Appunti, lezione 3 - esofago - anatomia microscopica - a.a. 2015/2016 PDF

Title Appunti, lezione 3 - esofago - anatomia microscopica - a.a. 2015/2016
Course Anatomia umana
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Appunti, lezione 3 - esofago - anatomia microscopica - a.a. 2015/2016...


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ESOFAGO Esofago: organo cavo in stretto rapporto con la trachea. L’esofago tipico organo cavo dell’apparato digerente. La parete è data dalla sovrapposizione delle 4 tonache, che dall’interno all’esterno sono: la tonaca mucosa, la tonaca sottomucosa, la tonaca muscolare e la tonaca avventizia. La maggior parte dell’esofago è rivestito dalla tonaca avventizia, solo in un tratto addominale di due cm le pareti anteriore e laterale sono rivestite dalla sierosa. Il lume dell’esofago è stellato, si dice anche virtuale per la presenza di pieghe longitudinali della tonaca mucosa e sottomucosa che si appiattiscono solo al momento del passaggio del bolo. Altrimenti si incontrano al centro del lume (aspetto stellato) occludendolo quasi completamente: lume virtuale. La maggior parte delle pieghe o pliche della superficie sono visibili ad occhio nudo, date dal sollevamento di tonaca mucosa e sottomucosa (l’asse della piega è longitudinale). Piega: formata da epitelio di rivestimento, lamina propria molto sottile, muscularis mucosae, sottomucosa. (in cui non ci sono le ghiandole perché i roditori non hanno le ghiandole). 

Tonaca mucosa:Formata da epitelio di rivestimento, lamina propria, muscularis mucosae. L’ epitelio è pavimentoso pluristratificato non cheratinizzato nell’uomo (le cellule dello strato superficiale hanno ancora il nucleo, sono elementi vivi, le cellule basali sono le uniche a contatto con la lamina basale), nei roditori è cheratinizzato (le cellule dello strato superficiale diventano lamelle cornee, le cellule perdono anche il nucleo e gli organuli, non sono vive). L’epitelio non è vascolarizzato. Continua in alto con l’epitelio della faringe, ma è più spesso. La lamina propria è formata da tessuto connettivo denso molto sottile con numerose sezione di capillari e numerosi linfociti che si presentano aggregati in forma di noduli linfatici solitari. Qui, soprattutto nella zona di transizione con lo stomaco, si trovano le ghiandole cardiali esofagee o aberranti (tubulari composte a secrezione mucosa), di struttura uguale a quella delle ghiandole della parte cardiale dello stomaco, e inoltre si possono osservare isole di mucosa gastrica. In entrambi i casi si tratta di eterotopie. La muscularis mucosae è costituita da fascetti muscolari lisci, ad andamento circolare internamente e longitudinale esternamente. Nell’esofago nel tratto distale (giunzione gastro-esofagea) aumenta lo spessore della muscularis mucosae superando lo spessore della muscularis mucosae dello stomaco, partecipa ai movimenti della parete. Invia dei fascetti anche nella lamina propria per facilitare il movimento della superficie della tonaca mucosa. Sulla superficie della mucosa si aprono i condotti escretori delle ghiandole esofagee localizzate nella sottomucosa, quindi all’esterno della muscularis mucosae. Spesso attorno al condotto escretore di queste ghiandole sono ammassati linfociti che possono anche raccogliersi in piccoli accumuli (noduli linfoidi).



Tonaca sottomucosa costituita da tessuto connettivo lasso, accoglie i rami dei vasi sanguigni e linfatici, rami nervosi, plesso nervoso sottomucoso che si divide in una parte interna (di Meissner) ed una parte esterna (di Henle) e le porzioni secernenti delle ghiandole

esofagee.Queste ghiandole sono tubulari ramificate a secrezione mucosa, ma è possibile trovare qualche rara cellula a secrezione sierosa. L'epitelio di rivestimento ghiandolare è monostratificato cilindrico, che diventa pluristratificato cheratinizzato in vicinanza dello sbocco nel lume esofageo. Queste ghiandole non sono distribuite uniformemente, non sempre si trovano lungo la parete dell’esofago. Possono addensarsi ed essere più presenti nel tratto distale o prossimale, ma poi mancare lungo l’intero condotto. In una sezione possiamo non osservare le ghiandole che si trovano al di sopra o al di sotto del piano di sezione. Anche qui abbiamo un'infiltrazione linfocitaria che si presenta maggiormente attorno alle ghiandole, ma quest'infiltrazione è più marcata nel tratto distale (magari perchè nel tratto prossimale l'epitelio pluristratificato cheratinizzato fornisce una maggiore protezione alle componenti sottoepiteliali).



La tonaca muscolare è costituita da due strati: circolare interno, longitudinale esterno. La tonaca muscolare ha fasci ad andamento diverso. Nell’un terzo prossimale l’esofago ha la tonaca muscolare costituita da tessuto muscolare striato (continuazione di quella della faringe), nel terzo distale solo muscolare liscio, nel terzo intermedio c’è una zona di passaggio. Tra i 2 strati muscolari è presente il plesso nervoso mienterico (di Auerbach).



La tonaca avventizia, tessuto connettivo lasso con ricco contingente di fibre elastiche che unisce l’esofago agli organi vicini. Nella porzione addominale l'esofago, sulla faccia anteriore e le facce laterali risulta rivestito da una tonaca sierosa.

I plessi nervosi sottomucoso e mienterico sono interconnessi tra di loro, e ricevono afferenze dal SNA. L'interruzione di queste connessioni con il SNA non produce effetti evidenti sulla motilità dell'apparato digerente, mentre risulta nulla l'attività muscolare in assenza delle cellule gangliari dei plessi sopracitati (si riscontra mancata contrazione delle cellule muscolari con espansione della cavità colica, o megacolon). Risulta fondamentale anche la presenza delle cellule interstiziali di Cajal che integrano il segnale proveniente dal SNA e dai plessi sottomucoso e mienterico (detti insieme metasimpatico), inoltre rappresentano il pacemaker delle onde peristaltiche....


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