definizione Positivismo PDF

Title definizione Positivismo
Course Filosofia 5 anno
Institution Liceo (Italia)
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definizione di positivismo in chiave filosofica ...


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Positivismo La caratteristica generale del positivismo e’questa fiducia sconfinata nella scienza che e’uno strumento in grado di risolvere qualunque problema, materiale, morale, spirituale, fornisce sempre la risposta migliore. La sociologia di Comte nasce proprio con l’idea di applicare un criterio scientifico allo studio della società e poter quindi trovare un modo per risolvere i problemi determinati dalla rivoluzione industriale. E’un metodo che vale sia per la natura che per gli aspetti spirituali e sociali. Questo però non significa che la filosofia debba essere abbandonata, il ruolo che i positivisti riconoscono alla filosofia e’ quello di mettere a confronto le varie metodologie scientifiche per riconoscere gli elementi in comune, la filosofia mantiene il suo ruolo in termini di epistemologia, come filosofia della scienza cioè trovare gli elementi invarianti, le costanti, mettere a confronto. Questa fiducia illimitata nella scienza porta come conseguenza la convinzione che attraverso la scienza l’uomo potrà seguire sempre ed esclusivamente un percorso di miglioramento, fiducia nella scienza vuol dire fiducia nel progresso. Attraverso la scienza l’uomo potrà migliorare continuamente la propria condizione sia di benessere materiale fisico che spirituale e quindi sempre grazie alla scienza alla fine si potrà arrivare ad una condizione di pace universale, di solidarietà di benessere diffuso dove verranno meno i presupposti delle guerre, delle disuguaglianze, della povertà. Ovviamente non e’andata cosi. Un aspetto paradossale di questa convinzione: in ogni caso ancora una volta si identifica un elemento come in grado di spiegare tutta la realtà quindi non e’ un caso che il positivismo si sia sviluppato in epoca romantica, gli altri romantici, in modo completamente diversi magari ma un tratto comune del romanticismo e’ questo, l’identificazione di un aspetto in grado di spiegare tutta la realtà che fosse un principio ideale o altro. In qs caso e’ la scienza, il metodo scientifico e’ la chiave della realtà , per Hegel era la ragione universale, per Shopenauher era la volontà, ecc… alla fine e’un modo di infinitizzare la scienza, e’ un modo di attribuire alla scienza un valore metafisico perché la scienza e’ in grado di spiegare qualunque cosa, e’ la chiave interpretativa di ogni aspetto della realtà e quindi di migliorarlo. I positivisti criticavano gli idealisti ovviamente per questa concezione spiritualistica della realta’ per cui il termine metafisica in bocca ad uno scienziato, ad un filosofo positivista era quasi un insulto, in realta’ loro hanno ragionato allo stesso modo perche’hanno attribuito alla scienza lo stesso valore, la stessa incrollabile fiducia, sono stati dogmatici anche i positivisti cioe’hanno considerato la scienza come un dogma, u principio assoluto magari su un piano laico, non religioso, alla scienza non viene attribuito un potere o una natura divina come poteva essere la ragione universale di Hegel quindi una concezione immanentistica della realta’ cioe’ la scienza si occupa dell’immanente di cio’ che e’li’ davanti a te non dell’immanenza, cio’che trascende dai limiti della scienza per un positivista non esiste quindi non merita di essere considerato. Alla fine una concezione messianica anche quella dei positivisti cioe’un futuro di progresso. di miglioramento, di felicita’, di pace, una visione messianica non basata sulla religione, sulla filosofia idealista ma basata su

questo nuovo modo di osservare la realta’ ( visione messianica = un certo modo di pensare ha come scopo quello di salvare la gente, e’ una visione salvifica, Gesù mandato sulla terra per salvare l’umanita’ intera). In questo caso non si parla di una dimensione religiosa ma scientifica, alla scienza viene attribuito lo stesso ruolo che su un piano religioso era stato riconosciuto a Gesù Cristo, quello di salvare l’umanita’ , Gesù chiede di convertirsi per salvarsi, i positivisti chiedono di interpretare tutta la realta’ secondo quello che la scienza e’ in grado di spiegare, solo lei puo’ salvare l’umanita’, missione messianica. I positivisti dicevano ai filosofi idealisti basta con la metafisica e hanno trasformato la scienza in una metafisica perche’le hanno attribuito un insieme di possibilita’, tutte, che significa fare della metafisica, andare al di la ‘ dei limiti della scienza. Ma la scienza puo’ fornire delle spiegazioni in un certo ambito di problemi ma non in tutto. Analogie e differenze con l’illuminismo. Qs fiducia nella scienza presenta delle analogie ma anche delle differenze con la concezione illuministica perche’ il pensiero illuminista ugualmente attribuiva grande fiducia nella ragione ma il pensiero illuminista si oppone in qualche modo interpretando le esigenze, i problemi di una borghesia in ascesa , il pensiero illuminista entra in conflitto con l’ordine costituito, la ragione combatte un sistema sociale, politico considerato inadeguato, superato. Quindi se la mentalità illuminista e’ servita per certi aspetti alla borghesia per ribaltare un ordine sociale cioe’ ha portato poi alla rivoluzione francese, quello stesso atteggiamento razionalista che ritroviamo nei positivisti invece da strumento per forzare un sistema diventa uno strumento per consolidarlo quel sistema perché nel frattempo la borghesia aveva ottenuto il suo scopo e quindi la scienza serve come strumento alla borghesia per costruire sempre nuove fabbriche, per sfruttare sempre in maniera sempre più inaccettabile i proletari, Quella positivista e’ diventata un’ideologia che si pone al servizio della borghesia. In sostanza l’illuminismo fu un’ideologia rivoluzionaria sulla base dei lumi della ragione hanno ribaltato un ordine sociale secolare, il positivismo comunque era riformista perche’ vuole comunque studiare la societa’ per cercare di migliorarla ma antirivoluzionario. C’e’un altro aspetto: il razionalismo degli illuministi era certamente antimetafisico perché voleva razionalizzare il mando ma anche antidogmatico cioè la ragione illuminista vuole anche criticare, illuminare se stessa, Kant ha provato a fare questo, portare la ragione dinanzi al tribunale di se stessi. Nel pensiero illuminista c’e’la convinzione che la ragione, criticando se stessa, possa sempre cambiare, migliorare. Invece la fiducia nella scienza dei positivisti e dogmatica, la scienza non si discute, e’ un metodo indiscutibile, assolutizzano la scienza, e’ l’unico sistema valido, tutto il resto e’ superstizione....


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