Appunti su Maometto e VIII secolo in Occidente - Storia Medievale a.a. 2016/2017 PDF

Title Appunti su Maometto e VIII secolo in Occidente - Storia Medievale a.a. 2016/2017
Author Franco Fusè
Course Storia Medievale
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Appunti lezioni modulo di storia antica e medievale prof.Silanos...


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Lezione 6

STORIA MEDIEVALE Documento della umma Egira 622, Maometto arriva a Medina e questo documento risale all'anno dopo quindi al 623. Questo documento detto anche costituzione di Medina ed è importante poiché rappresenta il primo documento politico di quello che diventerà l'Islam. È importante perché per la prima volta si fa riferimento ad una comunità, ad un gruppo sociale che esprime una identità chiara detta in arabo umma. Questo documento scritto da Maometto racchiude anche gli accordi che Maometto è i suoi seguaci stabilirono con le tribù di Medina ed in particolare con i clan di ebrei. Dal documento si evince una affermazione identitaria umma che esclude le altre popolazioni, essa costituisce la propria identità differenziandosi dalle altre, esso è il primo documento dove si inizia ad elaborare il mito della comunità perfetta, retta da norme superiori che hanno a che fare con Dio che che si attestano nel laboratorio della nuova religione elaborata da Maometto. È una comunità che si crea con un rapporto di esclusione con le altre e si cementifica al suo interno per una comune credenza religiosa ed etica. L'obiettivo polemico di Maometto è della comunità che andava creandosi è il politeismo con simbolo la mecca e la tribù dei Quraysh che ne detenevano il controllo. Si riconoscono nelle sue parole i cardini delle credenze monoteiste vigenti al tempo come un dio universale e il giudizio universale. Maometto non è solo profeta ma anche giudice sociale e arbitro delle contese. Questo è un documento del profeta (al-nabi) Muhammad, tra i Credenti e i musulmani dei Quraysh e Yathrib e coloro che ne sono seguaci e si sono uniti a loro e combattono al loro fianco. Certamente sono una comunità (umma) che esclude le altre popolazioni. [...] Un Credente non stringerà alleanza col cliente (mawala) di [altro] Credente a detrimento di [quest’ultimo] I Credenti timorati di Dio sono ostili a chiunque tra loro agisca in modo scandaloso o pratichi l’estorsione o [diffonda] inganno o inimicizia o discordia tra i Credenti. certamente le loro mani devono unirsi contro costui, anche se figlio di uno di loro. Un Credente non ne ucciderà un altro per conto di un miscredente (kafir) né assisterà un miscredente contro un Credente. [...] I Credenti sono alleati (mawali) tra loro, con l’eslcusione delle altre popolazioni. Chiunque tra gli ebrei si allea con noi avrà assistenza e trattamento equo. Non saranno oppressi, né [qualcuno di noi] si coalizzerà contro di loro. La pace dei Credenti è indivisibile. Nessun Credente farà pace [separata] escludendo [ossia: senza consultare?] [un altro] Credente che combatte sulla via di Dio, se non su un piano di equità e giustizia tra loro. [...] I Credenti devono vendicare il sangue versato da un altro [Credente] sulla via di Dio. [...] Nessun politeista (mushrik) garantirà protezione alla proprietà appartenente ai Quraysh, né chicchessia; né s’intrometterà contro un Credente. [...] Non è ammissibile che il Credente che afferma [la validità di] questo trattato (sahifa) e crede in Dio e nel Giudizio Universale presti aiuto a un peccatore [omicida?] o gli offra rifugio. Su chiunque gli presti aiuto o gli offra rifugio cali la maledizione di Dio e la Sua collera il Giorno della risurrezione; e né suo pentimento o riscatto sarà accettato. Su qualsiasi questione sarete in disaccordo dovrete appellarvi a Dio e a Muhammad [per dirimerla] [...] Qualsiasi offesa o discordia possa verificarsi in seno alla gente di questo trattato (sahifa), dalle quali potrebbero generarsi agitazioni, ci si dovrà rimettere a Dio e a Muhammad. Guerra e pace devono essere fatte insieme. [...] Nessuna protezione sarà estesa ai Quraysh, né a chiunque li assista.

A Medina in contemporanea con la stesura della umma viene creata la prima moschea che in arabo è definito luogo della prosternazione verso Gerusalemme prima per poi cambiare verso la mecca, questo cambiamento si presume sia dovuto a possibili dissidi con le comunità ebraiche di Medina. La comunità di Maometto all'inizio si caratterizza per le razzie delle carovane che circolavano nell'area di Medina e di la mecca controllate dai Quraysh provocando loro un danno economico. Una svolta nella vicenda biografica di Maometto si ha nel 627 con la battaglia del fossato in cui un clan ebraico di Medina viene sconfitto dai membri della umma e i seguaci sterminati. Nel 628 Maometto parte da Medina per andare verso mecca ( pellegrinaggio minore ) con scopo di celebrare vari riti presso la ka'ba. I Quraysh che gestivano i traffici di mecca, non erano molto contenti del ritorno di Maometto per due ragioni: predicazioni di Maometto contro il politeismo che portava introiti è il costante aumento di potere ed influenza di Maometto. Essi si incontrarono e stabilirono un accordo secondo cui,dava la possibilità a

Maometto è i suoi seguaci l'anno successivo di fare un pellegrinaggio a la mecca a patto che non commettessero più razzie alle carovane. Questo accordo prende il nome di Hudaybbyya. Questo accordo rappresenta una svolta perché egli tornando ala mecca arriva in una posizione di forza costringendo i Quraysh a venire a patti. La forza di Maometto è tale che nel 630 col pretesto che i Quraysh non avevano mantenuto l'accordo, egli marcia su la mecca e la conquista ( coronamento politico e persona più importante Arabia ) molti capi tribù si sottomisero a Maometto, egli inizio ad attuare una politica espansionistica è data la sua forza non si sente più obbligato a rispettare i patti con gli ebrei. Nel 632 compie un ultimo pellegrinaggio a la mecca ( pellegrinaggio maggiore ) per poi morire ormai malato a Medina dove viene sepolto. IL PROBLEMA DELLA SUCCESSIONE A MAOMETTO Per superare questa problematica viene creata la figura del califfo che in arabo significa vicario ed indicava un capo con poteri religiosi e politici con compito di tenere unita la umma e far rispettare la legge ed inizia a crearsi il diritto islamico ( sciaria ). La conquista islamica raggiunge la Palestina, Siria,Mesopotamia, la Persia in cui l'impero persiano era entrato in decadenza. I primi 4 califfi erano parenti di Maometto, con la successione non si ereditava solo un potere politico ma anche la rivelazione. Ma ad un certo punto nacque una controversia quando Alì e i suoi seguaci dal nome sciiti, ebbero la pretesa che il califfato dovesse restare permanentemente all'interno della famiglia del profeta, a questa tendenza si contrapposero la comunità dei kharigiti ( sunniti ) che invece pretendevano che il califfato potesse essere dato a tutti i membri della summa. La divergenza tra le comunità lacera anche oggi le due comunità. Dopo i 4 califfi, uon nuovo viene scelto appartenente al clan degli Omayyadi, appartenente ai kharigiti, introduce un nuovo modello di califfato, un modello imperiale imitando i modelli esistenti nelle vicinanze ovvero quello bizantino e persiano, stabilì a Damasco la capitale del regno in Siria, e si crea una rete di funzionari che ci dice come nel primo sec dalla morte di Maometto si era creata una struttura ramificata è una politica espansionistica che porta la umma a diventare una realtà impressionante dal punto di vista dell'espansione territoriale. Col 750 cambia il califfato, e a quello precedente succede quello Abbasside che erano dei discendenti di Maometto è con loro la capitale diviene Bagdad, essi resteranno al potere fino al XIII sec. IL PROBLEMA DELLE PRIME FONTI ISLAMICHE PRIME BIOGRAFIE UFFICIALI ( riguardanti la vita di Maometto che risalgono a 1/2 sec dopo forse costruita con scopo di legittimazione dove si usano elementi simbolici funzionali ) quindi sono elementi validi o meno ?? 1) TESI DEL RIFIUTO IN BLOCCO ( dei racconti tradizionali della vita di Maometto ) 2) TESI CHE INTRAVEDE MATERIALI ANTICHI CHE NECESSITANO DI STUDI CRITICI CORANO ( problematicità occidentale dell'utilizzo del Corano come fonte storica )

- TESI REVISIONISTI ( applicato metodo critico filologico al Corano, con ipotesi che il Corano fosse un inno strofico pre- islamico riadattato da Maometto per la propria predicazione )

- TEORIA DELLE ORIGINI TARDE ( Corano come frutto di una tradizione orale posteriore, e difficoltà di decifrare quanto sia vero o quanto fosse funzionale alla comunità per ricordare ) - FRED DONNER ( le tesi revisioniste non sono in grado di spiegare molti elementi del Corano che rimandano al periodo e all'usanza delle genti di quell'area e di quel tempo. Assenza di elementi anacronistici ne fa pensare che sia vero, elementi lessicali fanno pensare che il testo sia stato scritto nella realtà in cui visse Maometto )

IL LUNGO VIII SECOLO OCCIDENTE EUROPEO PRINCIPALI FORZE POLITICHE IN OCCIDENTE:

- Regno dei Franchi ( Papato ) - Regno Longobardo ( regno Visigoto se non fosse stato annientato dall'espansione Omayyade.

REGNO LONGOBARDO RAGGIUNTO UN EQUILIBRIO INTERNO FINE VII sec Grazie all'equilibrio ottenuto con le altre due forze ovvero l'impero Bizantino ed il Papato. La lotta con queste due altre forze politiche segna il destino del regno. ORGANIZZAZIONE IN DUCATI DELL'ITALIA BIZANTINA

Essi erano governate dalle aristocrazie militari stanziatesi in modo definitivo denna penisola italica. Grazie all'indebolimento dei bizantini in Italia dopo le stagioni di Giustiniano , dovuto alle incursioni nei Balcani da parte dei barbari e dalla lotta con la Persia, questa situazione favorì l'assestamento del regno longobardo alla fine del VII sec. Con la conversione di Cuniperto al cattolicesimo è tutto il popolo longobardo diviene cattolico e si stabilisce una pace con i bizantini nel 680. Si avviano due processi con la stabilizzazione del regno: 1) CRESCITA ECONOMICA grazie ai rapporti commerciali con i bizantini 2) DIFFUSIONE DI FONDAZIONI RELIGIOSE di tipo regio ( Padova ) o privato fondate da gruppi familiari per legittimare la propria posizione e ricchezza. BASE DELLA RICCHEZZA 1) 2)

TERRA COMMERCIO ( soprattutto attraverso il Po tra bizantini e longobardi ) ceto di mercanti che partecipano all'esercito

Fonte Leggi di Astolfo (750) Si dice come si compone l'esercito. Chi se lo può permettere deve avere corazza e cavallo chi no deve avere almeno scudo e faretra. Una forza su base agraria rappresenta una forza sociale rappresentata dall'equipaggiamento militare. Ci sono i grandi proprietari terrieri che si possono permettere un ottimo equipaggiamento e poi i minori. La stessa rappresentazione sociale basata sulla terra e sovrapposta ai mercanti a riprova dello sviluppo economico di tipo commerciale dei longobardi

Circa quegli uomini che possono avere una corazza e pure non ce l’hanno affatto, o quegli uomini minori che possono avere cavallo, scudo e lancia e pure non li hanno affatto, oppure quegli uomini che non possono avere, né hanno, di che mettere assieme, [stabiliamo] che debbano avere scudo e faretra. Resta fermo che quell’uomo che ha sette case masserizie abbia la sua corazza con il restante equipaggiamento e debba avere anche cavalli e se ne ha di più, per questo numero deve avere i cavalli ed il restante armamento. Piace inoltre che quegli uomini che non hanno case masserizie ed hanno quaranta iugeri di terra abbiano cavallo,scudo e lancia. Quindi inoltra piace al principe circa gli uomini minori che se possono avere lo scudo abbiano la faretra con le frecce e l'arco. Inoltre, circa quegli uomini che sono mercanti e che non hanno bestiame, quelli che sono maggiori e potenti abbiano corazza e cavalli, scudo e lancia;quelli che vengono dopo;abbiano cavalli, scudo e lancia quelli che sono minori abbiano faretre con frecce ed arco; LIUTPRANDO ( 712-744 ) Uno dei più grandi re longobardi in cui nel suo regno si manifestano i più grandi progressi nella struttura regia e nello sviluppo del commercio.

- CONTROLLO DEI DUCATI ( anche Spoleto e Benevento )

- MODELLI ROMANO-BIZANTINI DI REGALITÀ es conio monete su modello bizantino non più mitici ( rapporto con istituzioni ecclesiastiche)

- SVILUPPO DI UNA GERARCHIA DI FUNZIONARI PUBBLICI ( iudices ) Fonte: Leggi di Liutprando (713) Il re agisce nel diritto privato e pubblico su spinte e motivazioni religiose. Il fattore religioso è fonte di legittimazione. Il re si auto concepisce come uno il cui potere proviene da dio. La base del consenso del re restano i giudici,popolo,fedeli,esercito anche se cambia la fonte di legittimazione principale: non più discendenze mitiche ma per volere di Dio da cui scaturisce il potere del re questo è strumento di consolidare un tipo di regalità non dinastica, di successione come nei Merovingi. Le leggi, che un principe cristiano e cattolico ha deciso di stabilire e valutare con saggezza non le ha concepite nell’animo, ponderate nella mente e rese proficuamente compiute con le opere per la propria previdenza, ma per volontà e ispirazione di Dio, perché il cuore del re è nelle mani di Dio, come attesta il saggissimoSalomone che dice : come lo scorrere dell'acqua il cuore del re e nelle mani di Dio. ( vedi slid 6 ) NODO QUESTIONE ETNICA Nel 750 Astolfo chiama a raccolta nell'esercito tutti i proprietari terrieri ed i mercanti senza operare una distinzione si piano etnico ma di censo. Nei 2 secoli che separano il re Alboino e l'entrata in Italia e Astolfo c'è stata una totale fusione tra i romani e longobardi.Termine “LONGOBARDI” ha avuto una evoluzione tra VI è VII , legge ha caratteristiche territoriali e scritte (romane) al contrario di quello barbarico-germanico che è orale e personale cioè che ha valore per i membri del gruppo, si parla latino e il longobardo viene dimenticato. PATRICK GEARY > fusione tra Longobardi e Romani non significa la perdita dell’identità longobarda > ma che «i Romani erano diventati Longobardi» MARCATORI ETNICI TRADIZIONALI lingua/diritto/origini/nomi perdono di valore. Distinzione sul piano sociale soprattutto attraverso la partecipazione nell'esercito. REGNO LONGOBARDO/PAPATO I longobardi approfittarono della crisi ICONOCLASTA. Ovvero la diatriba tra oriente e occidente sul fatto se sia lecito o meno adorare raffigurazioni. Inclinazioni dei rapporti tra Roma e Bisanzio danno ai longobardi la possibilità di eliminare i bizantini dalla penisola i bizantini. Politica espansionistica (732-739) : Liutprando prende Ravenna, assedia Roma, sottomette i due ducati di Spoleto e Benevento. In questa circostanza il papato mediazione di papa Zaccaria (741-751) inizia a temere la potenza politica e militare dei longobardi e contratto con LIUTPRANDO che non attaccasse il ducato di Roma. REAZIONE BIZANTINA contro i longobardi e il papato nel sud Italia in cui molti episcopati, e diocesi divennero di rito greco.

CARATTERE BIFRONTE DEL PAPATO TRA DIMENSIONE LOCALE E UNIVERSALE DIMENSIONE LOCALE : Papa controlla Roma e il suo territorio DIMENSIONE UNIVERSALE: Ruolo di guida spirituale in occidente, eredi di Pietro, primo apostolo.

REGNO FRANCO INTERPRETAZIONE TRADIZIONALE ( dell'ascesa dei pipinidi ) - idea di un mondo merovingio in decadenza (ultimi re Merovingi > “re fannulloni”)

- idea di una progressiva conquista del potere da parte dei maestri di palazzo della famiglia dei Pipinidi Questa visione ci è data però da fonti dei carolingi e quindi dei pipinidi, fonte di parte e poco attendibile. Invece le fonti VII- VIII emerge un'altra verità ovvero della grande capacità della famiglia dei Merovingi di mantenere il potere in un contesto di competizione quindi una nuova valutazione della scesa dei pipinidi. FATTORI TRASFORMAZIONE DELLA TARDA ETA’ MEROVINGIA strutture del regno merovingio cambiano > 3 regni (Neustria, Austrasia, Burgundia) c'è un progressivo assestamento di queste realtà in cui si era organizzato il regno.Aumento del potere dell'Austrasia, e della famiglia dominante dal punto di vista politico militare ed economico. Ciò è spiegabile poiché l'Austrasia essendo al nord ovest sul confine era sottoposto a continue incursioni e quindi manifestava possibilità di conquista e quindi di ricchezza soprattutto terriera. 2. progressiva trasformazione delle basi del potere regio > contrazione gettito fiscale/. crescita potere élite locali. Cioè accadde che il re per mantenere la fedeltà delle aristocrazie concedeva che le tasse restassero a loro con il conseguente indebolimento delle casse statali con conseguenti ricaduta sulla ricchezza della regalità. 3. sviluppo del fenomeno monastico 550 fondazioni di monasteri (legato alla aristocrazia terriera). La crisi della monarchia è frutto di queste trasformazioni, vie poi una modificazione dei circuiti commerciali che normalmente avvenivano nel mediterraneo e l'economia su base agraria non aveva fatto altro che esaltare ed aumentare il potere politico dell'aristocrazia che possedeva le terre. 1.

AUSTRASIA ( capitale Metz ) Aveva raggiunto un ruolo significativo dal punto di vista economico sociale e politico, grazie alla dinamica guerra-economia , incremento economia agrarie è molto vicina al mare del Nord molto fiorente dal punto di vista commerciale rispetto al mediterraneo. Due famigli principali, Arnolfingi e i Pipinidi che si imparentano unendo così ricchezze, e potere militare. I primi prendono il nome da Arnofo vescovo di Metz e i secondi da Pipino I maggiordomo di palazzo o RUOLO DI MAESTRO DI PALAZZO carica preposta al governo del palazzo regio e dei possedimenti regi > si trasforma in una vera carica politica (braccio destro del re). Questa carica nel corso dell' VIII acquista molta importanza....


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