Fenomenologia delle Arti Contemporanee - Hacker Art PDF

Title Fenomenologia delle Arti Contemporanee - Hacker Art
Author Elena Galizia
Course Fenomenologia delle Arti Contemporanee
Institution Istituto Europeo di Design
Pages 1
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Summary

Riassunti dalle slide e lezioni di:
- Hacker Art...


Description

HACKER ART L'origine del termine hacker art va ricondotto alla nascita dell'etica hacker all'interno dei laboratori del MIT di Boston verso la fine degli anni Cinquanta e a quell'idea di creatività abbinata agli studi sulle tecnologie informatiche e telematiche descritte da Steven Levy. Il significato del termine hacker art, coniato da Tommaso Tozzi nel 1989, vuole coprire un'area interdisciplinare più vasta che unisca all'area della ricerca, sia scientifica che umanistica, quella dei movimenti sociali ed underground, quella artistica, l'amministrazione pubblica, il mondo dei media e molti altri settori della sfera sociale. In parole povere possiamo dire che Hacker è quel qualcosa di non apparente ad un ente ufficiale che ti aiuta a trovare un’altra soluzione, è quel qualcosa che con l’inganno ti porta a scoprire una verità più celata. In campo artistico tale visione è in linea di continuità con alcune delle avanguardie e dei movimenti artistici del Novecento, tra cui Dada, gli Happening e Fluxus, il Situazionismo e il Cyberpunk. In tale ottica arte diventa il partecipare alla trasformazione dei processi sociali e culturali con l'obiettivo di favorire la cooperazione, la nascita di nuove forme della conoscenza e la condivisione decentrata del sapere, così come lo sviluppo di forme, luoghi e nuove tecnologie alternative finalizzate al miglioramento e all'evoluzione dell’umanità. L’Hacker Art non legata prettamente all’informatica, è legata alla comunicazione di massa. Possiamo dire che le opere di Hacker Art si possono dividere in due macro categorie basate su due principi: 1) Beffa (inganno), ovvero io ti inganno su qualcosa per sollevare delle questioni e per riflettere, è una beffa costruttiva, ti mostro degli errori nel sistema ma non ti danneggio. 2) Pratica di Networking (operare in rete, operare in gruppo), non si intende l’utilizzo unico e specifico di internet ma la condivisione di una particolare etica e vogliono promuovere la cultura. Un esempio di Hacker Art a ‘base di’ beffa sono le opere di Julius Von Bismark dove utilizza la fotografia come arma, letteralmente. Idea un dispositivo, denominato Furgulator, che invece di fotografare proietta qualcosa per qualche millisecondo e si attiva automaticamente con un flash di un’altra macchina fotografica. La gente che fotografa vicino questo dispositivo si ritrova, in fotografia, l’oggetto proiettato. Per esempio ha proiettato una colomba della pace sopra alla fotografia del dittatore cinese a Pechino; ha pubblicato diversi video-documentari dove si vede proprio che le persone a fianco a lui rimanevano incredule quando riguardavano la foto. Un esempio, invece, di Hacker Art a ‘base di’ networking è l’operato del gruppo G.R.L., dove utilizzano graffiti ‘di luce’ per hackerare lo spazio urbano. Ideano una serie di soluzioni come i ‘laser tag’ e sticker di led da attaccare sullo spazio urbano. Un’altra opera interessante è il progetto ‘The Eyewriter’ nato per sostenere e aiutare un amico writer, TempT, affetto da SLA, che gli permette di disegnare con gli occhi. Tutti i software che utilizzano sono scaricabili gratuitamente dal loro sito, hanno un’idea di networking e open source (indica un software di cui gli autori (più precisamente, i detentori dei diritti) rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio)....


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