Throsby Economia e cultura R PDF

Title Throsby Economia e cultura R
Course Scienza delle finanze
Institution Università degli Studi Roma Tre
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Riassunto parziale del testo di Throsby, Economia e cultura...


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ECONOMIA E CULTURA Capitale culturale e sostenibilità dello sviluppo economico. Un modo per colmare il div divario ario tra economia e cultura potrebbe essere quello di rappresentare i fenomeni culturali in modo da catturarne le caratteristiche essenziali e da renderli comprensibili sia all’interno di un discorso economico che di uno culturale più vasto Il concetto di capitale cultur culturale ale serve a colmare tale divario; sebbene il termine venga usato in sociologia per descrivere alcune caratteristiche degli individui, sta cominciando ad essere accettato in ambito economico con un significato piuttosto diverso, riferendosi alle idee sul capitale che sono sempre state alla base del pensiero economico Il capitale culturale inteso in senso economico può essere un modo di rappresentar rappresentare e la cultura che permette alle sue manifestazioni tangibili e intangibili di essere considerate riserve durevoli di valore e dispensatrici di benefici a livello individuale e di gruppo In questo modo, il concetto di capitale culturale costituisce la base comune da cui può procedere l’analisi degli aspetti sia economici che culturali di beni, servizi, comportamenti e altri fenomeni ancora In questo capitolo presenteremo l’idea di capitale culturale dimostrando come possa essere definito insieme ad altre forme di capitale in ambito economico e come si inserisca a livello teorico in un universo economico e culturale Le sue caratteristiche permanenti, che riflettono la natura continuativa o evolutiva della cultura, possono essere analizzate entro gli schemi analitici forniti dal concetto di sostenibilità, un campo di indagine in cui sono particolarmente sentiti i problemi intergenerazionali; poiché non esiste un’unica definizione che riesca a riassumere tutte le caratteristiche comprese nel concetto di sostenibilità, proponiamo una serie di principi o criteri con i quali giudicare la sostenibilità riferita ai fenomeni culturali Le idee sviluppate in questo capitolo costituiranno un’utile base per una discussione sul concetto di cultura nella teoria dello sviluppo economico, argomento che affronteremo nel capitolo 3 Cos’è il capitale culturale? Quando la cultura si esprime in forme tangibili (come ad esempio in un’opera d’arte o per un edificio storico) il concetto di cultura come bene capitale è facilmente comprensibile; analogamente, possono rientrare nella stessa categoria fenomeni culturali più vasti, come le tradizioni, la lingua, le usanze, .. quando vengono considerati beni intangibili appartenenti al gruppo a cui si riferiscono Il capitale culturale genera sia il valore culturale che quello economico, il capitale normale genera solo il valore economico L’analisi economica identifica 3 grandi forme di capitale:  il capitale fisico (stock di beni reali come le fabbriche, le macchine, gli edifici, .. che contribuiscono alla produzione di altri beni; è conosciuto sin dagli albori della scienza economica)  il capitale umano (le capacità e l’esperienza delle persone rappresentano uno stock di capitale che riveste in tutti i sensi la stessa importanza di quello fisico nella produzione dell’output in economia; riconosciuto in tempi più recenti)  il capitale naturale (le risorse rinnovabili e non rinnovabili presenti in natura e il processo ecologico che ne governa l’esistenza e l’utilizzo; riconosciuto in tempi ancora più recenti, grazie alla crescente consapevolezza dell’impatto dei problemi ambientali sulle attività economiche)  il capitale culturale può prendere il suo posto come quarto tipo di capitale, distinguendosi chiaramente dagli altri 3 Possiamo definire il capitale culturale come un bene capitale che incorpora, preserva e fornisce valore culturale in aggiunta a qualunque valore economico esso possieda

Come nel caso di altri tipi di capitale, è importante distinguere tr tra a flussi e stock:  lo stock del capitale culturale si riferisce alla quantità di capitale esistente in un dato periodo di tempo

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 lo stock di capitale dà origine nel tempo ad un flusso di servizi che può essere consumato o utilizzato per produrre altri beni e servizi Esistono 2 forme di capitale culturale:  esso può essere tangibile, assumendo la forma di edifici, terreni, siti, distretti amministrativi, o di opere d’arte come quadri e sculture, prodotti artigianali, ..; questo tipo di capitale può avere le stesse caratteristiche esterne del capitale fisico o di quello prodotto dall’uomo: proprio come il capitale fisico, anch’esso viene creato dall’attività umana, ha una durata limitata nel tempo, si rovina senza un’adeguata manutenzione, dà origine ad un flusso di servizi, può aumentare grazie a degli investimenti nella sua produzione, in genere può essere comperato e venduto e ha un valore finanziario misurabile; il suo valore cultura culturale le sia come stock che come flusso potrebbe a sua volta essere identificato usando i tipi di indicatori o i criteri del valore culturale  esso può essere intangibile, manifestandosi come capitale intellettuale nella forma di idee, prassi, convinzioni e valori condivisi dal gruppo; questa forma di capitale culturale esiste anche sotto forma di opere d’arte come la musica e la letteratura; lo stock di capitale intellettuale può deteriorarsi per mancanza di cure o può essere incrementato grazie a nuovi investimenti e, con il tempo, potrà anche dare origine ad un flusso di servizi; sia il capitale culturale esistente che la creazione di un nuovo capitale necessitato di risorse per il loro mantenimento Lo stock di capitale culturale dà origine ad un flusso di servizi di capitale che possono trasformarsi in consumo finale diretto, o essere combinati con altri input per produrre ulteriori beni e servizi aventi sia un valore economico che culturale; a loro volta questi beni e servizi possono entrare nelle decisioni di consumo finale o possono a loro volta essere combinati con altri input, .. Ad ogni fase di questa sequenza di produzione i beni e i servizi culturali prodotti possono andare ad incrementare lo stock di capitale, aumentandone il livello o il valore all’inizio del periodo successivo; allo stesso modo lo stock di capitale potrebbe deteriorarsi nel tempo e potrebbe necessitare di un investimento di risorse per il suo mantenimento; l’effetto netto di tutte queste aggiunte e sottrazioni allo stock di capitale in un dato periodo determina il valor valore e d’apertura dello stock agli inizi del periodo successivo Analizziamo ora più da vicino il valore economico e culturale e la relazione tra di loro nel contesto del capitale culturale; prendiamo in considerazione un oggetto del capitale culturale tangibile come, ad esempio, un edificio storico; questo bene capitale può avere un valore economico determinato semplicemente dalla sua entità fisica in quanto edifico, senza prendere in considerazione il suo valore culturale; tuttavia il valore economico di questo bene potrebbe aumentare considerevolmente se si tenesse conto del suo valore culturale; si può notare dunque un rapporto di causa causa: il valore culturale può generare un valore economico; così, ad esempio, gli individui sarebbero disposti a pagare per il contenuto culturale insito in questo bene capitale offrendo un prezzo più alto di quello che darebbero per la sua sola entità fisica Il valore capitale di altre forme di capitale culturale tangibile può essere formulato in modo simile, sebben sebbene e il significato dei vari elementi costitutivi possa variare; opere d’arte come i quadri, ad esempio, possono trarre molto del loro valore economico dal loro contenuto culturale, poiché il valore puramente fisico del quadro (un po’ di tela e qualche pezzo di legno) è del tutto mar marginale ginale Il capitale culturale intangibile, d’altra parte, ha un rapporto dive diverso rso con il valore culturale e con quello economico; lo stock del patrimonio letterario e musicale, ad esempio, l’insieme delle usanze e delle credenze culturali, o anche il linguaggio, hanno un immenso valore culturale ma nessun valore economico, poiché non possono essere messi in commercio come dei beni, ad accezione dell’acquisto e della vendita dei diritti su futuri guadagni (come nel caso dei diritti d’autore nel settore della musica o della letteratura) A dare a questi beni un valore sia culturale che economico sono, inve invece, ce, i flussi di servizi a cui questi stock danno origine; parte del valore economico di questi flussi esiste in termini puramente fisici o meccanici in quanto si tratta di beni pubblici richiesti per ragioni puramente economiche (la funzione utilitaristica della lingua, ad esempio, o l’uso della musica di sottofondo nelle hall degli alberghi e negli ascensori); comunque il valore economico del flusso di servizi generato da questi beni culturali potrebbe aumentare, nella maggioranza dei loro impieghi, come conseguenza del loro valore culturale

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Queste riflessioni suggeriscono che, poiché il valore culturale ed economico sono determinati in modo indipendente ma uno influenza l’altro, un ordinamento delle valutazioni sul capitale culturale, effettuato rispettivamente per mezzo del valore culturale ed economico, potrebbe rivelare ordini di preferenza simili ma non del tutto identici Altri usi del termine capitale culturale. Comunemente si sente parlare di capitale culturale in riferimento a quelle città che sostengono di possedere un alto status culturale generale o specifico; ma, tornando all’ uso accademico della parola, possiamo notare che è stata utilizzata, con più o meno rigore scientifico, in diversi ambiti Il concetto di capitale culturale viene ampiamente utilizzato in sociologia o negli studi culturali; gli individui possiedono il capitale culturale se hanno acquisito delle competenze a livello di alta cultura in società; secondo questa impostazione, questo tipo di capitale culturale esiste in 3 forme:  in forma di stato personificato (ad esempio una predisposizione mentale e fisica dell’individuo)  in forma di stato oggettiv oggettivo o (quando il capitale culturale si trasforma in beni culturali quali quadri, fotografie, dizionari, strumenti, macchine, ..)  in forma di stato istituzionalizzato (quando il capitale culturale personificato viene celebrato, ad esempio, con un riconoscimento accademico) Secondo questa visione, lo stato personificato è il più importante; il concetto di capitale culturale personificato è molto simile a quello del capitale umano in economia Questa visione ha influenzato diversi altri settori, come la critica letteraria, che ha utilizzato il suo concetto di capitale culturale per identificare il canone (regola) letterario Analogamente il concetto marxista di produzione di beni culturali presuppone un’interpretazione di capitale culturale che si è estesa a diverse aree importanti della sociologia e dell’economia politica; quindi, ad esempio, secondo un’interpretazione marxista, le grandi società di capitali transnazionali creano il capitale dalla cultura; inoltre, l’idea che la cultura di una società comprenda uno stock di capitale si è già affermata da tempo negli studi antropologici, come rivelano le analisi sulla mercificazione e la valutazione dell’arte primitiva Gran parte dei testi empirici sul concetto sociologico di capitale culturale ha analizzato l’l’impatto impatto congiunto dell’istruzione e del concetto di habitus (condivisione del medesimo spazio sociale) come elemento condizionante a livello economico e sociale; a questo livelli, quando si fa riferimento ai rapporti sociali tra gli individui e i gruppi, l’idea di capitale culturale si intreccia con quella di capitale sociale; questo concetto è abbastanza difficile da definire ma dipende principalmente dall’esistenza di reti sociali e rapporti di fiducia tra i cittadini Mentre è chiaro che i fenomeni compresi nell’idea di capitale sociale siano abbastanza veri e influenzino il comportamento economico secondo delle precise modalità, restano dei dubbi sul fatto se il capitale sociale debba essere considerato una forma di capitale o piuttosto qualcos’altro:  secondo alcuni, esistono delle fondamentali differenze tra capitale fisico e capitale sociale: il capitale sociale non si consuma con l’uso ma con il disuso, è difficile da vedere e da misurare e non può essere creato dal nulla in modo consapevole; il capitale sociale è parte essenziale del capitale fisico e umano  secondo altri economisti, invece, queste differenze sono il segno che il capitale sociale non sia affatto un capitale; in questo contesto, viene proposto di abbandonare la metafora del capitale, in parte perché il capitale sociale non comprende necessariamente il sacrificio nel presente per trarne eventuali benefici in futuro Alla fine sia il concetto di capitale culturale personificato sia alcune interpretazioni del capitale sociale fanno riferimento alle caratteristiche degli individui, avvicinandosi così all’idea di capitale umano usata in ambito economico; ad esempio, quando si usa il termine di capitale culturale per riferirsi alla conoscenza e alle capacità, e quello di capitale sociale per riferirsi alla dote di conoscere le persone giuste, essere inserito nei canali giusti, .. il paragone con il capitale umano è molto calzante Tuttavia, vista la stre stretta tta interrelazione tr tra a il capitale culturale secondo i sociologi e il capitale umano secondo gli economisti, è utile domandarsi se le affinità tra i 2 settori non vvadano adano anche in direzione opposta, cioè fino a che punto gli economisti hanno creduto che la cultura facesse parte del capitale umano

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Talvolta le definizioni di capitale umano in economia includono esp esplicitamente licitamente la cultura tra i suoi componenti; ad esempio, si parla di capitale umano come dello stock di istruzione, capacità, cultura e conoscenza presente negli esseri umani Infine, in questa breve rassegna dei modi in cui viene utilizzato il termine capitale culturale, consideriamo anche un’altra pro proposta posta posta: sono stati analizzati i rapporti tra capitale naturale e capitale fisico da una prospettiva sistemica e si è sostenuto che sia necessaria una terza dimensione per spiegare i modi attraverso i quali il capitale naturale può essere utilizzato per creare il capitale fisico; viene usato il termine capitale culturale per riferirsi alla capacità delle popolazioni umane di adattarsi all’ambiente naturale modificandolo e relazionandosi con esso Nonostante questa visione non si riferisca al capitale umano in quanto tale, sembrerebbe che questa idea di capitale culturale abbia qualche somiglianza con questo fenomeno, poiché si riferisce alle caratteristiche innate o acquisite degli esseri umani che influenzano le loro capacità produttive sia in termini qualitativi che quantitativi; tuttavia sarebbe preferibi preferibile le dare una connotazione più ampia al termine culturale Capitale culturale e naturale a confronto. La definizione di capitale culturale ha molto in comune con quella di capitale naturale; analizziamo come questa definizione viene sviluppata nella letteratura dell’economia economia dell’ambiente Economisti dell’800 furono i primi a parlare di ambiente come capitale nell’ambito del contributo dato dal terreno agricolo alla produzione di beni e servizi in economia; ma la formulazione contemporanea del concetto di capitale naturale per descrivere i doni della natura risale alla fine degli anni 80 e alla nascita dell’economia dell’ambiente come ramo della disciplina economia negli anni 90; oggi è opinione diffusa che gli elementi del capitale naturale siano formati da 4 componenti:  risorse naturali rinnovabili, come riserve ittiche (dei pesci) o forestali  risorse non rinnov rinnovabili abili abili, come giacimenti di petrolio o miniere  gli ecosistemi che sostengono e mantengono la qualità della terra, dell’aria e dell’acqua  il mantenimento di un’enorme biblioteca genetica, conosciuta col nome di biodiversità All’interno di questi concetti possiamo distinguere tra lo stock del capitale naturale (i pesci e gli animali che popolano le foreste, i giacimenti minerari, ..) e il flusso dei servizi ambientali che essi forniscono (la pesca, il legname, il riciclaggio delle scorie, il controllo dell’erosione, l’abbellimento del paesaggio, ..); in alcuni casi il flusso dei servizi viene definito redito naturale Il capitale culturale tangibile che abbiamo ereditato dal passato può avere delle attinenze con le risorse naturali, che sono anch’esse un dono: le risorse naturali provengono dalla benevolenza della natura, il capitale culturale invece è frutto dell’attività creativa degli uomini; entrambi necessitano delle cure da parte delle generazioni di oggi Si può trovare un’ulteriore somiglianza tr tra a la funzione dell’ecosistema naturale nel sostenere e mantenere l’equilibrio naturale e la funzione di quel che si potrebbe definire un ecosistema culturale nel sostenere la vita culturale e garantire il continuo rinnovamento della civiltà umana Il concetto di diversità, così importante in natura, svolge fo forse rse un ruolo ancora più significativo nei sistemi culturali; è una caratteristica della maggior parte dei beni culturali quella di essere unici: ogni opera d’arte originale è diversa da tutte le altre; per questo la diversità culturale raggiunge livelli ancora più alti della diversità in natura Il dibattito sul capitale naturale solleva 2 questioni importanti:  la prima riguarda la vvalutazione alutazione degli stock di capitale; vi è infatti la difficoltà di dare un prezzo a ciò che non ha prezzo; analogamente, i tentativi di valutare lo stock del capitale culturale possono presentare diversi pericoli, accentuati dal fat fatto to che sarà necessario ricercare non solo una misura economica ma anche una forma di valutazione culturale  la seconda questione riguarda il rapporto tra le diverse forme di capitale e fino a che punto siano intercambiabili; nel dibattito sul capitale naturale si sono analizzate con molta attenzione le possibilità o meno di sostituire il capitale naturale con quello fisico; l’opinione generale è che il capitale creato dall’uomo riesce a sostituire solo in parte i servizi forniti dal capitale naturale; nel caso del capitale culturale molte delle funzioni economiche dei beni culturali sono sostituite dal capitale fisico: i servizi di alloggio, i divertimenti, .. forniti da un edificio storico possono anche essere forniti da un’altra struttura priva di contenuti culturali; tuttavia, poiché per definizione il capitale culturale si

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distingue dal capitale fisico grazie al fatto che incorpora e produce valore culturale, c’è una sostituibilità zero tra il capitale culturale e fisico rispetto alla sua produzione culturale Sostenibilità e capitale culturale. Considerando la cultura come capitale dobbiamo pensare ai suoi aspetti dinamici, evolutivi, intertemporali e intergenerazionali, alla domanda e all’offerta, alla produzione e al consumo Un quadro teorico ci viene fornito dal concetto di sostenibilità, termine spesso usato nel contesto ambientale, dove la parola sostenibile di solito è collegata a quello di sviluppo; il concetto di sviluppo sostenibile si sposa con quello di sviluppo economico sostenibile sostenibile, riferito ad uno sviluppo che non rallenterà o si impoverirà ma che si riprodurrà continuamente, e con quello di sostenibilità ambientale, riferito alla conservazione e sviluppo di una serie di valori ambientali attraverso il mantenimento di un ecosistema nel mondo naturale Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa le esigenze del presente senza comprometter compromettere e la capacità delle generazioni future di soddisfare le loro esigenze; quindi un elemento chiave della sostenibilità riguarda la questione del decision making (prendere prendere decision decisionii) per garantire un ambiente vivibile alle generazioni future Esamineremo più attentamente il rapporto tra cultura e sviluppo sostenibile nel capitolo 3; qui il nostro compito è considerare come il concetto di sostenibilità possa fornirci i mezzi per ampliare la nostra comprensione del capitale culturale Il capitale culturale esiste come fonte di beni e servizi culturali che danno dei benefici sia adesso che in futuro; come individui o come società, possiamo permettere che il capitale culturale si deteriori nel tempo, possiamo mantenerlo, possiamo migliorarlo,...


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