5. Correnti Letterarie fine 800 - inzio 900 PDF

Title 5. Correnti Letterarie fine 800 - inzio 900
Course Letteratura Italiana
Institution Università degli Studi di Torino
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INQUADRAMENTO STORICO: pag.4 Questo periodo storico ha come inizio indicativo quello dell’Europa del 1849 e prosegue fino alla piena affermazione della seconda rivoluzione industriale del 1896. Questo periodo vede l'evoluzione dello scenario politico da una borghesia liberista a una imperialista. Infatti, tra il 1849 e il 1873, si assiste a un forte sviluppo economico sostenuto da una borghesia a favore del libero scambio e della libera concorrenza. Questa borghesia entrerà in crisi durante la grande depressione del 1873-1895 durante la quale si formeranno grandi concentrazioni industriali che otterranno il monopolio della libera concorrenza. Lo Stato proverà a intervenire proteggendo le aziende, contribuendo così all'espansione colonialistica verso Asia e Africa, la quale negli anni Novanta dell'Ottocento, diventerà la nuova realtà. In questo modo, tra il 1896 e il 1910, prese piede la seconda rivoluzione industriale. In Italia: Inizia nel 1861, con la proclamazione dell’unità d’Italia e termina nel 1903, anno in cui Giolitti instaura una politica liberaldemocratica segnando il passaggio alla società di massa.



INQUADRAMENTO LETTERARIO: 

In Francia: Dopo il 1848 Flaubert e Baudelaire anticipano le tendenze che qualche anno dopo domineranno la Francia sotto il nome di Simbolismo e Naturalismo. In Italia queste stesse tendenze verranno accolte e diffuse dal movimento della Scapigliatura in seguito all'unità italiana del 1861. Con queste due tendenze si chiude l’età romantica.

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Naturalismo (1865-1890) lo scrittore diventa uno scienziato che osserva e si limita a descrivere, in modo distaccato e neutrale, i meccanismi della società. Il Naturalismo deriva da una concezione deterministica fortemente influenzata dal positivismo filosofico e il darwinismo, secondo i quali l’uomo è determinato dalla natura, dagli istinti, dai bisogni e dall’ambiente in cui vive. Sebbene per un breve periodo (1876-1890) le due poetiche convivano, il Simbolismo prenderà il sopravvento. Entrambe le correnti letterarie s trovano il proprio epicentro in Francia per poi svilupparsi in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Canada.

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Simbolismo (1876 – 1910) sempre attraverso un linguaggio distaccato e neutrale, il simbolista cerca di raggiungere progressivamente una specializzazione linguistica che faccia della poesia un componimento aulico ripiegato su sé stesso e difficile da decifrare. Il termine “simbolismo” rinvia a una poetica nella quale si procede per simboli: attraverso l’intuizione il poeta rivela l’universale e l’infinito. In seguito al dominio della scena letteraria, confluirà nel Decadentismo, diventandone la poetica principale.

Decadentismo pag.67 Decadentismo italiano: In Italia: si manifesta già negli anni Ottanta come promulgatore dei valori dell’anima in contrapposizione a quelli materiali della cultura positivistica e verista, ma si afferma solo in seguito alla pubblicazione de “il Piacere” di D’Annunzio e “Myricae” di Pascoli (1890-1904). Il decadentismo italiano si differenzia da quello europea per: 1. Carattere umanistico 2. Forte legame con la tradizione classica 3. La figura del poeta occupa un ruolo protagonistico (improponibile nelle altre nazioni)



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Opere chiave: “Il Piacere” e “Alcyone” di D’Annunzio, “Myricae” e “Poemi Conviviali” di Pascoli, “il Santo” di Fogazzaro

Decadentismo Europeo: 1. Riprende le tematiche del romanticismo tedesco e inglese: individualismo, simbolismo, irrazionalismo, opposizione io-società 2. Scegliere come materia poetica l’area dei pre-sentimenti e dell’inconscio 3. Figura del dandy: personaggio eccentrico ed estenuato 

In Francia: sebbene nato come movimento letterario antipositivistico nella prima metà degli anni Ottanta francesi, diventa ben presto una forma di cultura che troverà il suo principale manifesto in Francia nel 1883, in seguito alla pubblicazione di un sonetto di Verlaine: “sono come l’impero alla fine della decadenza” [publié dans le magazine “Le Chat Noir” en mai 1883] per poi propagarsi in Europa a cavallo dei due secoli. Questo movimento si trova in perfetta sintonia con le tendenze imperialistiche che appoggia completamente. -



Opere chiave: La rivista “Le Décadent” del 1886, “Controcorrente” di Huysmans

In Inghilterra: In Italia come in Inghilterra nasce la figura del dandy, una figura ammalata di civiltà che disprezza la massa e ispira la propria vita al gusto del diverso e dell’artificio. -

Opere chiave: “Il ritratto di Dorian Gray” di Wilde

Il termine implica un’idea di decadenza, consunzione e tramonto di una civiltà. Si trattava dunque alle origini di un termine negativo utile a condannare l’irrazionalismo e la corruzione morale delle tendenze artistiche presenti dagli inizi degli anni Ottanta. La parola chiave per tale corrente è “estetismo”, cioè il culto della bellezza e dell’arte. I tratti fondamentali del movimento sono: 1. Rifiuto del metodo scientifico e razionale: predisposizione ad atteggiamenti irrazionalistici, ispirati al sensualismo o al misticismo 2. Soggettivismo e individualismo: l’arte deve esprimere le emozioni del soggetto 3. La scoperta dell’inconscio: l’arte tende a descrivere le associazioni profonde dell’io e a collegare i misteri dell’anima a quelli dell’universo 4. Ricorso al simbolismo: prevalenza dei procedimenti analogici, ricerca delle corrispondenze fra anima e universale, ricorso alla metafora e alla sinestesia 5. L’estetismo come religione dell’arte: diffusione della teoria de “l’art pour l’art” precedente elaborata dai parnassiani francesi. L’arte deve obbedire solo a sé stessa, liberandosi da qualsiasi criterio morale, politico o sociale. Per sostenerne la superiorità, promuovono il culto della forma come pura Bellezza, ragione di vita e religione. La vita stessa deve ispirarsi a criteri UNICAMENTE ESTETICI, e deve risolversi in arte. 6. Il poeta come artefice supremo e profeta vate: la poesia, concepita come rivelazione dell’Assoluto, porta a immaginare il poeta come un mediatore/sacerdote della rivelazione. L’artista è un creatore: non imita la vita, bensì la crea....


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