Crimine E Devianza PDF

Title Crimine E Devianza
Author Francesca Costanzo
Course Comunicazione, crimine, devianza
Institution Università del Salento
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Riassunto del corso di Comunicazione, crimine e devianza...


Description

CRIMINE E DEVIANZA CRIME FILMS DEFINIZIONE E TEMI METODOLOGICI Il cinema ha dimostrato di essere il mezzo più esteso, popolare e potente nella rappresentazione del crimine e delle sue conseguenze. I crime film dicono qualcosa di importante sul contesto sociale che loro rappresentano e da cui sono plasmati, i film stessi influenzano il contesto sociale in quanto la loro rappresentazione del crimine, della giustizia e della sua punizione diventa cultura e acquisisce significato. Il crime film è un’oggetto di studio complesso e variegato. Il primo problema è la sua definizione in quanto ognuno ha un punto di vista differente a riguardo, chi li separa dai film sui gangster e chi invece sostiene che di questo genere fanno solo parte i film sui gangster, sui detective ed i thriller perché enfatizzano le figure essenziali del crimine. I crime film portano lo spettatore con la costante ambivalenza della sicurezza del buono e la fascinazione del male. Questi film dovrebbero essere definiti sulla base della loro relazione reciproca con la società. Lo studio del crime necessita di un approccio pluridimensionale, guardando la rappresentazione cangiante del crimine e dei criminali in relazione alla politica, all’economia, alla trasformazione culturale e allo sviluppo tecnologico e commerciale dell’industria cinematografica.

UNA BREVE STORIA DEL CRIME FILM Essendo considerato come una categoria di film con più generi, diventa necessario prendere nota delle specifiche evoluzioni di ogni genere. Un’altra difficoltà è quindi seguire le varie evoluzioni nell’ottica di trasformazioni sociali più ampie, ciò aiuta a comprendere come sia cambiato il comportamento della società nei confronti del crimine e dei criminali. Sin dall’inizio, il cinema parlava di crimine. Il primo film americano, The Great Train Robbery, è una storia di furto, violenza e inseguimento. The Musketeers of Pig Alley di Griffith è considerato il primo film gangster. Il film si sviluppa a New York, per sottolineare la correlazione tra i crime film e il lato pericoloso della metropoli, raffigurante con tutte le sue contraddizioni sociali. I crime films erano estremamente popolari in Europa e contribuirono all’ascesa del cinema. Di grande importanza è il ciclo di film di Fantomas, i cui protagonisti francesi erano dei ladri imprendibili che simboleggiavano la ribellione contro il conformismo sociale della Belle époque. Figure criminali come quella sono frequenti nei film muti europei: loro esprimevano il senso di crisi della civiltà causata da una profonda trasformazione sociale del mondo moderno e dello shock della Prima guerra mondiale.

GANGSTER FILMS I film gangster americani forniscono una rappresentazione dell’urbanizzazione e immigrazione, due fenomeni che costituiscono una minaccia per l’America tradizionale. Il gangster, insieme ai western, sono i generi più rappresentativi di Hollywood. Questi film sono una metafora per il conflitto tra singoli uomini, donne o gruppi e la società nel suo complesso: rappresentano la profonda contraddizione della società americana, includendo il desiderio di benessere e potere a tutti i costi. Sussegue ai film gangster americani, un approccio più interessato nella psicologia umana e la violenza nella società, che l’attività criminale di per sé. Nel 1940 e 1950, i gangster appaiono come delle figure sociali isolate, nevrotiche e psicotiche e quindi non più compatibili con i valori della cultura americana.

Con la fine del 1960, la rappresentazione dei criminali prende una direzione innovativa. Il film gangster rurale Bonnie & Clyde è un film fondamentale perché esprime i valori della giovane controcultura dell’era della guerra del Vietnam. I suoi personaggi sono fuorilegge romantici e anarchici i quali rifiutano e combattono il sistema. In più, questo film amplifica la violenza su schermo per criticare l’istituzione e l’oppressione di tutte le forme di libertà e di diversità della società americana. Nel 1980 il problema del commercio e l’assunzione di droghe diventa un tema ricorrente come i motivi di fortuna o sconfitta dei signori del crimine o la ragione della dissoluzione sociale più generale. L’enfasi sulle origini etniche non scompaiono, adesso insieme agli italiani vengono rappresentati anche i latinoamericani, i cinesi, i giapponesi e soprattutto gli afroamericani, spesso rappresentati come membri di pericolose gang giovanili. I protagonisti dei film gangster postclassici di questi anni sono criminali di basso livello e ragazzi saggi di cui vite sono rappresentate in uno stile iperrealistico.

FILM NOIR Gli elementi chiave dei film noir sono l’ambivalenza dei concetti di bene/male e crimine/legge. A differenza dei gangster, i noir sono più difficili da classificare. La parola noir deriva dalla cultura cinematografica francese la quale nel periodo dopo la guerra vide i thrillers di Hollywood dei primi degli anni 40 così esteticamente consistenti da costituire un chiaro genere. I film noir erano fortemente influenzati dal clima di paura e disillusione del periodo di guerra e dal suo post, infatti temi ricorrenti vedevano figurare veterani costretti al crimine, la tensione della Guerra fredda e la bomba nucleare. La vita dura e solitaria delle grandi città faceva da sfondo alla storia dei criminali. Centrale era l’enigma della psicologia umana. L’ascesa della psicologia e la psicoanalisi procura agli scrittori e ai direttori l’immagine di un mondo sommerso all’interno di una sola persona. Il noir è facilmente riconoscibile per: - flashbacks; - voci fuori campo; - deep focus ovvero la profondità di campo; - low angle shot, riprese dal basso sull’asse verticale; - chiaroscuri I film noir mostrano un’ossessione con figure maschili che sono internamente divisi e alienati dagli ideali culturali sui parametri di mascolinità sia dal punto di vista di identità che di conquiste da raggiungere. Il protagonista è sia duro che fragile, nevrotico, marginale dal punto di vista sociale. La sua moralità è contradittoria, sempre in mezzo tra legge e crimine, segue il suo personale senso di giustizia per cui rinuncerebbe a tutto. La figura che più incarna questo personaggio è quella dell’investigatore privato in linea con il tradizionale detective con l’aria dura. Spesso l’antagonista dell’investigatore privato è il poliziotto corrotto. Il noir americano ha avuto molto successo tanto da influenzare il cinema di tutto il mondo.

DETECTIVE E POLIZIA I detective film si strutturano intorno ad un crimine e all’indagine dello stesso da parte del detective, caratteristica narrative che condivide con i gialli. Può anche parlare di storie sulle forze dell’ordine in cui il protagonista combatte il crimine, che sia professionalmente o amatoriale. Anche qui è difficile definire con precisione i detective film come genere. Alcuni sottogeneri possono essere definiti sulla base del tipo di detective che il protagonista interpreterà. Le rappresentazioni dei media che mostrano il successo di poliziotti coraggiosi e onesti che proteggono i cittadini riflette quello che Reiner chiama “feticismo poliziesco” che è la sopravvalutazione del ruolo della polizia nel combattere il crimine con il rispetto per i processi complessi di controllo sociale. All’estremo

opposto, far sì che il protagonista che combatte il crimine sia un cittadino esprime una sfiducia, una critica e un’accusa nei confronti del sistema giudiziario. Per comprendere al meglio le ragioni per il costante ed universale successo di questa tipologia di film si necessita considerare la connessione tra l’investigazione e la società moderna. La letteratura poliziesca nacque come risposta alle veloci e incerte trasformazioni sociali comparse con l’avvento della società di massa Gates propone una linea del tempo delle tendenze dominanti all’interno di questo genere: - 1930, i classici detective; - 1940 il detective dal carattere duro - 1970, i poliziotti eroi e vigilanti; - 1980, il poliziotto eroe da film action; - tra i 90 e i 2000, i criminali. Tutti questi investigatori condividono l’abilità di risolvere il puzzle al centro della storia e a tenere l’attenzione dello spettatore. Gli aspetti morali e sociali del crimine non sono importanti né lo sono la restaurazione della legge e dell’ordine. C’erano anche film dove il detective era una donna, di solito una giornalista, intraprendente e indipendente. Negli anni ’70 ci fu l’ascesa del film poliziesco come genere attraverso una serie di film incentrati sulla figura del poliziotto ordinario e la polizia come gruppo. Il grande successo dei film sui poliziotti insieme a quello dei vigilanti deve essere visto in rapporto a due maggiori sviluppi sociali: gli alti tassi di crimini e la conoscenza delle limitazioni del sistema giudiziario criminale. Negli anni ’80 e i primi dei ’90, il genere che dominava era quello di azione sui poliziotti. Questi film erano la risposta alla crisi, sociale ed economica, dell’egemonia degli uomini e dell’uomo bianco data dalla progressiva affermazione delle donne e delle minoranze. D’altro canto, i film dei poliziotti mostrano questi cambiamenti sociali, in quanto includevano un poliziotto bianco e uno nero. Vediamo anche figure femminili: le donne poliziotto non più solo partner ma anche protagoniste carismatiche che mostrano il combattere il crimine dal loro punto di vista.

FILM NELLE AULE GIUDIZIARIE/DI PROCESSI La rappresentazione cinematografica dei processi è progettata per fortificare o mettere in discussione l’ordine politico e morale alla base della società. Il successo di questo tipo di film si fonda sull’uso del processo come veicolo per dibattere su problematica sociali e morali più ampie. Rappresentare il processo nel film vuol dire arrivare direttamente al verdetto attraverso la fase di investigazione e la ricostruzione della verità. Hollywood è il re di questo genere di film: l’immaginario usato dal cinema americano per rappresentare la legge, la giustizia e la punizione perciò costituisce la tematica e il punto stilistico di riferimento per la produzione mondiale. La produzione di Hollywood di questo genere è diventata significativa negli anni ’30. Ciò che conta di questi film sono la ricerca della giustizia e della verità. La contraddizione basilare di questi film tra il modello ideale di amministrazione della giustizia e la sua realtà sembra spesso essere implicita nelle professioni legali come si vede nei film: perciò, non esiste un avvocato buono o cattivo in senso assoluto ma figure ambivalenti, i quali da una parte credono nella legge e difendono la sua istituzione e dall’altra sono preparati ad andare oltre alla legge per raggiungere la giustizia. La contraddizione di questi film getta dei dubbi sulla legittimazione e la correttezza del sistema legale ma in questo senso essi rigenerano la popolare coscienza legale riguardo la funzione della legge nella società.

FILM PRIGIONE

La prigione è uno delle ambientazioni cinematografiche più frequenti e più popolari ed ha un impatto più significativo nella popular criminology. Questo genere di film può essere definito come un film che tratta la carcerazione civile e che è rappresentata tra le mura della prigione o usa la prigione come tema centrale. Questi tipi di film sono difficili da posizionare in un genere preciso perché la prigione è usata come ambientazione per diversi generi. Temi ricorrenti includono la violenza giornaliera di detenuti e guardie, rivolte e fughe. I film sulle prigioni rappresentano quest’ultime come delle macchine, enfatizzando la lotta degli individui per sopravvivere e il caratteristico processo di disumanizzazione come risultato della detenzione. Spesso è il capo della prigione, crudele ed insensibile che rappresenta l’istituzione burocratica. Il protagonista del film di solito è una vittima, sia perché incarcerata ingiustamente o perché, anche se colpevole, sta soffrendo una punizione eccessiva rispetto a quello che ha fatto. Gli eroi di questi film sono degli eroi educati e più forti, fisicamente e moralmente, dei suoi compagni. L’identificazione con tale figura è una delle ragioni per il successo di questi film. Recentemente questo genere classico ha subito un numero di trasformazioni, i personaggi principali vengono rappresentati in modo più realistico e meno romantizzato. Il significato sociale di questi film si poggia sulla loro promozione di consapevolezza delle condizioni dei detenuti.

TENDENZE E SIGNIFICATI DEI CRIME FILM La ricostruzione storica precedente proposta chiarisce che con i loro vari sottogeneri, personaggi, problemi e contesti, i crime film replicano i cambiamenti sociali, politici e demografici che avvengono in una società. L’esperienza della vittimizzazione inizia a essere raccontata con un’enfasi maggiore negli anni ’70, soprattutto nei vigilant films. Questa nuova attenzione alla vittima riflette la generale riscoperta della figura del criminologo, del dibattito politico e la copertura che i media danno a una notizia. Utile può essere anche lo studio delle evoluzioni dei rapporti di genere nei crime films, i quali hanno sottolineato gli aspetti criminologici del potere delle relazioni. I crime film americani mostrano anche il problema della differenza. I cattivi sono sempre gli stranieri o qualcuno di un’altra religione. Per Rafter, possono essere trovate quattro spiegazioni basilari del crimine nei crime films: - la rappresentazione di circostanze che portano individui normali alla vita del crimine; - l’offesa che diventa il mezzo con cui provare a raggiungere il sogno di benessere e libertà; - il crimine inevitabile è dato dalla sbagliata biologia del criminale; - malattie mentali, sottintendendo che i comportamenti criminali sono il risultato di un’anormalità psicologica.

CAUSE E CONSEGUENZE DELLE RAPPRESENTAZIONI CINEMATOGRAFICHE DEL CRIMINE Il bisogno di attrarre il pubblico è il motivo principale dei creatori di prodotti dei media in generale. Ovviamente, questo è il caso dell’industria cinematografica di Hollywood, il quale obiettivo è produrre il massimo piacere per il massimo numero per il massimo profitto. Perciò, è necessario incontrare i bisogni cognitivi e di intrattenimento del pubblico. I crime films sono aperti e flessibili nel riflettere le paure e conflitti causati dalle trasformazioni sociali. Una delle ragioni per cui il pubblico guarda questo tipo di contenuti è che danno una risposta, implicita o esplicita, al problema di sicurezza del presente. Il tema del crimine rappresenta un’opportunità di business straordinaria per l’industria cinematografica di ogni nazione. Per le sue funzioni di intrattenimento, non è facile identificare gli effetti dell’esperienza cinematografica degli spettatori, ma si dovrebbe anche considerare le analisi dell’immaginario collettivo di Morin il quale affermava che la cinematografia dei crime offre una chance per fuggire dalle soggezioni di ogni giorno alla legge e la burocrazia che lega gli uomini comuni.

Similarmente, la letteratura sui detective e i serial killers con un’alta vendita di libri non solo viene adattata sul grande schermo, ma portano all’ascesa di sequels, remakes e varianti. Da parte sua, le rappresentazioni cinematografiche sono così potenti in termine di stile, effetti e simboli che diventano un modello per la finzione narrativa e il linguaggio giornalistico. Studi psicologici hanno messo in luce il ruolo considerevole degli altri media e dei videogiochi nella rappresentazione della violenza come apporto ai fattori dei comportamenti aggressivi. Spostandoci dall’individuo ad un livello macro-sociale, i crime films sono stati paradossalmente accreditati di un effetto rassicurante. La figura del detective è un potente antidoto alla diffusione del senso di incertezza e di rischio che affliggeva un certo periodo storico. In più, i detective film hanno un doppio meccanismo di narrativa: da una parte c’è un crimine orribile che sembra irrisolvibile, dall’altro c’è l’investigazione che risolve i misteri attraverso un processo di scoperta e riflessione che è riconoscibile e prevedibile per lo spettatore. Generalmente, i crime film quasi sempre provano ad offrire una scusa plausibile al crimine e quindi ridurre lo stato di incertezza e shock che il crimine e la violenza può generare.

CRIME FILMS E RICERCHE CRIMINOLOGICHE L’approccio criminologico ai crime films ha una serie di importanti conseguenze teoriche e metodologiche. In generale, conduce a un arricchimento fondamentale della conoscenza accademica, per esempio riguardo i temi da affrontare, le discipline e i metodi di ricerca da utilizzare e anche forme di insegnamento. L’analisi dei crime films può aiutare a migliorare l’investigazione in molti aspetti della percezione e comprensione del crimine, della legge e giustizia nella società. Pensando agli studi delle complesse relazioni tra città e criminalità e tra la segregazione urbana e la violenza. L’enorme repertorio dei paesaggi urbani visti nei crime films può essere un eccellente fonte di riflessione e comparazioni. L’attenzione del ruolo dei media e la cultura popolare, trascurata dalla criminologia, è essenziale oggi nella nostra società satura dai media. È anche necessario, comunque, mettere a fuoco gli strumenti metodologici adottati per l’approccio ai crime films. Infatti, un approccio multidisciplinare ai crime films è sempre una buona idea. Ciò comporta lo studio del cinema crime con riferimento alle teorie criminologiche e sociologiche, le normative legali e i dati empirici disponibili. In più, le future analisi avranno bisogno di alzare l’attenzione ai crime films in termine di flusso costante di intertestualità contemporanea, quindi guardando la contaminazione e l’interferenza da altri generi ma anche a differenza tra le rappresentazioni romanzesco del crimine che sono film, televisione, romanzi, videogiochi e social media. Come dimostrato qui, c’è un collegamento tra crime film e l’ansia sociale, i dilemmi morali e i conflitti politici di ogni epoca. È per questa ragione che il genere crime film è stato capace di evolversi con grande flessibilità, godendo costantemente successo dal pubblico e ci si aspetta che continui così per il futuro.

ROMANZO POLIZIESCO L’azione decisiva che si svolge nel giallo è un processo di decifrazione dell’enigma portato a compimento dalla figura del protagonista, il detective. Il fascino di molta letteratura poliziesca risiede nell’attesa; la risoluzione finale può non essere geniale e non essere all’altezza dell’aspettative o la verosimiglianza della conclusione ma è il suo meccanismo che conta. L’idea dominante dello scientismo (movimento culturale nato dal positivismo) fu quella che solo il metodo delle scienze sperimentali fosse quello “vero” fondata sull’osservazione dei fatti e dell’esperimento. Tema dominante del secolo quindi fu la scienza come ricerca della verità. Infatti, a questo paradigma si alimenterà non solo la letteratura generale e la nascente sociologia, ma anche il romanzo poliziesco, quello tradizionale e logico-deduttivo che nasce già plasmato dalla curvatura storica dell’esperienza di un dato tempo ovvero del positivismo.

Nel mondo della logica formale non esiste il mistero esiste il problema. Il mistero di un delitto è per Sciascia un problema: ci sono dei dati, cioè degli indizi, che debbono necessariamente portare a una soluzione. Secondo Kraucauer il romanzo poliziesco tradizionale concorda con la filosofia conclusa dell’immanenza, ma in quanto tale implica la fine senza includere la realtà. Vengono in tal modo posti in evidenza gli elementi costitutivi della struttura del poliziesco delle origini, la fiducia nella scienza che deduce dal fatto la verità, l’inesistenza del mistero e conseguentemente la certezza della. È alla necessità della certezza della soluzione, di stampo positivista, che diviene ossessione e illusione del positivismo. Questa necessità della certezza della soluzione, della sua verità, che anche se con finalità diverse, è rivelata da Kraucauer e da Sciascia, travalica l’immediatezza del suo enunciato. Il romanzo poliziesco, facendosi espressione di tale logica offre il suo più forte contributo: un contributo assolutamente consolatorio. È una forma di rassicurazione nel mondo concluso di una classe sociale dominante, all’interno della...


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