2B OR NOT 2B - è la traduzione dall\'inglese all\'italiano di un testo giornalistico preso dal PDF

Title 2B OR NOT 2B - è la traduzione dall\'inglese all\'italiano di un testo giornalistico preso dal
Author Elisa Quattrini
Course Lingua inglese
Institution Università degli Studi di Macerata
Pages 3
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Summary

è la traduzione dall'inglese all'italiano di un testo giornalistico preso dal 'The Gardian'. https://www.theguardian.com/books/2008/jul/05/saturdayreviewsfeatres.guardianreview...


Description

2B OR NOT 2B? “Nonostante catastrofiche profezie, messaggiare non si è rivelato il disastro linguistico che molti temevano” afferma il professore di lingue David Crystal “Al contrario, questo aiuta a migliorare la scrittura e l’ortografia dei bambini”. Lo scorso anno in un articolo di giornale intitolato “Io odio gli SMS”: come i messaggi stanno distruggendo la nostra lingua”, John Humphrys sostiene che gli scrittori di SMS sono “vandali che fanno della propria lingua ciò che Genghis Kan fece ai paesi limitrofi 800 anni fa. La stanno sterminando: razziando la punteggiatura, smembrando le nostre frasi, rapinando il nostro vocabolario. Devono essere fermati!” Come fosse una nuova varietà di linguaggio, gli SMS sono stati condannati come “forma di linguaggio gergale”e “virus digitali”. Secondo John Sutherland del College University di Londra , come è possibile vedere scritto manualmente nelle sue carte del 2002 la messaggistica: è “un deprimente, spoglio e triste codice. Un insieme di insulse abbreviazioni … Linguisticamente è un completo disastro … questo aiuta a mascherare la dislessia, la povera ortografia e la pigrizia mentale. Gli SMS rappresentano la scrittura degli illetterati”. Sin dall’arrivo della stampa, che si pensava essere l’invenzione del diavolo dato il suo potere di influenzare le menti, le persone avevano dedotto che questa nuova tecnologia avrebbe apportato disastrose conseguenze alla lingua. Degli allarmi accompagnavano già l’introduzione del telegrafo, del telefono e delle trasmissioni radiofoniche. Tuttavia c’è mai stato un fenomeno che ha destato allo stesso tempo curiosità, sospetto, confusione, contrapposizione, fascino, esaltazione ed entusiasmo come ha fatto la messaggistica? E in un così breve periodo di tempo? Meno di dieci anni fa a malapena se ne sentiva parlare. L’idea degli SMS cominciò ad essere attribuita a parte dello sviluppo del sistema globle per dispositivi mobili durante la metà degli anni 80 del XX secolo. Tuttavia fu solo agli inizi degli anni venti che le compagnie telefoniche cominciarono a sviluppare le loro possibilità commerciali. I testi trasmessi dai cercapersone furono rimpiazzati dagli SMS, che all’inizio potevano raggiungere la lunghezza di 20 caratteri. Ci vollero circa cinque anni per veder crescere in maniera repentina il numero di utenti. Il numero medio di testi per cliente nel 1995 era di 0.4 al mese; verso la fine dell’anno 2000 erano ancora solo 35. Pubblicità Questo lento sviluppo sembrerebbe essere stato provocato da dei problemi che le compagnie si sono trovate ad affrontare per il funzionamento del nuovo servizio. Una volta che tutto fu sistemato infatti la messaggistica decollò. Nel Regno Unito nel 2001, vennero inviati circa 12.2 miliardi di messaggi. Il numero si duplicò poi nel 2004 e si stimò di raggiungere i 45 miliardi entro il 2007. Il giorno di Natale del 2006 oltre 205 milioni di messaggi furono spediti. A livello mondiale la messaggistica raggiunse i 17 miliardi di messaggi nel 2000 e circa 250 nel 2001. Si oltrepassò il trilione nel 2005. Gli SMS generarono delle entrate pari a 70 miliardi di dollari nel 2005. La cifra fu di tre volte maggiore all’incasso totale del botteghino di Hollywood di quell’intero anno.

Le persone pensano che la lingua scritta vista sullo schermo di un cellulare sia un fenomeno nuovo ed estraneo, ma tutte le credenze popolari riguardanti gli SMS sono errati. La sua peculiarità grafica non è il nuovo fenomeno, neanche il suo uso riservato principalmente ai giovani. C’è un incremento di elementi che dimostrano che la messaggistica non ostacola l’alfabetizzazione, piuttosto la aiuta. Infatti solo una piccola parte di ragazzi usa una ortografia particolare. Un trilione di messaggi potrebbe sembrare un gran numero tuttavia quando lo affianchiamo ai multitrilioni di esempi dell’ortografia standard nella vita di tutti i giorni, appaiono al massimo poche onde sulla superficie del mare della lingua. I testi hanno aggiunto una nuova dimensione dell’uso del linguaggio, tuttavia il suo impatto a lungo temrine è insignificante. Non è affatto un disastro. Tuttavia molti mittenti si divertono ad infrangere le regole grammaticali e sanno di aver bisogno di essere capiti. Non c’è un motivo di spendere soldi per inviare messaggi se questi poi non possono essere compresi data la rivoluzione grammaticale. Quando i messaggi sono lunghi e contengono un numero maggiore di informazioni, la presenza dell’ortografia standard aumenta. Molti di coloro che scrivono SMS alterano solamente delle parole grammaticali (per esempio “you” e “be”). Gli utenti considerano l’inglese una lingua antica e tradizionalista perciò quando hanno cominciato a messaggiare, è apparso ancora di più il nuovo stile uniforme. Molti mittenti rifiutano di allontanarsi del tutto dall’ortografia originale. L’ortografia convenzionale e la punteggiatura è la norma quando le istituzioni inviano informazioni attraverso dei messaggi. Un esempio può essere visto nel testo rivolto agli studenti dell’università: “Allerta meteo! Durante la giornata di oggi non si svolgeranno le lezioni a causa di una tormenta di neve”, o nei testi che gli ascoltatori della radio sono invitati ad inviare durante dei programmi. Questi messaggi istituzionali oggi formano la maggior parte dei testi nell’iperspazio e molte organizzazioni vietano l’utilizzo di abbreviazioni sapendo che molti lettori potrebbero non capirli. Pubblicità Degli studi hanno mostrato chiaramente che l’isteria del sistema mediatico riguardante la novità (e perciò il pericolo) degli SMS era malriposto. In uno studio americano meno del 20 % dei messaggi mostravano segni di abbreviazione di ogni tipo circa tre per messaggio. Invece in uno studio norvegese le proporzioni sono di poco inferiori con solo il 6 % di messaggi riportanti abbreviazioni. Nella mia stessa collezioni di testi la percentuale è del 10%. Le persone sembrano aver ingoiato intere storie sui ragazzi che non fanno altro che usare che usare abbreviazioni. In un servizio del 2003 un adolescente scrisse un tema talmente pieno di linguaggi di SMS che la sua professoressa non fu in grado di comprenderlo. Un estratto del testo fu postato online e commentato incessantemente, tuttavia nessuno fu mai capace di rintracciare l’intero testo, probabilmente era tutto uno scherzo.

Ci sono molte caratteristiche specifiche su come i testi vanno redatti che hanno l’obbiettivo di trasmettere l’impressione di novità, tuttavia nessuno di questi è linguisticamente nuovo. Molti di questi testi vennero usati all’interno di chat che precedevano l’arrivo del cellulare. Andando indietro negli anni molti di questi testi possono essere trovati nelle scritture informali create prima dell’invenzione dei computer. La caratteristica più evidente è l’uso di singole lettere, numerali e simboli per rappresentare parole o parti di parole come la b di “be” e 2 “to”. Questi sono chiamati rebus e rimandano a centinaia di anni fa. Gli adulti condannano un “cu” nei messaggi dei giovani dimenticando che anche loro un tempo facevo lo stesso. In un’infinità di periodici annuali di Natale risolvono in continuazione puzzle come questo: YY U R YY U B I C U R YY 4 ME “too wise you are…” Che significa “Sei troppo saggio”...


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