Test autovalutazione filosofia teoretica PDF

Title Test autovalutazione filosofia teoretica
Author Federico Arkel
Course Filosofia teoretica
Institution Università Telematica Pegaso
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Summary

Esercitazione capitolo per capitolo del programma di filosofia teoretica UniPegaso...


Description

FILOSOFIA TEORETICA CAPITOLO 1 1. Physis significa: Il principio che tutto genera e ciò che da esso è generato 2. La filosofia nasce nelle colonie greche e non nella madre patria perché le colonie: Risentivano dell’influsso della cultura dei paesi in cui si insediavano e avvertivano meno il peso della cultura della madrepatria 3. Il metodo usato dai filosofi ionici per individuare l’archè consisteva nel: Selezionare un elemento unitario capace di spiegare la pluralità delle cose 4. In Parmenide, dall’affermazione che l’essere è ed è impossibile che non sia, e il non-essere non è ed è impossibile che sia, si ricava che: Per definire l’essere bisogna escludere tutto ciò che implica il non-essere 5. Di Socrate non possediamo alcuno scritto perché: Non scrisse alcuna opera 6. Il dialogo per Socrate: Mira a raggiungere una verità oggettiva 7. La celebre affermazione socratica “so di non sapere” significa che: Socrate è consapevole della sua ignoranza 8. L’ironia socratica è: Una tecnica per mettere a nudo l’ignoranza dell’interlocutore 9. Virtù e sapere sono in questa relazione: L’essenza della virtù è il sapere 10. Che cosa si intende per intellettualismo etico? La fondazione dell’etica sulla ragione e la conoscenza CAPITOLO 2 1. Platone sceglie il dialogo come forma letteraria delle sue opere perché: Ritiene che la filosofia sia ricerca in cui si confrontano diversi punti di vista 2. La funzione dei miti di Platone è: Allegorica, educativa e divulgativa 3. Perché sia possibile il nostro rapporto con le idee è necessario che: La natura dell’anima sia imperitura e stabile come quella delle idee 4. Nello stato platonico, con il governo dei filosofi: L’azione di governo sarebbe ispirata e guidata dalle idee etiche 5. Poietico in Aristotele è: Il sapere che presiede alla attività tecnico-produttive 6. Pratico in Aristotele è: È relativo alla condotta umana 7. Metafisica è:Scienza dell’essere in quanto tale 8. La sostanza è detta individuo perché: È l’unione indivisibile di forma e materia 9. Le quattro cause del divenire sono: Materiale, formale, finale, efficiente 10. La dialettica per Aristotele è: L’arte di argomentare basandosi su opinioni CAPITOLO 3 1. Le filosofie ellenistiche: Sono la risposta alle mutate condizioni politico-culturali 2. Il cittadino della polis in epoca ellenistica ripiega su se stesso perché: È disorientato rispetto ad uno Stato lontano 3. L’ideale delle filosofie ellenistiche è pragmatico perché: Mira a organizzare la condotta umana 4. L’originalità dell’Epicureismo sta: Nella compresenza e integrazione di temi e istanze ben diverse 5. Al ripiegamento su se stesso dell’uomo ellenistico si collegano: La ricerca della felicità, fine ultimo per l’uomo 6. Atarassia vuol dire: Assenza di dolore 7. Il vincolo che conviene al saggio epicureo è: La libera amicizia 8. Lo Stoicismo afferma che il sapiente: Deve sopportare serenamente le avversità 9. Per lo Stoico i veri beni sono: La vita e gli affetti. 10. L’uno è: Infinito CAPITOLO 4 1. Perché la questione di Dio rappresenta la domanda fondamentale della riflessione filosofico-teoretica: Perché questa domanda è forma e figura di tutte le domande sulla (V)verità 2. In epoca moderna, che cosa ha posto in crisi una sicura e diffusa convinzione religiosa: Il processo storico del progresso umano 3. Che cosa significa che l’uomo ha imparato a vivere “etsi Deus non daretur”: Ha imparato a vivere anche senza ricorrere alla prospettiva sacrale 4. Secondo H. Cox, che cosa s’intende per secolarizzazione: Un processo di demitizzazione da immagine fatalistica storia 5. In che senso progressiva secolarizzazione e modernità sono fenomeni coincidenti: La modernità ha demitizzato criticamente l’immagine mitologica del mondo

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Nella filosofia medievale quali erano le componenti dell’Itinerarium speculativo: Dio-Uomo-Mondo Che cosa si intende per cosmo: Un sistema ordinato ed armonico Nella filosofia kantiana la prospettiva religiosa fonda: L’imperativo etico Nella filosofia critica-trascendentale può l’uomo avere conoscenza profonda di Dio: Se vi è una rivelazione storica, questa non è accessibile al soggetto conoscente 10. In che modo il principio “Rivelazione” bilancia la riflessione filosofico-teoretica: Come principio veritativo autonomo per fondamento e metodo CAPITOLO 5 1. a posizione agostiniana sul rapporto tra fede e ragione può essere espresso con il motto: C redere di sapere per sapere di più 2. L’argomento contro il dubbio è rivolto: Agli scettici 3. Il dubbio viene superato perché: Se si dubita si è certi di dubitare e si è al di la del dubbio 4. La luce vera che illumina ogni uomo è: Dio 5. Per male metafisico Agostino intende. Il limite, la mancanza di pienezza dell’essere, proprio di ogni creatura 6. Nell’ambito del pensiero cristiano medievale, parla di preambolo della fede: Tommaso 7. I preambula fidei sono: Le verità razionalmente dimostrabili, premesse necessarie alla fede 8. Nel rapporto tra ragione e fede Tommaso sostiene: L’autonomia della ragione nei confronti della fede, rifiutando la tesi della filosofia come “ancella” della teologia 9. Tommaso critica la prova ontologica di Anselmo sull’esistenza di Dio perché, anche ammessa la definizione di Dio come essere di cui non può essere pensato nulla di maggiore: Non è detto che tale essere pensato esiste, oltre che nell’intelletto, anche nella realtà 10. Tommaso, nella prova dell’esistenza di Dio, procede: Muovendo da ciò che è primo per noi, gli effetti, per risalire alle cause CAPITOLO 6 1. La magia rinascimentale: È la premessa della scienza, sia nel modo di concepire la natura che nel metodo per conoscerla 2. Per comprendere la natura, secondo Telesio bisogna: Far ricorso alla conoscenza sensibile e alla natura 3. I principi della natura, secondo Telesio, sono: Immutabili 4. Viene affermato che l’universo è uno e infinito perché: L’universo ha i caratteri di Dio, sua causa 5. La conoscenza di sé: È essenziale per la conoscenza degli oggetti 6. Il metodo galileano richiede: Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni 7. La natura: Fa conoscere a tutti i suoi modi di operare 8. Con l’espressione idolaspecus Bacone intende gli errori connessi: Alle caratteristiche individuali; 9. Metodo induttivo significa: Partire dall’esperienza per ricavarne principi generali 10. Le “sensate esperienze” sono: Esperienze prodotte da esperimenti CAPITOLO 8 1. In che anno Kant pubblicò il suo celebre scritto sulla religione: 1793 2. Quali sono gli ambiti critici della filosofia kantiana: Ambito teoretico, pratico, estetico 3. Qual è il senso dell’Illuminismo secondo il celebre motto kantiano: L’uscita dell’uomo dallo stato di minorità, che deve imputare a se stesso 4. Perché l’opera kantiana sulla religione ha un valore emblematico rispetto alle questioni moderne: L’opera affronta il tema centrale dell’autonomia razionale e dell’emancipazione del soggetto conoscente 5. Quale distinzione viene operata nel campo della riflessione religiosa: Tra religione naturale e religione rivelata 6. Qual è la caratteristica prevalente della religione naturale:La sua caratteristica di comunicabilità razionale 7. La religione rivelata è custodita: Da dei libri sacri e dalla tradizione 8. Secondo Kant, la ragione umana può formarsi autonomamente il concetto: Probabilmente, non può formulare nessun concetto trascendente 9. Nella rivelazione cristiana l’Essere trascendente si rivela: Nella forma dell’annichilimento 10. Nella prospettiva razionale kantiana la rivelazione potrebbe essere sostanziale o accidentale: La domanda rimane aperta, come si intende nella seconda edizione del 1794

CAPITOLO 9 1. Nella prospettiva delineata, qual e snodo teoretico viene indicato come cruciale per la modernità critica: L’intreccio tra autonomia del finito e relazione con l’infinito 2. Che cosa significa il termine aporia, secondo l’etimologia greca: Strada senza uscita 3. In che modo questa aporia della modernità si manifesta: Nella contrapposizione tra immanentismo e trascendenza 4. In un lessico della modernità quale espressione ne esprime la dimensione essenziale: Emancipazione 5. Come possiamo sintetizzare lo sviluppo della storia della soggettività moderna: Come radicalizzazione dell’istanza libertaria insita nel pensiero occidentale 6. Sul piano gnoseologico qual è la funzione essenziale dell’azione concettuale: Funzione ordinante 7. In che modo il tema della rivelazione svolge un’azione critica: Nel tentativo di recuperare la dimensione vitale e pluriforme dell’esistenza 8. In che modo, nella modernità, l’ipotesi della trascendenza si rapporta alla realtà conoscibile: Come rottura della struttura ordinabile del reale 9. In quale periodo storico collochiamo il tema delle cosiddette prove dell’esistenza di Dio: Epoca medievale 10. Nella prospettiva di una ricerca spirituale, su che cosa si fondava la demonstratio Dei: Su un processo logicoargomentativo CAPITOLO 10 1. Cartesio ha preso coscienza che il vecchio edificio del sapere: Deve essere abbattuto per costruirne uno nuovo basato sulla ragione 2. Un’idea è chiara quando: È presente e manifesta a uno spirito attento; 3. Un’idea è distinta quando: È precisa e differente da tutte le altre 4. Nel metodo cartesiano la matematica è: Il modello da estendere a tutto il sapere 5. Viene definito iperbolico il dubbio che: Viene esteso a tutto il sapere 6. Il Cogito ergo sum supera l’ipotesi del genio maligno perché: Anche per poter essere ingannato l’uomo deve esistere come pensante 7. La concezione della natura si fonda su: Estensione e movimento 8. La sostanza è: Una realtà che per esistere non ha bisogno che di se stessa 9. Le regole della ragione naturale in campo politico sono: Cercare la pace; rinunciare al diritto di tutti a tutto; mantenere i patti stipulati 10. Locke negava le idee innate perché: Solo i pazzi e filosofi dicono di averne CAPITOLO 11 1. Si può sostenere che la storia della filosofia occid. si sia sviluppata […], come una storia della ricerca metafisica: Si 2. Che cosa hanno determinato lo sviluppo e l’assolutizzazione del pensiero scientifico: Una sorta di furia anti-metafisica 3. Quali sono le caratteristiche di fondo della riflessione metafisica classica: Il pensiero dell’identità, la dottrina delle idee, l’istanza salvifica 4. Qual è la domanda di fondo del pensiero metafisico: La domanda sull’Inizio di tutte le cose 5. Nella visione metafisica qual è la polarizzazione fondamentale: Tra Uno e molteplice 6. Quale filosofo pone, per la prima volta, una relazione interna tra pensiero astraente ed Essere: Parmenide 7. Nel pensiero platonico vi è corrispondenza tra l’ordine ideale e classificazione: Si 8. La ricerca della Verità costituisce una sorta di esperienza salvifica ed illuminante: si 9. Come si esprime questa consapevolezza nel pensiero moderno: Nel tema della coscienza individuale 10. Il rapporto tra teoria e prassi è assimilabile: Al rapporto tra spiritualismo e materialismo CAPITOLO 12 1. La soggettività moderna si afferma come progetto: Di riforma sociale e di partecipazione democratica 2. Quali sono gli ispiratori filosofici del ruolo della ragione moderna: Hegel, Marx, la destra hegeliana 3. Le tesi filosofiche di Hegel auspicano: L'autoconoscenza come processo di conciliazione 4. Qual è il rapporto tra emancipazione ed estraneazione secondo J. Habermas: Emancipazione come estraneazione dalla totalità di un contesto etico 5. Secondo Marcuse che cosa ha comportato l'impegno per l'affermazione dei diritti individuali: Diffusa disillusione

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Che cosa caratterizza l'ingresso nella post-modernità: La percezione dello strapotere della razionalità strumentale Qual è la funzione dell'arte secondo Nietzsche: Lo spazio di mediazione dove la modernità si incontra con l'arcaico Qual è la funzione dell'arte secondo Wagner: Cogliere la funzione unificatrice dei simboli mitici Come si caratterizza l'esperienza estetica secondo Nietzsche: Come eliminazione di ogni mediazione Che cosa svela l'arte secondo Nietzsche: La vita oltre il tessuto identitario

CAPITOLO 13 1. A quale ambito reale ed esistenziale si connettono le argomentazioni teologiche: In generale, alla raffigurazione che si offre del mondo 2. A quale dimensione si riferisce l’argomentazione cosmologica: Alla dimensione esterna 3. A quale dimensione si riferisce l’argomentazione ontologica: Alla dimensione interna 4. In epoca moderna, che cosa pone in crisi il metodo di una lettura causale della realtà: Il metodo scientifico 5. Nella terminologia scolastica, quali e quante sono le cause aristoteliche: Materiale, formale, efficiente, finale 6. A che cosa è attinente la causa finale: Alla direzione di un movimento e all’efficacia ultima di un’azione 7. Alle origini del suo sviluppo teologico, con quale cultura filosofica il cristianesimo entra in profonda osmosi: Con il platonismo e l’aristotelismo 8. Nell’epoca moderna quali filosofi pongono in crisi il fondamento della prova ontologica: Cartesio e Leibniz 9. Secondo Kant, il concetto di Dio ha per l’uomo una rilevanza esperibile: No 10. Per Kant l’idea di Dio ha una funzione: Si, come principio critico in campo teoretico e regolativo in campo etico CAPITOLO 14 1. Quale istanza ha posto in crisi il pensiero metafisico: La coscienza storica 2. Quale aspetto centrale emerge nel pensiero storico: La coscienza della finitezza 3. In che modo percepiamo la coscienza temporale: Come condizionamento del contesto 4. La prassi giudica la teoria sul piano: Dell’utilità 5. Il pensiero scientifico e la ragione procedurale hanno inciso: Sulla possibilità di ricondurre tutti i fenomeni ad unità 6. Che cosa implica il metodo scientifico: La validazione sperimentale di ipotesi teoriche 7. Scienza e filosofia possono trovare elementi di dialogo e di confronto: Si, ma solo confrontando i loro metodi di indagine 8. Com’ era interpretato il mondo nella filosofia classica: Come un cosmo ordinato 9. Come viene rappresentato il mondo nella filosofia moderna: Come una percezione del soggetto conoscente 10. È corretto sostenere che la conoscenza filosofica è animata dal bisogno di una conoscenza assoluta: Si, al di là dei suoi esiti CAPITOLO 15 1. Quali sono le principali definizioni del “Dio dei filosofi”: Causa prima, Essere supremo, Idea assoluta, Valore eterno 2. Nelle definizioni filosofiche del Divino qual è la caratteristica prevalente: L’assoluta incondizionatezza 3. In quale anno il filosofo B. Pascal avrebbe vissuto un’esperienza mistica: 1654 4. Quando il filosofo B. Pascal annota la sua esperienza mistica a che cosa fa riferimento: Alla netta differenza tra il Dio dei filosofi ed il Dio della rivelazione ebraico-cristiana 5. Che cosa sostiene R. Guardini nel testo citato: B. Pascal ha sperimentato l’impazienza della passione della conoscenza 6. Nella prospettiva filosofico-moderna è plausibile concepire un’esperienza personale del Divino: No 7. Nella prospettiva di B. Pascal si può sostenere: La paradossalità di ogni tentativo di definizione del Divino 8. Nella Sacra Scrittura ebraica qual è il nome della rivelazione divina a Mosè: Io sono colui che sono 9. In quale libro della Scrittura ebraica ritroviamo il racconto di Dio come Creatore: Nel libro della Genesi 10. Nella rivelazione cristiana, in quale libro biblico è introdotto il tema del Logos di Dio: Nel Vangelo di Giovanni

CAPITOLO 16 1. Qual è la tesi centrale dell’opera filosofica Dialettica dell’Illuminismo: La denuncia della progressiva atrofia dello spirito critico moderno 2. A che cosa si è contrapposto il pensiero moderno nella tradizione illuminista: Al vincolo autoritativo della tradizione 3. Lo spirito illuminista crede maggiormente: Nelle acquisizioni individuali 4. Secondo le tesi di Adorno e Horkheimer in che cosa si rovescia lo spirito l’illuminismo: In mitologia 5. Secondo Adorno ed Horkheimer i processi di emancipazione hanno condotto ad un reale cambiamento: Solo in apparenza 6. Come si esprime la forza della logica: Come forza di dominio 7. A che cosa mira la conoscenza teoretica: Ad una comprensione profonda, oltre le mediazioni concettuali 8. A che cosa si perviene con la separazione tra religione, morale e diritto: A forme di diffuso scetticismo etico 9. Che cosa rilevano Horkeimer ed Adorno nella Prefazione della Dialettica dell’Illuminismo: La decadenza della cultura teoretica 10. Qual è la critica di Habermas alle tesi di Horkheimer ed Adorno: Un eccesso di radicalizzazione degli aspetti limite della razionalità moderna CAPITOLO 17 1. All’Idealismo Marx rimprovera di: Non riconoscere l’attività umana sensibile, ma solo l’attività dello spirito. 2. Marx critica Feuerbach perché questi: Non si pone il problema di cambiare il mondo reale 3. Col termine ideologia Marx intende: La giustificazione degli interessi della classe dominante; 4. Struttura e sovrastruttura sono in ogni società: La prima la base e la seconda l’elemento derivato 5. Marx nella sua critica a Hegel: Apprezza l’importanza attribuita alla storia 6. Circa i rapporti tra Positivismo e Illuminismo, si può affermare che: Entrambi criticano la metafisica; 7. Il Positivismo: Si caratterizza per l’esaltazione della scienza come forma privilegiata del sapere 8. Il Positivismo evoluzionistico: Si sviluppa nella seconda metà dell’Ottocento 9. Secondo la dottrina di Comte, la scienza: Tende alla scoperta delle relazioni invariabili che regolano i fenomeni; 10. La classificazione delle scienze deve fondarsi: Sulla tipologia dei fenomeni; CAPITOLO 18 1. In quale prospettiva la riflessione bioetica costituisce un campo di dialogo con la tradizione filosofica: Sul piano del metodo come scienza nuova della complessità 2. In che senso la bioetica è una scienza della complessità: Come metodo interdisciplinare 3. In quali campi d’indagine la bioetica indirizza la sua riflessione: Campo morale, sociale ed antropologico 4. Possiamo definire il pensiero bioetico: Come un pensiero pluralista in quanto ad approcci 5. Quali sono le radicalizzazioni evitate dal pensiero bioetico: Dogmatismo e neutralità 6. Quali sono le caratteristiche “filosofiche” della bioetica, intesa come bio-pensiero: Saper conoscere, saper giudicare, saper scegliere 7. Possiamo parlare di bio-pensiero in riferimento: Ai modelli di pensiero espressi dai paradigmi bioetici 8. A che cosa possiamo assimilare i cosiddetti paradigmi bioetici: A dei modelli di pensiero, ovvero a degli schemi concettuali in un campo complesso 9. In che senso il metodo bioetico , come bio-pensiero, offre strumenti metodologici alla riflessione filosofica: Come possibilità di confrontarsi con la complessità, recuperando uno sguardo di sintesi 10. Su base sociologica, l’educazione bioetica rappresenta un’urgenza riflessiva nel nostro tempo: Sono tutti temi che alimentano la riflessione sociale ed individuale, riformulando le grandi domande filosofiche del vivere e del morire CAPITOLO 19 1. Si afferma che la musica è un’arte “di efficacia così grande sui sentimenti più intimi dell’uomo” perchè: Ci rappresenta slanci, impulsi, e movimenti della Volontà; 2. Il principio di individuazione: è dato da spazio e tempo; 3. Il kantismo di Schopenhauer si può notare: Nell’affermazione dell’esistenza di un mondo fenomenico; 4. Kierkegaard può essere considerato il precursore de: L’esistenzialismo

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La verità per Kierkegaard è: La soggettività, perché è il luogo della decisione Per Kierkegaard l’assurdo è: Il fatto che Dio, verità eterna, si sia fatto uomo Gli stadi dell’esistenza sono: Estetico, etico, religioso Schopenhauer si discosta dalla concezione platonica delle idee perchè: Per lui le idee non sono realtà per sé sussistenti, ma il prodotto della Volontà; 9. Per Schopenhauer la liberazione dal dolore è: Possibile negando la Volontà; 10. Il “Cavaliere della fede” per Kierkegaard è: Abramo CAPITOLO 20 1. Qual è la questione cardine della riflessione filosofica secondo Heidegger: Perché è in generale l’Ente e non piuttosto il Niente 2. A che cosa pervengono le tesi di Heidegger: Al recupero dell’istanza teoretica come critica interna della metafisica 3. In che senso la filosofia ha un ruolo centrale nella visione di Heidegger: In quanto offre una visione complessiva di una civiltà e di una società, partendo da una precomprensione di fondo 4. Qual è la funzione della riflessione metafisica: Alimentare l’accesso allo spazio teoretico, dove emerge la pr...


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