Economia monetaria 1 - riassunto libro di giorgio intergato con le lezioni PDF

Title Economia monetaria 1 - riassunto libro di giorgio intergato con le lezioni
Course Economia Monetaria
Institution Università di Pisa
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riassunto libro di giorgio intergato con le lezioni...


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1 → Introduzione e funzioni della moneta Economia monetaria: è un'economia in cui gli scambi avvengono contro moneta. Qui il funzionamento del sistema economico si presenta alternativo ad un economia di baratto (in cui si deve avere la duplice coincidenza fra bisogni e beni, la tecnologia delle transazioni può risultare molto costosa).

Moneta → si configura come un bene accettato universalmente negli scambi. Da un punto di vista storico , la moneta ha assunto prima il connotato di: Moneta merce → dotata di valore intrinseco (esempio: conchiglie, metalli preziosi, animali...) Caratteristiche: – Stabilità di valore – Omogeneità ( si ha unità di valore) – Indistruttibilità (mantenga il valore nel tempo) – Utilità – Divisibilità – Trasportabilità

Poi di: Moneta segno

Assenza di valore intrinseco. Non è convertibile in strumenti dotati di valore intrinseco. Moneta riconosciuta legalmente come mezzo di pagamento.

ulteriormente si distingue in: 1. Moneta Legale (le banconote sono emesse dalla BC e la moneta divisionaria) 2. Moneta Fiduciaria (accettata come contropartita nelle transazioni solo sulla base di un presupposto di fiducia tra le parti) 3. Aggregati Monetati (M1, M2, M3) che differiscono per il loro grado di liquidità: - base monetaria (H) - H + c/c bancari a vista - H + c/c bancari a vista + c/c bancari a tempo

Quale merce si afferma come moneta? Deve esser uno strumento socialmente accettato come moneta. I soggetti devono esser convinti che gli altri soggetti accetteranno la moneta. Una merce che abbia un'utilità intrinseca e quindi sia vendibile. Prevale sugli altri beni come mezzo di pagamenti.

Baratto diretto = entrambe le parti desiderano procurarsi il bene o il servizio che ricevono in cambio del bene o del servizio venduto (richiede doppia coincidenza dei bisogni). Baratto indiretto = quando un soggetto cede un bene o un servizio ricevendone in cambio un altro che non desidera avere, ma che scambia per ottenere quanto desiderato.

Storia: Lo sviluppo dei sistemi di pagamento ha gradualmente accelerato le transazioni economiche riducendo i costi associati alla necessità di detenere moneta in forma liquida e assicurando la possibilità di effettuare transazioni a distanza. Sviluppo informatica e tecnologie digitali Oggi la moneta, mezzo tradizionale di pagamento (consegna materiale monete e banconote) è limitato a piccole transazioni quotidiane ed è stato soppiantato dalla moneta bancaria (creata dal sistema bancario: disponibilità liquide in c/c) e la moneta elettronica (carte di credito e di debito). La conservazione del valore nominale della moneta è garantita dal corso legale mentre il mantenimento del suo potere di acquisto è un obiettivo primario della politica monetaria. Nel corso della storia, la prima moneta metallica fù l'Aes Rude; ci si basava sulla moneta merce, nella quale un metallo prezioso (oro o argento) era utilizzato come mezzo di pagamento. Poi si passò dalla moneta merce a quella fiduciaria (inconvertibile in metallo prezioso ). Fino a quel momento restava salvo il principio della convertibilità della moneta in circolazione in equivalenti quantità d'oro. Gold standard: in Gran Bretagna le valute erano in oro; nel momento in cui si pesavano le valute si determinava il tasso di cambio (detenuto dalla differenza delle due valute). Monete suberate = monete fasulle placcate in oro all'esterno. Legge di Gresham “ La moneta cattiva scaccia quella buona” → problemi della moneta metallica.

Signoraggio → fa si che ci sia una differenza tra il valore intrinseco e quello nominale. Esso è la tassa che l'autorità ottiene coniando monete. Si deve passare quindi dalla moneta merce, transitando però in una forma intermedia: la cartamoneta convertibile in oro. Con la fine del Gold Exchange Standard (ovvero la convertibilità della moneta in circolazione in altre valute, la cui convertibilità diretta restava assicurata), nasce la moneta segno (moneta in corso forzoso). → Moneta: passività a vista, accettata come mezzo di pagamento, emessa dalla BC e Banche Commerciali.

“La moneta è ciò che la moneta fa”

John Hicks nella prima triade dell'economia monetaria individua → Funzioni della moneta: 1. Mezzo di pagamento → svolge un ruolo di intermediario negli scambi. 2. Unità di conto e Misura di valore → la moneta è un numerario, ovvero un'unità di misura (es: euro, dollaro..); serve a definire il prezzo delle cose in termini di un valore al quale tutto il resto si riferisce. Unità di conto = mezzo di pagamento (può anche non esister fisicamente) Scegliendo uno dei beni come unità di conto, il numero dei valori di scambio indipendenti diventa: prezzo di conto (n-1)

3. Riserva di valore → la moneta può esser utilizzata negli scambi futuri. (se la moneta è un mezzo di pagamento allora è anche una riserva di valore; non vale viceversa)ù

Hicks nella seconda triade dell'economia monetaria individua: Le motivazioni della domanda di moneta 1. Movente transattivo 2. Movente precauzionale 3. Movente finanziario-speculativo → riserva di valore Se la moneta consente transazioni, allora si deterrà moneta per il movente transattivo, e anche per quello precauzionale (deteniamo moneta perché si potrebbe avere necessità improvvisa di acquistare beni) ed è possibile farlo solo detenendo moneta, se questa permette di conservare il valore nel tempo; si deterrà non solo per effettuare transazioni future.

Movente transattivo: prezzo di scambio → beni Movente speculativo: riserva di valore → titoli (alternativa di valore alla moneta che mantiene il proprio valore nel tempo)

La distinzione fra le teorie economiche è molto legata alle differenze che l'una e l'atra attribuiscono alle funzioni della moneta ed alle motivazioni per la detenzione della stessa:

Teoria Classica (neoclassici e monetaristi): → funzione di mezzo di pagamento e di unità di conto Il mercato funziona in modo efficiente solo se i prezzi segnalano la scarsità relativa dei beni. In equilibrio, una volta raggiunta la piena occupazione la politica monetaria riesce solo ad influenzare i prezzi. → relazione diretta tra moneta e prezzi: ↑produzione → ↑domanda di beni → ↑P Come esemplificato nella TQM: MxV=PxT se Y = T, allora M x V = P x Y e ΔM/M= ΔP/P (se V e Y sono costanti)

Teoria Keynesiana: → Movente finanziario-speculativo e funzione riserva di valore Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria funziona indirettamente: ↓i→ ↑offerta di moneta→ ↑I Il tasso di interesse risente del prezzo dei titoli: ↓i =

Cedola fissa Prezzo titoli↑

Se la domanda dei titoli↑, il prezzo dei titoli↑, la cedola è fissa, i↓

Effetti di ↓i: Un basso tasso di interesse rende meno “divertente” risparmiare → farà ↓consumi. Dovrebbe favorire gli investimenti e stimola quindi la AD (Domanda Aggregata) e la produzione. Se siamo in un economia aperta con tassi di cambio flessibili: farà ↑NX, cioè favorirà le esportazioni nette. P non varierà se: ↑offerta e ↑domanda dello stesso importo. Durante un periodo di crisi, se ↓i facciamo riferimento a Keynes che afferma che: in una situazione così la politica monetaria non farà nulla, l'economia non riparte, bisogna partire con la spesa pubblica.

Prezzo della moneta: • Funzione transattiva (mezzo di scambio): il valore della moneta è dato dal suo potere di acquisto, che è pari all'inverso di P. • Funzione unità di conto: verso se stessa → valore nominale (m) verso altra moneta → tasso di cambio (s) • Funzione riserva di valore (alternativa di detenere moneta e comprare titoli): verso titoli al tempo t (costo opportunità) → tasso interesse (i) verso titoli tra t e t+1 → tasso di interesse tra t e t+1

2 → Domanda di moneta Domanda di moneta: è la media dei saldi monetari detenuti dagli agenti economici in un dato periodo. Dipende da: – fattori istituzionali – comportamentali – fattori di tipo economico

Teoria Quantitativa della Moneta: Per molti secoli la funzione predominante della moneta è stata quella di esser il mezzo privilegiato e più efficacie per effettuare gli scambi. → Fischer “ moneta come mezzo di pagamento” egli parte affermando:

M = quantità di moneta che circola V = velocità di circolazione della moneta P = livello generale dei prezzi T = numero transazioni

MxV = PxT

l'equazione diventa una teoria quando assumiamo che: • T possa esser approssimato alla produzione Y, la quale a sua volta è al livello di piena occupazione YF. • V sia costante, poiché dipende da fattori istituzionali. Da ciò segue la Teoria Monetaria della determinazione di P: segue la neutralità della moneta e la dicotomia fra parte reale e parte monetaria. P = (V/YF) M

M/P

Domanda reale di moneta: risulta rigida rispetto al livello dei prezzi; è costante.

M = Y P V P

Domanda nominale di moneta: dipende dal livello dei prezzi (Iperbole equilatera)

M

M=Y V

x

P

1/P

Osservazioni: • Le assunzioni di base sono sconfessate, realmente V e Y non sono costanti e non sempre siamo in condizioni di pieno impiego. •

Nel L.P. si ha una relazione stretta tra M e P ed in particolare tra il tasso di crescita della moneta (ΔM/M) e dei prezzi (ΔP/P). Se ↑M allora ↑P → ↑M x V = ↑P x Y

Equazione delle scorte: La TQM può esser riletta come una teoria della domanda di moneta: dall'equazione M

x

V = P xY

a → Md = k PY

Md = Domanda di moneta K = 1/V → sensibilità della domanda di moneta al reddito nominate PY = reddito nominale

La domanda di moneta di Pigou è determinata soltanto dal reddito nominale. È una domanda di moneta ai soli fini transattivi

Microfondazione della domanda di moneta: La domanda di moneta Md può esser derivata analiticamente assumendo che le preferenze degli agenti siano espresse dalla funzione utilità di tipo Cobb-Douglas

le quantità ottimali: x= αy e m=(1-α)y in termini ottimali la domanda di moneta: M=(1-α)Py (1-α)=k → peso attribuito alla detenzione di moneta nella funzione utilità, ed è costante

Osservazioni: • K è una funzione utilità marginale della moneta, che non è costante ma diminuisce all'aumentare della dotazione di moneta. •

V non sarà costante.



Con la microfondazione della TQM si passa da considerare “flussi monetari” a “stock” di domanda di attività.

Modello macroeconomico neoclassico: – – –

Teoria quantitativa della moneta Mercati perfettamente concorrenziali Perfetta flessibilità dei prezzi

Modello caratterizzato da: • Dicotomia → separazione tra parte reale e parte monetaria. (produzione, occupazione, salario reale sono determinati dal solo lato “reale” dell'economia). •

Neutralità della moneta → la moneta influenza solo le variabili nominali. - Il salario nominale è determinato utilizzando il salario reale e il livello dei prezzi: W=wP - Variazioni di M modificano solo P e W - Il meccanismo di trasmissione della politica monetaria è inefficace nel lungo periodo

Teoria della preferenza per la liquidità di Keynes:

La moneta svolge oltre alle funzioni di mezzo di pagamento e misura di valore anche quella di riserva di valore. Md = kY – hi

i = tasso di interesse → è il prezzo della preferenza per la liquidità, o anche simmetricamente, il premio per la rinuncia alla liquidità.

Confronto tra moneta e titoli: ha la caratteristica di esser l'attività più liquida: cioè immediatamente spendibile per le transazioni.



Moneta →



Titoli → Rendono un interesse, ma sono soggetti a variazioni di prezzo prima della loro scadenza.

Gli agenti economici sceglieranno moneta o altre attività finanziarie tenendo conto oltre che della liquidità, della certezza de valore nominale, della redditività del rischio, della trasferibilità ecc... La scelta fra investire in una o nell'altra dipende dalle preferenze del soggetto nei confronti di: – rischio – rendimento atteso Tale teoria può esser sintetizzata tramite Tobin che analizza il problema di scelta considerando un individuo che ha a disposizione una certa somma W, da dividere fra moneta M e un titolo obbligazionario B, con valore nominale P, che paga al termine di ogni periodo una cedola C (proporzionale a P). il valore di mercato V di un titolo con scadenza a n anni dipende dal valore scontato atteso del flusso dei pagamenti futuri. V = cP + cP + …. + cP + cP 2 n-1 1+r (1+r) (1+r) (1+r) n Tobin assume che tale titolo sia del tipo della rendita perpetua, che rende 1€ ogni anno: V= 1 1+r

+ 1 +…+ 1 (1+r) 2 (1+r) ∞

moltiplicando entrambi i termini per 1/(1+r) e sottraendo tale equazione trovata otteniamo: V = 1 per cui il valore di un titolo futuro dipenderà da r e

re (tasso interesse atteso) →

r V=r/re

Definendo con g (guadagno percentuale): differenza % tra prezzo futuro atteso e prezzo corrente del titolo → g= (r/re ) - 1 Il guadagno complessivo G sarà dato dal guadagno in conto capitale (g) e da quello in conto interessi (r) → G= r + g

Se assumiamo che re sia noto e costante avremo: • G>0 → convenienza a investire in titoli



G Ms

quindi per economizzare moneta gli agenti spenderanno meno, la AD↓ ed i prezzi tenderanno a↓; in questo modo nel l.p. Il sistema ritornerà da sé all'equilibrio ed ai prezzi desiderati. La stessa conclusione la possiamo avere nella versione dinamica dell'equazione fondamentale monetarista: il reddito cresce ad un tasso gy → gm + gv ≈ π + gy se fissiamo il tasso di inflazione desiderato π*, visto che gy è costante la domanda di moneta è stabile e quindi lo è anche gv, la BC dovrà far crescere la moneta ad una % che mi determina anche π

Effetti di un ↑ di gm: Partendo da:

gm (5%) + gv(0%) ≈ π(2%) + gy(3%)

se ↑ gm al 6% provoca uno squilibrio tra la crescita dell'offerta e domanda di moneta. Mentre gy è 3% farà

↑π al 3% tornando all'equilibrio. Quindi nel L.P. → ↑ gm → ↑π

3 → Teoria della credibilità Con il primo shock petrolifero (1973) svanisce il “trade-off” (cioè la possibilità di scelta ottimale) tra inflazione e disoccupazione ed emerge la stagflazione (la contemporanea presenza di inflazione e disoccupazione). Nell'economia entrano in gioco le aspettative razionali: nella quale gli individui in quanto operatori razionali devono formulare le proprie aspettative sulle politiche future, usando in maniera efficiente, tutte le informazione che hanno a disposizione. il settore privato ha un comportamento forward looking (guarda avanti) → efficacia della politica monetaria solo nel caso in cui sorprenda il settore privato. Successivamente la “critica di Lucas” mostra l'impossibilità di applicare all'economia le regole di funzionamento del controllo ottimo utilizzate per esempio nel caso fisico (luna).

Problema dell'incoerenza temporale: Due soggetti mostrano l'esistenza dell'incentivo da parte del governo a trarre vantaggio dalla reazione delle aspettative del settore privato, cosicché dopo aver annunciato la propria politica ottimale e osservata la reazione del settore privato, troveranno opportuno modificare la decisione presa inizialmente che è quindi incoerente temporalmente e perciò non credibile. Esempi: Ulisse e le sirene: Ulisse al tempo 0 sa che quando sarà di fronte alle sirene, gli sarà impossibile resistere e modificherà la scelta migliore. Infatti al tempo 1 egli davanti le sirene la sua decisione ottimale sarà diversa rispetto a quella al tempo t=0. (si farà legare all'albero maestro). Dilemma del prigioniero: l'incoerenza temporale deriva da tale impostazione le aspettative giocano un ruolo fondamentale.

Modi per rimuovere il problema dell'incoerenza temporale della politica monetaria: • Kydland e Prescott → rinuncia alla discrezionalità e adozione di regole fisse sancite dalla legge (che impediscono alla BC di cambiar strategia). •

Rogoff → nomina di un banchiere centrale “conservatore”', cioè dotato di una elevata reputazione anti-inflazionistica.



Walsh → contratti inflazionistici: si fa un contratto nella quale lo stipendio del banchiere centrale è legato all'andamento dell'inflazione.



Svennson → inflation targets.

Il problema dell'incoerenza temporale è serio se: • il gioco è ripetuto all'infinito. •

C'è incertezza sulla vera natura del policy maker: egli all'inizio cerca di fare il “duro” ingannando chi ha davanti; anche il debole farà il duro, egli ha interesse a non scoprire le sue carte.



La possibilità che la produzione possa esser colpita da shock stocastici (l'idea che un banchiere deve seguire una regola fissa è pericolosa se l'economia è colpita da tali shock (es: crisi) poiché servono mani libere per rispondere a ciò.

Modello di Barro e Gordon: Facciamo riferimento alla vecchia curva di Phillips aumentata delle aspettative →

π

e

che non è altro che il vincolo di bilancio:

π = π e+1 (uN -u)=(π e + 1 u N ) - 1 u α

α

α

rappresentiamo il Governo o il Banchiere centrale come un agente razionale che avrà una: funzione di perdita →

La BC è interessata al problema di minimizzazione della funzione di perdita:

Min Loss

π = è lo strumento di politica economica delle autorità S.t.

π = π e +1 (uN -u) α

→ vincolo

Sostituendo la u nella L ottengo la nuova Loss: Minimizzando la L rispetto a Ottengo

L = [uN + α(πe- π )]2+ϐ π2

π e scegliendo π ottimale

π = α [u N + α(πe -π)] ϐ

Rappresentazione grafica: Ignoriamo le parti negative e ci soffermiamo sul quadrante positivo → possiamo rappresentare queste curve di indifferenza

(Caso Germania → Bundesbank ) Caso in cui ϐ alto → curve di indifferenza più distese Curve di indifferenza di un governo fortemente avverso all'inflazione. Per passare da π0 a π1 per ↓π sono disposto a scambiarlo per una grande variazione di u . (quindi per π me pesa molto di più).

(Caso italia) Caso in cui ϐ basso → curve di indifferenza più ripide Curve di indifferenza di un governo fortemente avverso alla disoccupazione. Per ridurre u (-Δu) ho accettato un grande aumento di π

Analizzando il problema di π e

→ Possono esserci diverse possibilità di equilibri:

1. Soluzione direzionale (la BC ha le mani libere): Nell'ipotesi di aspettative razionali, in un contesto deterministico:

π = πe

cosicché



u = uN

con tale soluzione il settore privato riesce ad avere con chiarezza ciò che è meglio per la BC . È coerente temporalmente. il settore privato si fermerà in tale situazione e la curva finale di Phillips si troverà su una curva di livello III e tale punto sarà un equilibrio discrezionale. 2

D Funzione perdita → L = u + N

ϐ ( α u N) ϐ

2

2. Soluzione di tipo “fooling”: il settore privato si fa prender in giro e crede alla prima promessa che gli è stata fatta.

πe =0

da ciò segue che:

u Lm



2

→ conclusione monetarista

b2 σ2u (a1b1 + b2) 2

Se i disturbi sono monetari: è bene utilizzare il tasso di interesse come strumento da controllare. 2

→ conclusione keynesiana

Li =0 < Lm = a1 σ2v (a1b1 + b2)

2

Strumenti a disposizione della BCE: 1. Operazioni di mercato aperto Si svolgono su iniziativa della BCE, che stabilisce modalità e condizioni per la loro effettuazione.

A

SP BCE

Riserve estere ↑Credito interno↓

↑ Banconote↓
...


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