Tempo DI Uccidere PDF

Title Tempo DI Uccidere
Course Sociologia
Institution Università degli Studi di Salerno
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Summary

Riassunto libro "Tempo di Uccidere" autore Ennio Flaiano...


Description

ROMANZO A SCELTA : TEMPO DI UCCIDERE AUTORE : ENNIO FLAIANO

“Tempo di uccidere” è un romanzo scritto da Ennio Flaiano, pubblicato dalla casa editrice Longanesi nel 1947. Questo romanzo rappresenta un unicum nella carriera di Flaiano poiché durante la sua attività letteraria non pubblicherà mai nessun altro romanzo. Il romanzo vincerà nello stesso anno la 1° edizione del premio Strega, anche se la critica comportò successivamente recensioni severe nei confronti del libro e dell’autore. Si tratta di un romanzo importante perché, durante quel periodo, l’Italia voleva dimenticare il fatto di essere stata fascista e di aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale. Fino ad allora l’Italia viene esaltata per la sua funzione civilizzatrice. Si tratta di un romanzo ambientato durante la guerra d’Etiopia (in Africa), e narra la storia di un ufficiale del Regio Esercito, che a seguito di un rapporto intimo con una ragazza indigena di colore etiope, cioè africana, (Mariam), la uccide per errore. In seguito, l’ufficiale scopre che il turbante indossato dalla ragazza è il segno di distinzione dei lebbrosi e inizia a girovagare con rimorsi e frustrazioni. Ma alla fine le paure del tenente erano infondate: nessuno ha scoperto il suo delitto, non aveva contratto la lebbra, ottiene il congedo militare e può tornare in Italia dalla moglie amata. Nella mente scossa del protagonista, l’Etiopia assume aspetti fantasiosi, grotteschi e quasi mistici. Lo stesso Flaiano, nel 1935, venne imbarcato per l’Etiopia con il grado di sottotenente, di questa esperienza lascerà alcune lettere scritte all’amico Tambroni.

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TRAMA DEL ROMANZO (SPIEGAZIONE DI TUTTO IL ROMANZO) Tempo di uccidere è un romanzo dall’atmosfera surreale, ambientato nel 1930, periodo della guerra d’Etiopia tra Italia e Etiopia, combattuta in Africa. Il romanzo narra le vicissitudini di un ufficiale per nulla dedito al dovere che, a seguito di un incidente con il camion, si perde e inizia a vagabondare verso l’altopiano etiopico alla ricerca di un dentista che allevi il suo dolore. Incontra per caso una giovane donna indigena di colore etiope di nome Miriam con un turbante bianco lungo la riva di un fiume con la quale avrà rapporti sessuali. Nei giorni successivi, i due dormono insieme, e nell’udire un rumore, pensando fosse un animale feroce, l’ufficiale spaventato estrae la pistola e spara una serie di colpi, uno dei quali ferirà per sbaglio la giovane donna. A questo punto, l’ufficiale decide di finire il tutto sparando Miriam con un altro colpo di pistola alla testa e occulta minuziosamente il cadavere. Pieno di rimorso, il protagonista torna al campo base sulla costa e, dopo aver ottenuto una licenza di 40 giorni, inizia un susseguirsi di vicissitudini che conducono il protagonista sull’altopiano. Qui scorge delle donne che hanno un turbante bianco analogo a quello della giovane donna che aveva ucciso e un collega gli spiega che il turbante bianco è il segno di riconoscimento delle lebbrose, e che sono dunque intoccabili. Angosciato dal dubbio si reca da un medico, non di certo per farsi visitare, ma per ottenere informazioni sulla malattia. Qui il medico gli fornisce un piccolo libro nel quale viene descritta con esattezza la malattia, e l’ufficiale si convince sempre più di essere stato contagiato. Spaventato, anche per la possibile denuncia del medico, tenta di sparargli e scappa convinto ormai della denuncia. Fugge fino al luogo di imbarco delle navi per l’Italia, cerca un imbarco clandestino, ma non dispone di denaro sufficiente. Il giorno seguente segue il maggiore durante uno spostamento in camion. Durante il tragitto, trova un modo per derubarlo e una volta sceso da camion, svita il dado che regge una ruota del veicolo, in modo da simulare un incidente senza essere accusato. Il piano però sembra non riuscire perché il camion continua la sua corsa, gettando il soldato nella disperazione: non solo la denuncia del medico, ma anche quella del maggiore per furto. Decide così di vagare per la boscaglia, trovando rifugio in un piccolo villaggio dove un vecchio ascari di nome Johannes, ormai anziano e solo, rimane per custodire i morti. Dopo un inizio scontroso, i due finiranno per avvicinarsi. Il soldato scopre che Johannes è il padre di Mariam. L’ascari, vedendo l’orologio del soldato, capisce che quello è lo stesso orologio che la giovane donna aveva indossato e che il soldato gli aveva regalato. A questo punto il soldato chiede a Johannes se le sue paure fossero fondate, mostra la ferita sulla sua mano e chiede all’uomo se Mariam fosse affetta da lebbra. L’ascari risponde che Mariam non era malata. Johannes curerà la ferita dell’ufficiale; e l’ufficiale condurrà l’ascari alla tomba di Mariam. Il giorno dopo, l’ufficiale decide di partire per costituirsi, ormai stanco di sopportare tale peso. Passando davanti alla tomba di Mariam, l’ufficiale scorge che questa era coperta da una tettoia di paglia che il vecchio ascari aveva costruito con fatica. Giunto al comando, racconta la sua storia e scopre che nessuno aveva sporto denuncia nei suoi confronti e che, essendo la sua licenza scaduta da poco, non verrà considerato quale disertore. L’ufficiale dunque non pagherà per le sue azioni, ma i conti dovrà farli con sé stesso, con la sua coscienza. Con gli altri soldati, intraprende la via del ritorno verso l’Italia.

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CRITICA AL ROMANZO - I TEMI PIU’ IMPORTANTI PRESENTI NEL ROMANZO Il romanzo di Flaiano è ambientato durante la guerra d’Etiopia del 1930 tra Italia e Etiopia, combattuta in Africa. Nel romanzo di Flaiano emergono temi e possiamo fare critiche molto rilevanti : 

L’Africa perde i suoi connotati esotici e cromatici più evidenti.



La guerra perde il suo carattere crudele ed eroico.



Il protagonista non appare un eroe e diligente ma appare un uomo comune che per una serie di circostanze fortuite si è trovato a vivere una esperienza particolare.



Il giovane ufficiale italiano non affronta avventure eccezionali, anzi, il romanzo si apre con lui che cerca un dentista in un villaggio perché ha mal di denti, da lì in poi succedono una serie di eventi casuali che però sono tutti collegati (incidente stradale in camion, uccide Miriam per sbaglio, ha la lebbra, il rimorso ecc.), l’ufficiale quindi è condizionato dal caso e ne diventa prigioniero.



Un aspetto importante del romanzo che Flaiano sottolinea è che il protagonista del romanzo porterà con sé un male dentro ancora più grave di quello che può procurare la lebbra, si tratta del male che gli uomini si procurano quando l’esperienza li porta a scoprire quello che sono realmente. Quindi il romanzo di Flaiano si rileva come non solo drammatico ma tragico. Flaiano riesce ad unire il dramma della guerra con un dramma esistenziale umano più grande.



Nel film emerge il rapporto tra colonizzatore e colonizzato : il tenente alla vista della giovane donna indigena di colore (Miriam) vuole possederla, vuole stuprarla, sa di poterlo fare usando la forza, sa che prima o poi la donna indigena di colore cederà perché la razza bianca è superiore. Il tenente quindi vuole imporre una sottomissione, vuole imporre la sua posizione di dominatore. Dopo lo stupro tra il tenente e la donna indigena di colore scatta qualcosa, una forte affinità, tanto che il tenente dimentica per un po’ di avere una moglie a casa che lo aspetta.



Il tenente dopo aver ucciso Miriam non riesce a capire se è dispiaciuto o no per la sua morte. Il romanzo si chiude con nessuna condanna per il comportamento del militare, che torna a casa senza che alcun dubbio risolto. I fatti sono che Mariam è morta a causa sua e che la lebbra può manifestarsi anche decenni dopo il contagio. In un primo momento, sembrerebbe che il contagio del militare potesse essere l’occasione per cambiare, il mezzo per prendere una decisione, eppure non succede, il tenente rimane lo stesso dell’inizio.



Un altro aspetto rilevante del romanzo è l’insepoltura di Miriam. Il tenente dopo averla uccisa non dà una degna sepoltura a Miriam ma occulta il corpo, cioè lo seppellisce per nasconderlo, per evitare che qualcuno venga a conoscenza dell’accaduto. 3

DIFFERENZE TRA ROMANZO E FILM 

Nel romanzo si narra di un rapporto intimo tra il tenente e la giovane donna indigena, avvenuto forse in modo consenziente.



Il film, almeno inizialmente, sembra invece raffigurare la scena di stupro e di violenza, e sono il seguito il rapporto sfocia in passione.

IL FANTASMA DI MARIAM Il fantasma di Mariam inizia a tormentare la coscienza del tenente. - In una prima fase, il fantasma è solo persecutorio, sintomo di ossessione. Il tenente vede il volto di Mariam in ogni spazio e nelle persone. - In una seconda fase, il fantasma diventa vendicatore. Il tenente, nel vedere le donne con la lebbra, inizia a pensare che Mariam ha rapporti con lui proprio per fare in modo di contagiarlo. Mariam diviene in modello originario di tutte le insepolture a venire. Le immagini di Miriam possono essere classificate in: Immagine originaria  Mariam, Etiopia Immagine di transizione  Timira, Somalia Immagine reale  Strega delle iene di nome Zebì, Eritrea Immagine sincretica  immagine senza nome che sintetizza quella reale e quella originaria. (non avere nome significa assumere tutte le identità di coloro che hanno subito quel destino)

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PERCHE’ SI PARLA DI IMMAGINI QUANDO CI SPOSTIAMO DAI FUMETTI AL ROMANZO? Lo si fa attraverso narrazioni che avvengono tramite la scrittura. Le immagini che raccontano il neocolonialismo sono poche e cioè il film Il leone nel deserto 1982 e Tempo di uccidere. La scrittura nella società di massa non può che diventare visiva in un racconto e si rifà alle immagini.

COSA SONO LE IMMAGINI? Le immagini sono frame cognitivi, sensitivi, intellettivi e percettivi. Le immagino sono schemi percettivi che ci offrono una visione elaborata a cui noi non abbiamo un eccesso diretto.

COMPORTAMENTO DI COMPENSAZIONE È la conseguenza ad ogni azione errata, quindi ad un senso di colpa. Il senso di colpa non si scoglie e rimane vivo e attivo fin quando i morti non saranno sepolti.

IL RAPPORTO TRA COLONIZZATO E COLONIZATORE Questo rapporto non può non essere un rapporto asimmetrico: il fatto che il tenente vada a letto con la giovane donna etiope riguarda il tentativo di imporre una sottomissione. Il tenente afferma la sua posizione di dominatore.

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