Dizionario di Pedagogia Bertagna PDF

Title Dizionario di Pedagogia Bertagna
Author Alessandra Calzi
Course Istituzioni di Pedagogia
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Summary

Trascrizione delle Slide dell'insegnante Sandrone su: Dizionario di Pedagogia (Bertagna)...


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DIZIONARIO DI PEDAGOGIA 1. COMPETENZA UNA PAROLA, TANTE DEFINIZIONI  Definizione etimologica Cum: conpetre: dirigersi verso, cercare Cumpetre: tendere, incontrarsi in un punto e, in senso figurato, essere padrone, essere adatto a ...  Definizione concettuale 1) Significato economico-professionale competente è colui che manifesta un agire ritenuto esperto da altri esperti, in un determinato campo teorico o pratico-professionale 2) Significato educativo-didattico competente è colui che risolve al meglio un problema, un compito o un progetto mobilitando tutte le componenti della persona, valorizzando le giuste collaborazioni con gli altri, tenendo conto della complessità teorica, tecnica e pratico-morale della situazione nel contesto dato e, infine, del giudizio esperto di chi è già stato riconosciuto competente nello stesso campo di azione In campo pedagogico-didattico, oggi è ritenuto “competente” colui che ha trasformato le proprie capacità in un agire consapevole, autonomo e responsabile che gli permette di affrontare bene, per sé e per gli altri, in una determinata situazione, la risoluzione di compiti, l’elaborazione di progetti, utilizzando al meglio tutto il sapere posseduto e le risorse, interne ed esterne, a sua disposizione 

IN AMBITO ECONOMICO-PROFESSIONALE: o TAYLOR (1911): seguendo l’applicazione “scientifica” del principio della divisione del lavoro, e’ competente colui che, nei tempi prestabiliti e attraverso tecniche procedurali-operative standardizzate, giunge alla realizzazione di determinati prodotti o MC GREGOR: MODELLO DELLE HUMAN RESOURCE Dalla quantità alla qualità, dall’uomo che esegue meccanicamente un compito a quello capace anche di interpretarlo, attribuirgli un senso (per sé e per gli altri) e di eseguirlo in stretta relazione con gli altri o MC CLELLAN prestando attenzione all’azione nel momento in cui si svolge, osserva le azioni dei soggetti per individuare indicatori predittivi ed esplicativi rispetto a performance lavorative future BEI – behaviour event interview

o GIAPPONE: TEORIA DELLA QUALITA’ TOTALE DEL LAVORO: la competenza come espressione di un apprendimento avvenuto in una dimensione capace di coniugare, nell’organizzazione produttiva, conoscenza tecnica e pratica, rigore scientifico, relazionalita’ e creativita’ o NUOVO MILLENNIO nell’esigenza di ogni impresa di identificare le proprie competenze distintive per farne dei punti di forza in un mercato sempre piu’ veloce, competitivo e globale, la competenza del lavoratore viene vista come caratterizzata da mobilita’ e trasferibilita’ IL DIBATTITO DAL MONDO DELL’ ORGANIZZAZIONE LAVORATIVA QUALI MODELLI EPISTEMOLOGICI E ANTROPOLOGICI HA INFLUENZATO RISPETTO AL TEMA DELLE COMPETENZE AFFRONTATO DALLA PEGAGOGIA? 1. MODELLO COMPORTAMENTISTA: taylorismo:  RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI DI LAVORO  STANDARDIZZAZIONE DELLE TECNICHE E DEI RISULTATI Comportamentismo: COMPETENZA = si acquisisce attraverso un percorso dettagliato che scompone l’oggetto da apprendere in tante parti quante sono le diverse prestazioni che permetteranno di esibire la performance finale, testimone dell’avvenuta acquisizione = e’ competente colui che, ripetutamente esposto a stimoli positivi condizionanti, si ritiene abbia acquisito, stabilmente e sistematicamente, determinati comportamenti (competenze) misurabili e osservabili ritenuti validi per la soluzione, presente e futura, di determinati problemi A SCUOLA→DIDATTICA PER OBIETTIVI == MASTERY LEARNING

2. MODELLO COGNITIVISTA - COSTRUTTIVISTA  CHOMSKY (1965) La competenza linguistica è il risultato di una serie di performance che dipendono non solo dall’ambiente, ma anche dal soggetto nel suo processo attivo di costruzione di conoscenza  PIAGET (1926) “SCHEMA OPERATORIO”

 RICERCA FRANCOFONA (anni’90) Attenzione al soggetto che sviluppa le proprie competenze a partire dall’esperienza e, in situazioni anche complesse, richiama le proprie conoscenza coniugandole con motivazione, impegno personale, risorse interne ed esterne 3. MODELLO PERSONALISTA l’apprendimento personale non è mai riducibile a “qualcosa di esterno” al soggetto (sia esso un comportamento o un contenuto cognitivo), ma necessita di un “chi” autonomo libero e responsabile la competenza e’ l’insieme delle buone capacità potenziali di ciascuno portate unitariamente al miglior compimento possibile nelle particolari situazioni date QUALI IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE DIDATTICHE? i diversi modi di intendere la parola “competenza” comportano determinate implicazioni didattiche e retroagiscono su tutti i livelli del processo di apprendimento e di insegnamento

COME PROMUOVERE AL COMPETENZE PERSONALI?

MEGLIO,

E

IN

MODO

ARMONICO,

TRE PROBLEMI: 1. PROGETTAZIONE E/O PROGRAMMAZIONE ? 

MODELLO COMPORTAMENTISTA O COGNITIVISTA :

PROGRAMMARE E PROGETTARE PER COMPETENZE: COMPETENZA = OBIETTIVO EDUCATIVO E DIDATTICO-DISCIPLINARE ==== individualizzazione dell’insegnamento 

MODELLO PERSONALISTA:

PROGETTAZIONE A PROGRAMMARE: • PROGETTARE = INDIVIDUARE I CONTENUTI, GLI SCENARI, ECC. NEI QUALI PROMUOVERE LE COMPETENZE (sfondo o contesto) • PROGRAMMARE = DALLA PROGETTAZIONE ALL’AZIONE DIDATTICA ===== personalizzazione dell’insegnamento

2. RICONOSCERE LE COMPETENZE  MODELLO COMPORTAMENTISTA: comportamenti = prova dell’acquisizione delle competenze attese e delle relative tecniche per il loro consolidamento/rinforzo  MODELLO COGNITIVISTA: costruzione socialmente condivisa delle conoscenze e delle strutture concettuali che caratterizzano i diversi settori disciplinari previsti nel curricolo e ne favoriscono l’applicazione (?)  MODELLO PERSONALISTA: manifestazione di azioni decise/volute dagli studenti per risolvere problemi, eseguire compiti in situazione, ecc. 3. VALUTARE LE COMPETENZE  MODELLO COMPORTAMENTISTA: DOCUMENTAZIONE QUANTITATIVO- DESCRITTIVA E DOCIMOLOGICAMENTE OGGETTIVA  MODELLO COGNITIVISTA: DATO MISURABILE, MA CORROBORATO DA IPOTESI SUI PROCESSI MENTALI CHE LO SOTTENDONO NELL’APPLICAZIONE PRATICA MODELLO PERSONALISTA: LA DIMENSIONE PRECEDENTE SI ACCOMPAGNA A PROVE DI EVIDENZA (OSSERVAZIONE), NARRATIVE, ERMENEUTICHE 

IL PROBLEMA DEI PROBLEMI: QUALE ORGANIZZAZIONE (SCOLASTICA, DI APPRENDIMENTO NON FORMALE COMUNITARIA, ECC...) FAVORISCE LO SVILUPPO E LA MANIFESTAZIONE DI COMPETENZE IN SENSO PERSONALISTA? SE LA REALTA’ E’ ANCORA MOLTO LONTANA SONO POSSIBILI AVVICINAMENTI TRAMITE LA PROSPETTIVA COSTRUTTIVISTA?



LA COMPETENZA NEL SISTEMA EDUCATIVO FORMALE ...OGGI

1. DESECO

2. Quadro Europeo permanente (EQF)

delle

Qualifiche

per

l’apprendimento

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: 1. Competenza nella madrelingua 2. Competenza nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare a imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Senso di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale

di base

in scienza

e

3. RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO 22 MAGGIO 2018: competenze chiave per l’apprendimento permanente 1. competenza alfabetica funzionale; 2. competenza multilinguistica; 3. competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria (STEM); 4. competenza digitale; 5. competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare; 6. competenza in materia di cittadinanza; 7. competenza imprenditoriale; 8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

4. SOFT SKILL PREVISTE IN EPOCA DI INDUSTRIA 4.0 (2020) SECONDO IL WORLD ECONOMIC FORUM LLC 1. RISOLVERE I PROBLEMI 2. PENSARE IN MODO CRITICO 3. ESSERE CREATIVO 4. GESTIRE LE PERSONE 5. LAVORARE IN GRUPPO 6. POSSEDERE INTELLIGENZA EMOTIVA 7. PRENDERE DECISIONI 8. ESSERE ORIENTATO AL SERVIZIO 9. ESSERE NEGOZIATORE 10. ESSERE FLESSIBILE NORMATIVE: 

Regolamenti recanti revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei, degli Istituti tecnici e professionali (2010)



Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012)

2. CAPACITA’  Definizione etimologica Dúnamis: potenza Capácitas: disposizione al prendere, all’afferrare, al contenere 

DEFINIZIONI FUORVIANTI NELLA NORMATIVA EUROPEA:

Abilità = capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto dell’EQF le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze = comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto dell’ EQF le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. CAPACITA’ = abilità = competenza ???  Definizione concettuale: 1) atto del soggetto che si impadronisce di qualche cosa che non ha, ma che gli appartiene come propria specifica possibilità di realizzazione di sé; 2) potenzialità dell’essere umano a fare, pensare, agire, in presenza di condizioni ambientali e sociali favorevoli. APPROFONDIMENTO PEDAGOGICO – DIDATTICO 

ARISTOTELE

DÚNAMIS COME FORZA GENERATIVA IN GRADO DI PRODURRE UN MUTAMENTO  tale forza appartiene indistintamente a esseri inanimati, animati, umani?  come utilizza la propria dúnamis l’essere umano, dotato di lógos? Nell’uomo la dúnamis è la capacità che, pur potendo sceglieredi produrre cambiamenti tra due contrari,è per natura orientata al cambiamento positivo.



Quando l’uomo “agisce” umanamente? Quando realizza capacità elementari o complesse, genetiche o acquisite? EVIDENZE PEDAGOGICO-DIDATTICHE

1) Capacità =/ competenze. 2) Se ogni uomo possiede tutte le capacità che sono proprie dell’anima umana, ne consegue che solo un’azione educativa e didattica fondata sui criteri di intenzionalità, razionalità, libertà e responsabilità è in grado di favorire la trasformazione delle capacità di ciascuno in vere e proprie competenze. QUALE ANTROPOLOGIA PEDAGOGICA?  ROUSSEAU: Ogni essere umano possiede per contraddistinguono l’uomo in generale

natura

tutte

le

capacità

che

 HELVETIUS: Ogni essere umano è il risultato dell’educazione, della cultura, della natura fisico–genetica, dell’ambiente NUSSBAUM Le “capacità combinate” come somma interattiva di capacità innate e interne e di capacità promosse dall’ambiente di riferimento 

QUALI IMPLICAZIONI DIDATTICHE? ENTRO QUALE PROSPETTIVA (PERSONALISTA, INDIVIDUALISTA, MATERIALISTA, ...)AGIRE EDUCAZIONE? PRINCIPI GENERALI: 1. CIASCUN ESSERE UMANO PUÒ ATTUARE SOLO CIÒ CHE IN POTENZA È IN GRADO DI FARE; 2. CIASCUN ESSERE UMANO PUÒ SVILUPPARE LE PROPRIE CAPACITÀ SOLO IN PRESENZA DI “OCCASIONI” AMBIENTALI E SOCIALI FAVOREVOLI.

COME PROMUOVERE AL MEGLIO, E IN MODO ARMONICO, LE CAPACITÀ INDIVIDUALI?

QUATTRO PROBLEMI:

1. COME IDENTIFICARE E RICONOSCERE LE CAPACITA’ INDIVIDUALI? Persona: unicità, identità, inesauribilità 2. L’ESERCIZIO DELLE CAPACITA’ UMANE PERCHE’ NON SI ATROFIZZINO L’espressione «persona umana» rimanda ad un soggetto di cui si riconosce l’unitarietà delle sue componenti, l’essere sempre fine e mai mezzo: aspetti religiosi e morali/biologici, fisici e sociali, razionali/cognitivi, estetici, affettivi e relazionali 3. LA NATURA OLISTICA DELLE CAPACITA’ PERSONALI DI OGNUNO  

quali i possibili rischi dell’operazionalizzazione delle capacità personali? quale il rischio della reificazione e della separazione tra capacità e persona?

4. L’OSSERVAZIONE, L’ANALISI PERSONALI DI OGNUNO  

E

LA

VALUTAZIONE

DELLE

CAPACITA’

quali strumenti equali modalità di osservazione, analisi e valutazione? perché affidarsi ad una valutazione narrativa ed ermeneutica e respingere verifiche quantitative?

3. APPRENDIMENTO Definizione etimologica Passaggio-trasferimento di qualcosa che da fuori va verso l'interno del soggetto [...]. Implica, pertanto, l'appropriarsi di conoscenze e di abilità che comportano un arricchimento del bagaglio di esperienze fondamentali per l'adattamento» (p. 40) APPROFONDIMENTO PEDAGOGICO 1. COSTRUTTIVISMO

 

Apprendimento = costruzione di nuove conoscenze / trasformazione di conoscenze già possedute Apprendimento determina cambiamento

«L’orientamento costruttivista è quello in cui, attualmente, si riconoscono diversi studiosi ed esperti di insegnamento. Secondo tale prospettiva, l’apprendimento non consiste nella trasmissione o nell’acquisizione di conoscenze statiche, oggettive, derivanti dall’esterno. Al contrario, consiste nella modifica delle strutture e dei processi preposti alla comprensione della realtà, ovvero consta nel cambiamento della persona, del suo modo di pensare e della sua capacità di considerare le cose da differenti punti di vista, sulla base del processo di adattamento tra individuo e ambiente» (p. 41) «Secondo l’ottica costruttivista - costruzionista, il contatto con qualsiasi fenomeno è sempre mediato da precomprensioni derivanti dalle proprie teorie precostituite» (p.42) «Secondo l’orientamento costruttivista, pertanto, il sapere non è indipendente da chi apprende e imparare non corrisponde a cogliere l’essenza della realtà oggettiva. Al contrario, costituisce pur sempre una costruzione soggettiva di significati, che ciascuno realizza sulla base delle sue percezioni, comprensioni, idee, emozioni» (p. 43) 2. BEHAVIORISMO: mente vuota (tabula rasa) ---► Apprendere = assimilare, interiorizzare, memorizzare informazioni, aggregare conoscenze

3. GESTALTPSICOLOGIE: importanza della percezione. ---► Apprendimento= esito dell'organizzazione, strutturazione, formazione di gestalt (forma) che si determina sulla base dei principi di:  - prossimità, vicinanza  - somiglianza  - legge del destino comune ecc. 4. Attivismo pedagogico (Dewey), epistemologia evoluzionistica (Cambell, Popper), Rogers, Bruner: Apprendimento = scoperta, ricerca attiva e produttiva di informazioni non date o non direttamente evidenti, nell'astrazione di significati, nell'elaborazione di idee nuove e nella elaborazione di inferenze (p. 45)

• Per Bruner, «uno dei maggiori fautori dell’apprendimento per scoperta, il proposito fondamentale è che il soggetto vada oltre le informazioni disponibili, trovando da sé conoscenze, fronteggiando problemi e nuove situazioni oggetto d’apprendimento. La supposizione essenziale è che l’individuo, nel processo di adattamento, attuerebbe uno sforzo incessante volto a prevedere e anticipare, attraverso la costante formulazione d’ipotesi e la conseguente verifica. L’apprendimento, pertanto, scaturirebbe da un continuo processo di ricerca per tentativi ed errori, per congetture, per formulazioni d’ipotesi e conseguenti verifiche» (pp. 45-46) CONCLUSIONI: ORIENTAMENTO COSTRUTTIVISTA «Nelle interpretazioni più recenti, che caratterizzano il dibattito degli ultimi trent’anni, prevale l’orientamento costruttivista–costruzionista. Le definizioni che ne derivano tendono sempre più a concepire l’apprendimento come costruzione personale e soggettiva derivante dalle reiterate interazioni, transazioni e negoziazioni tra individuo e situazioni, tra conoscenze possedute e quelle nuove da acquisire. Interpretano l’apprendimento come esito dell’adattamento delle strutture e degli schemi cognitivi alle situazioni nuove attraverso i processi di assimilazione e di accomodamento» (p. 47)

IMPLICAZIONI DIDATTICHE Atteggiamento e stiledi chi insegna (======= ) Agire di chi impara 1. • • •

Concezione superficiale di apprendimento: assimilazione, imitazione, riproduzione. Atteggiamento passivo. Visione statica del sapere. Si conforma ad un ideale esterno, derivante dal criterio e dalla norma. Fatica a sviluppare una consapevolezza di sé e un proprio stile personale

2. Concezione profonda di apprendimento: • modello della scoperta, modello costruzionista. • Apprendimento «come comprensione olistica della struttura di relazioni, come scoperta d’informazioni e di soluzioni non date, come elaborazione–costruzione–modifica delle precomprensioni e delle teorie precostituite, utilizzate per interpretare e per fronteggiare la realtà» (p. 51) • Atteggiamento attivo • Non si conforma

• Tiene conto dei processi cognitivi, motivazionali, emotivi, personali, originali, espressivi di sé CONCLUSIONI OPERATIVE: • Restare cauti di fronte alle scelte da compiere, pur se la lettura che offre la concezione “profonda” sembra vantaggiosa e migliore • «Risulta opportuno, pertanto, che ciascuno: diventi consapevole della concezione di apprendimento che tende a prediligere; verifichi se tende ad assumerla in maniera rigida e indifferenziata, a prescindere dalle specifiche esigenze derivanti dalle situazioni apprenditive; prenda atto dei casi in cui le proprie congetture non risultino efficaci; si riappropri del ventaglio di opzioni, sia per quanto attiene le concezioni di apprendimento, sia per quanto riguarda le conseguenze in termini di processi di apprendimento; impari ad assumere definizioni appropriate tenendo conto delle esigenze di ciascuna situazione; verifichi e valuti il processo realizzato» (p. 53)

4. PROGETTO Definizione etimologica Attenzione ai travisamenti concettuali:

prefigurazione

definizione scritta

programmazione

direzione di vita

scelta consapevole

progetto

Progetto: pro-icio, gettare avanti Muovere lo sguardo avanti, elaborare un’idea da tradurre in azione APPROFONDIMENTO PEDAGOGICO- DIDATTICO NEGLI USA termine: PROGETTAZIONE

IN ITALIA PROGETTO/ termine: PROGRAMMA/ PROGRAMMAZIONE

1936: Kilpatrick: Metodo per favorire un apprendimento attivo e partecipato Poi: processo di ideazione, realizzazione di un intervento educativo

1970: in una accezione lineare e deterministica (obiettivi) Poi: con una impostazione maggiormente sistemica, attenta al raccordo tra le diverse fasi del processo Dagli anni ’90: progetto Intreccio tra la costruzione di una azione razionalmente ordinata, l’adattamento a una precisa situazione, la risposta creativa a un problema

A QUALI ISTANZE RISPONDE IL PROGETTO IN CAMPO FORMATIVO/ EDUCATIVO? 1. RAZIONALITA’:  Scuola di massa: numeri di studenti sempre più elevati  Necessità di pianificazione razionale dei passi da svolgere 2. VALUTABILITA’ SOCIALE  Il mondo dell’educazione si apre all’esterno, e ha bisogno di essere comprensibile rispetto a obiettivi e metodi previsti 3. RISPOSTA SITUAZIONALE  Realizzazione di azioni non generiche ma flessibili, adatte al singolo caso, attraverso l’analisi di problemi, risorse, interventi SU QUALI PROSPETTIVE PUO’ ESSERE FONDATO? 1. FILOSOFICA: ESISTENZIALE •«modo di vivere», apertura della persona al possibile, tensione a realizzare se stessa • persona come soggetto attivo 2. DIDATTICA: ATTIVISTICA • «modo di imparare» dell’alunno, attraverso la sua diretta partecipazione all’ideazione e alla realizzazione di un proposito 3. IMPRENDITORIALE: ORGANIZZATIVA • «modo di strutturare» a livello scolastico l’intervento educativo in base alle finalità, metodi, risorse, indicatori di valutazione • Intervento educativo strutturato

Su una logica operativa che tiene insieme prospettiva esistenziale, attivistica e organizzativa e che:  ... pone al centro l’educando con la sua storia, come portatore di possibilità, come protagonista della propria crescita  ...valorizza la capacità progettuale del soggetto come risorsa per l’apprendimento  ... intende l’intervento educativo come percorso flessibile, continuamente rivisto in rapporto alla situazione e ai soggetti coinvolti AMBITI DI PROG...


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