Alice nel paese delle meraviglie -riassunto PDF

Title Alice nel paese delle meraviglie -riassunto
Course Scienze dell’educazione
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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Summary

Alice nel paese delle meraviglie - Carrol...


Description

Alice nel paese delle meraviglie Non avete mai letto Alice nel Paese delle Meraviglie? O forse lo avete fatto tanto ma tanto tempo fa? Potete rimediare o rinfrescarvi la memoria partendo da qui! Benvenuti o bentornati su Carrollpedia! Oggi pubblichiamo un regalino per tutti i nostri lettori pigri (sappiamo che esistete): un bel riassunto, capitolo per capitolo del libro Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, in originale Alice’s Adventures in Wonderland. Se non avete mai letto il capolavoro di Lewis Carroll, o volete semplicemente rinfrescarvi la memoria, qui in sole poche righe potrete fare una bella passeggiata in Wonderland. Buona lettura!

1 – Nella tana del coniglio Alice si trova in giardino insieme alla sorella. Vede un Coniglio Bianco col panciotto e decide di inseguirlo. Entra in una tana e dopo una lunga caduta, si ritrova in una stanza con tantissime porte. Prova ad aprirle tutte, ma non succede nulla perché sono chiuse a chiave. Nota poi un tavolinetto sopra al quale si trova una chiave, che risulta però essere troppo piccola per qualunque serratura abbia provato. Per caso nota una tenda, la sposta e dietro vi trova una porticina con una serratura delle giuste dimensioni. La chiave è perfetta per la porta e riesce ad aprirla senza problemi, ma ora è Alice a essere troppo grande per poter passare. Si guarda intorno e nota sul tavolinetto una bottiglia con la scritta “drink me“, bevimi. Controlla bene che non ci sia la parola veleno scritta da qualche parte e la beve tutta d’un fiato. Si ritrova improvvisamente molto più piccola, delle perfette dimensioni

per passare, ma purtroppo si accorge di aver dimenticato la chiave sul tavolinetto, a cui ora ovviamente non arriva più. Momento di crisi, scoppia a piangere. Si guarda ancora intorno e vede sotto al tavolino una scatola di dolcetti con le parole “eat me“, mangiami. Pensa che in ogni caso la situazione non potrebbe che migliorare: se la facesse crescere, potrebbe raggiungere la chiave; se la facesse rimpicciolire, potrebbe passare sotto la fessura della porta. Così decide di mangiare un pasticcino.

2 – Il laghetto di lacrime Alice inizia a crescere a dismisura. Prende la chiave, apre la porticina, ma ora è talmente grande da poter a malapena sbirciare oltre la porta (vede un meraviglioso giardino). Momento di crisi, scoppia a piangere. Passa il Coniglio Bianco, e per lo spavento della sua gigantesca presenza, lascia cadere a terra i guanti ed il ventaglio che ha in mano. Alice li raccoglie, e inizia a porsi delle domande sul cosa sia cambiato in lei in una sola notte. Non riesce più a riconoscere sé stessa: prova a capire se sia diventata un’altra persona (passando proprio in rassegna le sue amiche ma non si riconosce in nessuna di esse, fisicamente o intellettualmente) e mette alla prova la sua memoria recitando una poesia,

ma

questa

involontariamente

ne

infilata

risulta un

stravolta.

guanto

del

Nel

frattempo,

coniglio

ed

si

è

inizia

a

rimpicciolire velocemente – se lo sfila appena in tempo. E’ della dimensione giusta per la porticina: prova a ripassarci, ma ancora una volta

questa

è

sull’irraggiungibile

chiusa

e

tavolino.

la Altro

chiave

si

momento

trova di

nuovamente sconforto

e

sbadatamente scivola nel laghetto che prima le sue gigantesche lacrime avevano creato. Inizia a nuotare ed incontra un Topo (che ora è delle sue stesse dimensioni) e prova a comunicare con lui. Inizia ad

ottenere

delle

reazioni

(spaventate)

dalla

creatura

quando

sbadatamente nomina la sua gatta. Come loro, nel laghetto ci sono anche altre creature annaspanti; Alice si mette in testa al gruppetto e guida tutti verso la terra ferma.

3 – Una corsa elettorale e una lunga storia Arrivati finalmente a riva, il primo problema che ci si pone è quello di trovare un modo per asciugarsi. Il Topo inizia a raccontare una storia, con la speranza che gli altri si “secchino”, ma non funziona. Allora il Dodo propone una corsa elettorale, che effettivamente sortisce il giusto effetto. Alice, sbadatamente ancora una volta, nomina il suo gatto. Tutte le bestiole spaventate la lasciano da sola.

4 – Il coniglio presenta un conticino Il Coniglio Bianco ancora una volta incrocia il cammino di Alice. E’ forsennato e tremendamente di fretta. Scambia Alice per la sua governante Mary Ann (Marianna in italiano) e le ordina di correre a casa sua a prendergli un paio di guanti ed un ventaglio. Alice fa come gli viene detto e raggiunge la casa del Coniglio. Sale in una stanza in cui trova quanto richiesto, ma nota anche una bottiglietta con la scritta “drink me“, bevimi. La curiosità la spinge a berne il contenuto, ed improvvisamente si ritrova gigantesca ed intrappolata nella casa. Il Coniglio preoccupato prova ad entrare nella stanza, ma uno dei giganteschi gomiti di Alice gli proibisce di aprire la porta. Allora esce per cercare aiuto. Non ci sono scale abbastanza lunghe per arrivare alla finestra (per vedere cosa blocca la porta), ma la Lucertola Bill può comunque scendere giù per il camino. L’idea non piace per nulla ad Alice, che appena lo sente scendere gli tira un calcio e lo fa volare

lontano. L’idea successiva del gruppetto che intanto si è formato fuori è quella di dar fuoco alla casa, trovata che ad Alice piace ancora meno della precedente. Nota sul pavimento dei pasticcini e ne mangia subito uno. Rimpicciolisce e può sgusciare fuori dall’abitazione. Qui si allontana ed entra nel bosco. Incontra un cucciolo di cane gigantesco, ma con uno stratagemma (gli lancia un rametto) riesce a distrarlo e ad allontanarsi senza che questo la divori. Continua a camminare finché non si trova davanti ad un fungo, alto quanto lei, in cima al quale si trova un grande Bruco azzurro.

5 – Consiglio da un bruco Il Bruco le chiede ‘Who are you? – chi sei?‘, ma Alice non sa rispondere. Gli spiega che il giorno prima sapeva perfettamente chi fosse, ma ora che il suo corpo aveva subito tante e tali trasformazioni non ne aveva più idea. Cerca comprensione nel Bruco ma non ne trova, così decide di allontanarsi. Il Bruco la richiama a sé dicendo di avere una cosa importante da dirle: ‘ Keep your temper – controllati‘, con somma delusione di Alice non è un gran consiglio. Iniziano poi a parlare del cosa le faccia credere di essere cambiata, e Alice spiega che oltre alle trasformazioni non si ricorda più le poesie che conosceva. Ancora una volta prova a recitarne una, ma anche questa è sbagliata da cima a fondo. Il Bruco le domanda poi di quali dimensioni vorrebbe essere e lei risponde di poco più alta. L’ultimo consiglio che le lascia prima di allontanarsi è di mangiare il fungo su cui è appollaiato: un lato la farà crescere, l’altro rimpicciolire. Alice ne stacca due pezzi ed assaggia il primo. Il suo collo si allunga a dismisura, lasciando il resto del corpo a terra, ma la sua testa libera di vedere oltre gli alberi. Piega il collo, che è diventato snodatissimo,

ma

un

piccione

la

aggredisce

violentemente,

scambiandola per un serpente. Lei dice di non esserlo, ed in tono

incerto afferma di essere una bambina. Il piccione ovviamente non le crede, ma alla promessa di non mangiare le sue uova, la lascia andare. Alice si mette a mangiare l’altro pezzo di fungo per rimpicciolire alle giuste dimensioni.

6 – Porco e pepe Alice raggiunge una casa. Resta nascosta all’esterno ad osservare un Valletto-pesce arrivare

di

corsa

e

bussare.

Dalla

porta

esce

un Valletto-rana al quale consegna un invito, per la Duchessa, alla partita di croquet della Regina e se ne va. Alice si avvicina alla casa, e visto che bussare è inutile, entra direttamente. All’interno trova una cucina piena di fumo e di pepe, la Duchessa con in braccio un brutto bambino,

un Gatto

del

Cheshire (Stregatto) sorridente

e

la cuoca intenta a spadellare. Tutti starnutiscono, la cuoca lancia oggetti addosso ai presenti, e il bambino non fa altro che piangere. La Duchessa si alza dicendo di doversi preparare per la partita con la Regina, e le lascia il bambino. Alice con molte difficoltà lo afferra ed esce di casa. Qui il pargolo inizia velocemente a trasformarsi in un maialino, così Alice lo lascia andare via, scorrazzando a terra libero. Il Gatto del Cheshire appare sul ramo di un albero e lei gli domanda in quale direzione deve andare per uscire da lì. Ma non sapendo dove vuole andare, la risposta ha poca importanza, obietta il Gatto. Allora lei gli domanda chi abiti da quelle parti. Il Gatto le risponde il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina, entrambi matti (come tutti, compresa lei). Le dice poi che si potranno rivedere alla partita della Regina. Il Gatto scompare ed Alice si dirige verso la casa della Lepre Marzolina.

7 – Un té di matti

Sotto un albero, davanti alla casa della Lepre, Alice trova un tavolo apparecchiato per tantissime persone con ma solo tre commensali tutti pigiati in un angolo: il Cappellaio Matto, la Lepre di Marzo ed un Ghiro profondamente addormentato. Alice senza invito decide di sedersi, anche se le viene inizialmente detto che non c’è posto. Inizia una conversazione in cui Alice vede ben poco senso. Poi si passa a parlare del tempo: il cappellaio dice di conoscere il tempo molto bene, e che lei, abituata a batterlo durante le lezioni di musica, non vi ha certo un bel rapporto. Il Cappellaio confessa poi di averci litigato il marzo precedente, durante il concerto organizzato dalla Regina. Qui, mentre cantava, fu accusato di ‘ murdering the time – assassinare il tempo’. Da allora sono sempre le sei (sempre l’ora del tè). Per questo sul tavolo ci sono così tanti coperti: non hanno neppure il tempo di lavare le stoviglie, ma si limitano a spostarsi di posto. Dopo una breve storia su pozzi di melassa e bambine, Alice si allontana. Vede una porta dentro il tronco di un albero e la oltrepassa. Si ritrova nuovamente nella stanza con le tante porte. Questa volta per prima cosa afferra la chiavetta dal tavolino e poi mangia un pezzettino del fungo che le era avanzato. Riesce così a superare la porticina per ritrovarsi in un bellissimo giardino.

8 – Il croquet della regina La prima cosa che Alice vede è un roseto di rose bianche. Vicino ci sono tre indaffaratissime carte giardiniere ( spades – di picche) occupata a dipingere le rose di rosso. Alice chiede spiegazioni e le viene detto che stanno tentando di rimediare ad un errore, sperando che la Regina di Cuori non se ne accorga e non gli faccia tagliare la testa. Lei però

arriva poco dopo, preceduta da un lungo corteo: 10 carte soldato (clubs – di fiori), 10 carte cortigiane (diamonds – di quadri), 10 carte

nobili (hearts – di cuori), re e regine e per ultimi il Coniglio Bianco, il Fante, la Regina ed il Re di Cuori. Alice si presenta alla Regina e questa la invita ad andare con loro. Il Coniglio le dice che la duchessa è stata arrestata. Inizia la partita di croquet. Alice si trova un po’ a disagio tra fenicotteri/mazze, palle/porcospini

e archi/soldati. Inoltre tutti

i

giocatori giocano contemporaneamente e sul campo si è creato un bel po’ di confusione. Alice nota per caso la testa del Gatto del Cheshire e si mette a conversare con lui. Deve però trattenersi dalle critiche quando la Regina si avvicina a loro. Subito il Gatto si ritrova al centro di una discussione sulla possibilità o meno di essere decapitato (visto che ora non ha il corpo). Il boia, convocato dalla Regina, afferma di non aver mai fatto una cosa del genere e di non avere certo l’intenzione di cominciare alla sua età. Alice dice che il Gatto appartiene alla Duchessa, così questa viene condotta in campo, mentre gli altri giocatori riprendono la partita.

9 – La storia della finta tartaruga La Duchessa ritorna, prende affettuosamente Alice sottobraccio e inizia a passeggiare con lei; è di buon umore forse perché non c’è pepe nell’aria. La Duchessa è abbastanza ripetitiva e pretende di trovare la morale in ogni cosa, e Alice dopo poco ne è scocciata. Incontrano la Regina, che fa immediatamente scappare la Duchessa. Alice è riportata sul campo per continuare a giocare. La partita però dura poco, perché la Regina finisce per condannare a morte tutti i giocatori, uno alla volta. Rimasti solo in tre (Regina, Re e Alice) la Regina domanda ad Alice se abbia visto la Finta Tartaruga. Alla risposta negativa di lei, la accompagna dal Grifone, che a sua volta la accompagna dalla Finta Tartaruga (che è sola e triste su uno spuntone di roccia). La Tartaruga inizia a raccontare la sua storia. Si concentra

sopratutto sulla sua infanzia e sulla sua educazione. Il Grifone la invita a raccontarle qualcosa sui giochi.

10 – La quadriglia di aragoste La Tartaruga inizia a spiegarle cosa sia una quadriglia di aragoste, ed insieme al Grifone le mostra alcuni passi. Inizia poi a cantarne la canzone. Passano poi a parlare del mondo sottomarino. Alice inizia a raccontare la sua avventura, e i suoi ascoltatori finalmente le prestano un po’ di attenzione. Si mette a recitare un paio di altre poesia ma anche queste come tutte le precedenti ne risultano trasformate. La Tartaruga ed il Grifone iniziano a cantare una malinconica canzone (la sua storia). Improvvisamente, prima che la canzone sia finita, il Grifone prende Alice per mano dicendole che il processo sta cominciando. Si allontanano lasciando la Tartaruga da sola a finire la sua canzone.

11 – Chi ha rubato le crostate? Arrivano e trovano la corte già seduta, nonché una folla di persone. Il giudice è il Re e la giuria è formata da una dozzina di creature impegnate a prendere appunti (anche se il processo non è ancora cominciato). Il processo inizia, il Coniglio Bianco legge l’accusa, un furto di dolci imputato al Fante di Cuori. Viene chiamato il primo testimone: il Cappellaio Matto, con la sua solita tazza di tè in mano (è sempre l’ora del te). Alice si accorge di aver ricominciato a crescere, ma non se ne bada. Il Cappellaio è molto nervoso e terrorizzato dall’idea che la Regina possa ricordarsi dell’incidente avvenuto durante il concerto. Viene però lasciato libero di andare. Il teste

successivo è la cuoca, ma la sua deposizione è abbastanza inutile. Il teste successivo è Alice.

12 – La deposizione di Alice Alice si alza per raggiungere la sbarra. Le sue grosse dimensioni creano un po’ di panico in aula. Le viene chiesto cosa sa della faccenda e lei risponde niente. Poi il Re l’accusa di essere troppo alta (più di un chilometro e mezzo) e che perciò deve allontanarsi dalla corte. Discutono un po’ sulla sua altezza finché il Coniglio non chiede la parola: è stata rinvenuta una nuova prova, una poesia. La scrittura non sembra essere dell’imputato ma il Re afferma che egli può averla imitata. Viene fatto notare che la lettera non è firmata, ma viene ritenuto un altro indizio di malafede. La poesia viene letta, ma anche se non sembra avere legami con la vicenda, il Re la definisce la prova più importante. Alice, che ora si sente molto più coraggiosa per via delle sue dimensioni, esprime il suo dissenso, dicendo che per lei la poesia non ha ‘an atom of meaning in it – un atomo di senso‘. Il Re le dà ragione e chiede alla giuria di pronunciare il verdetto. La Regina irritata ordina ‘sentence first, verdict afterwards – prima la sentenza poi il verdetto ‘. Alice la critica, la Regina ordina di tagliarle la testa. Alice (ormai tornata nelle sue dimensioni normali) si arrabbia e dice ‘ who cares for you? You’re nothing but a pack of cards! – a chi credere ti far paura? Non siete che un mazzo di carte! ‘. Il mazzo la

aggredisce e lei si sveglia improvvisamente, ritrovandosi di nuovo in mezzo al prato accanto alla sorella. E’ stato tutto un sogno....


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