Tema svolto lavoro minorile PDF

Title Tema svolto lavoro minorile
Author Sathya Francesco Tezzoni
Course Linguistica italiana
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
Pages 1
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Summary

Lavoro minorile...


Description

Temi svolti:SFRUTTAMENTO MINORILE Nel mondo in cui viviamo sono presenti migliaia di ingiustizie, ma secondo me una tra le più vergognose è lo sfruttamento minorile, che avviene prevalentemente nei paesi più poveri. In alcuni paesi i bambini vengono chiusi in magazzini a lavorare per orari lunghissimi. E’ il caso di paesi asiatici come il Pakistan, dove i bambini vengono impiegati in fabbriche tessili perché le loro manine sono più veloci e precise di quelle degli adulti. Non tutti riescono a resistere, alcuni muoiono presto, altri si ribellano andando incontro a terribili punizioni. C’è anche chi prova a scappare, ma viene quasi sempre ripreso dopo poco perché anche la polizia, essendo corrotta, non ha alcuna pietà nei confronti piccoli lavoratori. I nostri fratelli africani invece vengono impiegati più che altro nei campi e nell'esercito Nei campi spesso devono trasportare carichi pesanti, manipolare macchinari pericolosi senza alcuna norma di sicurezza e utilizzare materiali chimici dannosi. L’Africa da tempi recenti è percossa da continue guerre civili e quindi anche i bambini sono costretti a dare il loro contributo. Di solito i ragazzi arruolati hanno tra i 15 e i 18 anni, ma ce ne sono anche di più piccoli. Alcuni minori entrano nell'esercito spontaneamente per vendicare atrocità commesse contro i loro parenti o per sopravvivere in un paese devastato economicamente e politicamente. Sono tuttavia in aumento i casi in cui i ragazzi vengono rapiti o costretti all'arruolamento Anche le ragazze vengono reclutate, in Uganda, Etiopia e Salvador costituiscono addirittura un terzo dei minori che combattono nei conflitti armati, ma spesso vengono rapite per essere consegnate come “mogli” ai comandanti o per essere utilizzate in combattimento come spie. In passato lo sfruttamento minorile era diffuso anche in Europa e America, soprattutto nelle classi povere. I ragazzi e i bambini di solito praticavano il lavoro dei loro genitori e quindi diventavano operai, minatori, contadini… A mio parere la realtà di oggi è molto dura nei confronti di questi bambini costretti a lavorare per ore, con paghe minime e pochissimo cibo. I danni che questi subiscono non sono solo fisici, perché le ferite se vengono curate spariscono. Il vero problema è la parte psicologica, perché questi lavoratori minorenni hanno visto e vissuto esperienze terribili che segneranno per sempre la loro esistenza. Una vista più positiva della questione è che negli ultimi anni si sono instaurate alcune associazioni, non ancora presenti in tutti i paesi, che cercano di lottare per la difesa dei diritti dei minori, denunciando le disumane condizioni in cui sono costretti a lavorare. Alcune organizzazioni governative impegnate in questo settore sono la “Amnesty International”, che difende i diritti umani, la “International Labour Organization”, che dedicandosi alle tematiche del lavoro si occupa anche di questo settore, ma soprattutto l’UNICEF, che dal 1946 promuove interventi a favore dei minori nei paesi meno sviluppati. Per cambiare in buona parte questa triste realtà basterebbero dei controlli più radicali e scrupolosi. Occorrerebbero leggi più severe ed il rispetto di esse da parte di tutti. La polizia dovrebbe venire controllata meglio, per far in modo che non venga corrotta. Tuttavia la base di un mondo migliore è affidata all'istruzione e perciò alla diffusione del diritto d’istruzione dei bambini, che purtroppo non tutti possono possono avere. “La Musica è strumento di pace e può annullare il sistema di oppressione che vuole ancora sfruttare giovani speranze in ogni latitudine”. A queste parole di Claudio Abbado si ispira la quinta edizione del progetto educational “Musica per i diritti umani”, realizzato dal MIUR in collaborazione con l’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) ed il MED (Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione). Il prossimo 31 maggio la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà la giornata conclusiva dell’iniziativa, con lo spettacolo-concerto “Non può bastare un sogno”, sul tema ”La musica contro lo sfruttamento del lavoro minorile”. Gli studenti dei licei di tutta Italia sono stati chiamati a partecipare ad un concorso per la creazione di un video con colonna sonora originale per stimolare il pensiero critico e per sollecitare abilità tecniche e comunicative. La musica ha il merito di associare alla potenza formativa il valore dell’impegno sociale diventando cosi’ strumento di crescita e di solidarietà. I video premiati sono stati selezionati da una giuria tecnica e da una popolare e verranno presentati durante la manifestazione. Il Liceo Scientifico e Musicale Farnesina di Roma parteciperà con un brano originale, composto sul tema dello sfruttamento dei minori dagli studenti insieme a Paolo Marzocchi. Il percorso intrapreso ha visto come fondamento pedagogico l’utilizzo della metodologia SCREAM (Supporting Children’s Rights through Education, the Arts and the Media) sviluppata e ideata all’interno del Programma Internazionale per l’Eliminazione del Lavoro Minorile dell’ILO. L’orchestra del corso musicale suonerà insieme al Quintetto di fiati “Papageno” ed un Quintetto d’archi, composti da musicisti professionisti. Sull’iniziativa L’obiettivo del progetto è sensibilizzare gli studenti sul tema dei diritti umani attraverso la musica. All’inizio di ogni anno scolastico, si sceglie un diritto su cui impostare il lavoro dei mesi successivi. I ragazzi hanno la possibilità di approfondire la tematica in conferenze e lezioni specializzate, che beneficiano del contributo di esperti e professionisti. Durante questo percorso gli alunni preparano dei contributi che vengono poi presentati all’interno della giornata conclusiva....


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