2 - storia e pensiero della geografia politica PDF

Title 2 - storia e pensiero della geografia politica
Author Greta Sbrofatti
Course Geografia Economica
Institution Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma
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Summary

Capitolo 2: Storia e pensiero della Geografia politicaModulo 1 – LE PROTO GEOGRAFIEUfficialmente si suole far risalire la fondazione della geografia politica al 1897 con la pubblicazione del libro Politische Geographie , da parte di Friederich Ratzel.Tuttavia, la materia è nata in seguito ad un perc...


Description

Capitolo 2: Storia e pensiero della Geografia politica Modulo 1 – LE PROTO GEOGRAFIE Ufficialmente si suole far risalire la fondazione della geografia politica al 1897 con la pubblicazione del libro Politische Geographie, da parte di Friederich Ratzel. Tuttavia, la materia è nata in seguito ad un percorso che affonda le sue radici nell'antichità e che grazie all'opera dei proto-geografi è giunto sino alla fine del XIX Secolo. ↓ Le proto-geografie politiche sono il risultato dello studio e delle riflessioni di una serie di precursori le cui opere non sono basate su una vocazione scientifica e si sostanziano in una raccolta eterogenea di conoscenze dal carattere elementare e poco strutturato, influenzate dalla filosofia e dalla scienza dell'epoca. Prime testimonianze di analisi geografica e primi esempi di proto-geografie politiche Importanti contributi sono stati forniti da: •

In epoca greca - Erodoto con la sua opera Storie e Tucidide con la sua opera Guerra del Peloponneso.



Platone e Aristotele



Alessandro Magno



Strabone



Giulio Cesare



Vitruvio e Galeno



Marco Polo



Ibn Khaldun

• • •

Papa Alessandro VI Tommaso Moro Montesquieu

Il termine Geografia Politica appare per la prima volta in una pubblicazione del 1791 ad opera di Anne-Robert-Jacques Turgot. Turgot si occupa principalmente dell'evoluzione politica interna ed esterna degli Stati, concentrandosi su alcuni concetti chiave: – localizzazione delle capitali – suddivisione in province – ripartizione territoriale del potere La sua geografia politica ha come oggetto di studio il governo e la distribuzione dei fenomeni politici ne mondo.

Modulo 2 – LA NASCITA DELLA GEOGRAFIA POLITICA E' con Alexander Von Humboldt e Karl Ritter che la geografia politica inizia a mostrare i caratteri moderni che la definiranno nei secoli successivi. Tradizionalmente però è con Rarzel che si segna la nascita della geografia politica. ↓ Tema principale delle sue teorie è lo Stato inteso come organismo, ovvero una struttura organizzata dotata di spirito e di senso morale. La superficie e il territorio di uno Stato mutano in continuazione e pertanto non possono essere contenuti entro rigidi limiti. Per l'autore, l'elemento fondamentale della vita di uno Stato è il territorio, nello specifico, la sua dimensione. Sempre in merito ai processi di espansione, individua alcuni fattori positivi come il commercio, il traffico e ogni genere di movimento di persone o merci, che consentano di conoscere le vie di penetrazione negli altri Stati e di individuare modi in cui esercitare una certa influenza su di essi. La popolazione e il nazionalismo sono invece considerati fattori di potenza dell'espansione territoriale. Il processo di espansione si struttura seguendo un preciso modello in base al quale gli Stati più grandi annettono i territori più piccoli confinanti, in un ordine prestabilito: – prima vengono annessi i territori più ricchi e vicini; – dopo quelli meno ricchi e più distanti. La spinta espansionistica che caratterizza gli Stati deriva da 2 elementi: • continentalità – quindi la tradizionale volontà di cercare sbocchi verso il mare; • Raumsinn o senso dello spazio – questa attitudine è direttamente proporzionale alla grandezza del continente in cui si trova lo Stato.

Modulo 3 – LE EVOLUZIONI CONCETTUALI E LE INNOVAZIONI TEORICHE; LE NUEVE BRANCHE DELLA GEOGRAFIA 1. Geografia della frontiera: deriva direttamente dai Trattati di pace seguiti alla fine della Prima Guerra Mondiale. 2. Geografia della pace e della guerra 3. Geografia degli affari internazionali: che si sviluppa nel periodo tra le 2 guerre 4. Geografia del potere 5. Geografia elettorale

►Il concetto di idea politica viene approfondito da Pounds, che aggiunge ai temi della Geografia politica classica, l'attenzione alla percezione dei cittadini sul loro paese e l'effetto di tale percezione sulle elezioni. Con Pounds si inizia ad indagare il tema del comportamento politico e quello di comportamento elettorale. In Italia è Giacomo Corna Pellegrini a operare un indagine interdisciplinare sulla tematica del potere. Il rapporto tra potere e territorio viene analizzato non solo dal punto di vista della Geografia politica, ma anche da quello di un'altra disciplina → la programmazione dello sviluppo.

Modulo 5 – LE TEORIE GEOPOLITICHE CLASSICHE: DIFFERENZA TRA GEOGRAFIA POLITICA E GEOPOLITICA La Geografia Politica appartiene al campo disciplinare delle scienze geografiche applicate alle attività politiche dell'uomo nello spazio. Si tratta dunque di una disciplina accademica, che tenta di avere un approccio il più possibile oggettivo. La sua natura è prevalentemente descrittiva, in quanto il suo compito moderno è quello di analizzare l'influenza dei fattori politici sulla geografia, e di supportare la scelta politica attraverso la varietà dei suoi dati. La Geopolitica non è una scienza accademica, ma ha un particolare approccio alla politica, basato sull'analisi del peso che i fattori geografici ricoprono, in particolare sulle decisioni di politica estera ed internazionale. La sua natura è dunque prescrittiva, spesso soggettiva. La Geopolitica proviene dunque dalla Geografia politica.

►Geografie nazionali: teorie che hanno come principale obiettivo quello di tutelare e favorire l'interesse dei rispettivi paesi di appartenenza. Le teorie degli autori che appartengono a questo filone possono essere suddivise in base ai loro contenuti in: • Teorie del potere marittimo – Alfred Thayer Mahan, l'egemonia del mondo si può ottenere esclusivamente mediante il potere marittimo. • Teorie del potere continentale – Hurfold Mackinder • Teorie del potere peninsulare – Nicholas Spykman • Teorie del potere aereo – Giulio Dohuet • Teorie del potere regionale – Samuel Cohen Modulo 6 – la geopolitica contemporanea Il dibattito geopolitico torna in primo piano nel periodo che segue la conclusione della Guerra Fredda, grazie alle teorie e alle pubblicazioni di 3 importanti autori: – Fukuyama – Huntington – Brzezinski → Francis Fukuyama aveva come idea di fondo che non vi sarebbero più alternative al liberismo e alla democrazie di stampo Occidentale e il corso degli eventi sarebbe pertanto indirizzato verso il raggiungimento di una pace duratura. → Samuel Huntington che con una visione pessimistica, spiega come il mondo non sarebbe avviato verso la conquista di una pace duratura, ma gli antichi scontri tra gli Stati sarebbero semplicemente sostituiti dagli scontri tra civilità. → Zbigniew Brzezinski parte a un dato di fatto rappresentato dall'eccezionalità storia della supremazia americana nel mondo e della necessità di mantenere tale supremazia non attraverso coercizione ma tramite la forza di attrazione.

Negli ultimi anni si sono imposti all'interno del dibattito accademico e mediatico 2 nuovi filoni della Geopolitica: la Geopolitica critica e l'Antigeopolitica.



la Geopolitica critica è così definita perchè mette in discussione le tesi tradizionali degli autori classici, sottolineando i limiti della Geopolitica, che viene descritta non come una scienza oggettiva basata sull'osservazione dei dati empirici, ma come risultato del punto di vista dei geopolitici, che suddividevano il mondo secondo le proprie convinzioni e aspirazioni, mossi da un forte sentimento nazionale.

Essa non si concentra esclusivamente sulle idee classiche, ma individua e analizza 3 ambiti più recenti della Geopolitica: • geopolitica formale – si ispira a concetti della geopolitica classica. • geopolitica pratica – a cui appartengono le idee geopolitiche dei politici per la propria attività di governo o per la politica estera. • geopolitica popolare – fa riferimento al connubio tra idee geopolitiche e cultura popolare e al modo in cui le prime sono comunicate dallo Stato ai cittadini, attraverso: - cinema - cartoni animati - libri - riviste –

l'Antigeopolitica descrive l'attività politica di coloro che non vogliono essere politici e rifiutano di condividere il potere. La prospettiva antigeopolitica prende spunto dalle teorie femministe e da questo punto di partenza si muovono per evidenziare i limiti della geopolitica classica e di quella critica a cui si contesta il carattere prettamente maschile.

I temi attuali dell'antigeografia sono rappresentanti dall'attività di quegli individui e di quelle istituzioni che hanno tentato di resistere alle visioni egemoniche prevalenti, proponendo campi alternativi di produzione della conoscenza....


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