Appunti fondamenti di psicologia generale PDF

Title Appunti fondamenti di psicologia generale
Course scienze dell' educazione e della formazione
Institution Università degli Studi di Messina
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Summary

Psicologia deriva da psychè(mente ) e logos (discorso, studio) e nonostante abbia origine greche, non nasce in Grecia ma viene coniato per la prima volta nel Rinascimento.30 mila , 40 mila anni fa le capacità mentali della specie umana sembra aver avuto uno sviluppo notevole. Trattandosi dello studi...


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Psicologia deriva da psychè(mente ) e logos (discorso, studio) e nonostante abbia origine greche, non nasce in Grecia ma viene coniato per la prima volta nel Rinascimento. 30 mila , 40 mila anni fa le capacità mentali della specie umana sembra aver avuto uno sviluppo notevole. Trattandosi dello studio della mente non esistono prove reali che ripercorrano i cambiamenti della mente, ma abbiamo delle prove indirette. Basti guardare al tipo di utensili che venivano realizzati ed altri reperti archeologici come la scrittura, le sculture, la pittura ecc.. Si data a circa 10 mila anni fa l’avvento dell’agricoltura che costituisce una delle più importanti rivoluzioni dell’umanità. Prima erano cacciatori e nomadi, si può presumere che a questo periodo risalga una riorganizzazione cerebrale , anche se non vi è alcuna certezza. Quando si parla Di evoluzione dei processi cognitivi, uno spazio molto ampio allo studio dell'evoluzione del linguaggio. In che modo abbiamo imparato a parlare? si cerca di capire in che modo questa specie abbia acquisito la capacità di parlare appunto il DNA della specie umana e al 98% uguale a quello dei primati non umani abbiamo delle capacità cognitive notevolmente superiori ,e importante capire come abbiamo acquisito questa capacità punto una delle ipotesi in discussione e in la specie simbolica, un volume pubblicato nel 1997 da TERRENCE DEACON, la sua idea è che si sia realizzata una coevoluzione di cervello e linguaggio: il nostro cervello ha eseguito una riorganizzazione tale da permettere l'acquisizione di un sistema di comunicazione più sofisticato ovvero il linguaggio, una volta intervenuto il linguaggio vi sono state delle evoluzioni conseguenziali. INTERESSE per lo studio della mente Tecnologia si occupa di studiare la mente e dei suoi processi cognitivi punto è importante non credere solo che l'interesse per lo studio della mente si identificò la psicologia punto la riflessione sulla mente umana e sulle sue capacità inizia già con i presocratici , quindi l'interesse per lo studio della mente nasce già con i filosofi. Possiamo quindi affermare che la psicologia nasce proprio dalla filosofia e da quella tendenza dell’uomo di conoscere e studiare la mente umana. (Aristotele, Platone e Cartesio con il dualismo vd libro). L’espansione del cristianesimo ha determinato una battuta d’arresto nello studio della mente, in quanto si riteneva che fossero oggetto di indagine solo della teologia. Fino al diciannovesimo secolo non ci sono le condizione perché la psicologia diventi una disciplina scientifica autonoma con basi sperimentali. Una data importante è il 1879, anno della fondazione del primo laboratorio di psicologia a Lipsia ad opera di Wundt. Nell’800 le condizioni che permisero alla psicologia di affermarsi come disciplina scientifica furono: -

Darwin e l’evoluzionismo che sancisce la fine dell’antropocentrismo. L’uomo quindi non occupa più un posto centrale ma è parte della natura. Vedi libro Introduzione del metodo scientifico nello studio dei fenomeni psichici. Per qualsiasi esperimento scientifico in laboratorio, lo sperimentatore può condurre un esperimento senza influenzare l’oggetto osservato. Nel caso della mente, però l’osservatore può influenzare l’oggetto di studio che è la mente appunto, essendo peculiare. Questa influenza dà vita alle VARIABILI: indipendente, esterna all’oggetto ha a che fare con l’ambiente circostante (es. temperatura); dipendente, riguarda l’effetto diretto sull’oggetto di studio.

La psicologia diventa quindi una disciplina scientifica quando si adatta un metodo scientifico per studiarne i processi. Per adottare un metodo scientifico è necessario: -

Individuare ipotesi, Avere variabili (dipendente ed indipendete) Replicabilità dell’esperimento.

DI COSA SI OCCUPA LA PSICOLOGIA? Oggi , la psicologia si occupa prevalentemente di comprendere il funzionamento della mente umana nei processi cognitivi. A questo si aggiunge anche il libello dell’implementazione neurale che riguardano nello specifico quali zone del cervello governano tali processi. Questo studio può avvenire a livello FUNZIONALE ( e cioè quello in cui noi descriviamo il funzionamento della mente , memoria emozioni ecc.) e livelli di DESCRIZIONE ( es. quali sono le aree che si interessano al linguaggio?). la psicologia si occupa anche di intelligenza artificiale , la creazione di macchine che possono svolgere processi complessi associando proprio la mente umana all’hardware del computer. Il padre della computer sciense è da ritenersi A. Turing di cui parleremo più avanti. Si tratta quindi di una intelligenza disincarnata quella che paragona la mente umana a un computer, scaglionata dal corpo e contrapposta invece all’ EMBODIMENT secondo cui quello che siamo in grado di fare dipende proprio dal tipo di corpo che abbiamo (cervello in azione). Ieri, la relazione tra attività psichiche e cervello è abbastanza recemte, infatti fino al XVII secolo si credeva che fosse il cuore il centro dell’attività mentale. Cartesio a tal proposito introdusse il concetto di dualismo tra mente e corpo. Vedi libro. MOMENTI STORICI IMPORTANTI Anteriormente al 1879(Data della fondazione del primo laboratorio di psicologia): -

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Legge di Bell E Magandie: scoprono indipendentemente l’uno dall’altro, nel 1811 e nel 1822, che nei nervi periferici le vie sensoriali e quelle motorie sono separate e questo risulta importante per comprendere l’origine di percezioni, movimenti, ecc… Franz Joseph GALL nel 1825 propone la localizzazione cerebrale ( non aveva a disposizione dati empirici) e l’autonomia delle funzioni cognitive ma anche la frenologia* alla quale risalgono espressioni del linguaggio comune quali “ avere il bernoccolo per la matematica. In termini di economia del cervello oggi sappiamo che una stessa area ( a seconda del tipo) può anche svolgere più funzioni.

*FRENOLOGIA , (la teoria di Gall si rivela infondata) è l’idea conseguente alla localizzazione secondo cui vi sono delle aree che svolgono delle funzioni e che l’esercizio di una capacità potenziasse l’abilità producendo l’ampliamento di quella specifica regione cerebrale. Gall usava la tastazione del cranio per comprendere quali fossero queste aree maggiormente sviluppate. Con Broca ha inizio la raccolta, il rilevamento dei dati empirici. Nel 1861, Broca incontra il un paziente soprannominato TAN, perché in seguito ad un inctus che gli procura una lesione al cervello, questo paziente perde l’utilizzo del linguaggio riuscendo a riprodurre una sola sillaba, Tan appunto. Alla morte del paziente, viene eseguita una autopsia da cui risulta il danneggiamento del cervello in una porzione del lobo frontale nell’emisfero sinistro (denominata inizialmente area di Broca ma secondo la suddivisione di Brodman sarà la BA44 – Brodman Area 44). In sintesi si scopre che il linguaggio era localizzabile nell’area in questione. Da qui ha origine l’ AFASIOLOGIA (studio dei disturbi del linguaggio dovuti a danni cerebrali). L’afasia è infatti il disturbo del linguaggio e nello specifico nella comprensione del linguaggio e nell’emissione. COME MISURARE I FENOMENI PSICHICI? Nascita della cronometria mentale : DONDERS ed EXNER. La cronometria mentale nasce per misurare i fenomeni psichici. Ad Exner, nel 1873 dobbiamo l’espressione “ tempi di reazione”. La maggior parte degli esperimenti si basa sulla misurazione dei tempi di reazione. I tempi di reazione variano tra loro in base alla zone dalla quale proveniva l’azione,

poiché il tempo necessario che lo stimolo o la risposta doveva percorrere dalle zone periferiche al cervello variava; maggiore era la distanza, maggiori erano i tempi di reazione. Lo stimolo prodotto dallo sperimentatore produce come risposta un impulso sensoriale che dai nervi periferici arriva al sistema nervoso centrale e poi la reazione di risposta o impulso motorio torna alla parte stimolata. Più lontano è dal sistema nervoso centrale la parte stimolata, maggiore sarà il tempo di reazione. Exner misurò le differenze nel tempo di reazione nei soggetti quando questi venivano stimolati con corrente su diverse parti del corpo (contrazione muscolare). La misurazione di Exner nonostante rilevasse differenze dovuti a fattori come attenzione, età, uso di alcool è più fisiologica che psicologica (questi fattori ovviamente portavano a variazioni nei tempi di reazione). Questo tipo di misurazione viene criticato da DONDERS per la forte componente fisiologica dei tempi di reazione (età, stato di salute, uso di alcool, ecc..) per cui tali variazioni nei tempi di reazione non possono essere spiegate esclusivamente in termini psicologici. DONDERS E IL METODO SOTTRATTIVO Donders criticava gli esperimenti sugli impulsi nervosi realizzati prima da Helmholtz e successivamente ripresi da Exner che poi introdurrà il termine “tempi di reazione”. La differenza dei tempi di reazione secondo Donders potevano dipendere da fattori fisiologici che non potevano fornire una stima attendibile nella misurazione dei processi mentali. Per risolvere questo problema, propone il metodo sottrattivo. Nel METODO SOTTRATTIVO è necessario individuare compiti di difficoltà crescente da sottoporre ai soggetti coinvolti. Si parte da un compito semplice: premere un pulsante quando si vede accendere la luce e successivamente si complica tale compito( per esempio premere sul pulsante solo se si accende la luce di un determinato colore). La differenza tra il tempo necessario per svolgere il compito semplice e quello complesso ( chiamato composto) ci dà la misura precisa dei processi in gioco nel compito complesso. DONDERS : i tre tempi di reazione Nel modello elaborato da Donders l’idea è quella di individuare tre tipologie di compito in maniera tale da stabilire il primo come il compito semplice e gli altri due come i complessi. -

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Tempo A- semplice: ad uno stimolo segue una risposta; Tempo B- composto (discriminazione tra le risposte), si presenta uno stimolo scelto da un insieme prefissato, il soggetto deve di volta in volta scegliere la risposta appropriata rispetto allo stimolo presentato: premere il pulsate a per la luce verde, premere c per la luce gialla per esempio. B è più lungo sia di A che di C. Tempo C-composto (discriminazione tra gli stimoli). Si presenta uno stimolo scelto da un insieme prefissato. Il soggetto deve rispondere a uno solo degli stimoli( per esempio: premere un pulsante solo con luce verde, rimanere fermo con luci di altri colori). C è più lungo di A ma non di B.

Praticamente, il tempo A è il più breve, segue il tempo C mentre il tempo B è il più lungo. La differenza tra A e C (C-A) indica il tempo necessario per discriminare gli stimoli, La differenza tra B e C (B-C)indica il tempo necessario per discriminare tra le risposte.

NASCITA DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA La nascita della psicologia scientifica si fa coincidere convenzionalmente con il 1879, anno della fondazione del primo laboratorio di psicologia sperimentale di Whilelm Wundt a Lipsia, in Germania. Il

metodo usato era quello sperimentale basato sulla distinzione tra variabile dipendente ed indipendente e introduce l’ INTROSPEZIONE. Mentre nelle scienze dure (chimica) le reazioni dei reagenti non cambia con l’osservazione ma nel caso della mente umana, l’interazione tra lo sperimentatore ed il partecipante all’esperimento crea un effetto, un’influenza che condiziona e modifica il risultato. Per ovviare a questo inconveniente nasce proprio l’introspezione che elimina l’osservatore. L’auto-osservazione però ricevere molte critiche perché l’osservatore esaminando se stesso in qualche modo va a modificare il suo oggetto di studio,alterando il fenomeno osservato. Il metodo di Wundt porta all’ ELEMENTISMO (la mente è una struttura composta da tanti elementiemozioni, percezione, memoria ecc..) individua singoli momenti, elementi noi processi cognitivi come mattoncini singoli ed indipendenti.

SCUOLA DELLA GESTALT Gestalt in tedesco significa FORMA. Nasce in Germania poi si sposterà in America. Nasce anche in contrapposizione con la scuola di Wundt e allo strutturalismo di TICHTNER allievo di Wundt, nel 1912 quando Max WERTHEIMER pubblica i risultati delle sue ricerche sul metodo apparente condotto insieme a KOHLER e KOFKKA. la Gestalt è una totalità percettiva e la percezione è stato il suo principale ambito di studio. Oltre questo anche l’apprendimento, pensiero, psicologia sociale e personalità. Mentre la scuola di Wundt abbracciava l’elementismo, la Gestalt affermava che nei processi cognitivi si procede dall’alto verso il basso. La struttura globale prevale sulle singole parti che la costituiscono. Dall’insieme quindi parte lo studio dei processi mentali e non dal singolo elemento, per questo motivo diciamo che la Gestalt indicava proprio una totalità percettiva. LEGGI SULLA COSTITUZIONE DELLE TOTALITA’ PERCETTIVE Wertheimer: parlando di percezione visiva vengono elaborate delle legggi che spiegano come avviene la percezione visiva. Gli elementi presenti nel nostro campo percettivo visivo costituiscono una gestalt (una totalità percettiva) [ovvero tendiamo a raggruppare ciò che vediamo ] nella misura in cui sono: vedi slide -

VICINI (legge di vicinanza) tendiamo a considerare elementi vicini tra loro come parte di una unità. SIMILI(legge di somiglianza) tendiamo a considerare come un’unità elementi somiglianti tra loro. TENDONO A FORMARE FORME CHIUSE (legge della chiusura) tendiamo a percepire forme chiuse. SONO DISPOSTI SULLA STESSA LINEE (legge della continuazione)tendiamo a percepire come un’unità quegli elementi collegati o in continuazione tra loro. SI MUOVONO ALL’UNISONO (legge del destino o del moto comune)tutto ciò che ha un moto comune , una direzione comune, viene percepito come un’unità. Legge della pregnanza. Ci sono figure con caratteristiche come la chiusura e l’armonia che risultano per il nostro sistema percettivo essere più salienti, più pregnanti. Legge dell’esperienza passata. Tendiamo a percepire un insieme di semplici elementi come una informazione già conosciuta tramite la personale esperienza pregressa. Tendiamo anche a considerare unità figure vicine, simili, pregnanti ecc… tutto questo con l’esperienza pregressa ci dà risposta chiara di ciò che percepiamo.

La percezione ci dà risposta nella globalità in quanto UN INSIEME è PIU’ DELLA SOMMA DELLE PARTE CHE LO COMPONGONO. Non si tratta di illusione ma dei meccanismi che entrano in azione con la percezione visiva. Ed è proprio qui che risulta ATTIVO il nostro ruolo nell’interpretazione/elaborazione della percezione.

Particolarmente rilevanti sono stati gli studi di Kohler sui primati che hanno dimostrato una capacità di “problem solving” basata su una ristrutturazione globale del campo fenomenico. Studiando così come ci approcciamo ai problemi e quali sono i meccanismi coinvolti nella risoluzione . l’INSIGHT appunto è un processo comune che si realizza quando abbiamo un problema da risolvere ma non è l’unico dei processi di risoluzione. Esiste per esempio anche la risoluzione dei problemi per prove ed errori o pensiero cieco. L’INSIGHT viene contrapposto proprio al pensiero cieco nel quale l’apprendimento avviene per prove ed errori (gradualità, tentativi, passo passo si arriva alla soluzione del problema) . è definito pensiero produttivo e ci permette di giungere alla soluzione tramite la RISTRUTTURAZIONE GLOBALE DEL CAMPO PERCETTIVO. In parole povere, vedere il problema in maniera diversa.(ESPERIMENTO= scimpanzè vede banane in alto, si rende conto di non poterci arrivare, ristruttura il campo percettivo e visivo, vede le casse, le impila e arriva alle banane. NON VI sono tentativi ed errori ma una ristrutturazione globale del campo percettivo da parte dello scimpanzè. INTUIZIONE quindi pensiero produttivo). COMPORTAMENTISMO Nel 1913 con la pubblicazione dell’articolo “La psicologia dal punto di vista di un comportamentista”, Watson inaugura una nuova corrente di pensiero: il Comportamentismo. Punta allo studio dei comportamenti direttamente osservabili. Il comportamento per Watson è “ un insieme di risposte muscolare e ghiandolari”. Dato che la mente non può essere direttamente osservabile la mente e la coscienza sono considerate come BLACK BOX cioè come scatole nere dentro cui non si può guardare. Il comportamentismo utilizza il metodo sperimentale basandosi sulle variabili. La stimolazione ambientale è quindi la variabile indipendente , gli stimoli esterni forniti dallo sperimentatore in cui agisce il soggetto e che condizionano il soggetto. Da questo si va a verificare il comportamento prodotto cioè la variabile dipendente, quindi l’effetto prodotto sul soggetto. In sintesi il comportamentismo studia le associazioni che si creano tra gli stimoli forniti ad un soggetto e le risposte che il soggetto produce (associazione stimolo-risposta). Altri studi sull’apprendimento animale sono stati condotti da THORNDIKE (USA) e PAVOLOV (RUSSIA) considerati come precursori del comportamentismo. Il comportamentismo critica l’introspezione, l’auto-osservazione sottolineandone l’impossibilità di verificarne i dati da parte di altri ricercatori. Inoltre il metodo introspettivo non permette di studiare processi mentali che non emergono alla coscienza e quindi non permette lo studio dell’INCONSCIO. Se io osservo me stesso, il mio lato inconscio sfugge dall’indagine. Esistono due tipi di inconscio Inconscio freudiano =parte di psiche che include ciò che è oggetto di rimozione da parte della coscienza; inconscio cognitivo= ogni volta che originiamo un processo mentale( percezione, memoria ecc..) perche tali processi abbiano vita è necessario l’apporto dell’inconscio. Tutti i nostri processi mentali sono caratterizzati da elementi che provengono dall’inconscio. Questo tipo di studio non può essere seguito dal metodo introspettivo. Per inconscio cognitivo SI INTENDONO UNA SERIE DI PROCESSI COSTITUTIVI CHE DANNO VITA A PROCESSI MENTALI CHE NON EMERGONO MAI AL LIVELLO DELLA COSCIENZA.

COGNITIVISMO In netta contrapposizione alla posizione comportamentista nasce il cognitivismo( o psicologia cognitivista) . grazie al cognitivismo l’interesse torna sui processi cognitivi. La critica è mossa fortemente contro l’idea di black box del comportamentismo e non ritiene possibile che la psicologia debba limitarsi a studiare le associazione tra stimolo e risposta. Nel 1959 Chomsky recensisce “VERBAL BEHAVIOUR”(comportamento verbale, inteso come processo di acquisizione del linguaggio) di SKINNER criticando la posizione di Skinner stesso affermando che un bambino non può imparare a parlare solo tramite lo stimolo-risposta considerando proprio il fatto che gli stimoli fossero vaghi e indeterminati. Come fa per esempio un bambino a riconoscere uno stimolo in mezzo a tanti? Es. indicare da una finestra un albero in mezzo a tanti altri oggetti, non da la certezza che il bambino comprenda a cosa ci stiamo riferendo soltanto ripetendo la parola albero. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso vi è una grande diffusione del computer. E proprio queste macchine vengono prese in considerazione nello studio della mente umana. La mente viene paragonata a un computer in cui gli stimoli corrispondono agli input e le risposte agli output. Skinner spiega come avviene l’apprendimento secondo il comportamentismo. Questo avviene tramite il RINFORZO; se gratifico un comportamento corretto, il soggetto tenderà a ripetere tale comportamento. Quando un comportamento non viene premiato , il soggetto tenderà a non ripeterlo. Skinner associa questo metodo nello sviluppo del LINGUAGGIO. Chomsky non è d’accordo e presuppone che ci sia un meccanismo innato che permette di sviluppare il linguaggio (LAD, language acquisition device) geneticamente determinato che consente al bambino di sviluppare il linguaggio. Chomsky non nega il ruolo degli stimoli e dell’interazione con il mondo esterno. Esiste però un periodo critico (cioè una fascia di età) superato il quale, se non si hanno mai avuto contatti con nessuna lingua, si avranno serie difficoltà ad imparare e sviluppare il linguaggio (es. enfant sauvage, Victor, Francia fine ‘800). Secondo Chomsky siamo geneticamente predisposti ad imparare la lingua [in realtà affinchè si inneschi il processo è necessario uno ...


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