Dante-Alighieri - file pdf on line di riassunto sulla vita e opere di dante alighieri PDF

Title Dante-Alighieri - file pdf on line di riassunto sulla vita e opere di dante alighieri
Author jobia Es
Course Storia Dell'arte Medievale 1 (mod.a)
Institution Università degli Studi di Cagliari
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© Più Di Sei, 2018

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Dante Alighieri Ciao, sono Beatrice di Più Di Sei. Benvenuto in questa nuova lezione di letteratura italiana. Oggi parleremo di Dante Alighieri, l’uomo che viene considerato il padre della letteratura italiana.

Perché si studia? 1. diede al volgare la dignità di una lingua letteraria, innalzandolo al livello del latino e dimostrandone la versatilità e la bellezza. 2. diede alla poesia nuovi contenuti e nuove forme. Iniziatore dello Stilnovismo, costruì una lingua dolce e piana che successivamente influenzò Petrarca e la poesia lirica. 3. fu un uomo immerso nel suo tempo, coinvolto nelle travagliate vicende politiche di Firenze ed esule poeta girovago.

Biografia Nasce nel 1265 a Firenze, è figlio di Alighiero Alighieri, un prestasoldi con la fama di ● essere un usuraio, la sua è una famiglia di piccola nobiltà. All’epoca Firenze era una città che stava crescendo molto rapidamente per i suoi floridi commerci e aveva una vita politica molto complessa. Vediamo in che senso. Allo scontro tra i Guelfi, sostenitori del Papa, e Ghibellini, che invece sostenevano il potere ● imperiale, si aggiungeva la spaccatura all’interno dei Guelfi stessi. Infatti esistevano due fazioni. I Bianchi facevano capo alla famiglia dei Cerchi, mentre i Neri erano guidati dalla famiglia Donati. I due schieramenti erano perennemente in lotta e prevalsero alternativamente. Dante era vicino ai Guelfi Bianchi, anche se dopo il suo esilio dalla città si avvicinò notevolmente alle posizioni ghibelline. La situazione delicata di Firenze influenzò profondamente la vita privata di Dante. Infatti, ● sposò Gemma Donati, che apparteneva ad un ramo minore di quella potente famiglia. L’unione era stata concordata dai genitori esclusivamente per motivi politici. E Dante di politica se ne intendeva! Per conservare il proprio titolo, infatti, si iscrive alla corporazione dei farmacisti. Nel 1300 viene eletto tra i sei Priori, magistrati in carica del governo della città. In quel periodo si prese il provvedimento di allontanare i cittadini più belligeranti da Firenze, in modo da attenuare lo scontro acceso tra le due fazioni. Tra gli esiliati, c’era anche un carissimo amico di Dante, Guido Cavalcanti, che allora era l’intellettuale più importante di Firenze e godeva di una certa fama in tutta Italia. Nel 1301 i Neri ribaltano la situazione e prendono il controllo della città. Ora è Dante ad ● essere sotto accusa, precisamente di baratteria, ossia di corruzione. Viene processato, riconosciuto colpevole e condannato all’esilio, mentre sta svolgendo un’ambasceria presso il Papa, Bonifacio VIII. Il Pontefice mirava ad estendere, attraverso il sostegno dei Guelfi Neri, il suo controllo su Firenze. Per questo Dante lo considerava una sciagura per la città e per la Chiesa tanto che, nella Commedia, lo ritrasse all’Inferno. Da adesso in poi, il poeta Passerà il resto della vita girovagando per la penisola, approdando di corte in corte e beneficiando dell’ospitalità dei grandi signori, che se ne serviranno come ambasciatore e diplomatico. Negli ultimi anni della sua vita trova ricovero a Ravenna, dove viene accolto dal signore Guido Novello da Polenta.

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Formazione Dal punto di vista teologico, Dante venne profondamente influenzato dall’esperienza dei ● francescani e dei domenicani, presenti a Firenze a Santa Croce e a Santa Maria Novella. Alla sua formazione poetica e culturale contribuì notevolmente il suo soggiorno a Bologna, ● dove conobbe Guido Guinizzelli e dove nacque lo Stilnovismo. Forse è il momento di capire che cosa sia questo stilnovismo. Si tratta di un nuovo modo di fare poesia. Distanziandosi notevolmente dalla scuola toscana, il tema dell’amore e la figura della donna vengono affrontati avvalendosi di uno stile dolce e piano, come Dante sottolinea nel XXIV canto del Purgatorio. La struttura del periodo è paratattica, e si abbandona l’uso ridondante di figure retoriche. Ed ora arriviamo al momento che tutti stavate aspettando: Parliamo di Beatrice. Senza ● dubbio la vita e la poesia di Dante furono fortemente influenzate dall ’incontro con lei, Bice Portinari, donna fiorentina che diventerà la musa ispiratrice del poeta. La sua figura è ormai l’icona della donna-angelo, in grado di suscitare il sentimento d’amore più puro, in grado di avvicinare l’uomo a Dio. Dante incontrò per la prima volta Beatrice a nove anni. La vita di questa giovane terminò molto presto: presumibilmente l’8 giugno 1290. il giorno ci è noto grazie all’opera Vita Nuova di Dante, ma probabilmente si tratta di una data simbolica.

Il suo pensiero Senza alcun dubbio, Dante si dimostra un poeta molto versatile, innanzitutto per quanto ● riguarda i temi che affronta. Oltre a quelli cari agli Stilnovisti, tra cui i numerosi sonetti la cui protagonista è Beatrice, Dante si dedica alla stesura di prosimetri, ossia di opere in cui si alternano dei componimenti poetici e dei testi di raccordo che fungono da analisi e contestualizzazione della poesia stessa, come per esempio la vita nuova. Insomma, è come se si parafrasasse da solo. L’autore scrive anche dei trattati, sia in volgare sia in latino. E, ovviamente, la Divina Commedia, senza dubbio il fondamento della letteratura italiana, che presenta in sé la summa di moltissimi temi e generi letterari diversi. Dante affronta spesso dei temi politici, etici, morali e teologici in una forma nuova. Dal punto di vista linguistico, il poeta conferisce dignità al volgare, rendendolo una lingua ● letteraria. La sua abilità nell’uso di diversi registri linguistici, parole di diversa provenienza geografica e di numerosi neologismi viene definita plurilinguismo. Le innovazioni dantesche investono anche la metrica. Si ritiene che sia stato lui ad ● introdurre in Italia la sestina provenzale. Trovi una definizione e degli esempi qui: http://www.treccani.it/enciclopedia/sestina_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ . Probabilmente inventò anche la terzina, impiegata nella Commedia. Dante venne riconosciuto dai poeti che lo seguirono come l’iniziatore di un’epoca letteraria ● nuova. Boccaccio scrive un Trattatello in laude di Dante, all’interno del quale si legge: o “Secondo il mio giudicio egli primo non altramenti tra noi Italici esaltò e recò in pregio (la lingua volgare), come la loro lingua Omero tra i Greci e Virgilio tra i Latini.” o Dante viene quindi associato ai più grandi tra i poeti del passato, diventando in poco tempo un intramontabile classico.

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Le sue opere La produzione letteraria di Dante è vastissima, e come abbiamo già detto, include opere in ● volgare e in latino. Vediamole insieme.

Latino De Vulgari Eloquentia: è l’emblema della strenua difesa da parte di Dante della lingua ● volgare come lingua letteraria. È un trattato in lingua latina indirizzato agli uomini di cultura che consideravano il volgare una lingua troppo grezza per poter divenire strumento poetico. Il progetto dell’autore prevedeva quattro libri, ma anche quest’opera rimase incompiuta. De Monarchia: è un trattato in lingua latina, in tre libri, all'interno del quale Dante affronta ● un tema problematico che segna tutto il medioevo: la lotta tra potere temporale e spirituale, la pretesa dai Papi di controllare gli imperatori e viceversa. Dante espone quindi la cosiddetta teoria dei due soli. distingue il ruolo dei due contendenti, a cui Dio ha assegnato dei compiti differenti. L'imperatore deve occuparsi della sfera terrena della vita mentre il Papa è responsabile della cura delle anime. Dante quindi fa cadere ogni pretesa del papa, in particolare di Bonifacio VIII, di esercitare qualunque forma di potere temporale. Epistole: sono 13 componimenti in lingua latina che trattano di temi politici, autobiografici ● e letterari. La XIII, dedicata alla Commedia, viene considerata apocrifa. Ma è il volgare la lingua preferita da Dante, e la impiegò in diverse opere.

Volgare Le Rime sono una raccolta delle poesie composte dalla giovinezza fino all’inizio della ● composizione della Commedia. Sono raggruppate in tre sezioni, anche se questa divisione non venne operata da Dante: vi sono le rime della giovinezza, le rime della maturità e quelle dell’esilio. La Vita Nuova, come abbiamo detto, è un prosimetro, che ripercorre la vita del poeta ● attraverso le tappe fondamentali della vicenda amorosa che lo lega Beatrice. Le liriche contenute nell’opera sono 31. Si ritrovano i temi tipici dello Stilnovismo, soprattutto l’immagine di una donna angelo in grado di portare salvezza e consolazione con il suo solo apparire, quasi si trattasse di un personaggio celeste. La morte di Beatrice priva Dante della sua presenza, ma il suo amore per lei lo spinge a cercare consolazione innanzitutto nella ragione e nella filosofia, poi, appresi i limiti di queste due, a rivolgersi a Dio e alla cura della propria anima. Beatrice diverrà così l’incarnazione della teologia, colei che spinge Dante verso Dio, viaggio che egli illustra nella sua Commedia. Il Convivio è un altro prosimetro, la cui composizione è collocata in un arco di tempo tra il ● 1303 e il 1308. Il titolo riprende il tema del banchetto come luogo prediletto di dialogo tra intellettuali e di scambio di conoscenze e saggezza. L’opera avrebbe raccolto 15 trattati di argomento filosofico, ma rimase incompiuta. Nel secondo trattato vengono illustrati i quattro livelli di lettura secondo cui si può interpretare un testo: letterale, morale, allegorico e anagogico. Ne è un esempio concreto la Divina Commedia. La Divina Commedia è l’essenza del genio poetico dantesco. Si tratta un poema di notevole ● estensione ripartito in tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) a loro volta divise rispettivamente in 34, 33 e 33 canti. L'opera racconta il viaggio di Dante attraverso i luoghi dell’oltretomba, sotto la guida di Virgilio prima e di Beatrice e San Bernardo poi. Il culmine del suo viaggio salvifico è la visione stessa di Dio. Nel suo percorso Dante incontra numerosi personaggi

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che in vita si sono distinti per un particolare vizio o virtù e che, nella morte ne sono diventati l'emblema. Data la complessità dell’opera, la affronteremo nello specifico in un video dedicato. Nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321, Dante muore di malaria. In che modo però la sua vita ha segnato la nostra? Lasciamolo raccontare a Roberto Benigni: “Conosceva tutte le passioni umane, proprio tutte. Attratto dalle cose bellissime e dalle cose bassissime. Stava attento ma era attratto anche dal fascino del male. [...] Ma a parte tutte le innovazioni si ama Dante, proprio perché parla di noi, di ognuno di noi. Nessuno conosce meglio le passioni umane, il profondo dell'animo umano come lo conosce Dante.” -

Roberto Benigni

Questo è tutto per quanto riguarda Dante. Se il nostro video ti è piaciuto, non dimenticare di mettere mi piace e lasciare un commento. Per rimanere aggiornato e non perderti i prossimi video, incluso quello sulla divina commedia, ricordati di iscriverti al canale! A presto....


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