Docsity le pere goriot di balzac PDF

Title Docsity le pere goriot di balzac
Author Vincenzo Bifano
Course Mediazione linguistica e culturale
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Balzac – Le Père Goriot Balzac nasce nel 1793, nel pieno della rivoluzione francese. Nasce da una famiglia agiata e quindi studierà e avrà la possibilità di crearsi delle attività. Il suo desiderio è quello di scrivere, dopo aver sperimentato varie attività. In particolare comincia a scrivere prima sotto mentite spoglie, con degli pseudonimi: scrive prima due opere che sono “le dernier chouan” (dove parlerà di quella che è la rivoluzione francese vista dal lato di coloro che sono contro i rivoluzionari) e “philosophie du mariage”. Questi sono i romanzi nei quali utilizza per la prima volta il suo nome. Possiamo raggruppare le sue opere in varie fasi. Riconosciamo ad esempio, le opere raggruppate in “études de moeurs au XIX siècle” e in “études philosophiques” , in cui ritroveremo anche “le père Goriot”. Nelle sue opere inserirà dei personaggi (come Rastignac) che compaiono in romanzi che aveva già pubblicato. Quindi comincia da qui a tessere la rete di collegamento tra diversi personaggi e opere fino ad arrivare intorno al 1841, quando completa il raggruppamento delle sue opere sotto il titolo di “comédie humaine” . Balzac scrive anche un ”avant propos” alla comédie humaine in cui spiegherà le ragioni che lo hanno portato a scrivere di questa società, che lui vede appunto come una comedie. Fa riferimento all’opera di Diderot “Jaques le fataliste”: opera che Balzac ammirava in quanto l’educazione che viene fatta al giovane, è una educazione ad una società dominata dal denaro. Ritroviamo una contrapposizione totale al Candide, invece: tra quello che era il mondo dell’Eldorado in cui la gente che possiede il denaro, lo vive in una maniera assolutamente inconsapevole, quindi felice perché non ha un rapporto avido con il denaro, la realtà invece al di fuori dell’Eldorado dimostra esattamente il contrario e cioè che il possesso del denaro,o il desiderio di denaro è quello che scatena la cattiveria umana. All’interno de la comédie humaine vengono analizzate diverse tipologie di personaggi, accomunati non solo dal desiderio del denaro ma anche dall’ambizione di un ascensione sociale, dove per ascensione sociale s’intende l’appartenenza a un aristocrazia (noblesse di denaro). Questo lo vedremo proprio con il personaggio di Eugène de Rastignac (il giovane protagonista) che appartiene a una famiglia nobile, la quale ha avuto un valore militare e da cui ha acquisito il titolo, ma che oggi non possiede più denaro. Quindi è quello che direbbero i francesi “NOBLESSE TOUCHAITE” > senza soldi. Perciò, per potersi affermare nella società deve possedere il denaro,cosa di cui la società prima della rivoluzione francese non si era affatto preoccupata, mentre invece in quest’ epoca è fondamentale. “Au grand et illustre Geoffroy-Saint-Hilaire comme un témoignage d’admiration de ses travaux et de son génie.”: Saint-Hilaire era un naturalista che aveva individuato gli effetti della società sull’individuo. Egli si era occupato di vedere come era il mondo degli animali,come si comportava; allo stesso modo, Balzac voleva creare un opera di analisi scientifica dei gruppi umani con le sue classificazioni e stratificazioni. Quindi voleva mostrare come la società agiva nel trasformare gli individui, cosi come nel mondo animale le circostanze agivano per modificarli pur mantenendoli uguali a se stessi. -Saint-Hilaire non riteneva come Rousseau che la società servisse soltanto per corrompere l’individuo, ma che appunto potesse portare a delle modificazioni nei comportamenti. Il luogo principale in cui si svolge l’intera opera è la pensione Vauquer, in cui 7 personaggi interagiscono tra loro. Molti studiosi hanno visto in questa pensione (ma poi anche nell’opera stessa) molti riferimenti autobiografici dell’autore: si pensa che la pensione in questione esistesse davvero, così come il nome del protagonista, che nella prima stesura del romanzo non si chiamava Eugène De Rastignac, ma Eugène de Moissac (molto più vicino al nome dell’autore). La cosa fondamentale di quest’opera è il suo sottotitolo “ALL IS TRUE” > tutto è vero > voleva dire “al di là dei nomi più o meno fittizi, in realtà quello che io vi sto raccontando delle relazioni romantiche corrisponde a verità.” Questo “ALL IS TRUE” rinvia all’opera di Shakespeare “Enrico VIII” > ci indica quanto sia stato fortemente influenzato da questo autore soprattutto per quanto riguarda il rapporto di paternità. Le PG era un antico venditore di paste e grano che si trova a fare fortuna durante la rivoluzione francese. Acquisisce una posizione rilevante e rimasto vedovo si occupa delle due figlie, che rappresentano per lui la realizzazione dei suoi sogni perchè le fanciulle cominciano a frequentare il mondo che conta, si raffinano e grazie ai suoi soldi riescono a fare dei buoni matrimoni (o meglio quelli che all’apparenza sembrano essere dei buoni matrimoni). Ma essendo lui un ricco commerciante, le figlie iniziano ad approfittare di lui, e quindi lo sfruttano ,tanto che lui man mano scende nella scala sociale e si ritrova in questa “Maison Vauquer” dove inizialmente arriva in condizioni benestanti, ma man mano che le figlie lo impoveriscono, lui scende nella scala sociale e sale di piano all’interno della pensione. Ciò significa che sale nella zona riservata ai camerieri e ai servitori, perché quando non c’era l’ascensore, i piani bassi erano riservati ai nobili mentre man mano che si saliva

si scendeva nella scala sociale. Abbiamo quindi una contrapposizione tra esterno (della Maison) ed interno (Maison Vauquer) in cui si sviluppano la maggior parte delle azioni e soprattutto le più importanti. I principali personaggi le père Goriot, Madame Vauquer (la proprietaria), mademoiselle Taillefer (che possederebbe una bella eredità se non avesse un fratello), Vautrin (personaggio ambiguo e misterioso, la cui identità sarà svelata poco a poco nel romanzo e costituisce quella che potremmo definire l’anima nera e istigatrice del male) e poi Eugène de Rastignac (un giovane povero di buona famiglia venuto a Parigi per crearsi una posizione facendo degli studi). In pratica che cosa accade? Eugène ha una zia famosa nell’alta società, la quale lo introduce nel bel mondo e gli fa anche conoscere chi sono le figlie del PG (con Delphine avrà una relazione). Intanto egli comprende che questo mondo è dominato dal denaro (Madame Vauquer, le figlie di PG). Viene poi istigato da Vautrin a uccidere il fratello di Mademoiselle Taillefer così che lei possa beneficiare di tutta l’eredità, e siccome la giovane non è insensibile al fascino del giovane, Eugène potrebbe sposarla. Eugène però non lo fa e Vautrin verrà poi smascherato come ex forzato. Il PG nel corso dell’opera sta sempre peggio, ed Eugene, pur essendo l’amante della figlia, non rinnega questa donna nel momento in cui vede il comportamento che ha con il padre agonizzante. Le due figlie anche nel momento in cui il padre non ha più nulla e sta morendo, vanno a chiedere soldi. Quando poi si rendono conto che lui non ha più niente se ne vanno e lo lasciano a morire da solo, tutti lo abbandonano, ma l’unico che non lo fa è proprio Eugène. Perche Eugène non lo abbandona? Perche Eugène venendo da una famiglia nobile, possiede un’ umanità di cavalleria e di quei valori. Eugene quindi si occuperà di assisterlo, di fargli il funerale. Dopo la morte del PG che sancisce il fallimento di una società al sacrificio di sé, Eugène salirà sui tetti di Parigi e dirà “a nous deux maintenant”(a noi due ora) e lancia la sua sfida alla città come per indicare il fatto che nella società del tempo nulla si poteva ottenere con il sacrificio, con la bontà ma soltanto attraverso dei mezzi sporchi. Balzac ha deciso di fare un’opera ‘realista’, prendendo la realtà attorno a sé e farne narrazione. Possiamo dire che quest’opera è ancora più realista perché Balzac sottolinea e mette in evidenza con cura una serie di particolari, per es. la descrizione della Maison Vauquer (sudicia, angosciosa, sporca > come ad trasferire all’esterno tutto il marcio che c’è nella società e negli esseri umani). [Madame.. Marceau]: la prima cosa che ci sorprende è il fatto che il romanzo comincia non al passato remoto ma al presente. L’uso del presente dà al lettore un’idea del fatto che le cose che si stanno raccontando esistano ancora e quindi possiamo dire di essere quasi nella cronaca giornalistica; dà inoltre il senso che questa pensione è sempre esistita e sempre esisterà, come se potessimo verificarlo noi stessi. [Cette..pension]: il personaggio principale (Eugene) non ci viene presentato immediatamente, ma prima di tutto Balzac decide di introdurci nella pension, come per avvisarci. All’interno di questa pensione ritroviamo tutti i tipi di persone (anziani, giovani..) che rinviano anche alla scala sociale: prima si sceglieva l’albergo o la locanda prima di tutto per la sicurezza, poiché venivano spesso derubate. Nel presentare la pensione, Balzac ci dice che nonostante fosse una locanda, godeva di una buona reputazione. [Les particularité..peut-être]: con questo rivolgersi a noi lettori, vuole farci capire che l’opera che stiamo leggendo ci riguarda direttamente, anche se ci sembra finzione, molto lontana da ciò che potrebbe accaderci. Quindi il romanzo realista non sancisce una presa di distanza dal lettore ma gli dice di stare parlando di tutto quello che gli succede direttamente e anche intorno in una maniera più o meno identica, ma la sostanza non cambia.Poi ritorna a spiegare com’è la pensione,ne fa tutta la descrizione che comincia dall’esterno poi arriva piano verso l’interno. [Qui décidera..vides?]: anche qui in senso metaforico, capiamo come sia degradata questa pensione del mondo borghese (dove piccolo borghese ha accezione negativa): è una pensione che seppure da fuori sembra di bell’aspetto, all’interno è agghiacciante. [Naturellement..Télémaque]: Balzac restituisce uno sguardo personale generalizzandolo, come se fosse un’idea generale, secondo cui la tristezza della pensione dipenda dagli arredi, etc. Bisogna dire che anche Balzac opta per uno sguardo più pietoso rispetto a quello che porta Flaubert in “Madame Bovary”dove lo sguardo di Flaubert esiste dell’ironia mentre nei luoghi squallidi di Balzac abbiamo uno sguardo che tende alla malinconia, alla tristezza, alla pietà. [La cheminée..goût]: qui vediamo non solo che il camino è solo d’ornamento, non è mai acceso per risparmiare (anche se essendo nel nord della Francia ce ne sarebbe la necessità), ma vediamo anche come l’idea di squallido viene rafforzata dai fiori artificiali, che ovviamente si contrappongono al

naturale, sono vecchi e pieni di polvere, che danno l’idea di un tempo che non avanza. [Cette.. l’odeur de pension]: con questa frase, che ha fatto scuola, Balzac descrive attraverso i 5 sensi. Il senso privilegiato è quello della vista ma adesso siamo arrivati a quello che è il senso dell’odorato. Questo senso è il senso più delicato, è sempre stato considerato il peggiore perché è il senso che gli individui non possono controllare, a differenza degli altri. Ma l’odore identifica i luoghi, come in questo caso la pension. [Elle sent le renfermé, le moisi, le rance]: ci sono tre indicazioni chiave in questa descrizione. Le renfermé> non aprono mai le finestre, poiché senza camino fa freddo. La muffa> si forma quando c’è l’umidità, e quindi l’ambiente dove vivono queste persone non è sano. Il rancido> si sente quando si usano prodotti grassi che si sono deteriorati. Quindi questi tre elementi sono tutti legati all’odore della pensione. [elle.. hospice]: B.gioca con le assonanze e quindi usa ‘hospice’ >luogo dove andavano le persone malate, povere che avevano bisogno di un’accoglienza caritatevole. Tutto questo serve a indicare la pensione come un luogo claustrofobico, da cui è quasi impossibile uscire. Ripetendo ‘elle’ sta dando una sorta di personificazione alla pension. [Il s’y..incurables]: anticipa il fatto che la pension è un luogo dove si muore. Infatti alla fine del romanzo ci sarà la morte del PG proprio nella pension. [Vous y.. pourriture]: la pensione non è solo un luogo claustrofobico, ma è anche un luogo che anticipa la degradazione dei personaggi. Vediamo come da un lato abbiamo dei personaggi che evolvono nell’ambito della società adattandosi alle circostanze, e nello stesso tempo altri che non lo fanno. La prima opera in cui Rastignac compare è la ''La peau de chagrin'' scritta nel 1831., già avanti nel suo percorso di vita. Successivamente Balzac ricostruisce praticamente tutto il suo percorso (motivo per cui situa l'azione all'inizio della Restaurazione e fa cominciare questo periodo parigino di Eugène de Rastignac nel 1819). In questo caso le date hanno un significato rilevante perchè aiutano a ricostruire un percorso di vita che Balzac ricompone in maniera completa, ovvero quando Rastignac ha 21 anni, età in cui poteva entrare nella società. L’opera si conclude con una sfida dopo la morte del PG, che Eugène lancia alla società; in questa sfida comincia quella che potremmo definire la sua corruzione sociale, frequentando la casa di questo banchiere. Poi compare in un altro romanzo ''Illusions perdues'' pubblicato in tre parti tra il 1837 e il 1843, in cui abbiamo Rastignac che si dà da fare nella società e diventa sempre più spietato. Sempre nel 1822 compare nel libro ''le cabinet des antiques'' e successivamente nel 1823 nel libro ''Étude de femme'',dove compare all'età di circa 25 anni: sta diventando sempre più ricco e ovviamente immagina un matrimonio più consistente e infatti nell'opera ''la peau de chagrin'' ,scritto in precedenza,lo incontriamo come uomo già arrivato,senza illusioni,cinico e senza sentimenti a causa della società. Sappiamo,però,che Eugène è un nobile,non è un borghese di origine e i nobili erano definiti ''fauchés'', senza soldi, e quindi lui è uno dei profittatori, che sfruttano il loro titolo nobiliare per arrivare al successo. Parliamo ora di una teoria di critica letteraria improntata sul personaggio,di cui ne analizza due tipi presenti in letteratura: -I personaggi flessibili -I personaggi rigidi Eugène è il prototipo del personaggio flessibile> è un personaggio che si prepara a diventare flessibile,ma non lo è ancora perchè rimane momentaneamente in una posizione di ascolto del mondo, fino al momento in cui prende la sua decisione finale, cioè di andare alla conquista di Parigi. Quindi Eugène è uno dei personaggi cardine, perchè incarna l'uomo e la società che interagiscono e dimostrano che il denaro domina tutte le relazioni. Per quanto riguarda la descrizione dei personaggi, rileviamo che nulla nelle parole di B. è effettivamente casuale e che lo stesso B. possiede la capacità partecipativa e visionaria di utilizzare una serie di aggettivi e sostantivi che servono a fotografare quella che è una condizione. Inoltre B. gioca nel romanzo il ruolo di narratore onniscente, le père Goriot infatti è un racconto alla terza persona, quindi una narrazione in cui il narratore dovrebbe teoricamente scomparire a vantaggio dei fatti che vengono narrati. B. usa una doppia strategia narrativa che è composta dalla presenza di termini con cui l'autore porta un giudizio di valore sulle cose che vede o fa vedere al lettore, quindi non ha paura di utilizzare dei termini non ambigui rispetto alle situazioni che rappresenta, dando una forza , un doppio effetto nella

sua descrizione. Quest' effetto si può definire ''di realtà'' perchè noi vediamo tutti i particolari, ma allo stesso tempo è un effetto di ''sentimentalità'', cioè l'aggettivo si carica di un significato interpretativo. Quindi l'aggettivo assume una funzione che non qualifica soltanto l'oggetto in termini neutri, ma ne trasmette la sensazione. La seconda strategia narrativa è quella di vedere il mondo attraverso gli occhi di Eugène. Quest'ultimo fa il suo apprendistato e vede determinate cose e noi lettori conosciamo queste cose attraverso le sensazioni e i sentimenti di Eugène. Nel microcosmo che è la pensione Vauquer, abbiamo un’evoluzione nei rapporti tra i personaggi. Quando Balzac scrive dei suoi personaggi lui immagina un percorso che lo porterà non a raccontare la verità, ma quello che verosimilmente potrebbe accadere. Questo dibattito sul vero e sul verosimile è un dibattito fondamentale del 600, che ritroviamo anche nell'opera di Balzac, attraversandola dall'interno e dall'esterno: dall’esterno per esempio, quando i critici si pongono il problema se il mondo che rappresenta Balzac è un mondo reale. Subito viene dato il nome PERE Goriot> cosi dicendo, sono in un tipo di linguaggio che è colloquiale, è un modo familiare per chiamare la persona, non c'è una nota dispregiativa ma sicuramente colloquiale. Già nella descrizione, con questo nome père Goriot ci da l'impressione che prenderemo questa persona un po' alla buona. [Le père..bagatelle]: ci si presenta quella che è la sua condizione quando arriva nella pensione. Siccome qui il denaro è un valore fondamentale, viene preso in considerazione anche nella definizione della persona. Sappiamo che il PG, nel momento in cui arriva alle pensione, è ricco poiché non può contare il suo denaro> 4 o 5 luigi d'oro non gli danno alcun problema. [Madame Vauquer.. affaires.]: la prima cosa che ci viene detta è che nel momento in cui il PG entra nella pensione, viene imbrogliato dalla propretaria perchè gli rifila una serie di cose orrende e mediocri, dimostrandoci che il PG non capiva proprio niente di affari. Ma c'è una cotraddizione: perchè se lui è stato capace di arricchirsi nel momento in cui c'è stata la Rivoluzione ed è cominciato il Primo Impero con Napoleone, allora com'è che lui si lascia imbrogliare così tanto? Uno che va a vivere in una locanda è uno che ormai non possiede più una casa o che non vuole più vivere da solo. Balzac ci sta dando una serie di indizi che, se letti in chiave socio-culturale, indicano che tutte le padrone di locande sono delle imbroglione, mentre lui è “un bonhomme”, cioè un uomo sempliciotto. Ci viene detto anche che PG ha carenze affettive forti nei confronti della donna in generale perchè anche la sua propretaria riesce a fare quello che vuole di lui. [Madame Vauquer..berloques]: Rastignac ci viene presentato solo tramite uno sguardo esterno: conosciamo soltanto il modo in cui è vestito, perchè B. non vuole dare troppe informazioni. Del PG invece, l'abbigliamento è testimone del suo status sociale> è un uomo ricco perchè può permettersi determinati abiti ma anche perché possiede dei gioielli e diamanti. Ma perchè? Perchè vedremo poi che questi oggetti descritti, piano piano spariranno finchè non rimarrà più niente. Quindi noi assistiamo all’impoverimento totale del personaggio. [Sa tabatière..domestique]: Un altro particolare è che il PG non vuole disfarsi di tutti questi oggetti, perchè gli sono cari e gli ricordano il successo avuto nella vita. Alla fine, sarà proprio per amore delle figlie che lui invece si priverà di tutto questo. Inoltre, il carattere di madame Vauquer viene spiegato poco a poco> è un’approfittatrice poiché imbroglia il suo ospite e nello stesso tempo mira a crearsi di nuovo una posizione. Ha gli occhi che si illuminano vedendo tutto quello che possiede Goriot. Balzac non è soltanto uno scrittore che descrive una determinata epoca, ma penetra nella psicologia profonda dei comportamenti umani che supera l'epoca storica e diventa universale. [Ceci..longtemps]: PG illustra il ricordo della moglie. Questo ci dice che PG non è solo un uomo con una grande carenza affettiva, ma identifica l’amore per la moglie nella tazza da lei regalatagli (dice che berrà il café in quella tazza per il resto della sua vita). Cosa significa? Da una parte è un modo per dire a M. Vauquer che lui pensa soltanto a sua moglie e dall'altra ci dice gli aspetti del suo carattere. Balzac ci vuole far capire quanto PG non fosse attaccato agli oggetti per il valore materiale, ma per quello che è il loro valore simbolico. [Quoique..faut]: per capire quando un uomo è vecchio si guardavano gli occhi, poichè quando gli occhi iniziano a lacrimare è perchè le sacche degli occhi sono incontinenti. Quindi l'occhio rosso e gonfiato di questo vecchio fa capire appunto che è un vecchio. Madame Vauquer trova il PG gradevole per i soldi che lui possiede. [D'ailleurs..sentiment]: qui riscontriamo gli studi che fa Balzac per la costruzione dei personaggi> si

interessa di fisionomica e potremmo dire anche di psico...


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