Trilogia sussi e biribissi PDF

Title Trilogia sussi e biribissi
Author Domenico Carnevale
Course Psicologia generale
Institution Università degli Studi di Macerata
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Summary

Analisi di "Sussi e biribissi" con analisi dei capitoli e vita dell'autore ...


Description

LA TRILOGIA DI SUSSI E BIRIBISSI

Scritta da Collodi Nipote (Paolo Lorenzini), cioè il nipote di Carlo Lorenzini detto Collodi. Sono tre libri : • Sussi e Biribissi, Storia di un viaggio verso il centro della terra. • Le nuove avventure di Sussi e Biribissi. • Sussi e Biribissi in giro per il mondo. Sono tre romanzi brevi ma non brevissimi che alludono al “movimento”: il primo e il terzo in maniera esplicita, il secondo meno perché parla di avventure, ma pur sempre alludendo a qualcosa di dinamico. Il riferimento all’opera di Giulio Verne “Viaggio al centro della Terra” è esplicitamente citato nel primo libro. I nomi dei protagonisti sono dei nomignoli, dei diminutivi, e non si ha chiarezza su quali fossero i loro nomi veri. Sono due compagni di scuola, più o meno coetanei di Gian Burrasca, che potrebbero frequentare la fine delle scuole elementari o l’inizio delle scuole medie. Trascorrono gran parte della giornata insieme, leggendo libri di avventure. 1 ROMANZO: SUSSI E BIRIBISSI, STORIA DI UN VIAGGIO VERSO IL CENTRO DELLA TERRA In particolare , nel primo romanzo, sono ispirati dal libro di Verne e decidono di compiere una ricerca simile a quella del libro, entrando nelle fogne della città di Firenze così da poter arrivare al centro della Terra. Firenze perché anche Lorenzini vive è fiorentino, non vi sono però grandi descrizioni della città così come in Gian Burrasca. Accanto ai due ragazzi è presente un accompagnatore, un gatto parlante e saggio di nome Buricchio; si potrebbe pensare che sia un personaggio simile al “grillo parlante”,ma quest’ultimo è più predicatorio e precisino, mentre il gatto ha un affetto reale e non

da “maestrino” per questi due giovani. Il gatto morirà veramente alla fine del romanzo, non come il grillo parlante che più volte muore e risorge. Durante il viaggio nelle fogne, stanchi e affamati, si addormentano e si ritrovano attaccati da un gruppo di talpe e, quando riescono a liberarsi da loro, scoprono che Buricchio è scomparso. Continuano comunque a girovagare nelle fogne fino a quando non si ritrovano sempre più immersi nell’acqua fangosa, non riuscendo a trovare l’uscita. Sussi è molto grasso e basso e Biribissi è molto magro e alto: si ripete anche in questo romanzo una coppia presente in Gian Burrasca, ovvero quella dell’altomagro e basso-grasso (il direttore e la direttitrice), stesso tipo di coppia presente anche nel cinema, come con Stanlio e Ollio. Il fatto che Sussi sia grasso e basso lo porterà a non poter più proseguire tra i cunicoli, rimanendo incastrato; i due quindi si separano, poiché Biribissi può continuare ad andare avanti nei cunicoli. Nel frattempo il gatto si era recato in Municipio (elemento favolistico) a cercare aiuto e, vincendo l’incredulità degli impiegati comunali che per la prima volta sentono parlare un gatto, riesce a farsi dare udienza e a far organizzare una squadra di pompieri che li vada a salvare. Nell’organizzazione di questa città c’è già un elemento di maggiore modernità: c’è una squadra di pompieri e c’è un municipio, con delle autorità abbastanza amichevoli in grado di seguire le emergenze. Nel frattempo Biribissi, che grazie alla sua magrezza aveva potuto continuare a camminare, riesce ad arrivare in una sorta di cantina nella quale trova “ogni ben di Dio”; si scoprirà poi che questa cantina è la dispensa di un convento di frati, e qui vi si trovano damigiane di vino, formaggi e salumi. In questa rappresentazione di “frati gaudenti”, che non vivono di grande sobrietà, Paolo Lorenzini prende probabilmente ispirazione da Boccaccio, il prototipo di colui che ridicolizza il vivere sopra le righe e fuori dalle regole. Biribissi trova quindi alloggio in questa cantina (un po’ come Geppetto bella pancia della balena) dove riesce a trovare qualcosa per nutrirsi. Passano circa 15 giorni e nella cantina entra una figura molto

magra e asciutta, ovvero Sussi, il quale è terribilmente dimagrito dopo essere rimasto senza cibo per tutto quel tempo; Biribissi invece è terribilmente ingrassato perché non ha mai smesso di mangiare. Le parti a questo punto si invertono, Sussi è diventato magrissimo e Biribissi è diventato grassissimo. I due si fanno grandi feste e decisono di uscire dalla cantina e di raccontare una bugia , ovvero di dire a tutti che la loro assenza era dovuta al fatto che erano arrivati al centro della Terra. Buricchio, insieme ai pompieri, sta continuando senza successo a cercarli nelle fogne. Qui incontra una talpa di nome Sforacchiona che gli racconta di averli visti stare bene. Usciti dalla cantina Sussi e Biribissi incontrano un gendarme, (un tutore dell’ordine, nome che ora ha assunto una connotazione negativa) il quale li ferma, non solo perché sono due ragazzi soli che si aggirano per la città, ma perché sono vestiti in maniera assurda: Sussi è totalmente nudo e Biribissi è parzialmente vestito, con gli abiti strappati. Biribissi riesce a fuggire mentre Sussi viene catturato e portato in Municipio. Biribissi non trova Buricchio, che sperava di trovare a casa e quindi spontaneamente si reca in municipio chiedendo un aiuto per ritrovare il suo gatto parlante. Il ragazzino però viene preso per matto, elemento contradditorio (infatti i dipendenti statali avevano accolto Buricchio che parlava) che però non viene spiegato, probabilmente perché essendo un libro per l’infanzia i bambini non si pongono questi problemi, o anche perché in quel momento al municipio non vi erano le stesse persone di quando era andato Buricchio. Gli impiegati lo fanno ricoverare in una specie di ufficio di igiene pubblico, un manicomio per ragazzi e Sussi, che allo stesso modo aveva raccontato delle sue avventure, viene ricoverato nello stesso manicomio e si riunisce dunque con l’amico. I due si ritrovano nella stessa stanza e parlano tra loro, capendo che è tutta colpa di Verne e del suo libro se sono finiti nelle fogne, si ripromettono che in futuro non faranno mai più questo tipo di avventure e che daranno sempre ragione al gatto parlante. Rinsaviti vengono dimessi e cercano di tornare alla cantina dove avevano trovato tutte le leccornie, perché pensano che il gatto possa essere arrivato alla cantina. Quando vi giungono trovano un

frate che ha capito che sono stati loro a finire le provviste e li rinchiude dentro. I due ragazzi escogitano tra loro un piano per scappare: Biribissi finge un malore, si butta in terra come se fosse morto e Sussi chiama il guardiano che apre la porta pensando che il ragazzo stia male, permettendo così ai due di scappare. Tornano a casa e lì trovano il gatto, il quale però è molto malato dopo tutti gli stenti e il dolore che aveva provato nel non trovare più i ragazzi, assistito nella sua malattia dalla talpa Sforacchiona. Trattandosi di una talpa in questo caso si è creata una sorta di alleanza tra due razze che normalmente sono in conflitto. Buricchio a questo punto mantiene si il ruolo di “grillo parlante” per quanto riguarda la sua saggezza, ma si avvicina anche alla figura della “Fata Turchina”, colei che nel romanzo è data per morta per il dolore di aver visto scomparire il fratellino Pinocchio (la fata muore e risorge mentre il gatto no). Prima di morire Buricchio pronuncia un saggio discorso di ammonimento ai suoi padroncini. Anche la talpa, ormai molto vecchia, muore e lascia un’eredità di saggezza: avendo molti figli li manda a studiare da Birbissi, che tra i due infatti è stato sempre il più studioso. Il romanzo si conclude in maniera apparentemente conciliatoria ma anche un po’ triste e perbenista, perbenista così come la fine di Pinocchio. C’è un salto temporale e l’immagine finale è quella di Sussi e Biribissi che sono diventati entrambi impiegati comunali, in quello stesso municipio presso il cui erano stati da giovani, lavorano gomito a gomito e si occupano di lavori nelle fognature della città e di ispezioni che avvengono nel sottosuolo della città stessa. Sono rientrati quindi in una “normalità borghese”, rifiutando le loro avventure il loro essere “scapestrati” in gioventù e trovandosi un lavoro rispettabile di “impiegato di concetto” , ma in qualche modo occupandosi di qualcosa di cui avevano avuto conoscenza, ovvero delle fogne e del sottosuolo di Firenze, che comunque non viene descritta. 2° ROMANZO: LE NUOVE AVVENTURE DI SUSSI E BIRIBISSI Non è una continuazione del primo ma parla dei protagonisti in

altre situazioni e sempre da ragazzini,. Non riparte dal finale del primo libro in cui i due ragazzi sono ormai diventati grandi e hanno un lavoro., ma è una storia quasi come “parallela” alla prima. La storia inizia con Biribissi che si trova a casa sua con Morino (il cane, un barbone nero) e mentre sta leggendo un libro gli arriva la visita di Sussi. I due non si vedono dal’avventura raccontata nel primo libro, ovvero da 2 mesi e mezzo. Biribissi è ispirato da un'altra impresa che sta leggendo sul libro “Il giro del mondo in 80 giorni” e decide di voler partire per compiere questo viaggio e non ha difficoltà a convincere Sussi dicendogli che potranno diventare ricchi attraverso la rabdomanzia ovvero, tecnicamente, la capacità di alcune persone di trovare le sorgenti d’acqua attraverso l’uso di un bastoncino ma , in senso più ampio, anche quella di trovare cose preziose. Biribissi vuole infatti trovare il petrolio, ma allo stesso tempo anche un tesoro che il bisnonno gli aveva detto di aver nascosto a Cerbaia, zona vicina a Firenze. I due quindi si recano lì ma scoprono che quel terreno è di proprietà di un uomo rude, il Sign. Patacca, che però permette loro di cercare questo tesoro, a patto che trovino pure una sorgente d’acqua, dato che lui ne ha bisogno. Biribissi trova l’acqua ma questa finisce per allagare tutto il terreno del sign.Patacca e i due ragazzini decidono di fuggire, dopo aver però preso una cassettina piena d’oro che era fuoriuscita dal terreno insieme all’acqua, ovvero il tesoro del bisnonno. In paese si scopre della capacità di Biribissi di trovare l’acqua e lui inizia ad essere chiamato dalle persone per svolgere quel lavoro, ma lui ritiene che questo lavoro lo limiti e decide di iniziare a lavorare anche come chiromante. Tutto va bene fino a quando i due ragazzini non incontrano la figura “tentatrice” di Ruiz Rugantino il quale inizialmente si presenta come una persona cordiale, per poi obbligarli attraverso le minacce a compiere con lui una rapina in banca. Dopo la rapina i due ragazzini vengono però catturati dal commissario Bartolomeo Abbranca che promette loro dio perdonarli sono se lo aiuteranno a catturare Rugantino, loro accettano e lui viene catturato.

Biribissi decide poi di vendere le monete d’oro del nonno per poter mettere dei soldi da parte e sogna il fantasma del gatto Buricchio che gli dice che è fiero di lui perché è stato responsabile a risparmiare. Il commissario Abbranca regala poi ai due ragazzi un libretto postale (nel ‘900 simbolo del risparmio dei ragazzini ) con dentro 30000 lire, un regalo molto bello per i bambini di quel tempo. Cifra molto alta per il tempo perché ad esempio a Gian Burrasca vengono regalate 1000 lire ed era una cifra abbastanza consistente. Il romanzo finisce con la promessa dei ragazzi di non cadere più in tentazione immischiandosi in avventure pericolose , come nel primo libro, dimostrano come le promesse dei ragazzi (ma anche degli adulti), non corrispondano ad una reale perseveranza. Biribissi è orfano mentre Sussi ha solo la mamma, presenza maschile assente. 3° ROMANZO: SUSSI E BIRIBISSI IN GIRO PER IL MONDO Iniziano una terza e ultima avventura che inizia dalla fine del libro precedente. Decidono di andare dallo zio di Sussi, Pompeo Richicchi che fa il rappresentante di oggetti, perché vogliono lavorare per lui per fare soldi e carriera, così da evitare di studiare. Lui affida loro degli oggetti che deve regalare come omaggio per propagandare la sua ditta a dei paesi vicini a Firenze. Ma Biribissi vuole fare soldi e perciò decide di vendere gli oggetti dati dallo zio invece di regalarli, dato che il suo sogno è quello di poter viaggiare per il mondo con il triciclo. Riesce a vendere quasi tutta la sua merce grazie alla sua bravura nel parlare e nel convincere le persone, accumulando una buona somma di denaro. La notte dopo questa giornata di vendite, nel sonno gli appare il fantasma di Buricchio (personaggio del primo romanzo che appare anche nel secondo e nel terzo, figura saggia un po’ come il Grillo Parlante) che lo rimprovera per i suoi comportamenti. Biribissi però non gli da peso e non si fa influenzare. Sussi e Biribissi si imbattono poi in un cast di attori americani, venuti in Italia per girare un film, al quale vende lo scotch (il

nastro adesivo) datogli dallo zio. Grazie all’amicizia con questi attori, i due riescono a partire con loro per l’America, con l’aereo . Qui iniziano a recitare senza sapere che dovranno però fare l’imitazione dell’italiano stereotipato in America. Lo zio però viene a sapere della vendita dei suoi regali e chiede aiuto al commissario Bartolomeo Abbranca (lo stesso del secondo libro) e i due scoprono che i ragazzini si trovano in America. Il consolato italiano in America li rimanda in Italia a bordo della nave Spazzavento. La nave affonda e i due approdano all’isola di Las Palmas dove i due ragazzini non vengono riconosciuti per quello che sono ma si crede siano i figli del commissario Spazzavento e vengono considerati morti. Comunque riescono a tornare in Italia dove sono un po’ dei “morti viventi” come Mattia Pascal. Vanno poi a casa dello zio Pompeo per chiedere i soldi delle vendite, ma lui dice che li ha dati alla madre di Sussi perché li considerava morti. Si recano da lei che è felice di vedere che suo figlio è vivo ma si arrabbia e li rimprovera per quello che hanno fatto.

CARATTERISTICHE GENERALI DEI ROMANZI DATAZIONE: Il primo romanzo è del 1902, ambientato nell’Italia contemporanea a Gian Burrasca (1905)., mentre Pinocchio è

precedente (anni ’80). Tutti i romanzi sono stati composti dopo il 1902 e ambientati nel periodo contemporaneo alla stesura, anche perché il primo romanzo è ispirato al “Viaggio al centro della Terra”, pubblicato nel 1864, perciò non posso essere precedenti a quell’anno. Il primo romanzo finisce con l’immagine di Sussi e Biribissi che sono diventati impiegati comunali e questo perché Collodi Nipote pensava di aver terminato con quel libro le avventure dei due ragazzini. Tuttavia, dato il successo del primo romanzo, ha deciso di continuare a scriverne altri due, creando così una trilogia. PERSONAGGI UMANI: I personaggi principali sono i due protagonisti, ma vi sono personaggi che ricorrono nei romanzi, come ad esempio: -la mamma di Sussi, che ha un ruolo piuttosto marginale, severa e apprensiva. -Pompeo Richicchi, lo zio di Sussi, presente nel 3 romanzo, commerciante. -Frati possessori della cantina,tre fratelli “boccacceschi”= che ispirano a Boccaccio, riferendosi alle situazioni imbarazzanti tipiche delle novelle di Boccaccio, prive di alcun pudore. Diverso da b”boccaccesco” che invece indica qualcosa che è proprio delle opere di Boccaccio. Non c’è l’aspetto sessuale, ma comunque danno molta importanza al cibo, e posso essere definiti frati “gaudenti”. Gli studi di Freud hanno dimostrato che, in mancanza di vita sessuale, si da molta attenzione al cibo, si suppone quindi che questi frati compensino questa mancanza con una smodata passione per il cibo. -Signor Patarca, proprietario del terreno. -Capitano Spazzavento, comandante della nave che poi affonderà nel terzo romanzo. -Bartolomeo Abbranca, vicequestore presente nel secondo e nel terzo romanzo, figura importante che rappresenta l’onesto opposto al disonesto, ovvero a Ruiz Rugantino che porta i ragazzini ad andare contro la legge. I protagonisti hanno 13 anni, sono dei primi adolescenti, più grandi di Gian Burrasca. I 13 anni sono l’età ultima in cui non si è

perseguibili legalmente. Infatti i due decidono di andare nelle fogne perché sono in un età in cui la fantasia è viva e la confondono con la realtà. Inoltre 13 anni è il limite di età in cui non si è ancora perseguibili penalmente. Biribissi: alto, magro, brillante e ingegnoso, vive da solo prima con il gatto e poi con il cane, è abbandonato a se stesso. È il più “pensante” tra i due, quello che ha le idee d’intraprendere le avventure e come fare fortuna. Il fatto che l’autore faccia più volte affermare a Biribissi che le materie insegnate a scuola sono inutili, ci fa capire che vi è una polemica da parte di Collodi Nipote riguardo la scuola, che portava avanti insegnamenti di discipline poco “utili”e non gratificanti. Sussi: basso e grassottello, se fosse per lui ascolterebbe la mamma, ma si fa trascinare da Biribissi che ha un carattere più forte di lui. Caratteristico è il ribaltamento fisico che avviene tra i due: Sussi, a forza di vivere nelle fogne, diventa magrissimo e Biribissi, a forza di mangiare tutte le cose della cantina dei Frati, diventa grasso ; entrambi poi però ritornano come all’inizio (cambiamento che avviene solo nel primo romanzo). PERSONAGGI ANIMALI: -il gatto Buricchio, il gatto di Biri nel primo romanzo e che puoi muore e viene sostituito dal cane. Animale parlante e saggio, compare in sogno al ragazzino anche nel secondo e nel terzo romanzo. -il cane Morino, che sostituisce il gatto dopo la morte di quest’ultimo. -l’asino Marco, non intelligente (proprio perché è un asino), non dotato di parola, solo annuisce e ride. -la talpa Sforacchiona, presente nel 1 romanzo. Si può parlare di romanzo di “formazione”? Esempio tipico in Italia è “Le confessioni d’un italiano” di Nievo e parla di un personaggio che parte da una condizione di immaturità e ingenuità per poi crescere e pervenire, attraverso diverse avventure, a una maturità del proprio carattere. Pinocchio è anche romanzo di formazione, oltre che picaresco, perché Pinocchio si forma e matura, anche attraverso la metamorfosi

fisica. La riposta è si e no. Perché Biribissi è comunque un personaggio picaresco, è un vagabondo abbandonato a se stesso, ha una maturazione ma che è labile, non stabile come dovrebbe invece essere nel romanzo di formazione. Nel primo romanzo loro diventano impiegati comunali e quindi in un certo senso maturano, ma non si sa se sia una maturazione positiva e profonda (nelle illustrazioni di loro due da vecchi, sono rappresentati con la faccia triste) e comunque avviene solo nel primo romanzo, quindi non può essere definita una vera e propria maturazione. SCHEMI DI NARRATOLOGIA: Vladimir Prop nasce in Russia, Paese dove la produzione narrativa è stata molto fiorente e gli autori russi sono esperti di narrativa. Egli è uno studioso delle strutture narrative e ritiene che vi siano, nelle narrazioni, delle strutture che ritornano, degli schemi di narratologia. Prop dice che in ogni romanzo vi sono uno o più protagonisti, che possono avere ruoli equivalenti nel romanzo o aver maggiore o minore importanza all’interno dei diversi capitoli. Sussi e Biribissi hanno ruoli equivalenti. Renzo e Lucia invece, ad esempio, si alternano in prevalenza nei capitoli pur essendo entrambi protagonisti. Questi protagonisti hanno degli aiutanti e degli antagonisti e questi sono ruoli che possono variare durante la storia, l’aiutante può infatti diventare l’antagonista (colui che ostacola il protagonista e la realizzazione dei suoi obbiettivi) o viceversa ; l’Innominato ad esempio, inizialmente si presenta come un coantagonista, per poi redimersi e diventare aiutante. Gertrude inizialmente è un’aiutante, ospitando Lucia nel convento di Monza, ma poi viene convinta dal suo amante a farla uscire dal convento per farla catturare dai bravi, diventando così una coantagonista. Abbranca sembra inizialmente un antagonista, poiché viene percepito dai ragazzini (e dai bambini lettori), come qualcuno che li perseguita, per poi rivelarsi invece un aiutante, perché vuole proteggerli e aiutarli. Ruiz Rugantino invece si presenta

inizialmente come un uomo gentile e cordiale, per poi scoprire che si stava comportando in quel modo solo perché voleva “sfruttare” i bambini per farli delinquere con lui (falso aiutante). Non si parla in questo caso di cambio di ruolo, ma solo di apparenza ingannevole.

SPAZIO: Il primo romanzo è ambientato a Firenze, in Toscana e, anche se il nome di Firenze non viene mai citato,...


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