVO •

FORME FARMACEUTICHE A RILASCIO CONVENZIONALE: sono quelli in cui il rilascio di sostanze non è stato modificato.Dipende dalle propietà del principio attivo.



FORME FARMACEUTICHE A RILASCIO MODIFICATO: sono quelli in cui il rilascio di sostanze è stato modificato. Il tempo, la velocità e il sito di rilascio del principio attivo possono essere modificati. Dipende dagli eccipienti o dalle tecniche di produzione. Esistono diversi tipi: -

Forme farmaceutiche a rilascio prolungato o protratto: Il rilascio del principio attivo è piu lento che la forma comvenzionale. Forme farmaceutiche a rilascio ritardato: il rilascio è differito rispetto al momento dell’assunzione. Forme farmaceutiche a rilascio ripetuto o pulsante: il rilascio è sequenziale.

4. FORME FARMACEUTICHE • • • • •

Forme farmaceutiche a dose singola: sono divisi in unità. I vantaggi sono che il dosaggio è più preciso, è più facile da conservare e da identificare. Forme farmaceutiche a dosi multiple: la dose è misurata dell’utilizzatore.

Per uso orale: Capsule, compresse, gomme da masticare, granulati, polveri, sciroppi, soluzioni, emulsioni, sospensioni. Per uso parenterale: preparazioni iniettabili e liquidi perfusionali. Per uso cutaneo: Preparazioni semisolide (unguenti, creme, paste, gel), bastoncini, polveri, soluzioni, schiume, cerotti transdermici. Per uso specifico: preparazioni nasali, auricolari, oftalmiche, rettali, vaginali, per inalazone. Per uso veterinatio: dispositivi intraruminali, miscele di mangimi medicati, preparazioni intramammarie.

➢ I REQUISITI CHE UNA FORMA FARMACEUTICA OTTIMALE DEVE RISPETTARE SONO: -

Che il farmaco è attivo o può essere attivato. Che il principio attivo venga rilasciato alla giusta velocità e nel posto giusto. Adattamento delle proprietà del farmaco alle condizioni fisiologiche. Che il farmaco è stabile. Alcune forme di dosaggio devono essere sterili. Inerzia chimica, tossicologica e farmacologica dei componenti

➢ LA FORMA FARMACEUTICA CONTROLLA -

Conservazione del farmaco. La velocità con cui raggiunge alla sangue. La durata dell'azione farmacologica. La disponibilità biologica del farmaco

5. COMPONENTI DEL PREPARATO FARMACEUTICO •

PRINCIPIO ATTIVO: È il componente che fa svolgere al farmaco un'attività farmacologica, diagnostica o preventiva



ECCIPIENTE: È l'altro componente, trasmette il principio attivo, sono veicoli per i principio attivo in preparazioni liquidi e vettori nelle preparazioni solide e semisolide. e può conferire: propietà organolettiche; facilità di preparazione; stabilità e porfilo biofarmaceutico. Gli eccipienti devono: - Essere inerti farmacologicamente, chimicamente e fisicamente - Aiutare alla relazzazione del farmaco. - Non oregiudicare l’assorbimento del principio attivo - Aiutare alla cessione del farmaco Sono eccipienti: i diluenti, assorbenti e adsorbenti. Altro eccipienti facilitano i processi tecnologici come tensioattivi, umettanti, lubrificanti, leganti, plasticizzanti, viscosizzanti… La classificazione degli eccipienti è: -Usato per la liberazione del principio attivo: Disgreganti, polimeri per il rilascio e bagnanti -Usato per la conservazione: sono antimicrobici, antiossidanti e chelanti. -Usato per la presentazione: aromatizzanti, coloranti ed edulcoranti

POLVERI DEFINIZIONE: Il termine “polvere” indica un insieme eterogeneo di particelle solide, di forma irregolari, con dimensioni comprese fra 0,5 e 1000 µm LA FU DEFINISCE I POLVERI COME USO FARMACEUTICO: -Sono preparati costituiti da particelle solide non aggregate, secco e con diversi gradi di finezza. Questo gradi di fineza sono: a) Grossolane: > 355 μm b) Moderatamente solitti : 180-355 μm c) Sottili : 125-180 μm e)Molto sottili: < 125 μm -Contengono uno o più principi attivi, con o senza eccipienti. Possono anche contenere aromi o coloranti.

1. PROPRIETÀ DELLE POLVERI Possiamo classificare le proprietà delle polveri in: 1) fondamentali 2) proprietà derivate dalle polveri

1) PROPRIETÀ FONDAMENTALI DELLE POLVERI - Forma e area superficiale -Dimensioni e range dimensionale

2) PROPRIETÀ DERIVATE DELLE POLVERI - Densità -Porosità -Assestamento -Flusso

2. CLASSIFICAZIONE DELLE POLVERI IN FUNZIONE DELLA DIMENSIONE Possiamo classificare le polveri in base alle loro dimensioni in 5 classi: A) POLVERI MICRONIZZATE: sono polveri con dimensione fra 0,5-10 µm B) POLVERI COLLOIDALE: polveri con dimensioni inferiore a 0,5 µm C) POLVERI FINI (sub-sieve range): comprese tra 10-50 µm D) POLVERI FINI: comprese tra 50-100 µm E) POLVERI GROSSOLANE: comprese tra 100-1000 µm

La dimensione delle particelle dipendono da: a) la velocità di sedimentazione e le caratteristiche del sedimento b) la possibilità di ottener miscele omogenee c)la natura del mezzo omogenee nel caso di filtrazine d) le caratteristiche di scorrimento delle polveri e) alcune proprietà importante per la trasformazione delle polveri in compresse

3. DIMENSIONE E RANGE DIMENSIONALE Esprimere le dimensioni delle particelle in base al loro diametro è difficile poiché normalmente le particelle sono asimmetriche. Pertanto, usiamo, EL DIAMETRO SFERICO EQUIVALENTE: mette in relazione la dimensione della particella con il diametro di una sfera che ha lo stesso volumen e la stessa superficie. Viene espresso con: d e un pedice e le sue unità sono: m Noi abbiamo 5 tippi di diámetro sferico equivalente: a) Diametro volume (dv): diametro della sfera con uguale volumen della particella b) Diametro superficie (ds): diametro della sfera con uguale área superficiale della particella c) Diametro area proiettata (da): diametro del cerchio con área proiettata equivalente a quella della particella d) Diametro setaccio (dsieve): diametro della sfera che passa attraverso una maglia equivalente a quella attraverso cui passa la particella e) Diametro di Stokes (dst): diametro della sfera con densità e velocità di caduta equivalente a quella della particella. A seconda dell'uso della polvere, scegliamo un diametro o un altro per la nostra polvere

4. ANALISI GRANULOMETRICA LO SCOPO DELL´ ANALISI GRANULOMETRICA È STABILIRE: a) come la particelle sono distribuite fra varie classi dimensionali b) le dimensioni delle particelle che compongono una polvere LA CLASSIFICACIONE DELLE POLVERE PUÒ ESSERE EFFETTUATA CON VARI METODI: 1) Analisi per sedimentazione 2) Analisi con il microscopio 3) Analisi con gli stacci: - Test di valutazione limite - Valore conoscitivo (più setacci) 4) Analisi mediante misura del volume (Coulter Counter) Ciascun método misura uno attributo granulométrico specifico. Ora, descriveremo i diversi tipi di analisi

4.1. ANALISI PER SEDIMENTAZIONE Nell´analisi per sedimentazione che sonno adatta per polveri con limiti dimensionali fra 550 µm, si stabilisce il diámetro delle particelle in base alla loro velocità di sedimentazione. La velocità di sedimentazione si determina utilizzando la legge di Stokes, che regola la velocità di caduta di corpi sferici in mezzo liquido dst= diametro medio delle particelle  = viscosità del mezzo h = distanza di caduta nel tempo t  = densità della particella  0 = densità del mezzo disperdente Tra i vari metodi che sfruttano la velocità di sedimentazione uno dei più comuni è quello che utiliza la PIPETA DI ANDREASEN: che è formata da un recipiente di vetro, della capacitá di 550 mL, col tapo a smeriglio nel quale é saldata una pipetta della capacità di 10 mL, la cui punta inferiore si trova, quando il tapo...


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