Psicologia Generale PDF

Title Psicologia Generale
Course Psicologia Generale
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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riassunti capitoli 1 (storia della psicologia); 2 (sensazione e percezione); 5 (apprendimento); 6 (memoria)....


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PSICOLOGIA GENERALE Cos’è la psicologia?

- È uno STUDIO SCIENTIFICO dei comportamenti e dei processi mentali ! - È una scienza EMPIRICA: prima osservazione e poi misurazione della realtà! - È una scienza OBIETTIVA: non significa che è infallibile ma tiene conto anche del margine di errore!

- È una scienza FALSIFICABILE: ha la possibilità di essere confutata! - È una scienza CUMULATIVA: le teorie sono in continuo progresso !

STORIA DELLA PSICOLOGIA (cap.1) L’autonomia della psicologia come vera e propria scienza si deve all’identificazione e agli studi del cervello come elemento fisiologico, diversi dall’unità CERVELLO-MENTE e le interazioni con l’ambiente.! L’inizio formale della psicologia viene fissato nel 1879 a Lipsia quando WUNDT fonda il PRIMO LABORATORIO DI PSICOLOGIA SPERIMENTALE.!

PRECURSORI

- CARTESIO (1596-1650): individua la RES COGITANS (mente) e la RES EXTENSA -

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(corpo) che entrano in contatto e in comunicazione attraverso la GHIANDOLA PINEALE (oggi identificata come epifisi) ! GALL (1758-1826): propone una VISIONE MODULARISTICA delle funzioni psichiche che sono collegate a zone precise del cervello. Gall è uno dei principali esponenti della FRENOLOGIA, la quale individua che le facoltà cognitive sono localizzate in una sede precisa del cervello; il cervello cresce e si deforma in base alle capacità sviluppate maggiormente (toccando il cranio Gall intuiva quali erano le capacità più sviluppate)! FECHNER (1860): scrive “Elementi di psicofisica” nel quale individua il rapporto tra corpo e mente e il rapporto tra stimolo esterno e sensazioni soggettive. Lo psicologo crea un logaritmo ( S= k logR ) in base al quale deduce che gli eventi mentali (SENSAZIONI S) possono essere misurati in relazione alle cause esterne (STIMOLI R)! VON HELMOLTZ (1866): basa i suoi studi soprattutto sulla percezione visiva e uditiva ma approfondisce gli studi emulando la TEORIA DELLE INFERENZE INCONSCE, la quale dichiara che la percezione è solo indirettamente legata agli oggetti. La nostra mente e i nostri organi compiono un lavoro inconscio per riempire i vuoti.!

WUNDT E LO STRUTTURALISMO (1879) Lo scopo fondamentale degli esperimenti di WUNDT era quello di studiare gli elementi della mente in modo descrittivo e sistematico, utilizzando quindi il METODO SCIENTIFICO SPERIMENTALE.! Lo studio di Wundt viene denominato STRUTTURALISMO in quanto l’oggetto di studio era l’ ESPERIENZA IMMEDIATA (non-mediata, quindi primaria, senza filtri), ossia il “CONTENUTO DELLA COSCIENZA”. Per studiare la mente gli Strutturalisti usavano il metodo dell’INTROSPEZIONE, attraverso il quale arrivavano a capire come si combinavano le sensazioni di base per produrre la percezione che si ha del mondo. L’attività che Wundt svolgeva era quella dell’APPERCEZIONE, vale a dire quel processo che prende gli stimoli, li identifica, li qualifica e alla fine li sintetizza. Lo strutturalismo quindi si proponeva di scomporre la mente in processi psicologici di base (CHIMICA MENTALE) a partire dai quali venivano costruiti i processi superiori. Per gli strutturalisti la mente era un INSIEME DI PROCESSI.!

JAMES E IL FUNZIONALISMO (1890) Il Funzionalismo di JAMES si contrappone allo Strutturalismo fondamentalmente per un’ unica differenza, non è importante il contenuto di pensiero, ma la FUNZIONE del processo mentale. Il contesto storico su cui si basa il funzionalismo è in concordanza con la pubblicazione delle teorie evoluzionistiche di Darwin. In questo contesto diventa importante studiare come la coscienza dell’uomo cambia e funziona a seconda di come si adatta all’ambiente. La coscienza prende il nome di STREAM OF CONSCIOUSNESS, vale a dire un FLUSSO DINAMICO e CONTINUO di ESPERIENZE che non possono essere scomposte in elementi più semplici.!

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FREUD E L’INCONSCIO (1900) Nel 1900 FREUD pubblica “l’interpretazione dei sogni e studia la psicoanalisi. Questa disciplina fonda il suo concetto sul termine INCONSCIO che rappresenta il vero motore della psiche umana ed è studiatile attraverso delle tecniche quali lo studio dei sogni, atti mancati, libere associazioni. Inconscio significa che NON È RAGGIUNGIBILE e da qui si costruisce la metafora dell’ICEBERG, la quale divide la mente in:! - ES: agisce secondo il piacere! - IO: mediatore! - SUPERIO: è la morale, ambisce alla perfezione, sa cosa è giusto e cosa è sbagliato! Secondo Freud è l’inconscio ad essere il vero motore della psiche umana. C’è da ricordare inoltre che la psicoanalisi è stata per moltissimo tempo criticata, anche dagli stessi psicoanalisti che pian piano si staccarono dalla psicoanalisi classica (Freud) e realizzarono altre teorie (es. Jung).!

WATSON E IL COMPORTAMENTISMO (1913) WATSON dichiara che i meccanismi interni sono impossibili da studiare, osservare direttamente e misurare obiettivamente. Per questo l’unica unità di misura psicologica diventa il COMPORTAMENTO osservabile intersoggettivamente. Secondo Watson, il nostro organismo è una scatola nera (BLACK BOX) nella quale è impossibile entrare. Lo psicologo può limitarsi a studiare le associazioni:! STIMOLO (mondo fisico esterno) -> RISPOSTA (comportamento osservabile del soggetto).! Watson riteneva che fosse possibile ottenere qualsiasi tipo di comportamento desiderato controllando l’ambiente di una persona. Inoltre per i comportamentisti le associazioni stavano alla base della personalità dell’individuo perché secondo questa teoria nulla è innato, tutto è determinato dall’ambiente che circonda un individuo. Interessante citazione di Watson è “la mente è una tabula rasa sulla quale l’esperienza scrive le sue conoscenze”.! Il piccolo Albert: un bambino di pochi mesi gioca con un topo. In questa fase si può osservare che il bambino non ha nessuna reazione particolare. A questo punto Watson aggiunge un suono molto forte prodotto da un martello (segnale di pericolo) . Ne consegue che il bambino avrà paura del topo e di tutto ciò che ci assomiglia perché ha collegato l’animale al

segnale di pericolo. Questo esperimento riconduce al CONDIZIONAMENTO CLASSICO.! Da questo tipo di esperimento e di pensiero ne deriva che NULLA È INNATO, MA TUTTO È DETERMINATO DALL’AMBIENTE.! STIMOLO —> (BLACK COX) —> RISPOSTA PSICOLOGIA DELLA GESTALT Questa scuola nasce in alternativa allo Strutturalismo agli inizi del Novecento e base le sue idee sulla nascente Psicologia dell’atto del filosofo tedesco Brentano. Egli distingueva realtà fisica e realtà fenomenica. La prima è la realtà del mondo così come è, mentre la seconda corrisponde alla realtà che appare al soggetto. Spesso si crede che queste due realtà coincidano ma NON è così. La psicologia della Gestalt si basa quindi su questi principi, si concentra sull’ATTO UNITARIO della percezione e le regole che la caratterizzano. Il fondatore della Gestalt è WERTHEIMER il quale diede una definizione di MOVIMENTO APPARENTE e MOVIMENTO STROBOSCOPICO.! • MOVIMENTO STROBOSCOPICO: richiede al processo percettivo di compiere un’organizzazione percettiva globale precedente all’analisi dei singoli elementi;! Invece di considerare i singoli elementi che formano un insieme, gli psicologi della Gestalt si concentrano su come le persone giudicano l’insieme dei singoli elementi visti come unità o intero. Possiamo quindi delinearlo come “il tutto è più della somma delle parti”. ! Il metodo di ricerca maggiormente utilizzato è quello FENOMENOLOGICO SPERIMENTALE, vale a dire che viene valutato il cambiamento della percezione del soggetto al variare delle caratteristiche fisiche dello stimolo.!

-IMMAGINE REVERSIBILE: non posso percepire le due sagome nello stesso momento ma posso osservare che la figura può formare sia un coniglio sia un’oca.! In questa psicologia l’ESPERIENZA non può determinare i processi di base del campo fenomenico, ma influisce sull’orientare tali processi in una direzione piuttosto che in un’altra. Da qui ne deriva la TEORIA INNATISTA, la quale spiega che l’esperienza impone vincoli che predispongono a certe organizzazioni piuttosto che ad altre.! KHOLER: studiò i principi dell’APPRENDIMENTO, proponendo il concetto di INSIGHT (vale a dire l’INTUIZIONE che ristruttura il campo fenomenico e porta alla soluzione del problema). Kholer sperimentò i suoi studi negli scimpanzé. L’esperimento consisteva nel mettere un caso di banane sul soffitto ma lo scimpanzé non era in grado di raggiungerlo; nella stanza in cui era rinchiusa la scimmia erano poste anche delle casse di legno. Successivamente la scimmia capisce che quelle casse possono esserle utili e allora incomincia ad utilizzarle (INSIGHT). Bisogna fare attenzione però che la scimmia non utilizzerà le casse solo dopo una serie di errori e tentativi, ma sarà una SEMPLICE e UNITARIA INTUIZIONE che richiede di essere ristrutturata e riorganizzata.! Con la venuta del nazismo molti psicologi della Gestalt dovettero emigrare negli USA e iniziarono a stilare la TEORIA DI CAMPO.! • TEORIA DI CAMPO: le interazioni tra le persone sono appartenenti a un campo di forze, proprio come nella fisica.!

PENFIELD E LA PROSPETTIVA BIOLOGICA (1955) Penfield è da considerarsi come un neuroscienziato ed è interessato a cercare un LEGAME tra attività chimica del cervello e i suoi effetti sul comportamento e sui processi mentali. Famoso per gli studi sull’area motoria, infatti ci sono zone di quest’area che si

attivano a seconda del movimento. Penfield crea una mappa di quest’area (zona centrale corrisponde al piede). !

MILLER E IL COGNITIVISMO (1960) Questa psicologia torna a studiare i processi cognitivi, al contrario di quello che facevano i comportamentisti. Si torna quindi a studiare la “black box”. La mente viene percepita come l’elaboratore di informazioni, vale a dire che la mente non è un recettore passivo (non solo recepisce informazioni ma agisce) e grazie a Miller si definisce come modello di ogni comportamento il T.O.T.E.! - T.O.T.E. (TEST OPERATE TEST EXIT): test rappresenta il piano produttivo dell’azione, operate invece sta nell’azione stessa, il secondo test rappresenta il feedback e la valutazione dell’azione mentre exit rappresenta la fine dell’azione. In modo particolare:! - TEST: verifico coem il sistema è al momento dell’arrivo dello stimolo,! - OPERATE: eseguo qualche operazione che produce un cambiamento,! - TEST: eseguo un altro test,! - EXIT: ripeto finché non sono soddisfatto del risultato, quindi il processo si completa.! TEST

EXIT

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OPERATE Il cognitivismo crea anche l’analogia mente-computer, definita HUMAN INFORMATION PROCESSING (HIP), che si focalizza sui PROCESSI, definita anche psicologia mentalista. ! A partire dagli anni ’70 entra in crisi l’idea di uomo calcolatore, si inizia a parlare quindi di SCIENZE COGNITIVE.!

SCIENZE COGNITIVE (1977) Le scienze cognitive si propongono di occuparsi dei problemi riguardanti l’intelligenza naturale e l’intelligenza artificiale. In questo modo si trovano a dover collaborare con altre discipline come per esempio la linguistica, la cibernetica, le neuroscienze, l’informatica e la psicologia sperimentale. Lo scopo delle scienze cognitive è quello di stabilire come le conoscenze sono codificate dalla mente al fine di descrivere la struttura astratta della mente che permette la realizzazione di certe funzioni intellettive.! A questa psicologia appartengono due diverse teorie, che spesso vengono considerate opposte tra di loro: MODULARISMO E CONNESSIONISMO.!

- FODOR E IL MODULARISMO: (1983): la mente elabora delle rappresentazioni interne. Le RAPPRESENTAZIONI sono il formato in cui lo stimolo esterno è stato trasformato per poter essere elaborato dalla mente (una sorta di ricodifica). La trasformazione da stimolo a rappresentazione è effettuata da moduli (strutture mentali che prendono gli stimoli che arrivano dal mondo, li rielaborano in qualcosa che per noi ha significato). Successivamente Fodoror identifica gli INPUT (moduli) che elaborano le informazioni che ricevono dagli apparati di trasduzione in modo automatico. Ciascun modulo per Fodoror corrisponde ad una base specifica cerebrale. I SISTEMI CENTRALI ricevono gli OUTPUT e li integrano. Questi sistemi centrali sono responsabili della fissazione delle credenze, degli atti di volontà e dei processi di

pensiero superiore come la memoria e il ragionamento. Uno dei moduli più studiati da Fodor è il LINGUAGGIO, anche se non si potrebbe definire modulo. ! ESEMPIO=! Stimolo= tazza di caffè! Trasduttore: occhio! Modulo: forma, colore, posizione ! Output: rappresentazioni! Sistema centrale: è una tazzina di caffè !

- CONNESSIONISMO DI RUMEHART E McCLELLAND: (1986) È un paradigma teorico che cerca modelli dell’architettura mentale nella struttura e nel funzionamento del cervello. L’architettura mentale è concepita sul modello di una RETE DI UNITÀ di elaborazione sub-simboliche omogenee, relativamente semplici e dotate di proprietà fisiche. Tutte le unità sono collegate da nessi, nei quali passano attivazioni che possono eccitare o inibire i nodi della rete e modificare la rispondenza delle varie unità. Allo stesso modo Lev informazioni si propagano attraverso sinapsi tra i neuroni a livello cerebrale. Secondo i connessionisti la CONOSCENZA non è depositata in particolari rappresentazioni o processi, ma è distribuita sull’intera rete che recepisce gli stimoli e assume un particolare schema di attività che può essere modificato sulla base di nuove esperienze. è importante ricordare che le reti connessioniste vengono anche definite RETI NEURALI. L’obiettivo del connessionismo è la MODELLAZIONE delle strutture neurali del cervello, cioè creare dei modelli che stanno fuori dalla mente ma che mimano il processo mentale. ! I VANTAGGI DELLE RETI NEURALI:! • Costringono a formulare ipotesi ben definite,! • Permettono di studiare in modo rigoroso processi mentali interni,! • Permettono di manipolare il processo studiandone le variazioni e costruendo anche i modelli di malfunzionamento.!

INTERAZIONISMO Si concentra sul SOGGETTO IN-INTERAZIONE con gli altri soggetti e con il mondo.! • INTERAZIONISMO SIMBOLICO: definisce il SÉ come l’insieme di IO e ME. In modo particolare l’IO rappresenta la parte più individuale e idiosincratica, mentre il ME rappresenta i “diversi personaggi che un soggetto interpreta in relazione con gli altri (come gli altri vedono il soggetto).! SCUOLA SISTEMATICA: viene creato un parallelismo tra la FUNZIONE MATEMATICA e • la RELAZIONE IN PSICOLOGIA. Il soggetto viene definito dalle relazioni in cui è inserito e che lo definiscono. Un cambiamento del soggetto è possibile solo cambiando l’intero sistema interno (insieme di relazioni).! • INTERAZIONISMO CULTURALE: la vita della mente è definita come un DIALOGO tra individuo e gli altri che si sviluppa in un’azione di co-ordinamento e co-regolazione tra l’individuo e il mondo e gli individui tra di loro. questo pensiero ha la finalità di spiegare l’esperienza umana e la comunicazione con gli altri esseri.!

EMBODIED COGNITION Questa psicologia fonda le sue teorie su tre principi:! 1. La mente ha un corpo e per questo motivo viene definita EMBODIED, incarnata e incorporata alla struttura cerebrale.! 2. Le sue competenze e cognitive e comunicative sono RELATIONAL MIND, vale a dire descrivibili solo IN-AZIONE o meglio in INTER-AZIONI; non come isolati prodotti in una macchina di pensiero.!

3. l’attività della mente è situata in un ambiente o sistema FISICO o SOCIALE.! Questi tre aspetti della mente mirano a integrare gli aspetti fisici (corpo, cervello), la componente cognitiva-mentale culturale e l’interazione con l’ambiente.!

SENSAZIONE E PERCEZIONE (cap.3) • SENSAZIONE: è l’attivazione degli organi di senso stimolati da una sorgente di energia fisica.! • PERCEZIONE: è l’organizzazione, l’interpretazione, l’analisi e l’integrazione degli STIMOLI da parte del cervello e degli organi di senso.! • STIMOLI: sorgenti di energia fisica che provocano una risposta a livello di un organo di senso. Da ricordare che possono cambiare a seconda della qualità e dell’intensità, fattori ampiamente studiati dalla PSICOFISICA.! • PSICOFISICA: studio della relazione tra le caratteristiche fisiche degli stimoli e la nostra sensazione (esperienza soggettiva degli stimoli sul piano psicologico).! Quando parliamo di SOGLIA ASSOLUTA ci riferiamo alla minore intensità dello stimolo necessaria affinché venga percepito dai nostri organi di senso. In modo più particolare SOGLIA indica il confine (VALORI LIMINARI) tra gli stimoli che riusciamo a cogliere (VALORI SOVRALIMINARI) e gli stimoli che pur essendoci non riusciamo a cogliere (VALORI INFRALIMINARI) con i nostri organi di senso. Si distingue tra SOGLIA ASSOLUTA INIZIALE (limite inferiore) e SOGLIA ASSOLUTA TERMINALE (limite superiore).% ! Quando invece parliamo di SOGLIA DIFFERENZIALE ci riferiamo alla minima quantità di cambiamento nell’intensità di uno stimolo, necessaria per recepire la differenza rispetto a uno stimolo di confronto (Just Noticeable Difference, JND).! LEGGE DI WEBER: studiando la sensibilità tattile, Weber scoprì che l’incremento di stimolazione (ΔI) per avere una JND è proporzionale all’intensità di Ss. Vale a dire che il valore di uno stimolo che costituisce una differenza appena percepibile dipende dall’intensità iniziale dello stimolo, più grande è lo stimolo maggiore è l’incremento necessario affinché questo sia rilevabile. Questa definizione viene espressa da una delle leggi che stanno alla base della psicofisica:! K=ΔI/I —> Kè la costante: una differenza appena percepibile è una PROPORZIONE COSTANTE rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale o stimolo standard (Ss).! LEGGE DI FECHNER: le JND derivabili dalla legge di Weber possono costituire una scala per le SENSAZIONI. Infatti la grandezza della sensazio ne evo cata da uno stimo lo è proporzionale al numero di JND sopra la soglia assoluta. Questa legge viene definita dal logaritmo:! S= c logI —> S=sensazione, c=costante di Weber% ! Questo logaritmo spiega come all’aumentare in pro g ressio ne g eo metrica dello stimo lo corrisponde un aumento in progressione aritmetica della sensazione. !

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LA NUOVA PSICOFISICA In questa disciplina si definisce che i soggetti non si comportano come sempre rilevatori ma come soggetti attivi che (1) valutano e stimano lo stimolo (2) adattano la sensazione all’ambiente (3) decidono se rilevare o meno la differenza percepita.! LEGGE DI STEVENS: Stevens verificò che i soggetti sono in grado di valutare direttamente l’intensità di una sensazione associandola ad un numero. In questo metodo, definito STIMA DI GRANDEZZA, il soggetto funge da strumento di rilevazione. Grazie a questo Stevens scoprì che la relazione tra il giudizio sensoriale del soggetto (y) e l’intensità dello stimolo (I) è una funzione di potenza:! Ψ= kIn! n1 àΨ aumenta sempre più velocemente! ADATTAMENTO SENSORIALE: è un aggiustamento delle capacità sensoriali dopo un’esposizione prolungata a stimoli fissi. L’adattamento avviene quando ci si abitua a uno stimolo e si cambia il proprio quadro di riferimento, come se il cervello abbassasse mentalmente il volume degli stimoli a cui è esposto. Questo fenomeno è dato dall’impossibilità dei nervi sensoriali recettori di inviare messaggi al cervello all’infinito. Dato che le cellule sono maggiormente sensibili ai cambiamenti di stimoli, una stimolazione costante non riesce a produrre una reazione continuata nel tempo.! DETENZIONE DEL SEGNALE: teoria che considera l’influenza della presa di decisione sulla rilevazione della presenza o meno dello stimolo da parte del soggetto.!

LA VISTA La vista comincia dalla LUCE che è un tipo di onda di radiazione elettromagnetica che viene misurata in lunghezza d’onda. La lunghezza d’onda che l’uomo percepisce viene definito SPETTRO VISIVO ed è relativamente ristretto. C’è però da ricordare che la lunghezza d’onda non corrisponde per tutti gli esseri viventi. Le onde di luce esterne al nostro corpo vengono carpite dall’organo che percepisce lo spettro visivo, l’OCCHIO. Prima di tutto l’immagine raggiunge i recettori neurali e poi l’informazione viene rielaborata dal cervello.!

STRUTTURA DELL’OCCHIO ! • CORNEA: finestra protettiva trasparente che grazie alla su...


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