Riassunto relativo alla vita e alle opere di Quasimodo PDF

Title Riassunto relativo alla vita e alle opere di Quasimodo
Course Letteratura Italiana
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
Pages 3
File Size 74.8 KB
File Type PDF
Total Downloads 46
Total Views 130

Summary

all'interno del documento sono riportate le informazioni relative all'autore Quasimodo...


Description

QUASIMODO

Salvatore Quasimodo, nato a Siracusa nel 1896 e morto a Napoli nel 1968, ha avuto una consistente esperienza di produzione poetica ermetica, tanto da diventare un autorevole punto di riferimento per la cosiddetta seconda generazione dei poeti ermetici. Le sue prime raccolte di poesie, Acque e terre ed Oboe sommerso seguono infatti i moduli dell'ermetismo (frequenti analogie, rarefazione del lessico, sintassi ellittica, versi pausati). Ma dopo la raccolta del 1942 ED È SUBITO SERA, si colloca pure nel solco dell'ermetismo, la meditazione di Quasimodo sul dolore dell'uomo si arricchisce, in conseguenza della tragedia della seconda guerra mondiale, di nuovi motivi: GIORNO DOPO GIORNO (1947) segna l'evoluzione del suo linguaggio poetico in direzione di un verso più discorsivo e di una sintassi più piana, nonché la storicizzazione del dolore che viene rapportato alla tragedia della guerra. Si compie così il superamento dell'ermetismo. Sempre a questa stagione post ermetica appartengono le ultime raccolte: La vita non è un sogno, La terra impareggiabile, Dare e avere. Da ricordare infine le pregevoli traduzioni dei Lirici greci. A suggello della sua opera, Salvatore Quasimodo è stato insignito nel 1959 del premio Nobel per la letteratura. Si può parlare di un mito della Sicilia nelle prime raccolte poetiche di Quasimodo perché in Acque e terre ed Oboe sommerso, esprime, secondo i modi dell'ermetismo, i ricordi dell'infanzia e della terra siciliana, entrambe ripensate nostalgicamente come un'età dell'innocenza, un sogno di purezza per sempre perduta. Quasimodo si sente come sradicato: proprio per questo ripensa la sua Sicilia in una dimensione nello stesso tempo dolorosa e mitica. L'esperienza della guerra e della Resistenza ha portato Quasimodo ad arricchire la meditazione sul dolore umano; nelle poesie di Giorno dopo giorno è evidente la partecipazione al dramma dell'umanità offesa e colpita nei suoi più elementari valori civili. Il dolore viene storicizzato, in quanto messo in diretto rapporto con la tragedia della guerra. Cambia pure il linguaggio poetico che, si distende in una dimensione discorsiva, acquisendo ampiezza narrativa, adatta a comunicare un messaggio di denuncia e di lotta. Tra i componimenti più significativi della raccolta Giorno dopo giorno meritano una citazione particolare: Alle fronde dei salici, una poesia ispirata dalla situazione italiana durante la seconda guerra mondiale: lo strazio, la sofferenza, l'offesa arrecata alla dignità umana rivivono in espressioni cariche di significato, come il piede straniero sul cuore, l'urlo nero della madre, il figlio crocifisso sul palo del telegrafo, espressione quest'ultima che trasferisce su un dato di vita moderna, il palo del telegrafo, l'antico supplizio. Di fronte ai tragici eventi della guerra, ai lutti e alle rovine, un poeta non può far altro che appendere alle fronde dei salici la propria cetra. Ma anche nella poesia Uomo del mio tempo c'è la denuncia severa della guerra: l'ultimo conflitto mondiale ha determinato in Quasimodo un nuovo

impegno etico e civile contro le barbarie ancora presenti tra gli uomini del ventesimo secolo. L'uomo moderno è erede di Caino, è violento e animato dall'odio, sempre capace di uccidere, se mai con l'ausilio della scienza esatta. Non resta altra salvezza alle giovani generazioni che dimenticare i padri e la loro violenza, lasciare che le loro tombe affondino nella cenere degli incendi da loto scatenati nel mondo, nella speranza che il mondo nuovo che deve sorgere sia davvero un mondo di pace.

ANALISI DEL TESTO UOMO DEL MIO TEMPO Salvatore Quasimodo lancia un appello perché un futuro di pace, di umana fratellanza possa prospettarsi alle giovani generazioni. L’uomo di oggi - egli dice - nella sua antica abitudine all’odio e alla violenza, è ancora quello dell’epoca della pietra, e della fionda. Anzi, gli strumenti di morte di cui oggi si avvale, grazie ai progressi della scienza e della tecnica, sono molto più efficaci. L’uomo di oggi uccide ancora, come sempre; il suo cuore è rimasto duro e feroce come quello di Caino quando uccise il fratello Abele. Ma se i figli, cioè i giovani di oggi, riusciranno a dimenticare il sangue fatto scorrere dai loro padri, a cancellare l’odio verso i loro fratelli lasciato loro in eredità, rinasceranno tempi nuovi, di serenità e di pace. L’uomo a cui si rivolge il poeta nel titolo della poesia, è un uomo delle generazioni passate, che hanno portato morte, distruzione e barbarie; infatti, il poeta che compone questa poesia ha sotto gli occhi gli orrori della seconda guerra mondiale, che hanno sconvolto il suo animo. Nella poesia, l’argomento principale (e di cui vuole renderci partecipi il poeta) è quello di superare l’odio, le barbarie e la distruzione dell’uomo del passato e creare un futuro di pace e fratellanza. Il testo poetico è stato scritto dopo la fine Seconda guerra mondiale, infatti il poeta fa riferimento alle terribili armi che sono state utilizzate in questo conflitto e alla scienza che è stata piegata allo sterminio. La lirica è facilmente divisibile in due parti: la prima dal verso uno al verso tredici, mentre la seconda da questo punto alla fine. Nella prima parte il poeta rivolge la poesia a tutti gli uomini del passato, partendo da Caino, il primo uomo ad uccidere, ed arrivando fino alla Seconda grande guerra. Nella seconda parte, invece, la poesia è scritta per noi uomini di oggi. Il poeta esorta vivamente noi giovani a dimenticare i nostri padri. Anche gli scienziati, secondo il poeta, sono degli uomini da dimenticare nei loro sepolcri, il quanto hanno piegato la scienza, creandone una loro, attua allo sterminio. La poesia si rivolge a tutti gli uomini del nostro tempo, chiedendoci di dimenticare gli scempi, per creare una società migliore, serena e pacifica.

COMMENTO

Secoli e millenni di civiltà e di progresso non sono riusciti a mutare l'uomo e i suoi brutali; egli è ancora simile all'uomo delle caverne: la stessa violenza insana e omicida guida le sue azioni; ha solo inventato più efficaci e rapidi strumenti di rovina e di morte. Il poeta, con un linguaggio accalorato e vibrante di immagini crude e realistiche, condanna duramente chi persiste ancora nella follia che ha disseminato la storia del mondo di guerra e di stragi; ma l'accalorato invito ai giovani a dimenticare gli errori dei loro padri per costruire un mondo nuovo su basi d'amore, è indice della sua fede nel futuro e in uomini migliori.

POESIE E DISCORSI SULLA POEASIA: libro Quasimodo Frasi importanti tratte dal libro: “Quest’uomo che giustifica il male come necessità, un bisogno al quale non ci si può sottrarre. Quest’uomo che aspetta il perdono evangelico tenendo in tasca le mani sporche di sangue. Rifare l’uomo: questo è il problema capitale, questo è l’impegno che oggi il poeta deve assumere.” Da questo si intende che l’impegno del poeta è quello di prendere atto di quello che succede nel tempo, denunciare e prendersene le conseguenze. Oggi il compito dei poeti è quello di scrivere poesie in cui si denunciano i comportamenti animaleschi degli uomini....


Similar Free PDFs