Articoli Laboratorio Politiche di coesione europee Maria Elena Saporito PDF

Title Articoli Laboratorio Politiche di coesione europee Maria Elena Saporito
Course Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione
Institution Università degli Studi di Torino
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Articoli per il completamento del primo modulo per il riconoscimento di 3 CFU del laboratorio di politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori...


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Politiche di coesione europee e strategie di comunicazione dei territori Università degli Studi di Torino Prof.ssa Alba Garavet a.a. 2020/2021

Maria Elena Saporito Corso di Laurea Magistrale in Scienze Internazionali mat. 941277

Il finanziamento della Politica di Coesione UE e la spesa prevista per il Piano 2021-2027 La Politica di Coesione è la principale politica di investimento attraverso cui l’Unione Europea si propone di ridurre le disparità socio-economiche presenti nelle regioni europee, così come definita dal Single European Act del 1986. Il Trattato di Lisbona ha poi implementato la definizione con la necessità di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile per il raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale. L’attuazione dello strumento si concretizza attraverso tre fondi principali: il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), che concentra le sue priorità in innovazione e ricerca, agenda digitale, sostegno alle piccole e medie imprese, economia a basse emissioni di carbonio; il Fondo Sociale Europeo (FSE), che si occupa di promozione dell’occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori, lotta contro la povertà e inclusione sociale, istruzione e lifelong learning, miglioramento della capacità istituzionale e efficienza dell’amministrazione pubblica; Fondo di Coesione (FC) destinato agli Stati membri con un reddito nazionale lordo pro capite inferiore al 90% della media UE. Congiuntamente al Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), questi costituiscono i Fondi SIE –Fondi Strutturali e di Investimento Europei. La Politica di Coesione è attuata attraverso cicli politici e programmatici pluriennali. Il suo processo di elaborazione parte dalla definizione del bilancio a lungo termine dell’Unione Europea, il cosiddetto Quadro Finanziario Pluriennale (QFP); prima dell’inizio di un nuovo ciclo, i policy-maker europei definiscono le risorse disponibili da riservare a ciascun settore di policy, nonché i canoni di allocazione e implementazione delle risorse. La Politica di Coesione 2021-2027, nella proposta di bilancio presentata dalla Commissione Europea il 2 maggio 20181, prevede un investimento di circa 330,64 miliardi di euro. Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Fondo di Coesione saranno dedicati prevalentemente all’implementazione dei primi due obiettivi previsti: un’Europa più intelligente, grazie all’innovazione, alla digitalizzazione e al sostegno alle piccole imprese, e un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio, con investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici. La Commissione propone di attribuire al fondo FESR 226,3 miliardi di euro e al Fondo di Coesione 47 miliardi in sette anni. Per il FSE è previsto un finanziamento di 100 miliardi di euro. Si prospetta inoltre la creazione di un nuovo fondo europeo per gli investimenti (fondo InvestEU), cui gli Stati membri potranno trasferire parte dei fondi assegnati nell’ambito della Politica di Coesione e che sostituisce l’attuale FEIS (Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici), istituito nel 2014 a seguito della crisi finanziaria.

1 https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:c2bc7dbd-4fc3-11e8-be1d01aa75ed71a1.0017.02/DOC_1&format=PDF

Beni confiscati, Open Government e iniziative di monitoraggio civico L’iniziativa internazionale Open Government Partnership (OGP)2 prevede per i Paesi aderenti, nella prospettiva di rendere le amministrazioni più trasparenti e responsabili, la sottoscrizione di un Piano d’Azione nazionale. Il 4° Piano d’Azione nazionale italiano (2019-2021)3 si impegna a promuovere la trasparenza dei dati sui beni confiscati alle mafie, con un’iniziativa per la creazione di un sistema aperto di dati che coinvolge l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e le Associazioni Libera e Ondata. Il Dipartimento per le Politiche di Coesione partecipa attivamente all'iniziativa OGP, servendosi anche di OpenCoesione4 per l’implementazione degli obiettivi specifici previsti fin dal Primo Action plan nazionale. OpenCoesione pubblica annualmente un focus dedicato ai beni confiscati, monitorando i progetti di valorizzazione e riqualificazione. Al 31 dicembre, risultano analizzati 415 progetti, per un ammontare di 273,21 milioni di euro di finanziamento pubblico. Circa il 20% dei progetti prevede un finanziamento inferiore ai 100mila euro, mentre il 67% dei progetti ha un costo pubblico inferiore ai 650mila euro. Il 78% delle risorse, quasi 215 milioni di euro, sono erogati nell’ambito del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). La maggior parte degli investimenti riguarda il Sud Italia: la Sicilia con 151 progetti e 84,80 milioni di euro, la Campania con 82,53 milioni di euro e 99 progetti, la Calabria con 48,64 milioni di euro e 84 progetti. Il Piano d’Azione prevede inoltre l’attivazione di laboratori per la vigilanza civica e la raccolta di dati per la messa online di dataset istituzionali. In questo quadro si colloca l’iniziativa di Libera con il rapporto di monitoraggio civico “RimanDati5”, pubblicato nella sua prima edizione del febbraio 2021. Il rapporto indaga sul livello di trasparenza nella cosiddetta “filiera della confisca”, attraverso il monitoraggio di 1.076 comuni italiani destinatari di beni immobili confiscati. I risultati rilevano che sul totale solo 406 pubblicano un elenco dei beni confiscati trasferiti al loro patrimonio indisponibile, di questi non tutti in modo completo o corretto; quindi, il 62% dei comuni è totalmente inadempiente. Si evidenzia, pertanto, la necessità di intervenire a rendere accessibili e valutabili queste informazioni, soprattutto perché i comuni sono gli enti più prossimi al territorio e il primo fronte per l’esercizio di pratiche democratiche; la trasparenza amministrativa risulta essere, quindi, una criticità rilevante nel caso specifico e un limite al potenziale insito nel riutilizzo e nella valorizzazione dei beni confiscati a vantaggio della collettività.

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http://open.gov.it/open-government-partnership/come-funziona-ogp/ http://open.gov.it/wp-content/uploads/2019/09/Quarto_Piano_Azione_Nazionale_OGP_Finale_06.2019.pdf 4 Iniziativa di Open Government sulle politiche di coesione in Italia. https://opencoesione.gov.it/it/ 5 Ricerca promossa da Libera contro le mafie in collaborazione con il Gruppo Abele e il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. https://www.libera.it/documenti/schede/rimandati_3_1.pdf 3

“Una rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”, un nuovo spazio di partecipazione alle politiche UE per i cittadini L’Europa investe in Italia circa 6,5 miliardi di euro in progetti per la sostenibilità e l’ambiente. Si tratta di più di seimila progetti che spaziano dalla tutela della biodiversità alla valorizzazione del patrimonio culturale, dalla gestione del ciclo dei rifiuti al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici. Ma chi monitora che siano resi davvero effettivi, che le risorse siano gestite al meglio e apportino un impatto positivo alla popolazione e al territorio? Il progetto “Una rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”, promosso da Lunaria e Monithon con la collaborazione di numerosi enti6 e cofinanziato dalla Direzione Generale per la Politica regionale e urbana della Commissione europea, si propone di rispondere a queste domande. Le problematiche ambientali e il tema della sostenibilità sono infatti sempre più importanti per cittadini, associazioni della società civili e istituzioni e sempre più al centro del dibattito pubblico. Le Politica di Coesione UE risulta fondamentale nel suo contributo: nella programmazione 2021-2027 si conferma l’impegno dedicato all’argomento, già evidente considerati gli ingenti stanziamenti nella programmazione 2014-2020. In questo contesto, il progetto “Una rete nazionale di monitoraggio civico dei fondi europei per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”, prevede di utilizzare vari strumenti propri del monitoraggio civico: azioni di ricerca, networking, animazione civica, formazione e sensibilizzazione sui progetti ambientali finanziati dalla Politica di Coesione UE in Italia nell’ambito della programmazione 2014-2020. Tra questi, è stata da poco inaugurata la nuova piattaforma online – Monithon Project Finder7 – con cui localizzare i progetti attraverso una mappa interattiva, in grado di fornire le informazioni già disponibili di essi: i soggetti coinvolti, la dimensione finanziaria, i tempi di realizzazione previsti e lo stato di avanzamento concreto. L’obiettivo è creare una rete nazionale di monitoraggio civico in grado di riunire soggetti della società civile impegnati sulle tematiche dello sviluppo equo e sostenibile e della difesa dell’ambiente, promuovendo il dialogo tra questi e le istituzioni alle diverse scale. Lunaria e Monithon sostengono infatti che sia essenziale un dibattito informato e costruttivo con la cittadinanza e che la debolezza istituzionale nel raccogliere e diffondere le informazioni sui progetti finanziati costituisca un grosso ostacolo alla partecipazione pubblica. Il progetto promosso da Monithon e Lunaria si configura, quindi, come il primo passo di un necessario cambio di paradigma per le Politiche UE: da strumenti di policy pensati per i cittadini, a progetti costruiti insieme ai cittadini.

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Gli enti partner sono: Campagna Sbilanciamoci!, iniziativa OpenCoesione del Dipartimento per la Coesione della Presidenza del Consiglio, Città metropolitana di Torino e Europe Direct Torino, Università degli Studi di Torino – Dipartimento Culture, politica e società 7 https://projectfinder.monithon.eu/...


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