Vetrino tiroide - Appunti durante esercitazioni di Istologia ed Anatomia microscopica PDF

Title Vetrino tiroide - Appunti durante esercitazioni di Istologia ed Anatomia microscopica
Course Anatomia i
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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Appunti durante esercitazioni di Istologia ed Anatomia microscopica...


Description

→ Tiroide: Ghiandole endocrine: sono responsabili della sintesi e secrezione dei messaggeri chimici detti ormoni; che vengono veicolati per via ematica ed agiscono sugli organi bersaglio specifici. Le ghiandole endocrine sono composte da cellule secretorie di origine epiteliale, circondate da tessuto connettivo ricco di capillari ematici e linfatici; non presentando dotti. Come riflesso della loro attiva funzione sintetica, le cellule secretorie endocrine sono generalmente caratterizzate da nuclei evidenti, numerosi organelli (soprattutto Re, Golgi, vescicole e mitocondri). Alcune esistono sottoforma di organi discreti, come la tiroide, l'ipofisi, le paratiroidi e le ghiandole surrenali. Altre si trovano come tessuti in associazione a ghiandole esocrine (pancreas) o contenute in organi (rene, ovaio, testicolo..). Tiroide: è una ghiandola endocrina lobulata, situata nel collo davanti alla parte superiore della trachea. Produce ormoni di due tipi:  quelli contenenti iodio triiodotironina (T3) e tiroxina (T4). Il T4 è convertito in T3 nel circolo per rimozione di un radicale di iodio. Il T3 è molto più potente del T4 ed è la forma metabolicamente attiva. L'ormone tiroideo regola il metabolismo basale e ha un'importante influenza sulla crescita e la maturazione soprattutto del Sistema nervoso. La secrezione di questi ormoni è regolata dal TSH secreto dall'ipofisi anteriore.  L'ormone polipeptidico calcitonina, regola i livelli di calcio ematico insieme all'ormone paratiroideo. La calcitonina abbassa il livello di calcio ematico inibendo la decalcificazione per riassorbimento osteoclastico e stimolando gli osteoblasti. Il controllo della sua secrezione dipende solo dai livelli ematici di calcio e non dai livelli di ormoni ipofisari e paratiroideo. È l'unica ghiandola endocrina che accumula in grandi quantità gli ormoni tiroidei in forma inattiva all'interno di compartimenti extracellulari chiamati follicoli. Origine: la parte più ampia della ghiandola si sviluppa da una protrusione epiteliale della lingua fetale; mentre le cellule secernenti calcitonina sono derivate dal corpo ultimobranchiale della 4 tasca branchiale. Descrizione: le unità funzionali della ghiandola tiroide sono i follicoli, strutture irregolari e sferoidali formate da un singolo strato di cellule epiteliali cubiche circondate da una membrana basale. Le loro dimensioni sono variabili e contengono un materiale colloide omogeneo. La ghiandola tiroide è avvolta da una capsula esterna di tessuto connettivo lasso e da una capsula interna di tessuto connettivo fibro-elastico. Dalla capsula interna si originano dei setti connettivali che si approfondano nella ghiandola e la dividono in lobuli; i setti contengono una ricca rete di vasi ematici, linfatici e di nervi; con capillari fenestrati. Durante la preparazione istologica, i lobuli tendono a stirarsi creando degli spazi artefattuali nei setti. I follicoli tiroidei sono rivestiti da un epitelio cubico semplice formato da cellule follicolari, responsabile della sintesi e secrezione degli ormoni T3 e T4. Queste circondano un lume ripieno di un complesso glicoproteico chiamato tiroglobulina o colloide tiroidea, che accumula gli ormoni prima della secrezione. Un secondo tipo di cellule secretorie sono le cellule parafollicolari, delle cellule singole disperse tra quelle follicolari o aggregati negli spazi interfollicolari; dette anche “cellule C” (chiare) poiché hanno un abbondante citoplasma non colorabile. Queste sintetizzano e secernono l'ormone calcitonina. Hanno un'origine embriologica differente. Processo produzione ormoni tiroidei: le cellule follicolari concentrano iodio dal sangue per mezzo di una pompa situata sulla membrana plasmatica basale. All'interno della cellula lo ioduro è ossidato a iodio e rilasciato nel lume.

La glicoproteina tiroglobulina è sintetizzata nel REG, glicosilata e immagazzinata nel Golgi e rilasciata nel lume per esocitosi. Nel lume lo iodio si combina con residui di tirosina della tiroglobulina per formare T3 e T4 che rimangono legati alla glicoproteina in forma inattiva. La secrezione di questi comporta la fagocitosi della colloide, cioè il complesso inattivo ormonetiroglobulina, con la conseguente formazione di vacuoli che si fondono con i lisosomi della cellula follicolare così che gli enzimi separino l'ormone dalla tiroglobulina. Gli ormoni sono rilasciati e diffondono nel circolo....


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