Architettrua della partecipazione riassunto PDF

Title Architettrua della partecipazione riassunto
Author sonia gioni
Course Urbanistica
Institution Politecnico di Milano
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L’ARCHITETTURA DELLA PARTECIPAZIONE!

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L’architettura del futuro sarà caratterizzata da una partecipazione sempre maggiore dell’utente alla sua definizione organizzativa e formale . Secondo me gli architetti contemporanei dovrebbero fare di tutto perche l’architettura dei prossimi anni sia sempre meno la rappresentazione di chi la progetta e sempre più la rappresentazione di chi la usa. Tanto per cominciare vorrei proporre alcune riflessione su quello che accade nell architettura di oggi . Se apriamo una rivista di architettura per documentarci ci imbattiamo in nella rappresentazione di una serie di edifici che sono stati fotografati e pubblicati senza gente (come se fossero germi capaci di contaminare l’evento). Se poi si leggono gli articoli ci si accorge dell’intenzione di cancellare la presenza della gente è premeditata . Qualche volta si arriva a dire chi è il cliente e quali erano le sue esigenze economiche, tecniche o estetiche ma quasi mai si dice come il destinatario potrà usare l'edifico che gli è stato destinato : se corrisponde bene,mediocremente o ale ai suoi bisogni. Il giudizio dell’opera è sempre del tutto indipendente dal giudizio sull’uso che se ne fa. si evita il discorso su chi usa : si pensa che l’architettura essendo arte non possa essere per definizione contaminata con gli aspetti concreti della realtà quotidiana. ! In certe epoche passate la gente non veniva eliminata dalla scena , ma al contrario appariva spesso in primo piano nell’atto di usare l’evento architettonico che le era stato destinato : appariva come il reale soggetto di oggetti creati per il suo uso al punto che l’architettura non risultava fatta soltanto da edifici ma dalla gente e dagli edifici assieme , correlati in un rapporto di necessità.! Si potrebbe dire che l’eliminazione della gente dall’architettura è entrata nella critica quando ha cominciato a svilupparsi una concezione romantica dell’arte che ha coinvolto l’architettura .! Il movimento moderno architettonico si è occupato in modo fondamentale della gente, infatti ha dato enorme rilievo al problema del rapporto fra forma e funzione , cioè tra architetture a sforma dell architettura.!

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Prendiamo l’esempio della città e della casa.! Verso la fine del secolo scorso quando sono esplosi i primi fenomeni di industrializzazione, ha cominciato a farsi strada l’idea che anche la città fosse uno strumento di produzione. la complessità è stata vista come un motivo di confusione; pervio di sono indirizzate le ricerche verso la semplificazione. La fitta coem fosse una macchina doveva essere u indie e di parti distinte, correlate da da un rapporto di necessità funzionale.! Anche in questo caso lo strumento per ottenere la semplificazione era la specializzazione. Così le attività urbane sono state prima isolate, poi classificate e gerarchizzate, infine localizzate nello spazio fisico in modo che risultassero ben distinte.! Mentre nella città preindustriale il lavoro, il tempo libero, la circolazione , l’istruzione ,lo spettacolo,! gli scambi, la produzione, la contemplazione avvenivano ovunque , nella fitta contemporanea ogni attività è al suo posto opporre dovrebbe esserlo e se non lo è , il fatto di non esserlo risulta per gli urbanisti un errore di incoerenza formale.! Il principi della specializzazione della fitta in realtà non è stato inventato dal movimento moderno , ma dagli urbanisti tedeschi alla fine del XIX secolo che avevano trovato nello zoning lo strumento poi adatto a mettere ordine nello sviluppo urbano.! Lo zoning dopo la germania si era affermato anche in inghileterra poi negli stati uniti e poi in tutti i paesi industrializzati. A ogni passaggio si era arricchito di di nuove capacita strumentali ma anche di nuovi scopi . Al suo compito originale di controllare l’edificazione per evitare la congestione urbana si erano aggiunti quello di regolare la densità e la distribuzione della popolazione , di organizzare in modo produttivo l’uso del suolo , di assicurare la stabilita dei valori delle aree , di stabilire una diretta corrispondenza fra la qualità dei diversi settori urbani e il livello economico e sociale dei loro abitanti. Il movimento moderno quando comincio ad affrontare i problemi dell urbanistica trovo quoto patrimonio e lo eredito per portarlo alle sue esterne conseguenze.! L’autore considera la specializzazione come fenomeno di pericolosa degenerazione : non sono contro l’idea che un attività debba essere delimitata in un campo il più possibile ristretto e specifico per essere esplorata e sperimentata con la massima intensità ; che non ho alcuna indulgenza verso le visioni universali . Al contrario credo che un attività come la nostra richieda un impegno esclusivo e continuo he dura tutta la vita. Sono pero contro la specializzazione quando

diventa una condizione di segregazione mentale e quando oscura le facoltà critiche di chi opera. In altre palle quando recide le relazioni che che intercorrono fra il proprio campo di attività e il mondo esterno . Tutto è cambito nel mondo industrializzato quando la specializzazione è diventata non solo un mezzo per razionalizzare la produzione ma anche uno strumento di controllo sociale . Il ruolo dello specializzato è diventato non solo quello di concentrarsi sul suo campo di attività per compiervi operazioni ben preordinate e ripetitive ma anche quello di non occuparsi delle motivazioni e delle conseguenze del suo operare.! Quando il principio di specializzazione si è esteso anche all’organizzazione dell’ambiente fisico tutto è diventato piatto e anonimo . In tutte le attività dell’esistenza si è perduto la possibilità di esprimersi e di comunicare rappresentando se stessi.! Perche i contributi del movimento moderno hanno dato risultati cosi diversi da quelli che ci si aspettava ? perche il problema dell’organizzazione dello spazio fisico era stato affrontato con gli stessi criteri che si adottano quando si organizza la produzione di una merce.! cosi le soluzioni proposte erano risultate più comprensibili e utilizzabili da parte di chi trae vantaggi dalla mercificazione delle attività e dei pensieri umani che da parte di chi ne è oppresso.! perche il mov moderno ha finito con il porre l’accento più sugli aspetti formali che sugli aspetti globali del problema?! perche il movimento moderno ha perso i contatti e perfino la cognizione del contesto nel quale doveva operare.!

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sottrarre l architettura agli architetti per restituirla a chi la usa.! si ha la partecipazione quando tutti intervengono in egual misura nella gestione del potere oppure and non esige pou il potere perche perche tutti sono direttamente coinvolti nel processo delle decisioni.!

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difatti io non credo agli eroi ma credo ai contro eroi che spendono tutte le loro energi, scommettono la loro astuzia e per costuitre immagini coerenti con alternative concrete e possibili del mondo attuale.!

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Non esiste più un angolo dei territori urbanizzati dove il controllo istituzionale non cerchi di estendersi capillarmente , ma la portata degli interventi è diventata cosi ampia da non consentire più alcuna forma di controllo . Se in una qualsiasi area capita di dover tracciar un autostrada , di distruggere un parco non solo non ci si preoccupa di informare gli abitanti ma non si ha neppure la capacita di valutare le conseguenze ecologiche,tecnologiche,economiche . Il controllo man mano che si estende si rivela sempre più incompetente.!

! ! ! PROGETTO E PROCESSO! !

Un operazione di architettura passa per 3 momenti:! definizione del problema , elaborazione della soluzione, valutazione dei risultati. La sequenza dei tre momenti è irreversibile e alla fine del percorso l’operazione è considerata conclusa.! Gli obiettivi sono dati per scontati: non si discutono le finalità globali ma solo le immediate ripercussioni che influenzano il corso , l’economia, la tecnica o l’estetica del progetto.! Il momento della valutazione dei risultati è irrilevante, ne questo potrebbe essere diverso per due motivi : il primo è che si tende a considerare il prodotto architettonico come un’opera d’arte, quindi come evento unico. Il secondo è che la contraffazione degli obiettivi e il disinteresse per l’uso rendono impossibile di stabilire alcun criterio di giudizio che permetta di confrontare quel che ci si propone di raggiungere con quanto effettivamente sei raggiunge . Per questa ragione ogni nuovo episodio architettonico non ha precedenti : è un caso isolato che non si inserisce in un processo.!

Finora ho descritto quel che accade nella pratica della progettazione autoritaria . Cosa succede invece nella pratica della progettazione fondata sulla partecipazione?! La partecipazione implica la presenza degli utenti lungo tutto il corso dell’operazione . Questo fatto genera almeno tre conseguenze : ogni momento dell’operazione diventa una fase del progetto; anche l’uso diventa un momento dell’operazione e quindi una fase del progetto; i diversi momenti sfumano un o nell’altro e l’operazione rischia di essere lineare.! Il momento della definizione del problema è parte del progetto nel senso che gli obiettivi dell’operazione e le risorse che all’operazione sono sono destinate diventano argomento di discussione con i futuri utenti.! Il momento dell’elaborazione della soluzione bob tende più ad un prodotto unico sfinito ma ad una sequenza di ipotesi che continuano ad affinarsi passando attraverso le critiche e i contributi creativi vegli utenti.! Il compito del prgettista non è più di sfornare soluzioni finite inalterabili, ma di estrarre le soluzioni da un confronto continuo con chi utilizzerà la sua opera . La sua immaginazione sarà tutta puntata a svegliare l’immaginazione dei suoi interlocutorie.! La verifica dei risultati è riferita al modo in cui i prodotto è utilizzato e il giudizio è più o meno positivo a seconda che le esigenze degli utenti siano più o meno soddisfatte.! Non si tratta soltanto di esigenze pratiche ma anche di esigenze creative . Un’opera di architettura oltre a migliorare le condizioni dei materiali dei suoi destinatari , deve essere supportato al loro bisogno di comunicare rappresentarono a se stessi. Percio la struttura dell’opera deve essere congegnata in modo da consentire continui adattamenti e sempre nuove trasformazioni che possano sostanziarsi col progetto come veri e propri prolungamenti del progetto.! La pratica della progettazione cambia dunque ogni moennto dell’operazione architettonica e cambia anche il sistema di relazioni fra i diversi momenti. Ogni momento agisce su quelli che lo seguono e retroagisce su quelli che lo precedono.(la progettazione architettonica diventa un processo).!

! ! Ordine e disordine pag.71! ! Sistemi aperti pag.74! ! è morta l’architettura pag.76! ! !...


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