Enrica Collotti Pischel - Storia dell Asia orientale 1850-1949 PDF

Title Enrica Collotti Pischel - Storia dell Asia orientale 1850-1949
Author Donia Khalil
Course Storia dei Paesi orientali (10 cfu)
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Summary

riassunti del libro di enrica colotti pischel di storia dei paesi orientali...


Description

Storia dell’Asia orientale 1850 - 1949 1 L’EREDITÀ DELLA PRIMA FASE DELLA COLONIZZAZIONE Negli ultimi decenni del 19° secolo, in As Asia ia orien orienttale iniziò il proc processo esso di spar spartiz tiz tizione ione del mo mondo ndo tra le grandi potenze. L’ide ide ideolo olo ologia gia del sistema coloniale era fondata sulla super superiori iori iorità tà de dell’uo ll’uo ll’uomo mo bian bianco co e sulla convinzione della validità della so societ ciet cietàà ca capit pit pitalis alis alistic tic ticaa eur europ op opea ea ea. Gli europei vedevano l’Asia un mon mondo do ricco ricco, per la spe spereq req requa ua uazion zion zione e della bilancia commerciale a favore di India e Cina che portò gran parte dei metalli preziosi europei. Dal 1500 alla fine del 1700 gli europei non potevano considerarsi superiori, in quanto:  le pr pratich atich atiche e tess tessili ili asiatiche meritavano di essere studiate e copiate;  por porcell cell cellane ane e gioi gioielli elli erano simbolo di lusso e raffinatezza;  la stru struttur ttur tturaa d dell’ ell’ ell’imp imp impero ero M Mogh ogh oghul ul attirava gli europei alla ricerca della forma di Stato ideale. Gli europei si trovarono quindi a porsi du due e ob obie ie iettivi ttivi ttivi:  come acquisire le merci asiatiche senza doverle pagare in valuta;  come determinare, entro le società asiatiche, la domanda di prodotti europei. Durante il 1700, gli europei, con saccheggi e trasferimenti forzosi di ricchezza, si impossessarono delle merci asiatiche creando uno spo spostam stam stamen en ento to n nell’ ell’ ell’eq eq equili uili uilibri bri brio o tra Europa e Asia. I primi europei in Asia furono gli iberici iberici: i portoghesi, con Vas Vasco co da Gam Gamaa, avevano creato in India le basi della loro attività mercantile, facendo di Lisb Lisbon on onaa il mag aggior gior em empor por porio io di sspezi pezi pezie e iin n EEur ur uropa opa opa. Diversa la sorte delle Fili Filippin ppin ppine e: quando arrivarono gli spagnoli alla fine del 16° secolo erano meno sviluppate delle altre società asiatiche; ciò permise di attuare una trasf trasfor or ormazi mazi mazion on one e del della la socie società tà attraverso il regime feudale dell’en en encom com comien ien ienda da da. Nel 1602, dopo la fondazione della Com Compa pa pagni gni gniaa ol oland and andese ese del delle le IIndi ndi ndie e ori orien en entali tali (VO VO VOC C), gli olandesi:  emarginarono la presenza portoghese;  nelle M Molu olu olucch cch cche e stabilirono rapporti con vari sultani locali per ottenere merci a bassi prezzi;  nel 1620 crearono a Gia Giava va le basi per la loro attività;  nel 1641 conquistarono Ma Mala la lacca cca e Ceylo eylon n;  controllarono l’isola isola di Tai Taiwan wan e mantennero un punto d’appoggio in Giap iappo po pone ne ne;  stabilirono con la Cina rapporti di reciproca convenienza commerciale, in quanto si trovavano al centro di un’area ricca che i cinesi definivano Na Nan n Yang (Mari del Sud). L’ascesa dell’Ing Ing Inghilt hilt hilterr err erraa, verso la fine del 17° secolo, mise in crisi il controllo olandese sull’India, che nel corso del 18° secolo continuò il suo de declin clin clino o, entrando in def deficit icit e accumulando debiti ebiti. Gli olandesi, allora, iniziarono in Malesia la coltivazione di prod prodotti otti “colon colonial ial iali” i” per i ceti abbienti europei. Nel 1824 lo Stato olandese per perse se il con contro tro trollo llo di Giav Giavaa dove l’inglese Raff Raffles les nel 1819 fondò la base di Sin Singapo gapo gapore re re. Era conclu conclusa sa la p prim rim rimaa ffase ase dell dellaa co colo lo loniz niz nizza za zazion zion zione e ol olan an andes des dese e che l’aveva resa una delle aree più ricche d’Europa. Nel 1600 venne fondata la Comp Compagn agn agnia ia bri britann tann tannic ic icaa delle Indi Indie e orie orienta nta ntalili (British East India Company). Fondamentale per il suo decollo fu il “sac sac sacch ch cheggi eggi eggio o del Ben Bengal gal galaa”, attuato nella seconda metà del 18° secolo. Qui ottenne dal so sovran vran vrano oM Mogh ogh oghul ul il diritto a “eser eser esercit cit citare are il pote potere re fisca fiscale le sul B Ben en engala gala gala”. La Company esportava le cotonate indiane in tutta l’Asia per pagare le merci che acquistava, poi spediva una parte delle merci acquistate e delle cotonate verso l’Europa. La domanda di tessuti per l’esportazione cresceva, di conseguenza anche il numero dei tessitori che tendevano a procreare più figli per ottenere più telai, portando ad un notevole aum aumento ento dell dellaa pop popola ola olazio zio zione ne ne. Ben presto, però, l’importazione di cotonate dall’India terminò in seguito allo sviluppo in Inghilterra della filat filatura ura e della te tessitu ssitu ssitura ra me mecca cca ccanic nic nicaa. Penati Limonta Carola

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Tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo, gli inglese volevano assicurare agli indiani il “miglio miglio migliorr gover governo no pos possibil sibil sibile e”: i governatori di Londra, ostili alle pratiche predatorie della Company, inviarono dei dirigenti per instaurare un potere giudiziario garantista ed egualitario e un sistema fiscale che assicurasse entrate all’Inghilterra. Tradizionalmente l’impero Moghul percepiva i tributi attraverso funzionari che, pur non essendo proprietari, esercitavano un controllo sulle terre. Nel Ben Bengala gala gala, gli inglesi, diedero agli zamin zamindar dar (esattori) la percezione delle imposte, identificandoli proprietari dei terreni e andando così a creare dei latif latifond ond ondii. Introdussero, allora, la pr propr opr oprietà ietà pri privata vata de dellllllaa te terra rra convinti di portare progresso e non, come invece accadde, lo spos sposses ses sessa sa samen men mento to dei contadini. Nel 1858 la Company fu so sostitu stitu stituita ita dalle istit istituzio uzio uzioni ni br britan itan itannic nic niche he, in seguito alla grand grande e rivo rivolta lta dei prin princip cip cipii (riv (rivolta olta dei Se Sepo po poys) ys) che aveva fatto temere per le sorti del controllo britannico. Il potere inglese sull’India, definito Raj Raj, ebbe come strumenti fondamentali l’Indi Indi Indian an Civil Servi ervice ce e l’India India Indian n Arm Armyy, caratterizzati dal fatto di essere interamente pagati con le tasse degli indiani. Gli inglesi erano troppo pochi e troppo impegnati in diverse aree del mondo per poter controllare l’India da soli; individuarono così gruppi di indiani che potessero svolgere co comp mp mpiti iti di inte interm rm rmedi edi ediazio azio azione ne ne. Nel 1835, scelsero di porre la cultur culturaa br brita ita itanni nni nnica ca alla base degli studi degli indiani. L’India uscì d dall’ all’ all’indi indi indipen pen pende de denz nz nzaa nel 1947.

2 LA DISTRUZIONE DELLA CINA TRADIZIONALE In Asia vi erano le robuste organizzazioni del confucianesimo: Cin Cinaa, Giap Giappo po pone ne, Co Core re reaa e Vie Vietn tn tnam am. Al contrario dell’Europa, tra il 15° e il 17° secolo, in Cina vi fu un’in in invol vol voluzio uzio uzione ne e aumentarono le tensioni sociali che vennero in parte superate dopo il 1644 con la dina dinastia stia Qing Qing. Il periodo Qing vide un irri irrigidi gidi gidimen men mento to del co confu nfu nfucian cian cianes es esimo imo per la necessità di legittimare il potere imperiale nei confronti degli stranieri a ridosso dell’impero. Preoccupante era anche il feno fenomen men meno o migr migrato ato atorio rio che portava i cinesi a trasferirsi nelle zone dei Mari del Sud per la presenza straniera. Per limitare questo fenomeno si attribuì a un ridotto numero di mercanti il monopolio del commercio con gli stranieri. Nel 1793 Londra inviò Lo Lord rd Macar Macartne tne tneyy per ottenere un trattato che aprisse la Cina al commercio britannico, ma nell’incontro con l’im im imper per perator ator atore e Qianl Qianlon on ongg vide respinte tutte le sue richieste. Gli inglesi, allora, introdussero di contrabbando in Cina quantità sempre crescenti di oppio prodotto in India. Un aspetto preoccupante del contrabbando era lo sviluppo di organ organizz izz izzazio azio azioni ni segr segret et ete e di tipo mafi mafioso oso oso. Il costo dell’importazione di droga sconvolgeva il reg regim im ime e de deii pr prez ez ezzi zi zi. Nel 1839 la Cina tentò di bloccare il contrabbando inviando a Canton un funzionario che bru bruciò ciò ol oltre tre 130 1300 0 tonn tonnell ell ellate ate di oppio seque sequest st strato rato. Per questo Londra mosse gue guerr rr rraa alla Cina. Nel 1842 i cinesi accettarono il trat trattato tato di Na Nanch nch nchino ino ino, nel quale la Cina doveva:  aprire al commercio inglese 5 por porti ti ti;  fissare ta tariff riff riffe ed dogan ogan oganali ali fa favor vor vorevol evol evolii ag aglili iingle ngle nglesi si si;  cedere all’Inghilterra la parte del ter territor ritor ritorio io d dii H Hon on ongg Ko Kong ng ng;  sop soppri pri primer mer mere e iill mo mono no nopoli poli polio o com commer mer merci ci ciale ale dei mercati di Canton;  pa pagare gare 21 mi milio lio lioni ni d dii do dollar llar llarii aalla lla Gr Gran an Br Breta eta etagna gna per le spese militari e l’oppio distrutto. Un successivo trattato aggiunse la giu giurisd risd risdizio izio izione ne ex extrat trat traterr err erritor itor itorial ial iale e che sottraeva alla magistratura cinese i processi che coinvolgevano cittadini britannici. I trattati vennero estesi a tutte le potenze e tra il 1858-60 francesi e inglesi imposero alla Cina:  l’apertura di 11 po porti rti rti;  la libera ve vend nd ndita ita dell’ dell’op op oppio pio pio;  l’ese ese esenzio nzio nzione ne da imp impos os oste te delle merci straniere;  il riconoscimento del dir diritto itto degl deglii sstran tran tranieri ieri di cir circol col colare are e d dii ac acquis quis quisire ire pr propri opri opriet et etàà;  il paga pagam mento di cir circa ca 3300 00 to tonnell nnell nnellat at ate e di ar argento gento a Gran Bretagna e Francia. Fin dal 1857 la Fr Fran an ancia cia cercò di costruirsi una base in Vietn ietnam am am, uno degli Stati tr tribut ibut ibutari ari della Cina. Iniziò una gu guerr err erraa tr traa Fran ranci ci ciaa e Cina Cina, in quanto quest’ultima intervenne per evitare l’insediamento francese in Vietnam. Si concluse nel 1885 con un trattato che ab aboli oli oliva va il rrap ap appo po porto rto trib tribut ut utario ario tr traa Vi Vietn etn etnam am e Cin Cinaa.

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Nel 1894 Giapp Giappon on one e e Cina si scontrarono per la Core Coreaa. I giapponesi vinsero e nel 1895 venne firmato il trat trattato tato di Shi Shimo mo monos nos noseki eki che imponeva alla Cina:  la cessione dell’isola isola di Tai Taiwan wan e della penis penisola ola d del el Li Liaod aod aodon on ongg;  l’autorizzazione ad apri aprire re fab fabbri bri briche che gia giappo ppo ppone ne nesi si in territorio cinese;  il pagamento di un’ind ind indenni enni ennità tà di 800 8000 0 to tonn nn nnella ella ellate te di ar arge ge gento nto nto. L’op op oppos pos posizio izio izione ne di Russia, Francia e Germania costrinse Tôkyô a restituire la penisola del Liaodong e a rendere le altre potenze compartecipi del diritto di aprire fabbriche in Cina. Alla fine del 19°secolo la Cina era in pro profond fond fondaa cr crisi isi eco econ nomi omica ca ca. Nel 1850 iniziò il movimento degli “ado ado adora ra ratori tori del Ci Cielo elo elo” animata da Ho Hong ng Xiu Xiuqu qu quan an che proclamò la nuova dinastia del “Cel Cel Celest est este e regno dell dellaa gr grand and ande e pace pace”, in cinese Ta Taipin ipin ipingg Tian Tianguo guo guo. L’ideologia Taiping era anti antiteti teti tetica ca al co conf nf nfucia ucia ucianes nes nesimo imo e puntava alla modernizzazione. L’esigenza di pens pensar ar are e in mod modo o nuovo si faceva strada tra i giovani intellettuali. Kang Yuw Yuwei ei propose la pol politic itic iticaa dell’ dell’auto auto autora ra raffor ffor fforza za zamen men mento to to. Nel 1898 Kang riuscì a farsi affidare dall’imperatore il governo per 103 gior giorni ni durante i quali introdusse misure che rif riforma orma ormavvano la pub pubbli bli blica ca ammi amminis nis nistrazi trazi trazion on one e, il sis siste te tema ma edu ducati cati cativo vo e l’eco eco econo no nomia mia mia. Un co colpo lpo di SSttato pose termine all’esperimento. La tensione stava tornando per l’impo impo impove ve verim rim rimen en ento to dei colti coltivato vato vatori ri, la crisi del delle le attivi ttività tà arti artigi gi giana ana analilili, la pres pression sion sione e fisc fiscale ale e il ris risenti enti entimen men mento to vers verso o gli str strani ani anieri eri eri. In seguito alle sanguinose misure repressive emersero le schiere di ribelli chiamati Yihetu Yihetuan an an, “pu pu pugni gni de della lla gius giustiz tiz tizia ia e della con conco co cordi rdi rdiaa”. I ribelli ucci ucciser ser sero o l’am l’ambas bas basciato ciato ciatore re ted tedesco esco e il giorno dopo l’im im imper per perato ato atore re Cixi dichiarò guerra alle potenze. In breve i cinesi trattarono la res resaa. Grave fu l’imposizione di un’inden inden indenn nità di oltre 1700 17000 0 to tonne nne nnellat llat llate e di ar arge ge gento nto. Il debito fu scalato in rate per 39 ann annii e gravato da interessi. Così venne inaugurata la co coloniz loniz lonizza za zazion zion zione e ind indiret iret iretta ta e pluri plurima ma delle potenze sulla Cina.

3 LA FONDAZIONE DEL GIAPPONE MODERNO Il Giappone fu l’unico che riuscì ad evitare la depredazione coloniale e il primo paese confuciano a intraprendere uno sviluppo capitalistico. Fu contraddistinto dal regi regime me feud feudal al ale e Toku Tokuggaw awaa, iniziato nel 1603. Lo shôg hôgun un controllava il baku bakufu fu (governo militare) diviso in 300 han capeggiati da un daim aimyô yô tribu in ris (signore) che riceveva il tributo to riso o (40%) dai contadini del proprio han con il quale venivano pagati i sam samur ur urai ai ai. Ai Tokugawa, insediati a Edo, competeva ⅙ dei tributi. I Tokugawa introdussero il sa sank nk nkin-k in-k in-kôta ôta ôtaii, l’obbligo per i daimyô di risiedere spesso a Edo e di lasciarvi in ostaggio i figli maschi durante la loro assenza, per aumentare il controllo. Il regime Tokugawa assicurò una lun lunga ga pac pace e durante la quale i samurai mutarono funzione diventando burocrati e intellettuali. Arti Artigia gia giani ni e merca ercanti nti divennero col tempo credi creditori tori del della la cla classe sse feu feudal dal dale e spesso insolvente, ma pronta a elargire favori politici e concessioni economiche. Con la messa a coltura di terre incolte e l’adozione di concimi e strumenti nuovi, l’agricoltura riuscì a fronteggiare l’aum aum aumen en ento to d dell ell ellaa po popol pol polazio azio azione ne da 15 a 28 milioni. Due furono le conseguenze:  i catas catasti ti fur furono ono aggi aggior or ornati nati tard tardii, così i tributi incisero meno sulla produzione a vantaggio dei notabili rurali che accumulavano capitali;  i con contad tad tadini ini ini, costretti dalle innovazioni a indebitarsi, per perdev dev devano ano la terr terraa. cr Dalla metà del 18° secolo la società Tokugawa entrò in crisi isi isi:  l’indebitamento della classe dirigente portò al fallim fallimen en ento to d dii m molti olti m merca erca ercanti nti e ar arti ti tigian gian gianii;  i contadini immiseriti ricorrevano all’infa infa infanti nti nticidio cidio cidio. Molti samurai intellettuali cercav cercavano ano sol soluzio uzio uzioni ni nei libr librii oc occid cid cident ent entali ali apprendendo matematica, fisica, agronomia, fisiologia e medicina diffondendone le nozioni. Tra il 1616 e il 1640, lo shôgun aveva imposto la politica del sakok akoku u, il divieto agli stranieri di entrare in Giappone e ai giapponesi di uscirne. L’8 luglio 1853 le “navi nere nere” am america erica ericane ne ne, chiesero di aprire porti e di avviare normali relazioni commerciali. Il Giappone non combatté, in quanto sapeva quanto la sconfitta fosse costata alla Cina, così nel 1854 Penati Limonta Carola

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Perr Perryy concluse il co contr ntr ntrat at atto to di Kan Kanag ag agawa awa per aprire due porti e un conso consola la lato to ame merica rica ricano no no; presto esteso a inglesi e russi. Nel 1858 fu imposto un secondo trattato per aprire altri por porti ti e abbass abbassare are i da dazi zi sott sotto o il 5%. Nel 1866 un ulteriore trattato im imped ped pedìì d dii af affron fron frontar tar tare e le vver er ertenze tenze co con n sstra tra tranie nie nieri ri ai tribunali giapponesi. Nel 1867 avvenne il ba bakum kum kumats ats atsu u, cioè la caduta del regime shogunale. Nacque il movimento del so sonnô nnô nnô-jôi -jôi -jôi, samurai che volevano cacci cacciare are gli str strani ani anieri eri e ripr riprist ist istinar inar inare e i sa sacri cri po poteri teri imp imperi eri eriali ali ali. Compresero però la necessità di non opporsi alle trasformazioni moderne, ma anzi di favorirle per poter meglio difendere il proprio paese. Nel 1866 gli shôgun tentarono di riottenere il potere, ma vennero sconfitti e si decise di trasferire ogni potere all’imp imp imper er erato ato atore re Muts Mutsuh uh uhito ito ito. Il 3 gennaio 1868 avvenne la “re re resta sta staura ura urazio zio zione ne ne” del po poter ter tere e imp mperia eria eriale le e l’elim elim elimina ina inazion zion zione e del baku bakufu fu e del dello lo sshô hô hôgun gun gun. Edo venne ribattezzata Tô Tôkyô kyô e divenne sede dell’imperatore. Il punto centrale, comune agli uomini del “rin rin rinnov nov novam am amen en ento to M Meiji eiji eiji”, era di impedire la devastazione coloniale. Erano inoltre convinti che, se si voleva salvare il paese dall’asservimento e dalla povertà, la mod modern ern ernizz izz izzazi azi azion on one e dov doveva eva es esser ser sere e att attuata uata con rapid apidit it itàà dall’ dall’alto alto e doveva essere aperta a tutti i meritevoli del diritto, come affermato nel “giu giu giura ra ramen men mento to in cinqu cinque e prin rincipi cipi cipi” emanato il 18 aprile 1868 e nella Costitu Costituzio zio zione ne proclamata due mesi dopo. Programma di modernizzazione:  il paese fu organizzato in una strutt truttura ura cen centr tr traliz aliz alizzata zata zata, amministrata dal mi minis nis nistero tero de degli gli IInt nt nterni erni erni. stipe de s fur rid tito di St  gli stipend nd ndii deii samu amu amurai rai furon on ono o ridott ott ottii, ma vennero poi sostituiti da titolili Stato ato ato.  vennero attribuiti a tutti ug ugua ua uaglian glian glianza za di d diri iri iritti tti e pos possibil sibil sibilità ità di ccarri arri arriera era;  nel 1872 venne introdotta l’istru istru istruzio zio zione ne ob obbli bli bligato gato gatoria ria estesa fino a sei anni per tutti. Nel 1906 il Giappone poteva considerarsi il prim primo op paes aes aese ed del el mon mond do ad av aver er vinto l’l’ana ana analfab lfab lfabeti eti etism sm smo o;  nel 1872, venne cr crea ea eato to un n nuovo uovo es eserc erc ercito ito bas basato ato sul sulla la ccoscr oscr oscrizio izio izione ne ob obbli bli bligato gato gatoria ria uni unive ve versal rsal rsale e;  venne elaborato un tri tributo buto d del el 3% su sull vvalor alor alore ed dell ell ellaa te terr rr rraa (fonte principale delle entrate);  iniziarono la costruzione di can cantie tie tieri ri navali e impi impianti anti sid sideru eru erurgic rgic rgicii; ristr il sis b cre lo yen come moneta unica;  nel 1872 venne ristrut ut uttur tur turato ato siste te tema ma ban an ancar car cario io e creat at ato o yen  per ri ridurr durr durre e in inflaz flaz flazion ion ione e e defi deficit cit di bilancio, molte imprese furono vend endute ute a bassi prezzi. Il nuovo Stato si delineava come l’olig olig oligarch arch archia ia Meiji e si era d’accordo sulla necessità di un parlamento, ma si temeva un freno alle capacità decisionali del governo. Itô Hir Hirob ob obum um umii, diventato Primo Ministro, diresse l’elaborazione della Cos Costitu titu ti...


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