Appunti completi per esame di Storia della Musica Moderna e Contemporanea con Professoressa Mila De Santis, Sbobinature di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea PDF

Title Appunti completi per esame di Storia della Musica Moderna e Contemporanea con Professoressa Mila De Santis, Sbobinature di Storia Della Musica Moderna E Contemporanea
Course Storia della musica moderna e contemporanea
Institution Università degli Studi di Firenze
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Appunti completi per esame di Storia della Musica Moderna e Contemporanea con Professoressa Mila De Santis (anno accademico 2019/2020). All'interno del documento sono presenti gli appunti delle lezioni con alcune integrazioni e tutti gli ascolti....


Description

Storia della musica moderna e contemporanea 2019/2020 Ottocento musicale Epoca di cambiamento che all'interno della sfera musicale investe piani diversi (pensiero estetico, forme e generi, linguaggio, considerazione sociale del musicista, ecc.) e non implica un processo lineare, né sotto il profilo cronologico né sotto quello geografico. Lo storico Carl Dahlhaus individua due percorsi diversi nell'area germanica: uno nel nord, protestante, con epicentro a Berlino; l'altro nel sud, cattolico, con epicentro a Vienna. Germania nord Nel nord della Germania troviamo un ambiente di intellettuali, letterati e filosofi, che iniziano a pensare alla musica in una prospettiva già fortemente romantica: per questo si parla di periodo aureo musicale. In cosa è pienamente romantico? Si teorizza il fatto che la musica sia l'arte più pronta, più appropriata per esprimere ciò che la parola non riesce a fare (il pensiero romantico stravolge la gerarchia delle arti; solo l'intuizione artistica permette di arrivare dove la ragione non può (tra esse la musica, in particolare quella strumentale). I pionieri di questo nuovo pensiero sono il berlinese Wihelm Heinrich Wackenroder e gli esponenti del cosiddetto “circolo di Jena”, tra cui Novalis, Ludwig Tieck, August Wilhelm e Friedrich Schlegel: il loro romanticismo è un fenomeno complesso, difficile da definire, in quanto mutabile, ma si tratta comunque di un nuovo pensiero estetico in cui ritroviamo l'apprezzamento del culto della libera espressione fantastica; l'esaltazione del soggettivismo e la tendenza del superamento di sé nel sentimento e nello slancio passionale verso l'altro, la collettività e Dio; il superamento della distinzione tra le arti e i generi; la rivalutazione dell'elemento popolare e religioso, della natura e del medioevo (cullta della civiltà moderna), della notte, della musica tra tutte le arti. Il pensiero filosofico e estetico sembra precedere l'effettiva realizzazione musicale. L'Ottocento non è interessato alla ricerca del bello, ma a cogliere il caratteristico, che sarà poi in grado di marcare la differenza tra soggetto e oggetto. Momenti di importante cambiamento 1) 1814, Carl Dahlhaus dedica uno dei suoi saggi all'Ottocento musicale (non in termini cronologici) e osserva che il 1814 è un anno di svolta, perchè eventi musicali e storico-politici si intrecciano (fine epoca napoleonica; ultimo frastagliato periodo della produzione di Beethoven; presenza del giovanissimo Schubert, che compone i suoi primi lieder, i quali possono essere considerati a tutti gli effetti manifesti di musica romantica) 2) 1827, morte di Beethoven 3) 1830, anno significativo per i cambiamenti in Europa a livello politico (Restaurazione), ma anche per quanto riguarda il campo musicale: in ambito francese, Hector Berlioz compone la Sinfonia Fantastica, che avrà enorme eco in tutto il mondo occidentale, poiché si pone come elemento di discontinuità rispetto a ciò che l'aveva preceduta Opere significative per il Romanticismo Le confessioni del cuore di un frate amante dell'arte – prima opera letteraria compiutamente romantica, 1796 La recensione alla Quinta Sinfonia di Beethoven – tra gli scritti musicali più interessanti, 1810 Lieder Op. 1 e 2 di Schubert su testo di Goethe – prima espressione del romanticismo musicale, 1814 Lied (Lieder) Nel Settecento il Lied era una canzone strofica con accompagnamento di tastiera o chitarra, un piacevole intrattenimento, un modo di intonare un testo poetico strofico, un genere da camera che presupponeva una vicinanza tra musicista e ascoltatore (fruizione più intima). Dalla seconda metà del Settecento si ha un'eccezionale fioritura del Lied per voce sola con accompagnamento pianistico, che diviene voce del Romanticismo e strumento della conquista di autonomia di linguaggio della musica (fenomeno strettamente tedesco). La parola “lied” non ha una traduzione in italiano, ma può essere associata a “canto”, “poesia per musica”. E' un componimento poetico strofico che, grazie alla sua natura lirica, è predisposto ad accogliere la musica; è un intreccio di musica e versificazione, che crea la possibilità di lettura

attraverso la musica; è caratterizzato da un'armonia elementare, breve e circolarmente conclusa, costruita su principi di simmetria. Quando l'ultimo Beethoven prese congedo dal genere, un giovanissimo Schubert iniziava a dare al Lied quello che sarà l'ultimo e più splendente capitolo della sua storia. Franz Schubert (1797-1828) Figlio di un maestro di scuola, riceve una completa educazione scolastica e musicale. Il 1814 è l'anno in cui Schubert incontra la poesia di Goethe. Grazie a una rete sempre più ampia di conoscenti, Schubert diventa in protagonista di intense serate musicali, le “schubertiadi”. Grazie alla sua fama raggiunta nel 1821 vengono dati alla stampa i suoi primi Lieder, Re degli Elfi e Margherita all'arcolaio. L'attività artistica di Schubert può essere distinta tra: musica vocale (Lied) e musica strumentale (sinfonia, quartetto e sonata). Ascolto e Analisi Rosellina Selvatica: è il primo esempio di lied di Schubert; si tratta di una canzone gradevole, semplice e orecchiabile. Il testo è di Goethe e narra una storia che può essere letta su due livelli, quello più ingenuo (un ragazzino trova una rosellina selvatica, che vuole cogliere a tutti i costi, nonostante lei gli dica che lo pungerà) e quello più profondo. Il testo è accompagnato da una melodia unica che ritorna per tutte le strofe. Tuttavia, i più importanti Lieder di Schubert sono Re degli Elfi, Op.1 e Margherita all'arcolaio, Op.2, entrambi su testo di Goethe, che vengono composti nel 1814. Entrambi i Lieder fanno parte della categoria Liederdurchkomponiert (“in forma aperta”), in cui la musica segue da capo a fono il testo rinnovandosi di continuo, l'unità è assicurata dal tono generale e da motivi ricorrenti. Ascolto e Analisi Re degli Elfi, Op.1: il testo è formato da quartine; è una sorta di ballata, una narrazione di una storia molto cupa, con tinte drammatiche. Si tratta di una tormentata cavalcata notturna di un padre che si dirige il più veloce possibile verso una fattoria perchè suo figlio è gravemente malato (prima quartina); il bambino è in preda di una fortissima febbre e dice di vedere il re degli elfi che lo chiama a sé (seconda quartina); il padre si accorge che il figlio è in preda al delirio (terza quartina); una volta giunti a destinazione, il bambino muore fra le sue braccia (quarta quartina). Per un testo con una drammaticità così intensa, la musica di Schubert non poteva essere banale e ripetitiva, infatti qui la melodia cambia continuamente, anche se l'accompagnamento rimane costante in alcuni momenti (durante la cavalcata; nell'esclamazione “padre mio!” del figlio, ogni volta le note sono le stesse ma con un tono sempre più alto per simboleggiare lo spavento del bambino). L'accompagnamento del pianoforte è totalmente diverso rispetto a quello di Rosellina Selvatica, esso non ha più il compito di fornire semplicemente un accompagnamento, ma è un autentico interlocutore con il canto; suggerisce immagini pittoriche, svela aspetti nascosti del testo ed esalta il contenuto, gli stati d'animo; aggiunge concretezza sonora a ciò che viene raccontato (per esempio, Schubert rende il senso della cavalcata tramite un ritmo ripetuto di terzine e ribattuto in ottave e ogni tanto ci sono delle sequenze di note che richiamano tuoni e lampi). Nel Lied si ha un dialogo a tre (padre-figlio-re degli elfi + voce narrante), eppure si sentono più voci grazie all'effetto del cambio di registro in cui il padre occupa il registro grave, il bambino l'acuto e l'elfo quello medio. Ascolto e Analisi Margherita all'arcolaio, Op.2: il testo è tratto dalla prima parte del Faust di Goethe e in questo caso la protagonista è Margherita, innamorata di Faust. Il testo è composto da quartine e vediamo una solitaria Margherita mentre fila la lana all'arcolaio e pensa a Faust e alle sue promesse; ammette di essere innamorata di lui, ma anche di non essere serena (“la mia pace è perduta, il mio cuore è pesante”); mentre fila Margherita persa al fascino di Faust e al sentimento vorticoso che è nato dentro di lei. La melodia pianistica riflette attraverso il movimento continuo l'inquietudine della ragazza e il lavoro ripetitivo e ritmico della filatura dell'arcolaio; la periodica ripetizione della prima strofa ci suggerisce lo stato di Margherita, quasi in ipnosi per questo amore che l'ha stregata. La musica ci dà il senso di un crescendo emotivo. Il Lied culmina con il ricordo del bacio di Faust e improvvisamente il pianoforte smette di suonare: il tempo sembra essersi fermato, Margherita smette di filare e sprofonda in quel ricordo. La musica poi riprende lentamente.

Il pianoforte è ancora una volta artefice del paesaggio sonoro. Nel repertorio di Schubert esistono poi Lieder intermedi, come Il Tiglio. A differenza dei precedenti Lieder, questo non è autonomo perchè fa parte del ciclo Viaggio d'inverno, di cui è l'Op.V. All'interno del ciclo, Schubert eleva l'importanza del piano alla pari di quella della voce; il ritmo dello strumento sottolinea costantemente il sentimento poetico, rende vividi gli effetti dell'immaginario del poeta sulla natura (le voci degli elementi, le creature viventi, l'urlo del vento, l'infuriare della tempesta, lo scorrere dell'acqua sotto il ghiaccio, ecc.). Ascolto e Analisi Il Tiglio, Op. 5: il lied è su testo di Muller ed è una narrazione strofica che vede come protagonista un albero, appunto un tiglio, che è stato il testimone dei passaggi importanti della vita del viandante; il tiglio è oggetto del ricordo del viandante ed è un richiamo verso una meta di riposo e quiete. La composizione si caratterizza per una prospettiva plurale: il ricordo dell'albero ritorna in diverse prospettive temporali (passato, presente, futuro), fino alla meta finale; è un racconto simbolico che rappresenta il ciclo della vita. A prima vista la costruzione letteraria e musicale è semplice, regolare e simmetrica. L'armonia oscilla fra tonica (mi) e dominante e cambia nel modo: maggiore nella I e nella IV sezione e nella prima quartina della II sezione, minore nella seconda quartina della II sezione. Ne Il Tiglio siamo in presenza di un caso di stroficità variata: il brano è diviso in tre strofe (A-A'-B), ognuna delle quali è composta da quartine di versi giambici; la forma musicale appare invece articolata in quattro sezioni: A) prima sezione di otto versi, con rime e versi liberi, in maggiore; A') primo e secondo verso sono uguali, terzo e quarto cambiano; si ha la stessa melodia ma in minore; B) sezione totalmente nuova, di altri otto versi; è diversa perchè deve rendere lo stacco violento del tempo, che è cambiato; poi riprende la melodia della prima sezione (A), ma solo quattro versi sono proposti due volte. Ascolto e Analisi Sinfonia in Do maggiore (La Grande), I movimento: questa sinfonia fa parte dei capolavori del pianoforte di Schubert. In questa sinfonia si manifesta in maniera raffinata e complessa l'antipatia di Schubert di portarsi sulla dominante. Il I movimento è suddiviso in un Andante, che funge da introduzione, e in un Allegro ma non troppo. L'Andante si apre con un memorabile tema che sentiremo di nuovo nel corso dell'introduzione (la prima volta da soli corni all'unisono; la seconda da oboi, clarinetti, fagotti e archi; la terza un episodio modulante di dodici misure; la quarta in un secondo episodio di ventitrè battute) ed ogni enunciazione del tema segna l'inizio di una progressiva espansione dell'area tonale: ma dalle zone esplorate è esclusa la dominante. Nell'Allegro ma non troppo il secondo tema è in minore e anche qui si giunge dopo alla dominante, dopo un lungo giro e senza enfasi. L'introduzione imposta il piano tonale si tutta la sinfonia. Al processo di lenta e graduale espansione dell'area tonale corrisponde un processo di elaborazione tematica basato su una lenta e continua trasformazione, in virtù del quale ogni nuovo tema che appare nel corso dell'opera risulta il frutto di una lunga e segreta gestazione, che si compie nel grembo di un motivo precedente. Malgrado l'appartenente rilassatezza e svagatezza della forma, la partitura si rivela serrata in una rete di richiami, reminiscenze, associazioni e sostituzioni. Ascolto Moment musicaux No.3: gli anni successivi al 1820 sono per Schubert caratterizzati da una faticosa ricerca e assidua coltivazione di ambiziosi ideali artistici e i primi frutti completi di questo rinnovamento si ebbero nel campo del pianoforte. Ciò lo si vede anche in quella forma del pezzo breve di innovazione lirica, controparte strumentale del Lied: fra il 1823-1828 sbocciano i Momenti musicali (e egli Improvvisi) Francia Siamo nel 1830 e in Francia ha l'inizio del periodo dell'Ottocento musicale. Ci sono dei movimenti rivoluzionari: torna una monarchia più modernizzata e certamente è la borghesia a tenere salde le redini della situazione politica ed economica; inizia la grande industrializzazione e l'accumulo dei capitali. Hector Berlioz (1803-1869) Nato in una famiglia piuttosto tradizionalista, nella provincia borghese della Francia, Berlioz fa le sue prime esperienze intellettuali nel mondo della letteratura (lettura di classici francesi e latini,

l'Eneide, successivamente Shakespeare e scoperte di letteratura più contemporanea come Goethe e Byron). Nella sua educazione, la musica rientrava come forma d'intrattenimento, ma la sua passione per quest'arte si fa subito forte e il giovane Berlioz inizia a studiare chitarra, che resterà il suo strumento prediletto. Nel 1821 si trasferisce a Parigi per studiare medicina e, dopo aver abbandonato gli studi, inizia ad arricchire la propria esperienza musicale. Sono gli anni delle grandi scoperte nel mondo del Romanticismo musicale e letterario: affascinato dalle sinfonie di Beethoven, troverà in quel genere la forma prediletta per le sue composizioni; legge il Faust di Goethe, che sarà materia per una sua composizione e assiste alla rappresentazione dell'Amleto di Shakespeare, occasione dell'incontro con la futura moglie. Tuttavia in questo mondo il giovane compositore non riesce a trovare una stabilità economica. Il 1830 è l'anno della svolta, in cui ha l'occasione di dimostrare il proprio genio musicale grazie alla composizione della Sinfonia Fantastica, con la quale entriamo in pieno clima ottocentesco e soprattutto romantico, in cui si concepisce in maniera privilegiata la musica strumentale rispetto alle altre arti e il compositore, divenendo intellettuale che scrive musica, acquista nuova consapevolezza. Ascolto e Analisi Sinfonia Fantastica: è una composizione innovativa perchè è accompagnata da un programma (sinfonia a programma), che motiva la composizione con una sorta di soggetto letterario, un contenuto extramusicale che ci suggerisce cosa sta accadendo. Berlioz lega alla partitura un programma, un piano della sinfonia, che l'ascoltatore deve leggere e conoscere, prima di addentrarsi nell'ascolto, privo di parola; il programma motiva il carattere e l'espressione musicale e permette di rendere esplicito il soggetto che viene attribuito a una determinata melodia. L'opera fa parte di un ciclo autobiografico in cui Berlioz proietta il proprio sentimento in immagini sonore; il significato della sinfonia è infatti legato al suo amore nei confronti di una giovinetta (Henriette Smith, la futura moglie), che si rivelerà per l'artista una sorta di fissazione, tant'è che la ritroveremo nei vari movimenti musicali (prima di arrivare al matrimonio nel 1833, il rapporto tra i due è turbolento e conflittuale). Vi è quindi un rapporto stretto tra la vita dell'artista e l'oggetto della composizione (la giovane). La Sinfonia Fantastica si avvicina molto al modello della VI Sinfonia di Beethoven (Berlioz si ispira molto a lui), infatti è suddivisa in 5 movimenti e ha delle didascalie, indicazioni e riferimenti precisi su ciò che accade in musica e che riportano a diversi stati emotivi. Ascolto I movimento – reverie/passion (sogni passioni) → introduzione lenta + Allegro; il protagonista è un giovane musicista (proiezione autobiografica di Berlioz) che alla visione della fanciulla “ideale” se ne innamora perdutamente (malattia mortale = innamoramento). L'incontro con la donna amata cambia lo stato d'animo del compositore, che passa da una fase malinconica a una di delirante passione, fatta da momenti di rabbia e gelosia (= vague de passions, gli aspetti poetici sono tradotti in immagini musicali concrete, valorizzandone il carattere drammatico). Ogni volta che l'artista porta alla mente l'immagine della donna, questa si presenta insieme a un motivo musicale che lo perseguita senza tregua (“idea fissa” = amata-melodia): si tratta di un immagine melodica (= sinestesia) che si identifica nella nota lunga (intervallo di croma legato a una minima = canto espressivo) II movimento – ballo (valzer) → valzer in la maggiore; l'artista si ritrova nel mezzo a un ballo durante una festa; anche qua l'immagine melodica torna a tormentarlo III movimento – campi → lirico Adagio in fa maggiore; una sera il giovane si trova in campagna e in lontananza un duo di pastori esegue un ranz de vaches (melodia cantata o suonata dai pastori alpini per richiamare il bestiame), al suono del quale il protagonista si abbandona ai suoi pensieri: il sentimento evocato nell'animo del giovane è un contrasto di speranza di un amore corrisposto e timore dell'inganno. Ascolto IV movimento – marcia al supplizio → Allegro non troppo in sol maggiore (movimento lento in forma di marcia funebre, lo abbiamo trovato nell'Eroica di Beethoven); il protagonista, convinto di non essere corrisposto, assume una dose di oppio che, invece di accompagnarlo alla morte, gli dona spaventose visioni in cui crede di aver ucciso la donna amata, di essere condannato alla marcia al supplizio (rumore sordo di passi gravi) e quindi alla morte. La marcia viene rappresentata musicalmente come tetra e solenne e sul finale si ripresentano le prime note dell'idea

fissa, interrotta da un violento accordo, simbolo del colpo di grazia. Ascolto V movimento – notte del sabba → danza del sabba e dies irae (giorno dell'ira = giorno del giudizio universale; canto liturgico del Requiem; antica sequenza medievale); il protagonista è morto e delle creature infernali si riuniscono per il suo funerale. La melodia-donna amata riappare, ma ha perso il suo carattere nobile e timido, adesso ha un'aria triviale e grottesca e si unisce all'orgia diabolica. Piano del Dramma strumentale → in questa sinfonia viene raccontata una vera e propria storia, descritta dettagliatamente attraverso le didascalie del programma; Berlioz concepisce la sua sinfonia come un pezzo drammatico, come un teatro di suoni e non di parole; Berlioz presuppone che questa musica faccia assistere ad uno spettacolo di cui si conosce il soggetto grazie alla guida del programma. Sinfonia ciclica → come abbiamo accennato precedentemente, il soggetto principale, la donna amata (chiodo fisso dell'artista), il tema musicale, ritorna in tutti i movimenti, ma in maniera sempre diversa, come se il personaggio durante la composizione cambiasse travestimento. Così facendo, Berlioz attua un procedimento compositivo diverso e contrario rispetto a quello di Beethoven, il quale partiva da un nucleo per poi sviluppare i temi. Musica asimmetrica → in questa sinfonia il tema dell'amata è molto lungo, come un discorso, ed è composto da vari elementi che non necessariamente trovano un equilibrio tra di loro, ma spesso risultano asimmetrici e con delle progressioni. L'aspetto interessante e causa dell'asimmetria è la prosa dell'andamento musicale; l'asimmetria si trova anche nella lunghezza degli accenti. L'equilibrio (proposta, risposta, ecc.) che aveva caratterizzato il periodo classico adesso si va a perdere. Impronta teatrale → guida l'ispirazione di Berlioz, per esempio della suddivisione nei 5 movimenti, concepiti come gli atti, i “quadri” di un lavoro drammatico, ma anche nel “travestimento” del tema musicale, come se fosse un personaggio teatrale che si adatta alle diverse situazioni. La Sinfonia Fantastica deve la sua celebrità anche alla riduzione pianistica effettuata da Franz Liszt che ebbe grande diffusione in Europa (la riduzione era una via pratica per riprodurre ciò che era stato eseguito nelle sale da concerto, per permettere un...


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