Architettura roccocò, pittura libertina, vedutismo, neoclassicismo e preromanticismo PDF

Title Architettura roccocò, pittura libertina, vedutismo, neoclassicismo e preromanticismo
Course Antropologia dei beni culturali
Institution Università degli Studi di Torino
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Appunti riassuntivi degli artisti principali dell'architettura roccocò, pittura libertina, vedutismo italiano, neoclassicismo, preromanticismo e romanticismo inglese....


Description

INTERROGAZIONE STORIA DELL’ARTE DI MAGGIO

• ARCHITETTURA ROCOCO’ ESTREMIZZAZIONE DELL’ARTE BAROCCA Nei primi decenni del settecento il gusto barocco si scontra con l’esigenza illuministica: si privilegia l’effetto scenografico, il carattere evasivo e l’invenzione fantastica → da un lato però si insiste sul perdurare dell’architettura barocca con una fase che prende il nome di ROCOCO’ IN ARCHITETTURA - Il rococò nell’architettura sfocia in una rinnovata e scenografica arte dei giardini, con preferenze di decorativismo degli interni, ornati di stucchi, intarsi e specchi. - Si ha una forte produzione di mobili, arredi, arazzi e porcellane dalle forme fantasiose ed elaboratissime. - Sia un’esasperata preziosità dei materiali e una straordinaria raffinatezza tecnica delle realizzazioni → il rococò esprime al meglio gli ultimi ideali di grazia e di ricercatezza delle corti settecentesche

FILIPPO JUVARRA 1678 - 1763 - nasce a Messina - si forma a Roma presso l’architetto Carlo Fontana - per un po’ è al seguito del sovrano Amedeo II Savoia - consegue una solida fama a livello europeo - muore a Madrid

“GALLERIA GRANDE VENARIA REALE” 1600 -1603 (Castellamonte), 1700 – 1716 (Juvarra) - SOFFITTO voltato scolpito - Costruita come una zona che collega le due parti principali della regga di VENARIA - Juvarra propone grandi finestre da ambe le parti → gioca sulla luce, INONDAZIONE DI LUCE - Si rivolge da ambe le parti su giardini: giardino e corte d’onore - Lunga 80 metri viene invasa da luce cristallina che riempie tutti e ci rende quasi difficile distingue l’utilizzo dei due MARMI: PENTELICO E TRAVERTINO - Ci sono delle decorazioni in stucco (quindi gesso) - Nella volta ci sono stucchi che riproducono simboli e allegoria del regno, dei Savoia, o allegorie delle attività economiche dei Savoia → TUTTE COSE RIPRESE A VERSAILLES

“SCALINATA PALAZZO MADAMA” 1718 - 1721 Torino, Piazza Castello - Palazzo adibito alle feste e al ricevimento di persone importanti, ma successivamente viene scelto come residenza reale e modificato internamente e esternamente - Maria Giovanna Battista di Savoia affida a Filippo juvarra la modifica interna e esterna del palazzo - edificio a pianta rettangolare - la facciata è fatta con marmi chiari piemontesi - Propone la FACCIATA del palazzo di Versailles di Luigi 14: palazzo madama si rifà a quella facciata - Palazzo pieno di VETRATE → IMPONENZA del modello architettonico

- Tre grandi finestroni al centro: siamo davanti al piano nobile - Le tre finestre a destra e sinistra illuminano lo scalone

LO SCALONE - È DOPPIO, si divide in destra e sinistra, due rampe contrapposte: doppio percorso → salgo fino a metà e poi fino al piano nobile - si arriva su uno spiazzo, da cui si aprono le porte e si entra in palazzo madama - Anticipa le grandi ampiezze della reggia di Caserta - coperto da una volta a botte ornata con stucchi e decori molto elaborati - Elementi decorativi che richiamano elementi naturali del mondo vegetali → SPIRALE, FIORI, RICHIAMI VEGETALI: TIPICI DEL ROCOCÒ, utilizzo ossessivo della LINEA CURVA

“PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI” 1729 - 1733 COMMISSIONE VITTORIO AMEDEO II richiede la costruzione a Juvarra - LUOGO: sulle colline torinesi - UTILIZZO: utilizzata per ricevere ospiti dopo le battute di caccia

STRUTTURA - PLANIMETRIA: l’idea di partenza è quella di un salone ovale da cui partono 4 BRACCI A FORMA DI CROCE DI SANT’ANDREA, cioè braccia che si incrociano non perpendicolarmente ma a forma di x. - IL CORPO CENTRALE: E’ costituito non dà una forma circolare, ma da una FORMA OVALE (uno dei pochi saloni ovali delle corti europee), si trova all’incrocio delle due braccia  la SALA PADRONALE, di ricevimento è un salone ovale, adibito ai festeggiamenti e dove si ricevevano gli ospiti, decorata con gusto rococò, coperta con cupola a base ellittica TROMPE’ L’OEIL → BALLATOIO PER CONCERTI (tipico rococo’) : la musica pioveva dall’alto scendendo dal ballatoio, sommerge l’ascoltatore, gli spazi non erano sempre visibili, erano chiusi, ma con delle aperture, non si vedevano i suonatori, ma si sentiva solo la musica - I 4 BRACCI: in essi si trovano gli appartamenti reali e quelli per gli ospiti - LA CUPOLA: a base ellittica, sulla cima della cupola carattere / significato venatorio - LE FACCIATE: le facciate non sono lisce, ma HANNO DIVERSE SPORGENZE, sono tutte sfalsate in altezza, ci sono ORDINI DIVERSI ad ogni piano delle finestre, cambiamento ad ogni livello (altezze, larghezze diverse, corpi architettonici cambiano in direzione e profondità) - I CERVI: un cervo veniva lasciato libero a pascolare nei giardini davanti al salone, se c’erano battute di caccia e lo ferivano senza ucciderlo, veniva curato e rimesso a pascolare  nelle sale ci sono RAPPRESENTAZIONI IN AFFRESCO delle varie cose che facevano al cervo - GIARDINO: la struttura è inserita in un giardino con giochi geometrici di aiuole e viali, secondo la moda francese - CORTILE: la struttura si protende i avanti creando un cortile OTTAGONALE, sul quale si affacciano gli edifici di servizio e dove si trovano le scuderie. - CORTI D’ONORE: due corti d’onore (primo cortile e secondo piccolo), all’interno canili x cani da caccia → corti realizzate da BENEDETTO ALFIERI - Spazio ad esedra: costituito da due braccia, rivolto verso Torino, delimitato da rustici,si trovano le scuderie della palazzina di caccia, non previsto da juvarra, ma costruito solo nel ultimo decennio del 1700



ARCHITETTURA QUASI NEOCLASSICA Juvarra è in grado di creare un assetto architettonico che SI INSERISCE PERFETTAMENTE NEL CONTESTO PAESAGGISTICO → Ci riesce riprendendo l’idea architettonica di Versailles, sia per la struttura architettonica che per i giardini

• LA PLANIMETRIA E’ ROCOCO’ perchè si succedono forme e spazi sempre diversi, CONTINUO ALTERNARSI DI FORME CONCAVE E CONVESSE  la più grande opera architettonica del 1700, non ce n’è nessun’altra che la ricalca, giocosa e vivace

VERSAILLES 1682-1789 - Architettura a metà tra il Barocco e il Rococò = termine francese che non indica una vera e propria corrente, è un anello di giunzione tra barocco e neoclassicismo, un’estremizzazione della cultura barocca - Sono intervenuti diversi architetti, in ordine: 1) Charles Le Brun → si dedica agli arredi, ai dipinti, agli affreschi - decora gli interni con gusto che si riferisce al Barocco italiano 2) Louis Le Vau 3) La Notre → architetto del giardino - Lunghi e larghi decine di chilometri, si è appropriato non solo dei boschi, ma di veri e propri villaggi mandando via la popolazione 4) Mansart che prosegue il progetto di Le Vau e lo amplia → loro due sono gli architetti della reggia - Inizialmente Versailles era un castello → viene trasformata in una reggia di campagna → diventa una reggia di caccia → Infine diventerà la residenza della famiglia reale (Luigi XIV) e dei nobili francesi - Viene creato un viale alberato lungo che unisce Parigi e Versailles

PLANIMETRIA -

Cortile Quadrato che si amplia venendo avanti con due ali, ingresso che ingloba lo spettatore, lo abbraccia

FACCIATA -

Facciata (a differenza di Palazzo Madama di Juvarra) è molto ricca: si utilizzano graniti, vetri colorati, pezzi di pareti in turchese, ripiani di materiali preziosi Sulla facciata si trova un orologio fatto a mano da artigiani con lancette d’oro zecchino, quadrante fatto di turchese → Allegoria del sole = omaggio a Luigi XIV Ci sono 3 ordini dal basso verso l’alto e sono diversi l’uno dall’altro

GIARDINI - Per la loro realizzazione hanno dovuto abbattere molti piccoli villaggi attorno a Versailles - Qui nascono i giardini alla francese = giardini razionali che sono poi stati ripresi dagli italiani. - C’è una geometrizzazione degli spazi da cui partono delle vie laterali che portano alle ville di campagna, alle dimore di caccia del re, a delle zone di relax. - Utilizzo di fontane e statue: le fontane sono tutte rivisitazioni barocche e riprendono quelle della reggia di Caserta → A Versailles si vuole celebrare la razionalità della mente dell’uomo, ed esaltare la sua capacità di dominio della natura

GALLERIA DEGLI SPECCHI - Galleria degli specchi lunga 70 metri e riprende quella di Filippo Juvarra di Venaria Reale - Ci sono 17 specchi e 17 finestre, ambiente molto sfarzoso - Versailles voleva fare concorrenza a Venezia che aveva il primato della lavorazione del vetro, ed esportava anche in Francia. Luigi XIV ha voluto creare una fabbrica di lavorazione del vetro locale per i vetri della reggia → Talmente bravi che hanno gareggiato con Venezia - Anche i lampadari di vetro, manifattura artigianale locale - Luce entra con le vetrate decorati con lacunari e decorazioni floreali

UTILIZZO DEL MARMO ROSA - Viene utilizzato il marmo rosa → i lumi al muri illuminavano le paraste rosate, la luce si rifletteva e si creava un’atmosfera calda, morbida • Motivo dell’utilizzo del marmo: 70 metri di galleria erano impossibili da scaldare, e in quella galleria passavano tutti, anche gli ospiti della corte, di conseguenza le illuminazioni a livello visivo scaldavano l’ambiente → psicologia - Gli architetti hanno inventato lo “Stile Luigi XIV” = stile ridondante in cui viene utilizzato il marmo rosa che viene molto utilizzato nelle regge di fine 600 inizio 700, come per esempio nella sala dei ricevimenti della Reggia di Caserta AFFRESCHI - Nella parte alta di Versailles ci sono teleri: tele inchiodate al soffitto e poi si creano le cornici di legno dipinte oro → cornici fatte dopo e create apposta per questi teleri - Temi delle tele: omaggiano il re sole Luigi XIV, si parla dei pianeti, di figure allegoriche del sole della luna, si omaggia la figura di Luigi XIV

LUIGI VANVITELLI 1700 – 1773 - nasce a Napoli, figlio di un grande pittore Vedutista Gaspar Van Wittel - ebbe successo come architetto, ebbe contatto con Juvarra - viene nominato primo architetto della Fabbrica di San Pietro → si occupa della cerchiatura della cupola vaticana

“REGGIA DI CASERTA” 1752 - 1780 Napoli, Caserta Collega il rococò al neoclassicismo

COMMISSIONE RIASSESTAMENTO URBANISTICO DELLA CITTA’ DI NAPOLI da parte CARLO III DI BORBONE, re di Napoli e di sicilia tra il 35-59 finanzia interventi a livello urbanistico sula città di napoli e territorio circostante aveva al centro l’ideazione, la creazione di un palazzo reale estremamente sfarzoso, immersa nella natura con km di giardini

STRUTTURA PLANIMETRIA - Impianto planimetrico: QUADRATO diviso da assi perpendicolari al cui centro c’è l’ingresso  da incrocio assi si creano 4 CORTILI = corti interne uguali, non c’è giardino - Struttura semplice e sobria

ESTERNO - NON ci sono rientranze e linee curve - FACCIATA: 3 piani in tutto, gli ordini delle finestre non cambiano, tutte timpanate (timpano ripreso direttamente dal classico), piano terreno tutto lavorato attraverso la tecnica del BUGNATO rivisitazione rinascimentale. - CORPO CENTRALE: Unico corpo centrale aggettante che sporge come un tempio greco, di grandi dimensioni e grande timpano che viene verso di noi - COLORI: sobri, non ci sono pietre colorate, ma solo ROSA, mattoni semplici per l’esterno  aspetto austero, severo - VIALONE: che da ingresso portava a Napoli direttamente - INGRESSI: due ingressi speculari, uno a nord e l’altro a sud • Da su cortile ellittico con cancelli da cui etravano carrozze • Stesso fronte stessa facciata ci sono i giardini

- SCALONE All’incrocio due braccia: ingresso con più bello scalone d’europa (porta nel salone d’onore) - 3 rampe di scale, le due laterali sono affiancate - Balaustra molto meno decorata - Scalone più largo d’europa, imponente, GRADINI molto BASSI e profondi tecnica neoclassica - Alla base al primo livello painerottolo in comune due LEONI RAMPANTI che accolgono - Le due vie delle scalinate continuano e introducono a scalone d’onore - Lastre dove ci sono come a Versailles GRANITO E PIETRA ROSA con attaccati candelieri x SCALDARE L’ATMOSFERA - Grandi finestre luminosissime - SALONE D’ONORE Salone d’onore è meno decorato, non ci sono affreschi e dipinti, è tutto bianco, due marmi → Architettura NEOCLASSICA: trabeazioni, capillari, quarti di sfera, voltate, riprese cassettoni pantheon in modo floreale, manca trompe loeil, non c’è scenografia barocca sobrietà dell’utilizzo dei materiali, rimani attento a guardare che cosa fa l’architettura segue le linee Esteticamente Caserta è neoclassica, alcune stanze sono ancora barocche e affrescate, gli arredi di stampo rococò → NON TI DISTRAE CON GLI AFFRESCHI, ti tiene ancorato e attento all’elemento e alla linea e disegno, non chiede che l’immaginazione venga innescata → Come in Stupinigi piano rialzato delle nicchie dove venivano incastrati orchestranti

FONTANA DI CASERTA - Giardini lunghi tre chilometri - Nella fontana di Caserta che richiama quella di Versailles sono omaggi al barocco, Fontana di Diana e atteone, parla del mito. Ci sono 3 MOMENTI PRINCIPALI nella fontana: 1) Atteone spia Diana e le ninfe 2) ora di Diana che lo trasforma in cervo 3) Atteone sbranato dai propri cani → Scioglimento del dramma, sviluppo del dramma, guardata da ogni punto di vista, teatrale, attira l’azione

• PITTURA LIBERTINA

→ La pittura libertina va di moda a fine 600 e inizio 700: indaga la tematica romantica, sensuale, erotica - I committenti erano l’èlite della Francia dell’epoca, dei nobili: le commissioni erano infatti private e le opere si presentavano come quadretti piccoli dedicati al tema dell’amore romantico, del corteggiamento, pensate per finire all’interno degli ambienti domestici dei ricchi

JEAN-ANTOINE WATTEAU 1684-1721 BIOGRAFIA - Nacque nel 1684 in Francia e morì a Parigi nel 1721 - Watteau incarna il senso profondo della cultura del Rococò - W. si forma da autodidatta e sarà poi maestro di Fragonard - Si dedica alle ricche committenze: chiedevano teleri piccoli, pensate per finire all’interno degli ambienti domestici di queste persone

PITTURA - Fu un grande colorista, riprende dal Rinascimento: da Leonardo Da Vinci e Giorgione (soprattutto per colori chiari, atmosfere infinite) → Leonardo criticato perché personaggi troppo inseriti nella natura, anche Watteau fa così - I temi preferiti della sua pittura sono quelli legati al genere da lui stesso inventato delle “feste galanti”/scene galanti: si tratta di scene a forte carattere teatrale, ambientate in una dimensione senza tempo, dove le occupazioni prevalenti sono la musica, la danza e le galanterie amorose → scene amorose, di corteggiamento che ripropongono la vita amorosa della gente dell’epoca - La sua è una pittura contemplativa, da guardare - Ambientazioni da pittura d’atmosfera, sia colori che atmosfere sono SOSPESE, prospettiva aerea, colori chiari sullo sfondo, atmosfere indefinite, no nitidezza, pittura contemplativa

PELLEGRINAGGIO ALL’ISOLA DI CITERA/SBARCO SULL’ISOLA DI CITERA 1717 Olio su tela – Berlino, Castello di Charlottenburg DESCRIZIONE E PERSONAGGI - Rappresentata una tematica mitologica A vegliare su questi giovani sulla destra c’è Venere, statua di Venere che fa da guardiana - osserva quello che avviene → Isola di Citera li si praticava il culto della dea Venere - Statua di Venere antica, sta per essere mangiata dalla natura, edere, fiori - Ci sono due amorini che agghindano la statua di fiori - Nella statua di Venere Watteau aveva dipinto la sua compagna dell’epoca che era mulatta: relazione che ha dato problemi a corte - Si tratta di una partenza o di un arrivo, non si sa - È ispirata a un’opera teatrale che andava molto di moda in quel periodo - atmosfera primaverile

SCENA - Scena divisa in 3 gruppi - Da sinistra imbarcazione che si vede a malapena, surreale, immaginifica, dorata, con lustri: scendono gruppetti di 2 persone, uomini e donne, sono andati a onorare Venere = celebrare il culto dell’amore, si parlano - Rappresentazioni delle fasi/gradi più importanti del corteggiamento e del romanticismo sensuale nella zona centrale: 1. Prime avance, inizio del corteggiamento, uomo di spalle e donna girata dall’altra parte 2. Donna che accetta il corteggiamento, si siede, tira l’uomo verso di se → relazione amorosa ha inizio, concretizzazione dell’amore 3. Amoreggiare, corpi vicini, confidenza, lei sulle sua ginocchia - Donne nei suoi quadri sono elementi attivi non passivi, si sottolinea questa forma di libertà = donna intraprendente

TECNICA - Paesaggio indefinito verso sinistra che si perde all’infinito, sembra che ci sia influenza di Rubens a livello stilistico (Barocco)

JEAN-HONORE FRAGONARD 1732-1806 BIOGRAFIA - Nasce nel 1732 in Costa Azzurra - Vivrà però a Parigi dove morirà nel 1806

- Si forma nell’ambiente della cultura rococò e grazie alle “feste galanti” di Watteau - La sua arte venne molto apprezzata negli ambienti di corte

LA LETTERA D’AMORE 1770 Olio su tela – New York, Metropolitan Museum of Art (analogie con “Ragazza che legge lettera di Vermeer”)

DESCRIZIONE - Siamo dentro a un camerino femminile in stile tipicamente rococò - C’è uno scrittoio davanti a una finestra ovale incorniciata da tendaggi - Ragazza legge e tiene in mano: 1. La lettera con la firma del corteggiatore con la sx 2. Dei fiori con la dx - Lei è seduta su una poltroncina di raso verde e si sporge in avanti come se si volesse alzare - Piacere di aver ricevuto un invito, un complimento, ruota la testa di 3/4 ci guarda con sguardo ammiccante/malizioso = scena galante, si compiace di aver ricevuto lettera e lo condivide con lo spettatore - Siamo invitati ad entrare: • La ragazza ci guarda e non abbiamo più elementi di divisione tra noi e lei • Dietro c’è cagnolino che ci guarda incuriosito → entrare nell’opera

LA CAMICIA LEVATA 1770 Olio su tela – Parigi, Museo del Louvre DESCRIZIONE E PERSONAGGI - Piccola tela ovale 1) Donna sdraiata sul letto - formosa → moda del tempo - Donna si sveste nell’intimità della sua casa dopo essersi appena svegliata con l’aiuto di un amorino 2) Tiene un amorino, non è scena materna - Amorino prende camicia e aiuta donna a toglierla → sottile ma giocoso erotismo - In quest’opera si coglie l’intimità più segreta e sensuale della vita quotidiana femminile

I PROGRESSI DELL’AMORE 1771 DESCRIZIONE - Si tratta di 3 teleri: 1. L’Inseguimento 2. L’incontro 3. L’amante incoronato - Sono opere a completamento delle opere libertine - Richieste da un uomo per essere regalate a questa fanciulla che è diventata poi sua moglie: ricordo del corteggiamento tra lui e lei - Descrivono il mondo dorato della nobiltà, la sensualità che possiamo vedere grazie a Watteau e Fragonard → Prima della rivoluzione francese, parentesi di un mondo ancora inconsapevole

L’INSEGUIMENTO - Bisogna acciuffare l’amore e ci sono difficoltà che si devono affrontare - Atteggiamento bonariamente maschilista - Lei è sul terrazzo di casa sua, vede che l’amante è riuscito a salire sul terrazzo, si è arrampicato, sale su ed esita - Lei lo vede ma si gira dall’altra parte, ma allunga la mano sinistra verso di lui → si può percepire che lei non sbarra tutte le porte al ragazzo - Statua di Venere che impera, con il figlio: ruba la faretra al figlio e gli impedisce di prenderlo, giocano, si fanno i dispetti - Natura si apre a ventaglio → elementi vegetali e floreali

L’INCONTRO - Venere non c’è, c’è solo piccolo cupido che è sdraiato su un piccolo sasso e sta lì a vedere quello che succede, non c’è più gioco - Tranquillità infinita → incontro tra i due innamorati, si dichiarano l’un l’altro e iniziano la relazione → accettazione dell’amore da entrambi i protagonisti 1) Lei ha raccolto dei fiori e fa corona per lui, glie la porge - Lei è a un livello superiore (seduta sul terrazzo) 2) Lui appoggia le braccia sulle gambe di lei che lo sta per incoronare - Scena viene dipinta da un pittore sulla destra → Chiamano pittore per immortalare la scena e non dimenticarsela mai più L’AMANTE INCORONATO - Seduti su un basamento, in attesa di coronare la loro unione • Lei sta leggendo una lettera d’amore scritta da lui, ad alta voce • Lui aspetta la lettura → si perde completament...


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