Via di liberazione dal dolore PDF

Title Via di liberazione dal dolore
Course Filosofia morale
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 1
File Size 66.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 81
Total Views 125

Summary

brevi appunti di filosofia sulle vie di liberazione dal dolorebrevi appunti di filosofia...


Description

SHOPENAHUER – LE VIE DI LIBERAZIONE DAL DOLORE Secondo Schopenhauer il dolore, che deriva dalla condizione dell’uomo come animale desiderante, come bramosia, egoismo, non è limitato soltanto all’uomo, ma tutto il cosmo soffre, tutto il mondo soffre perché per Schopenhauer il mondo è la rappresentazione della volontà di vivere assoluta, incausata, infinita, eterna, senza scopi, irrazionale. L’UOMO VUOLE VIVERE PER VIVERE. Il ribadire la nostra vita ci porta ad una condizione di lotta costante, lotta PER la vita. Volendo vivere ci scontriamo con le altre volontà di vivere. Il destino dell’uomo è il DOLORE. Il suicidio non è la strada per uscirne perché è al contempo inutile e dannoso. Inutile perché se a produrre il mondo è una volontà di vivere assoluta e io mi tolgo la vita, ho tolto una manifestazione della volontà di vivere ma nasceranno altre nuove manifestazioni di vivere. Dunque, se il dolore regge il cosmo, se si elimina una singola volontà di vivere togliendosi la vita, non sei assolutamente in grado di togliere la volontà di vivere, al massimo hai eliminato te stesso, quindi per questo è un’azione inutile. Dannoso perchè chi si toglie la vita sta dicendo “voglio vivere”, “voglio talmente vivere che non sono capace di farlo, dunque, mi tolgo la vita”. La volontà di vivere si nutre dei sucidi, del fatto che gli uomini che non riescono a vivere ammettono di non riuscire togliendosi la vita. Il suicidio è la massima manifestazione di vivere e ne rafforza anche la volontà. Liberarsi dalla volontà di vivere significa passare dalla voluntas alla noluntas. Bisogna essere in grado di depotenziare il voler vivere, di liberarsi dal desiderare, negare la volontà di vita, annullarsi come animali desideranti. Bisogna arrivare al nirvana. (equilibrio) La noluntas è un cammino, non è immediata. 1ª tappa: si annulla il desiderio attraverso l’ARTE. Per Schopenhauer l’arte è conoscenza libera e disinteressata, deve essere la contemplazione di forme pure. La musica è la forma d’arte più elevata perché ti porta alla serenità, ti porta a distaccarti dalle cose che si vogliono, ci si distacca del mondo fenomenico e ci si separa dall’egoismo, dallo slancio vitale (negativo). (Aristotele  musica e teatro come catarsi per stare bene) 2ª tappa: CURA, provare pietas e essere agape, voler bene. La vera amicizia è cumpatire, condividere del dolore. Voler bene all’altro perchè vuoi, non perché fa star bene te. 3ª tappa: VITA ASCETICA. (Pitagora, saggio buddhista) Eliminare tutto progressivamente, togliere i piaceri corporei. Vita ascetica significa castità, moderazione, stare in equilibrio con il proprio corpo e non dipendere da nulla. Quando si annulla la volontà di vivere e si è in equilibrio nella natura, nel mangiare, bere, poco ha trovato la pace  NIRVANA, si è iperturbabile, è il trionfo della noluntas....


Similar Free PDFs