Docsity appunti lezioni filosofia del diritto prof carlo nitsch 2020 PDF

Title Docsity appunti lezioni filosofia del diritto prof carlo nitsch 2020
Course Filosofia del diritto
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
Pages 58
File Size 925.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 39
Total Views 145

Summary

Appunti presi durante le lezioni del professore, ottima per sostenere completamente l’esame...


Description

APPUNTI LEZIONI FILOSOFIA DEL DIRITTO PROF.CARLO NITSCH 2020 Filosofia Del Diritto Università degli Studi di Napoli Federico II 57 pag.

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

FILOSOFIA DEL DIRITTO PARTE I Benedetto Croce, nato a Pescasseroli nel 1866 è un filosofo napoletano, forse il più importante italiano nella metà del 900, sia in Italia sia nel resto del mondo. Egli è stato una figura molto ingombrante, il suo pensiero è stato un pensiero ingombrante, innanzitutto perché ha occupato spazi diversi del conoscibile, poiché Croce è stato filosofo, storico, critico letterario, che ha dedicato la sua vita allo studio, ed è stato molto attivo pubblicando opere per oltre 50 anni. Il pensiero di Croce si riassume nello storicismo e nell'idealismo assoluto. Secondo questi filoni di pensiero lo Spirito è il fondamento dell'Essere. Per tanto tutta la realtà è storica. Croce ritiene che la vera conoscenza sia soltanto quella storica, intesa come l'unica davvero universale. La "filosofia dello Spirito" è il nome che racchiude il pensiero di Benedetto croce. Questo concetto riguarda il rapporto tra la storia e la filosofia. Le scienze naturali sono, invece, considerate del tutto circoscritte. Nel pensiero di Benedetto Croce, lo Spirito si manifesta principalmente attraverso due attività: quella teoretica e quella pratica. L'attività teoretica è la conoscenza in generale. Questa si distingue in conoscenza del particolare e conoscenza dell'universale. L'attività pratica è un’attività con un fine individuale o universale. Croce concepisce la filosofia, l'economia, l'etica e l'arte come delle forme distinte presenti nello Spirito. Questo è un'entità unitaria, anche se di volta in volta si manifesta in forme diverse. Per quanto afferisce invece la sfera pratica, secondo il pensiero di Benedetto Croce, il primo momento dello Spirito è l'economia. Ciò riguarda i fini individuali ed essenzialmente egoistici degli individui, espressione della volontà del singolo. L'etica, invece, è ciò che riguarda il raggiungimento di un bene inteso questa volta in senso universale e non più strettamente individualistico. Croce precisa però che, queste forme dello Spirito presentano al proprio interno delle coppie di opposti, come per esempio vero e falso (logica), bene e male (etica), bello e brutto (arte), e infine utile e dannoso (economia). In realtà il pensiero di Benedetto Croce ritiene che anche nel rapporto tra l’idea e l'azione esista una relazione dialettica. Entrambe agiscono reciprocamente influenzandosi l’una con l’altra, ma al tempo stesso restano distinte. Da ciò deriva la nascita del concetto di "storicismo assoluto". Soltanto la conoscenza storica è la forma concreta e universale che si occupa anche dell'evoluzione dell'uomo. Tale è stata la forza del suo pensiero sulla cultura italiana che ha prodotto, prima una stagione fortissima di CROCIANESIMO ORTODOSSO e poi come

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

spesso succede in questi casi anche una stagione di ANTICROCIANISMO e questa stagione, ovvero la prima nasce a ridosso della morte di Croce che avviene nel 52, e a partire dagli anni 60-70 c’è stata una grossa reazione nei confronti del pensiero crociano, forse ancora però di tipo critico, e quindi più o meno gli studiosi che professavano insofferenza nei confronti del pensiero crociano lo conoscevano abbastanza bene; in questo periodo è nata una stagione stranissima, la cosidetta ANTICROCIANISMO ACRITICO, dove sono presenti studiosi che si professano anticrociani, pur senza conoscere né Croce né i suoi scritti. Croce però non è stato un filosofo del diritto, la sua filosofia è una filosofia molto compatta e sistematica e quindi è molto difficile occuparsi di un solo segmento della sua filosofia senza comprendere un po' il funzionamento di tutto il sistema, all’interno del quale è presente un FOCUS molto importante del diritto. Questo libro LA RIDUZIONE DELLA FILOSOFIA DEL DIRITTO ALLA FILOSOFIA DELL’ECONOMIA è la riproduzione di una memoria dell’Accademia Pontaniana, la quale per Croce era molto importante, simile ad un laboratorio dove sperimentava i suoi miglior lavori, sottoponendoli al pensiero di altri studiosi. Croce infatti ha messo i suoi scritti migliori alla prova attraverso una memoria Pontaniana. Il libro è parte dei lavori preparatori di un’opera più grande dedicata alla filosofia della pratica. Il sistema crociano è un sistema di FILOSOFIA COME SPIRITO, SCIENZA che si articola in due grossi domini, quello TEORETICO (campo della conoscenza, estetica logica) e quello PRATICO (campo della volontà e dell’azione, estetica economica-pratico) all’interno di ciascuno di questi due domini dello spirito, c’è un’articolazione in due gradi: TEORETICO: 1° CONOSCENZA INTUITIVA conoscenza dell’espressione e che per croce, è il dominio dell’estetica 2° CONOSCENZA CONCETTUALE ovvero il dominio della logica Simmetricamente anche lo spirito PRATICO si articola al suo intero in 1° AGIRE, AZIONE ECONOMICA 2° AGIRE, AZIONE ETICA Croce dedica un libro intero all’estetica, dedica un libro intero alla logica, e un solo libro all’azione economica e all’etica riuniti insieme; questa memoria

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

Pontaniana del 1807 è secondo Croce parte dei lavori preparatori del libro “Filosofia della pratica”, che viene pubblicato all’inizio del 190. Croce è stato un personaggio molto importante anche dal punto di vista dell’impegno editoriale, alcune collezioni che hanno fatto la storia d’Italia sono delle creazioni di Croce, egli costruiva, man mano che il suo pensiero si ampliava, il CORPUS delle sue opere, progettato insieme a LATERZA, che hanno avuto numerosissime edizioni. Alla fine degli anni 70 iniziò in Italia, un’importante iniziativa scientifica che è L’EDIZIONE DELLE OPERE DI BENEDETTO CROCE, ha provveduto con una serie di criteri a ripubblicare tutte le opere di Croce, ma la Riduzione (titolo abbreviato) non compare, perché molti ritengono che Croce era convinto del fatto che nel momento in cui un autore dava alle stampe un’opera compiuta, i lavori preparatori non avevano più nessuna importanza; quindi il primo oggetto di un’opera non ha più rilevanza ma conta solo la versione definitiva. Croce non ha mai pensato fosse importante pubblicare la Riduzione, ovviamente questo valeva per tutte le opere da lui fatte, la prima stampa risale al 1926: Croce autorizza un giovane siciliano a pubblicare la Riduzione e l’anno prima aveva dato un mandato ad Attisani per ripubblicare le “Tesi fondamentali di estetica” e i “Lineamenti di logica”. Ma allora se Croce affermava che i lavori preparatori non contassero perché la Riduzione alla fine è stata pubblicata? Questo non lo sappiamo per certo ma si può formulare solo un’ipotesi, in genere affianco a Croce troviamo sempre Giovanni Gentile, questi erano due personalità diverse che si sono unite e messe d’accordo su questioni molto interessanti. Essi crearono insieme una rivista che Croce dirige per tutta la sua vita, e che in larga parte scrive anche, intitolata LA CRITICA. I due hanno lavorato fianco a fianco condizionandosi l’uno con l’altro, finché ad un certo punto, nel 1913, Croce comincia a maturare un atteggiamento di insofferenza nei confronti della piega che la filosofia di Gentile stava prendendo, e pubblica un articolo sulla Critica, all’interno del quale mette in chiaro quali sono le sue perplessità nei confronti della filosofia di Giovanni Gentile, che ovviamente non la prende bene. Il rapporto dei due subisce un’inclinazione molto forte, continuano però a lavorare insieme, però il rapporto si rompe del tutto nel 1924 quando alla distanza filosofica di questi due studiosi sia aggiunge una distanza incolmabile: Gentile diventa il filosofo di riferimento del fascismo e Croce il suo più fiero avversario, dal quel momento in poi i due studiosi che hanno lavorato fianco a fianco non si sono più parlati.

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

Questi due studiosi hanno avuto due vite completamente diverse, Croce una vita molto particolare perse la sua famiglia in un terremoto rimanendo solo con il fratello, e si trasferì a Roma a casa dello zio che si occupò un po' della sua educazione, e lo iscrisse a giurisprudenza, anche se lo stesso Croce capisce che non fa per lui, comincia a seguire però filosofia, anche se poi conseguita la maggiore età lascia lo zio, e va a studiare da solo, lui non è mai stato un universitario o professore, a differenza di Gentile che studiò all’università a Palermo, Pisa e Roma. Quando i due rompono i loro rapporti la scuola romana di Gentile e i suoi allievi cominciano ad attaccare Croce, attacchi che avevano come argomento che: in filosofia Gentile sarebbe stato il maestro di Croce. Croce nonostante non avesse mai nascosto la collaborazione con Gentile, per riscattare l’autonomia del suo pensiero filosofico, affida ad uno giovane studente il compito di ripubblicare tra il 25-26 i lavori preparatori delle opere del suo sistema filosofico, ancor di più per dimostrare che questi lavori preparatori avevano sempre preceduto di diversi anni i lavori del sistema filosofico di Gentile, quindi proprio per smentire quanto detto dai suoi avversari. Questo discorso dovrebbe servire anche ad un altro fine, i primi scritti che Attisani ripubblica sono le due memorie preparatorie dell’Estetica e della Logica, unite in un solo volume al quale dà come titolo, probabilmente pensato da croce, “La prima forma dell’estetica e della logica”, non si sa se questo volume comprenda anche la Riduzione o se questa sia stata tenuta fuori perché in un caso stiamo davanti allo spirito teoretico e nell’ altro davanti allo spirito pratico, o perché forse poi il volume sarebbe stato troppo grande, o Croce stesso leggeva il rapporto tra quelle memorie e le rispettive opere che ne sono seguite, ma perché questa memoria è l’opera che ne è seguita in un modo diverso? A questa domanda non ci sono risposte, però a volte ci sono delle domande come questa che non trovano una risposta precisa in sede storica, però si pensa fosse una domanda filosoficamente interessante, perché ci consente di porre nel modo più semplice ed immediato, l’interrogativo che lo stesso prof ha provato a sollevare, “Se la memoria preparatoria dell’Estetica e la memoria preparatoria della Logica possono considerarsi, come fece lo stesso Croce, come la prima forma rispettivamente dell’Estetica e della Logica, questo ragionamento vale anche per la Riduzione?” Questa domanda però è ineludibile, perché se queste pagine sono state da Croce presentate come parte dei lavori preparatori di quel libro, il rapporto che sussiste tra queste due opere è un rapporto che per noi deve costituire un oggetto di riflessione.

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

La Riduzione viene letta da Croce all’Accademia Pontaniana tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, del 1907, dal punto di vista della riflessione filosofica di Croce, siamo in un momento cruciale,( una traccia di ciò viene trovata nella ricorrenza di Croce di immagini che costruiscono analogie tra lo spirito pratico e teoretico) perché il forno di cottura della filosofia dello spirito è alla massima temperatura, infatti nei primi anni del 900 lo stesso Croce istituisce il suo sistema filosofico, il quale si regge sostanzialmente sul volume dell’Estetica, della Logica, e sul volume della Filosofia della pratica, ai quali si aggiungerà diversi anni dopo un IV volume dedicato alla Storiografia che non apre però un nuovo campo del sapere ma va solo a precisare meglio alcune cose che sarebbero state spiegate da croce nel libro della Logica. La prima pubblicazione DELL’ESTETICA risale al 1902, poi nel 1905 pubblica la MEMORIA PREPARATORIA DELLA LOGICA, e all’inizio del 1907 si mette a lavorare alla FILOSOFIA DELLA PRATICA, avendo già chiaro in mente che subito dopo rimetterà le mani nel volume della Logica, e che nell’estate del 1908 pubblicherà la III edizione dell’Estetica, quindi mentre lavora alla Riduzione ha già in mente tutto il movimento. Gli anni in cui Croce pubblica le prime edizioni dei volumi che compongono la FILOSOFIA DELLO SPIRITO sono anni in cui l’attenzione sistematica è fortissima nella mente di Croce ,questi sono dei trattati di etica, (che sono il punto forte dello spirito pratico, della tradizione degli studi di filosofia della pratica, anche se andando avanti riesce a scorgere nello spirito pratico qualcosa di diverso dall’etica, una forma dell’agire che è tale ovvero azione umana ma non è ancora dato qualificarla come etica) in questo libro che sta scrivendo con sottotitolo ECONOMICO ED ETICA la parte più moderna è sicuramente quella economica mentre quelli di etica sono considerati più vecchi. L’etica era tradizionalmente coincidente con la pratica, la riflessione sull’agire dell’uomo era una riflessione sul giusto agire, ora vi è un equivoco che bisogna risolvere: la riflessione sul bene, la riflessione che occupa i trattati di etica è una riflessione che ha a che fare con il momento positivo e negativo di quel giudizio cioè è una riflessione che si svolge sul campo dell’etica sia dal punto di vista del comportamento morale che quello immorale dell’uomo. È evidente come nei trattai di logica studiamo il problema del vero e del falso, invece quello che la modernità avrebbe portato è intendere che c’è un momento pre-morale dell’agire umano che è sottratto dal giudizio morale e che ha a che fare con il dominio dell’Economia. Fino ad un certo momento queste riflessioni filosofiche sul diritto erano un trattato di Etica, di Cristiano Thomasius che è stato un filosofo tedesco, studia

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

filosofia e diritto e poi ha debuttato come insegnante presso l’università con corsi in tedesco per raggiungere un pubblico più elevato, nel 1960 si trasferisce a Berlino. Croce afferma che Thomasius è stato il primo a mettere a fuoco il problema, della distinzione tra diritto e morale, in modo rigoroso affrontandolo in modo sistematico e ha dato a questo problema la centralità all’interno del discorso, anche se le conclusioni che raggiunge secondo Croce sono insoddisfacenti, ecco perché secondo Croce la storia della filosofia del diritto ha inizio con l’opera di C.Th. Lo stesso problema, ovvero quello della distinzione lo troviamo, tra forza e utilità tra cui i nomi di Carnea, Protagora e invece per la filosofia moderna fa i nomi di Hobbs e Spinoza, nelle quali teorie non si ha più l’assorbimento del diritto nell’etica, come era tradizionalmente nei trattati dell’etica, in questi infatti la distinzione scompare perché il diritto viene assorbito dall’etica, questo non perché il diritto sia stato già distinto dall’etica ma perché l’etica stessa è stata negata in quel che ha. Cade così il problema della distinzione perché ne cadono i termini e quindi questa seconda tradizione di pensiero non ha come risultato la consapevole distinzione, e per tale motivo quindi è chiaro che questa seconda tradizione è molto interessante per Croce che vuole costruire un concetto di filosofia del diritto in cui il diritto ha a che fare con la forza, utilità. Il problema che affronta Croce e che a modo suo risolve è che se il diritto è in rapporto con quei termini (forza-utilità) deve allora distinguersi dall’etica e per farlo l’etica deve continuare ad esistere in questo discorso filosofico, non deve cadere uno dei termini della distinzione, anche perché distinzione- distingueredistinto sono parole importanti per Croce perché la distinzione presuppone la relazione, l’unità. Il problema del filosofo di distinguere il diritto dalla morale non è un problema sciocco perché secondo Croce il diritto si distingue dalla morale a partire dalla consapevolezza che i termini in questione hanno tra di loro una relazione profonda e il problema non è sciolto anche perché ha a che fare con concetti come “cos’è il diritto? Cos’è la morale? E che cosa vuol dire distinguere?” Distinguere vuol dire coordinare e differenziare, riconoscere l’unità e la differenza e l’unità nella differenza e la differenza nell’unità. Se queste due tradizioni di pensiero, la tradizione della teoria della giustizia, del giusnaturalismo, la tradizione che ha assorbito il diritto nell’etica, e la tradizione della teoria della forza e dell’utilità e dell’utilitarismo moderno che hanno dissolto l’etica dal diritto, non hanno prodotto il loro frutto è perché non hanno posto bene i termini del problema della distinzione.

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

Il problema della distinzione, nasce nel tempo indicato tra la fine del 1600 ossia con Thomasius e la sua scuola ovvero quando si inizia a riconoscere che il diritto ha qualcosa in più o in meno alla morale e che perciò non si riesce a farla coincidere con questa essendo queste due figure diverse. Andando avanti con gli anni il problema delle simmetrie un po' si allenta, ma negli anni della costruzione invece questo è un problema molto forte, e questo è importante capirlo, perché nella stessa Riduzione sono presenti delle affermazioni da parte di Croce, inizialmente difficili da comprendere e spesso queste hanno a che fare con la rivendicazione di rapporti interni del sistema, sono anni in cui l’immagine del sistema, è vista da Croce come un’immagine un po' ossessiva, comincia nella primavera del 1902 quando Croce accingendosi a pubblicare il grande libro sull’Estetica, e nel 1900 l’opera preparatoria di questo, ebbe chiaro come egli stesso scrisse in un libro di memorie, un piano di studi, e afferma “che ha consapevolezza di essere entrato nella piena maturità dei sui studi e della sua produzione scientifica” e cioè, avendo portato a termine la costruzione dell’Estetica ha visto attraverso questo libro, che si occupa dei problemi relativi alla conoscenza del primo piano teoretico e quindi alla conoscenza pre-concettuale, la conoscenza fatta di intuizione. Nella conoscenza attraverso la quale ad esempio concepiamo la bellezza di un’opera d’arte, è una conoscenza intuitiva, e possiamo dire che è bello o bella l’opera anche se dal punto di vista delle conoscenze storiche concettuali e critiche non sappiamo nulla, anche se immediatamente dopo è chiaro che nella nostra conoscenza subentra una concezione dell’opera sotto un punto di vista critico, se abbiamo ovviamente le possibilità di descriverlo in modo più tecnico, se si è studiata la stessa storia dell’arte… cose che però secondo Croce potrebbero essere fatte tramite una conoscenza che subentra in un momento successivo, perché non è più la concezione del bello estetico, ma è la concezione della critica che stiamo facendo dell’opera d’arte”. Quando Croce scrive questo libro ha chiara consapevolezza che attorno a questo è possibile costruire un intero sistema filosofico, ed è quello che farà, nell’aprile del 1907 rivede lo stesso piano di studi scritto nel 1902 e lo aggiorna correggendolo, anche se queste correzioni sono del tutto marginali, quello che più interessa è che nell’aprile del 1907 riscrive il piano di studi e disegna con precisione quello che poi sarà il progetto realizzato della Filosofia dello spirito, il 1° volume sarà costituito dalla 3° edizione dell’Estetica (1908), il secondo volume sarà costituito dalla 2° edizione della Logica (1909) e il terzo volume sarà costituito dalla Filosofia della pratica (1909), e tutto ciò viene pensato da Croce mentre scrive la Riduzione.

Document shared on www.docsity.com Downloaded by: Giuliamaffettone000 ([email protected])

Croce lavorava moltissimo e la sua produzione ne è la prova, egli aveva dei ritmi di lavoro molto veloci, di questi ritmi noi siamo informati da uno strumento molto curioso, egli aveva dei Taccuini in cui annotava giorno per giorno i lavori che stava portando avanti e progettava giorno per giorno i lavori successivi, Gennaro Sasso un grande sostenitore di Croce scrisse...


Similar Free PDFs