Colomba-antonietti - tratti salienti biografia di una delle donne del risorgimento PDF

Title Colomba-antonietti - tratti salienti biografia di una delle donne del risorgimento
Course Storia contemporanea
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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tratti salienti biografia di una delle donne del risorgimento...


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Colomba Antonietti

Testo di Elena Bevini

“Dietro all’Eroe dall’armatura Rossa. Va Colomba i feroci ad incontrar: non sa quanto una donna in arme possa. Chi lei non vide allora in campo entrar” (Luigi Mercantini)¹



Colomba Antonietti (Bastia Umbra, 19 ottobre 1826 – Roma, 13 giugno 1849) è stata una patriota italiana durante le lotte per l’unità d’Italia. Morì a Roma durante un cannoneggiamento da parte dei francesi nei combattimenti del 1849: fu colpita da una palla di cannone sul fianco destro e morì a soli 23 anni. Particolare era il suo abbigliamento: vestiva l’uniforme di suo marito, il soldato liberale Luigi Porzi, ex ufficiale dell’esercito pontificio, e teneva i capelli molto corti, tanto che veniva scambiata per un soldato. Nonostante il suo compito principale fosse quello di soccorrere i feriti, aveva autonomamente deciso di combattere in prima persona e lo faceva in modo così coraggioso che Anita Garibaldi la fece notare a Garibaldi stesso.

Lo scrittore Riccardo Huch nel suo libro La difesa di Roma racconta l’ultimo addio a Colomba Antonietti:



“La bara era coperta da corone di rose bianche e dalla sciarpa tricolore. La musica militare suonava l’inno funebre dei martiri d’Italia «Chi per la Patria muor vissuto è assai» [...] I due ufficiali salutarono commossi il feretro della loro eroica compagna d’armi, a cui tutta Roma

rendeva il suo ammirato omaggio .

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Colomba Antonietti



Preme sottolineare con interesse che nello stesso momento in cui Colomba morì, perse la vita anche un’altra patriota italiana, Marta della Vedova, una donna di Faenza che aveva deciso, come fece Colomba, di aiutare attivamente i patrioti italiani combattendo.

Le idee liberali di Colomba Antonietti maturarono grazie al marito Luigi Porzi che, durante la prima guerra di indipendenza, scelse di stare al fianco di Garibaldi. Colomba e Luigi si sposarono nella Chiesa della Misericordia a Foligno il 13 dicembre del 1846 e, dopo un breve soggiorno a Bologna, si trasferirono a Roma dove si sarebbe dovuto radunare il battaglione d Luigi Porzi. Appena arrivati a Roma, Luigi fu immediatamente arrestato perché si era sposato senza chiedere l’autorizzazione (e senza il consenso delle famiglie di entrambi gli sposi), e fu mandato a Castel Sant’Angelo con lo stipendio dimezzato. Molto significativo ed educativo pe loro rapporto fu l’atteggiamento di Colomba la quale, dopo l’arresto di suo marito, con grande costanza gli faceva visita tutti i giorni e rimaneva con lui da mattina a sera. Durante il soggiorn a Roma, Colomba beneficiò non solo di una crescita personale ma anche di una crescita politica: un altro personaggio che fu indispensabile per la sua formazione ideologica fu suo cugino Luigi Masi, medico, amico e segretario del nipote di Napoleone, il liberale Carlo Lucian Bonaparte. Fu appunto Luigi Masi a introdurre i due sposi nell’ambiente dei patrioti romani. Ne 1847, Porzi fu trasferito ad Ancona col suo battaglione, sempre seguito da Colomba, poi si spostarono a Venezia, Ferrara e infine tornarono a Roma nel periodo della fuga del Papa dall città e della proclamazione della Repubblica Romana con la formazione del triumvirato Mazzini-Saffi-Armellini. Nel frattempo migliaia di patrioti italiani affluivano nella città eterna.

Luigi Bonaparte (il futuro Napoleone III), per far tornare il Papa a Roma mandò un corpo di spedizione a Civitavecchia nel 1849 che però fu sconfitto dagli uomini di Garibaldi. Solo dopo un mese i francesi riuscirono a infrangere la resistenza dei patrioti e fu durante una di queste battaglie che Colomba prese attivamente posizione decidendo di combattere a fianco di Luigi Porzi; in un primo momento combatté nella Battaglia di Velletri (18-19 maggio 1849) e di Palestrina, in seguito lottò a Porta San Pancrazio a Roma, dove morì dissanguata fra le bracc di suo marito dopo essere stata colpita da una palla di cannone.

“Doppo come tre quarti di ora di questo fuoco, viene una palla di cannone del calibro di 36 al momento che l’infelice Colomba mi porgeva le sacce e gli altri oggetti per riparare alla breccia...


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