Storia del pensiero sociologico Le origini della Sociologia PDF

Title Storia del pensiero sociologico Le origini della Sociologia
Course Storia della sociologia
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
Pages 8
File Size 84.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 100
Total Views 121

Summary

Download Storia del pensiero sociologico Le origini della Sociologia PDF


Description

Storia del Pensiero Sociologico (08.10.2018) Prof. VERALDI Roberto ORARIO DI RICEVIMENTO: Dal Lunedì al Venerdì: ore 8:00-19:00 (reperibile) Cellulare:347/1291042 Studio Università: 085/4537993 E-mail: [email protected] Assistenti (Cultori della materia): Dr. Alberto Zonno-Renna Dr. Franco Amicone

LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA COME SCIENZA SOCIETA’ INDUSTRIALE E SOCIOLOGIA: *la trasformazione economica; *la trasformazione sociale; *la trasformazione culturale; *la domanda di conoscenza sociologica: come affrontare i nuovi problemi sociali, come funziona la società. -COS’E’ LA SOCIOLOGIA? * è una trasformazione del pensiero. -Quando nasce il movimento sociale in Europa, anche se esisteva già nell’Antica Grecia. -Si parlava di società anticamente esistente, che si occupava dello studio delle società. -COS’E’ LA SOCIOLOGIA? -è un momento di auto-ascolto della società. -Inizia tutto dalla Rivoluzione Industriale (la seconda metà dell’Ottocento) In particolar modo dalla Rivoluzione Francese= ovvero una frattura tra il mondo pre-moderno e il mondo moderno. -Vi è un cambio della struttura sociale, economica. -nascita delle classi sociali= tutti sono coinvolti nel progresso evolutivo. -La rivoluzione industriale nasce prima= rinnovamento socio-economico. -PERCHE’ NASCE IN INGLITERRA? -Perché è il paese più povero in assoluto (alla fine dell’800’).

-Mentre in Francia, Spagna, e in Italia vi è la nascita della Rivoluzione Industriale. Il termine “RIVOLUZIONE”, dal dizionario di sociologia di L.Gallino, non dobbiamo dare un carattere di subitanietà, non è un fenomeno immediato, avviene circa nel 1500-1800. La SOCIETA’ è un insieme di tante società. Periodo: 1500-1600 (prima che possa esplodere il fenomeno). SOCIOLOGIA: è la scienza che studia con propri metodi di indagine e tecniche di ricerca, empiriche e non empiriche, i fondamenti, i fenomeni esistenziali, i processi ricorrenti di strutturazione e destrutturazione, le manifestazioni tipiche della vita associata e la loro trasformazioni, i condizionamenti dei rapporti e relazioni sociali che esercitano sulla formazione degli individui, e che gli individui esercitano su di loro, olismo e individualismo, quali si ritrovano globalmente in una società, seppur in scala minore. Mirando come ogni altra scienza a ricondurre la varietà di un evento in particolare ad un numero di leggi e/o teorie, collegate tra di loro da un insieme di schemi. -Gallino ci dice che esistono due correnti: OLISMO e INDIVIDUALISMO, dove in una si crede nella forza dell’individuo e in un'altra nell’insieme del collettivo, del tutto, della società, ma dice anche che queste due cose si incontrano tra di loro. La società nel suo senso generale è data anche dalle micro società, è una società di società. Non esiste una società per eccellenza, è l’insieme di queste società insieme che ci dà la SOCIETA’. -A COSA SERVE LA SOCIOLOGIA NEL NOSTRO SPECIFICO? -La società intesa come quella arena sociale, all’interno della quale, qualcuno si muove, qualcuno si relaziona, gli individui si relazionano. Gli INDIVIDUI che chiameremo, d’ora in poi, ATTORI SOCIALI o ATTORI RAZIONALI (nel caso di VEBER), e nasce per cercare di capire le conseguenze delle trasformazioni radicali provocate dalla rivoluzione industriale. Tutto questo ci è funzionale per focalizzare l’attenzione sulle tematiche particolari date dai cambiamenti in atto dato dal FOCUS sugli attori sociali. -Gli ATTORI SOCIALI sono tutti coloro che vanno a modificare la sfera relazionale all’interno di un territorio. -Quando io affermo che la SOCIOLOGIA è quel momento dell’auto-ascolto della società, cioè la società si interroga su sé stessa, si pone delle domande. -Una scienza che intende studiare il comportamento sociale dell’uomo e che nasce per la necessità di capire le conseguenze delle trasformazioni radicali provocata dalla Rivoluzione Industriale. -E’ a noi funzionale per focalizzare l’attenzione su alcune tematiche di interesse preciso date dai cambiamenti in atto e dalla trasformazione del FOCUS DEGLI ATTORI SOCIALI; dove per ATTORI SOCIALI intendiamo tutti coloro che “vanno a modificare” la sfera relazionale all’interno di un territorio. -COS’E’ IL MERCATO? *Il mercato è il luogo dove si incontrano DOMANDA e OFFERTA. MONDO IPERURANIO= MERCATO

-Ma in realtà, domanda e offerta, esistevano già! Non c’è una società parallela che si muove, il mercato è una società composta da uomini in carne e ossa. -Il mercato è una società (di persone), cioè una società composta da altre società. SOROS, economista(CIAMPI)= nel 1992 decise di attaccare la LIRA. -CONCLUSIONE: Non esistono società che vengono dal mondo iperuranio, tutte le società sono composte da ATTORI RAZIONALI o ATTORI SOCIALI. La società esiste perché esistono gli individui. -Pre-requisiti relativi al concetto di “rivoluzione”. -Il significato del termine “rivoluzione” nel corso dei secoli. -La “duplice rivoluzione” -Le tre rivoluzioni industriali -I fattori che favorirono la prima rivoluzione industriale. II PARTE: Le rilevanze principali della rivoluzione industriale inglese: -i settori trainanti e le principali tecnologie -La nascita della ferrovia -Il sistema di fabbrica INGHILTERRA è presente un’abbondanza di manodopera. -L’Inghilterra è un’isola, ed essendo un’isola non ha bisogno di un esercito, è facilmente difendibile. -Visione del film “L’ora buia” (CONSIGLIO PROF). -La rivoluzione agraria fa sì che una grande parte della manodopera si sposti dalla città. -L’Inghilterra in realtà non aveva un grande esercito, si basava sulla forza lavoro del territorio.

-A seguito della rivoluzione industriale, in INGHLITERRA si creano le CLASSI SOCIALI, perché in qualche modo tutti quanti devono partecipare alla vita della comunità, che siano i nobili, i contadini o i borghesi. -La forza della religione è stata trainante per lo sviluppo della rivoluzione industriale. -MA PER QUALE MOTIVO, LA FORZA DELLA RELIGIONE IN INGHILTERRA HA FUNZIONATO E IN ITALIA NO? (In Francia e in Spagna non ha funzionato) -Enrico VIII, diventa capo della chiesa. La riforma protestante fa sì che tutti quanti debbano partecipare al BENE COMUNE. Che vuol dire che il più ricco e il più povero concorrono al bene comune, perché il bene del singolo diventa il bene della comunità, e se il singolo ha successo moltiplicato l’effetto avrà successo un’intera collettività; riuscendo la collettività a raggiungere questo sorta di Nirvana raggiungerà la salvezza, la vita eterna. Nel resto dell’Europa, non era così. Lì tutti dovevano lavorare. -Il potere della monarchia viene temperato dalla camera dei comuni. Vuol dire che c’è una maggiore sensibilità verso le problematiche della società, verso le richieste della società che prima non c’erano. Prima la monarchia assoluta pensava solo ai propri interessi, con la rivoluzione che c’era stata in Inghilterra cominciarono a concedere la CARTA COSTITUZIONALE, cominciarono ad ascoltare le esigenze della società, cominciano a ricevere dei paletti al potere stesso, che non è più assoluto, ma un potere vincolato a determinate norme. Tutto ciò non succede in tutto il resto dell’Europa. ESEMPIO: Russia, non poteva mai attuare un cambiamento del genere La nuova rivoluzione industriale dove nasce? -Inghilterra= paese povero, non in Francia, Germania, Russia. -La NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE nasce in CINA. -Cosa succedeva in epoca della rivoluzione industriale in Inghilterra? -Dove tutti lavoravano(INGHILTERRA), non c’erano politiche di prevenzione sociali, politiche di guerre. -IN CINA E IN INDIA, non sono presenti politiche di guerre.

A seguito della rivoluzione agraria, masse di contadini si spostano verso la città, lo spostamento dei contadini verso la città fa sì che ci sia un eccesso di manodopera, ma una manodopera in eccesso non formata. -MANODOPERA NON FORMATA= Nessuna preoccupazione per la prevenzione dell’operaio, lo usi come ti pare e piace. -EFFETTI SOCIALI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: Cambia il sistema di struttura della famiglia stessa. La prima cosa che si va ad analizzare è la struttura sociale. E’la prima cosa che cambia alla fine della seconda guerra mondiale, alla fine della guerra d’indipendenza. -La struttura famigliare è la prima cellula da cui dipende la società stessa. -La prima cellula che subisce la trasformazione è proprio la FAMIGLIA. Struttura di famiglia allargata perché serviva manodopera, perché serviva forza lavoro. Con l’introduzione della rivoluzione industriale, questo modello di famiglia molto applicato all’interno del mondo rurale cambia. Si rompe il giocattolo e si arriva ad un nuovo modello. VISIONE DEL FILM “TEMPI MODERNI) DI CHAPLIN. -La rivoluzione Francese -Le rivoluzioni nazionali -La rivoluzione industriale, intorno al 800’, in Inghilterra. Seconda e Terza Rivoluzione Industriale: La terza rivoluzione industriale non è ancora terminata. -La prima rivoluzione industriale era caratterizzata dalle prime piccole innovazioni tecnologiche, quelle di uso quotidiano. -Un vanto degli Inglesi era quello di essere ECLETTICI, cioè rubavano le idee agli altri. Loro andarono in Italia e studiano il sistema di fabbrica presente in Toscana. Scendono anche nel REGNO DEL DUE SICILIE.

-La differenza tra la rivoluzione industriale e il metodo di fabbrica pre-moderno? -Nel mondo pre-moderno, la fabbrica era presente? Se sì, perché…se no, perché. -Si trasformerà in fabbrica con le innovazioni tecnologiche. Se prima ogni singolo operaio che era proprietario dell’intero manufatto (manufatto inteso come oggetto creato esclusivamente in maniera artigianale), con il sistema di fabbrica nell’epoca moderna ogni singolo operaio è responsabile di un piccolo procedimento, INVENZIONE DELLA CATENA DI MONTAGGIO. Perché è vero DOMANDA e OFFERT fanno aumentare la richiesta, cambia il sistema di produzione, per cui non era più possibile che l’operaio svolgesse tutto l’iter lavorativo, e si crea la divisione scientifica del lavoro attraverso la creazione della CATENA DI MONTAGGIO. Tutte queste cose hanno una ripercussione sulla vita sociale degli individui. SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (1780-1870) TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (1870-AI GIORNI NOSTRI) Ancora attuale. La sociologia nasce come momento di auto-ascolto della società, non di colpo. E servivano delle nuove menti, un nuovo modello sociale che si sta affacciando. Una società che chiede risposte. -E quali sono stati i fattori che hanno favorito la nascita della Rivoluzione industriale in Inghilterra? -Condizioni Demografiche -Condizioni Politiche -Condizioni Socio-culturali -Condizioni Ambientali La popolazione dell’Inghilterra aumenta da 6 a 12 milioni di abitanti, i quali erano pochi denutriti, affamati, analfabeti.

-Quando le condizioni diventano più favorevoli pur stando in una situazione di malessere, cresce il livello di benessere e aumenta il livello demografico, questa è una regola che non è mai stata cambiata. Quando aumenta il benessere, può stando in una situazione di malessere, ci sarà un aumento demografico. Di conseguenza, abbassa anche di poco le condizioni di benessere e si abbasserà anche il livello demografico. (QUESTA COSA VA SOGGETTIVATA). -Abbasso della natalità/ aumento della mortalità. La mancanza di immaginare un futuro. -CONDIZIONI ECONOMICHE CHE SONO LEGATE ALLE CONDIZIONI DEMOGRAFICHE. -CONDIZIONI POLITICHE, abbiamo detto in qualche modo il potere della monarchia viene temperato dal potere della camera dei comuni. CONSEGUENZA: LA MONARCHIA SI TRASFORMA IN UNA MONARCHIA COSTITUZIONALE. -Miglioramento delle condizioni SOCIO-CULTURALI. -Cambia la struttura della famiglia, e tutto questo dà il via alla RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. -CONDIZIONI AMBIENTALI: Clima temperato adatto all’ allevamento di ulivi, numerosi corsi d’acqua, territorio pianeggiante, numero di porti considerevoli, giacimenti di carbon- fossili che vengono utilizzati, le miniere vengono sfruttate, si utilizza il trasporto fluviale. Clima temperato adatto all’allevamento di ovini. L’Inghilterra, essendo un’isola, ha una condizione ambientale favorevolissima, perché non occorre un grosso esercito per la difesa del territorio. Quindi la manodopera in eccesso è tanta, non solo quella che proviene dalle campagne, ma anche quella che non viene utilizzata dall’esercito. Nell’antica ROMA: Prime riforme agrarie. Le riforme agrarie si usavano ad uno scopo ben preciso. Dato che, tutti quando venivano chiamati dal governo, dovevano partecipare e pagarsi l’armatura, le spese ecc., una fetta di popolazione che si rifiutava di partecipare, per via della mancanza di mezzi di sostegno economico, una fetta di popolazione che non possedeva nemmeno un pezzo di terreno. I Romani quindi pensavano di dividere le terre fra tutti i cittadini, così da riuscire a far partecipare tutti alla prossima guerra, poiché solo chi aveva un appezzamento di terra avrebbe partecipato alla guerra. In Inghilterra succede l’esatto

contrario. Non lavorare più all’interno dei campi e non avere necessità di un esercito numeroso, fa sì che ci sia manodopera in eccesso che tu puoi utilizzare al bisogno. Il bisogno dell’epoca era la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. A causa della trasformazione capitalistica dell’agricoltura, grazie all’aumento dei mercati interni ed esterni (ricordare esempi dei ponti, delle ferrovie), grazie all’ampia diffusione dell’agricoltura artigianale, in qualche modo si favorisce l’INNOVAZIONE. Ma tutto questo, senza condizioni politiche favorevoli, non sarebbe stato possibile. 1. La monarchia che diventa una monarchia costituzionale. 2.

Assenza di guerre interne, o meglio poca presenza di guerre interne.

3. Investimenti per la costruzione di infrastrutture (DICKENS, COKE TOWN) 4. Smantellamento delle corporazioni artigiane 5. Protezione della proprietà privata e della libertà d’iniziativa Gli Inglesi hanno viaggiato molto. Sono stati in Toscana, dove hanno costatato la presenza di CORPORAZIONI, dove queste corporazioni erano fortissime, si rendono conto che la presenza di corporazioni può rappresentare per loro un ostacolo a questo progresso che si sta affermando. In Italia, I MEDICI, per la costruzione del battistero sono costretti a rivolgersi alla corporazione della lana. Rappresentava una forma di potere. Ricordare che la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE si sviluppa laddovè non ci sono legacci, vincoli, laddovè manca una forma di controllo. E’ chiaro che se non deve esserci alcuna forma di controllo, non ci saranno le corporazioni artigianali. -POLITICA FISCALE FAVOREVOLE per poter costruire, per poter lavorare, avevi bisogno di una fiscalità in qualche modo amica, più di una politica favorevole avevi bisogno di CAPITALI che ti venivano prestati. La prima BANCA: la banca centrale inglese venne istituita alla fine del 1600. Faceva la banca, non faceva la banca d’affari. Faceva prestiti in cambio di soldi con gli interessi, ma soprattutto legata a progetti concreti. Il fatto che tutti lavoravano, accanto a queste condizioni politiche, ci sono anche delle condizioni SOCIALI che fanno sì che la rivoluzione industriale nasca in Inghilterra e soltanto lì può nascere. LA FORZA DELLA RELIGIONE....


Similar Free PDFs