Title | Caratteristiche microrganismi alterativi e patogeni |
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Author | Caterina Nicolotti |
Course | Microbiologia degli Alimenti |
Institution | Università degli Studi di Parma |
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Schematizzazione dei principali microrganismi causa di malattie alimentari...
ANALISI DEL RISCHIO MICROBIOLOGICO NEGLI ALIMENTI Strategia europea per la sicurezza degli alimenti in seguito a: ● BSE/TSE: encefalite bovina spongiforme/encefalite spongiforme trasmissibile ● Emergenza diossina: polli e uova alla diossina (TCDD) ○ La diossina è infatti cancerogena e come tale, a concentrazioni opportune, può provocare diversi tumori - in particolare linfomi, cancro al fegato e alla mammella - malattie della tiroide, endometriosi, diabete e danni al sistema immunitario, emopoietico e riproduttivo. Modello teorico del rischio alimentare sviluppato dal Codex Alimentarius -> basato sulla netta separazione dei compiti e delle responsabilità tra: ● risk assessors: responsabili della valutazione del rischio ○ identificano il rischio ○ forniscono una stima del rischio ● risk managers: legiferano e attuano le misure di controllo per tutelare la salute dei consumatori Termine
Definizione
Pericolo
agente biologico, chimico o fisico contenuto in un alimento in grado di provocare un effetto nocivo sulla salute (es. Salmonella)
Rischio
fct. della probabilità di un effetto nocivo per la salute, conseguente alla presenza di un pericolo (es. salmonellosi)
Analisi del rischio
processo costituito da tre componenti interconnesse: 1. valutazione del rischio; 2. gestione del rischio; 3. comunicazione del rischio Queste tre componenti forniscono una metodologia sistematica per definire provvedimenti a tutela della salute, in modo efficace, proporzionato e mirato.
CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI MICRORGANISMI ALTERATIVI Alterativi per gli alimenti -Alterativi: quando si sviluppano determinano un perdità di qualità del prodotto (+ perdita di commercializzazione del prodotto). Non sono necessariamente nocivi, ma modificano la composizione del prodotto (variazione colore, accumulo di gas o schiuma, formazione di biofilm,...) Non sporigeni
Sporigeni
GRAM + Batteri lattici: Alterazioni: ● Nella carne sottovuoto e in ATM -> sapore atipico di formaggio e di acido. ● Salumi cotti -> inverdimento e (Lactobacillus Viridescens ) inacidimento ● Viscosità superficiale ● Rigonfiamento di prodotti in scatola (lattobacilli eterofermentanti ) ● Produzione di mucillagini
Le spore sono forme metabolicamente non attive, vengono attivate (indotta o fisiologica) a seguito di danno chimico o fisico (esposizione al calore). Dopo essere state attivate -> germinazione solo se nel mezzo sono presenti sostanze nutritive specifiche. La germinazione provoca rottura dei rivestimenti, perdita dipicolinato di calcio , vengono degradate le SASP (small acid soluble proteins ) e vi è ingresso di nutrienti e acqua (necessaria)
Brochothrix Thermosphacta: principale microrganismo alterativo della carne conservata in ATM. ● bastoncino anaerobio facoltativo ● sviluppo a 0-30°C Alterazione: ac. grassi ● produzione di diacetile e -> odori e sapori di acido e di burro. GRAM Enterobacteriaceae: Alterazione: ● produzione di composti volatili ( ● H 2 S , TMA, N H 3 , …) ● azione degli enzimi proteolitici ● In carne e pesce -> ammine biogene come putrescina , cadaverina e istamina ● fermentazione glucosio → gonfiore precoce in formaggi Pseudomonas spp.: ● Aerobi ○ possono crescere in assenza di O 2 solo se è presente NITRATO N O−3 respirazione anaerobica ● bastoncini
Le spore si suddividono in: ● esospore ● endospore ESOSPORE Prodotte all’esterno della cellula. Sono più resistenti della cellula vegetativa e servono per la diffusione e per colonizzare nuovi siti, attraverso i mezzi di dispersione come acqua e aria. ENDOSPORE
Prodotte all’interno della cellula Sono estremamente resistenti ad una serie di parametri chimico-fisici incompatibili con la crescita vegetativa → Bacillus e Clostridium GRAM + Clostridium Bacillus Muffe:
● mobili ● psicrotrofi (0-7°C) Alterazione: ● produzione di proteasi enzima proteolitico, rompe i legami peptidici delle proteine). Xanthomonas spp.: fam. Pseudomonadaceae ● si distingue da Pseudomonas i n coltura perché produce pigmento giallo e colonie mucose su agar. Alterazioni su frutta e vegetali. Shewanella Putrefaciens : fam. Pseudomonadaceae ● bastoncino ● ossidasi positivo Alterazione: ● produzione di H 2 S (volatile)-> odori e sapori sgradevoli dovuti a composti volatili (x es.: TMA trimetilammina) Lieviti: la più alterante → Zygosaccharomyces Bailii ● acidofilo ● forme mesofile, psicrofile, alofile (amano il sale), omofile (alte concentrazioni zuccherine → elevate pressioni osmotiche) ● visibili a carica > 105 ufc/ml Alterazione: ● colorazioni anomale ● odori e sapori anomali e sgradevoli ● sviluppo di veli ● eccessiva produzione di gas
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mesofili termofili criofile le spore vengono eliminate per pastorizzazione (processo di risanamento termico) ● ampio range di pH per lo sviluppo Alterazione: ● alterazioni visive ● alterazioni sensoriali
CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI MICRORGANISMI PATOGENI Patogeni per la salute di chi li consuma Patogeni: microrganismi dannosi per la salute umana perché causa di malattie alimentari. Sono microrganismi dotati di attività patogena, che si manifesta, con la produzione nell’alimento (ove avviene lo sviluppo), di tossine (sostanze extracellulari del metabolismo). n.b.: per quelli più virulenti non è necessario che avvenga lo sviluppo, necessaria solo la contaminazione (per esempio Campylobacter ) Caratteristiche del patogeno: ● Sensibilità a fattori ecofisiologici di crescita ● Infettività ○ patogenicità: capacità di causare malattia ○ virulenza: grado di patogenicità ■ è determinata dalla tossicità (capacità di produrre tossine) e dell'invasività (capacità di proliferare nei tessuti) ■ Dalla virulenza dipende il DMI (dose infettiva minima ) Malattie alimentari: Intossicazioni alimentari
Infezioni alimentari
Tossinfezioni
Le intossicazioni sono manifestazioni patologiche che si determinano in seguito al consumo di alimenti contenenti tossine prodotte da microrganismi (GRAM +) che si sono moltiplicati nell’alimento precedentemente al suo consumo. Perché si manifesti l’intossicazione non è necessaria la presenza del microrganismo, ma è necessaria la presenza della sua tossina Intossicazioni più note: ● intossicazione botulinica (Clostridium botulinum) ● intossicazione stafilococcica (Staphylococcus aureus)
Le infezioni sopravvengono in seguito al consumo di alimenti contenenti microrganismi vivi (solo GRAM -) che, raggiunto l’intestino, si moltiplicano (infezione enteroinvasiva) e producono tossine (infezione enterotossica) I microrganismi possono essere: ● invasivi: in grado di invadere i tessuti e moltiplicarsi all’interno delle cellule intestinali → lisi cellule epiteliali . Alcuni sono in grado di entrare nel torrente circolatorio e linfatico e colpire altri organi. ● non invasivi: si moltiplicano nel lume aderendo alla superficie delle cellule → sintomatologia
Le tossinfezioni sono determinate dal consumo di alimenti contenenti sia tossine che batteri (GRAM +). La tossicità è data sia dalle tossine preformate sia da quelle prodotte da cellule vive ingerite con l’alimento all’interno dell’ospite. Tossinfezioni più note: ● Bacillus cereus ● Clostridium perfringens
esclusivamente intestinale. Infezioni più note: ● Campylobacteriosi ● Salmonellosi ● Listeriosi Manifestazione della malattia: 1. CONTAMINAZIONE: presenza nell’alimento di batteri in concentrazione sufficiente a consentire una loro sopravvivenza durante le fasi di produzione 2. SVILUPPO: moltiplicazione dei batteri nell’alimento fino ad un numero sufficiente a determinare la malattia o a produrre tossine in quantità sufficiente a determinare la malattia. 3. Consumo di una quantità sufficiente di alimento contenente batteri o tossine
CAMPYLOBACTER Campylobacter ( pericolo) è la principale causa accertata di campilobatteriosi ( rischio), una infezione alimentare. Tassonomia e nomenclatura
Sono batteri GRAM - e appartengono al phylum Proteobacteria . Di Campylobacter ne esistono 24 specie, gli agenti eziologici che provocano campilobatteriosi negli alimenti sono: ● Campylobacter Jejuni ● Campylobacter Coli ● Campylobacter Lari ● Campylobacter Fetus ● Campylobacter Upsaliensis
Caratteristiche e virulenza
Può avere una morfologia curvata oppure a spirale ed è un batterio microaerofilo.
La sua atmosfera ottimale di sviluppo deve essere composta dal 3-5% di O 2 e dal 2-10% di CO2 , mentre la temperatura deve aggirarsi intorno ai 40°C → termofilo. Il Campylobacter s i nutre di amminoacidi e chetoacidi presenti nel lume intestinale, di conseguenza la sua crescita è limitata all’intestino degli animali a sangue caldo. E’ estremamente sensibile alle condizioni di stress e, in condizioni di bassa Aw , anche all’acidità e alla disidratazione. Distribuzione nell’ambiente e negli alimenti
Le specie di Campylobacter jejuni, coli e lari s i trovano soprattutto nel tratto intestinale degli uccelli.
Dose infettiva
Per la specie Campylobacter jejuni l a dose letale è di 500 (estremamente virulento) a causa della sua elevata mobilità, invasività e tossicità (produzione tossine). Essendo la dose infettante bassa la malattia si manifesta in seguito a contaminazione, non a sviluppo.
Alimenti coinvolti
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Misure di controllo
carni avicole non sufficientemente cotte consumo di latte crudo prodotti contaminati durante la preparazione
Essendo il Campylobacter i nattivato dalla pastorizzazione, le misure per ridurre il rischio sono: ● adeguato trattamento termico (cottura carte - pastorizzazione latte) ● igiene: per limitare la contaminazione crociata durante la preparazione
STAPHYLOCOCCUS Normale costituente del microbiota umano , colonizza le cavità nasali. Patogeno per l’uomo causa intossicazioni alimentari: produzione di enterotossine termostabili. Sintomi: nausea, vomito e crampi addominali.
Tassonomia e nomenclatura
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genere Staphylococcus phylum Firmicutes 40 specie: ○ S. Aureus p iù importante, composto da subspecie aureus e anaerobius .
Caratteristiche e virulenza
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forma coccica GRAM + anaerobio facoltativo catalasi e coagulasi positivo Saprofita negli animali a sangue caldo, sulla cute e nelle cavità nasali Resistente: alta osmolarità, alta concentrazione di N aCl , Aw = 0.83 pH37°C. Il Bacillus cereus è causa di: ● intossicazione emetica: provocata dall’ingestione della tossina cereulide (dodecapeptide stabile a calore e acidità) che si lega ai recettori HT3 e scatena la malattia. Una carica di circa 10⁵-10⁸ cellule/g è necessaria per produrre sufficienti quantità di cereulide da indurre l’intossicazione. ● sindrome diarroica: ingestione di un elevato numero di cellule vegetative o spore che sopravvivono al passaggio gastrico e producono le enterotossine.
Distribuzione nell’ambiente e negli alimenti
Il suolo contiene 10³-10⁵ spore/g ed è la prima fonte di contaminazione di alimenti vegetali e, attraverso i mangimi, anche di origine animale. Un’altra fonte sono gli impianti e le attrezzature per la produzione di alimenti, questo perché il Bacillus cereus h a una grande capacità di adesione e può formare biofilm persistente (esempio in latte pastorizzato e in polvere dopo il trattamento termico per biofil su impianti).
Alimenti implicati
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Condizioni di sviluppo
cibi cotti: la cottura elimina la flora ma non le spore del bacillo. carni, creme di pasticceria e salse vegetali: forma enterica alimenti cotti pronti per la distribuzione: forma emetica alimenti contenenti amido
Vari range di temperatura per la crescita. Esistono ceppi psicrotrofi in grado di svilupparsi a T di refrigerazione Germinazione:
● 5°C - 50°C (optimum 30°C) ● pH tra 4.5-9.3 ● Aw ottimali 0.95 Spore termoresistenti Misure di controllo
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trattamenti di sterilizzazione: eliminazione spore pH...