“Amai” - Umberto Saba - Appunti di lezione 1 PDF

Title “Amai” - Umberto Saba - Appunti di lezione 1
Course Letteratura Italiana
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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“Amai” - Umberto Saba - Appunti di lezione 1...


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“Amai” - Umberto Saba La poesia “Amai” fa parte della sezione Mediterranee (1946) del “Canzoniere” di Saba, opera che racchiude tutti i suoi componimenti poetici. Con quest’opera Saba vuole distanziarsi dalla poesia ermetica, caratterizzata dalla difficile comprensione, per focalizzarsi sulla poetica degli autori classici della letteratura in particolar modo a Petrarca. Infatti, l’autore rifiuta la poesia ricercata, che utilizza artifici per arricchire il suo linguaggio che risulta essere di difficile comprensione, e sceglie di mettere in luce l’onestà e la semplicità della poesia classica. Con la poesia "Amai", Umberto Saba dimostra come il poeta possa dimostrare la verità attraverso un lessico quotidiano ed espressioni semplici; il testo sembra apparentemente banale, ma riesce a descrivere in modo chiaro le emozioni degli uomini. Per scoprire i turbamenti dell’uomo è necessario mettersi a nudo di fronte ad essi, senza nascondersi dietro a tecnicismi e scelte stilistiche eccessive. Il componimento è costituito da tre strofe di diversa lunghezza (due quartine e un distico) formate, per la maggior parte, da versi endecasillabi, tranne al verso 3 con il termine “amore”. Sono presenti molte rime baciate: fiore - amore, mondo - fondo, dolore - cuore, abbandona - buona. L’utilizzo della rima baciata si differenzia dalle tecniche utilizzate per la stesura delle poesie ermetiche, come l’utilizzo di termini semplici. La prima strofa tratta della forma poetica e del linguaggio semplice utilizzato dal poeta. La prima strofa inizia proprio con la parola amai, che diventa il titolo della poesia e introduce l’argomento che il poeta vuole trattare. In questo testo la parola chiave è “amore”, che viene messa in evidenza perché rappresenta il centro della poesia stessa. Inoltre, l’autore utilizza un lessico già utilizzato dai poeti precedenti, come si può vedere nella rima “fiore-amore”, che viene definita dal poeta “la più antica è difficile del mondo” (v.4). La seconda strofa si concentra nella testimonianza e dei ricordi dimenticati. All’inizio della seconda strofa Saba ripropone il verbo “amai”; il poeta dichiara di amare la verità che si trova a fondo delle cose umane e viene spesso dimenticata come “un sogno obliato” (v6). La poesia svolge quasi una funzione terapeutica per il dolore: è meglio scoprire ciò che a volte sembra doloroso, piuttosto che vivere nell’oblio (vv.5-8). L’ultimo distico è un appello al lettore: il poeta si rivolge a chi sta leggendo la poesia con “amo te” (v.9), facendo anche riferimento alla sua poesia, definita da lui onesta. L’uso del verbo “amare” al passato remoto, nelle prime due strofe, prosegue al presente nella terza strofa, per sottolineare la continuità della ricerca poetica e la vita. Per Saba, il destino fornisce agli uomini delle carte con cui bisogna saper giocare la propria vita fino alla fine; questi versi si propongono quasi come un suggerimento del poeta, quello di vivere la vita fino in fondo, nonostante la dolorosa verità. _______________________________________________________________________________________ Parafarsi discorsiva Amai le parole logorate che nessun poeta osava più utilizzare. Mi piacque, in particolare la rima fiore e amore, tra le più antiche e quindi tra le più difficili da usare. Amai la verità più nascosta che si trova in fondo all'animo umano, quasi un sogno dimenticato, che tramite il dolore ci permette di giungere alla verità di noi stessi (riscopre amica). Con timore il cuore si accosta a questa profonde verità ma una volta scoperta non l'abbandona più. Amo te (lettore o pubblico) che mi ascolti e la poesia che è come una carta da gioco vincente che il poeta getta sul tavolo solo alla fine della partita (come estrema risorsa). Figure retoriche Iperbole: Amai / M'incantò (v.1 e v.2). Metafora: trite parole (v. 1) / osava (v. 2) / che il dolore riscopre amica (vv. 6-7). Anafora: Amai (v. 1 e v. 5). Personificazione: la verità (v. 5) / il cuore (v. 6). Metafora e latinismo: quasi un sogno obliato (v. 6). Politotto: "Amo", al posto di "amai" (v. 9). Enjambement: vv. 1-2, vv. 2-3, vv. 5-6, vv. 6-7, vv. 9-10....


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