Funzionalismo di Parsons e SCHEMA AGIL PDF

Title Funzionalismo di Parsons e SCHEMA AGIL
Course Sociologia generale
Institution Università degli Studi del Molise
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Il funzinalismo di Parsons; Malinowski e Brown; Schema AGIL...


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Lezione 12 4-11-19 Per 50/60 anni ha condizionato l’orientamento della sociologia non solo negli USA dove però egli stesso è nato e vissuto ma anche nel resto del mondo, anche in Europa. Sto parlando di Parsons. Dovete immaginare ancora adesso quindi a quasi 60/70 anni dalla sua teoria che è la teoria funzionalista vera e propria. Quindi se quella di durkheim metteva in luce quello che era il funzionalismo, Parsons lo sviluppa in maniera completa e organica. Parsons si è occupato di diversi aspetti della società ma riteneva come è stato poi successivamente identificato e come egli stesso ha raccontato in alcune interviste che una vera sociologia non poteva sottrarsi dal cercare una visione completa della società. Quindi in un certo senso significa che l’orientamento che abbiamo avuto in interazionisti simbolici era sicuramente un approccio interessante per l’arricchimento che poteva dare alla disciplina sociologica ma d’altro canto non poteva essere di grande utilità perché gli interazionisti o addirittura gli etnometodologia analizzavano unità di comportamento molto piccole, anche relazioni affettive tra due persone o relazioni che poteva instaurarsi in piccoli gruppi di 3/4 persone, mai di più; a loro interessava più che la rappresentatività dell’oggetto di studio la significatività. Abbiamo parlato l’altra volta di come loro volendo fare un discorso molto rude tra chi ritiene che la cosa più importante sia il dato quindi il dato inteso come quantità e chi ritiene che la cosa importante sia la qualità, quindi l’informazione; quindi tra Weber e Durkhiem gli etnometodologici e interazionisti sicuramente si pongono dalla parte Weberiana perché il verbo con il quale si traduce il pensiero di Weber è interpretare mentre Durkheim, per descrivere il proprio orientamento, la parola e verbo descrivere e quindi descrizione. Ora, Parsons che si nutre degli studi della scuola di Chicago perché è da lì che parte la sociologia applicata, parte in quel particolare modo , per quale motivo? Diversi pensatori della scuola di Chicago si sono formati o perché sono stati in Europa incontrando Simmel ma qualcuno anche Weber, o perché hanno beneficiato del trasferimento di alcuni studiosi soprattutto di origine ebraica ma vedremo come questo sarà molto più marcato per quanto riguarda i teorici della scuola di Francoforte come lo spostamento nei litorali avrebbe determinato l’orientamento degli studiosi di qualsiasi disciplina perché è una scuola che in America non esisteva e quindi chiaramente quando qualcuno lo porta o lo vai a studiare determina l’orientamento. Dopo un po' quando si crea anche un terreno americano sul quale lavorano sia gli interazionisti sia i funzionalisti si viene a creare una teoria vera propria americana e la teoria vera e propria per eccellenza, quella che ha plasmato tutta la sociologia è la teoria di Parsons: IL FUNZIONALISMO. Il funzionalismo di Parsons deriva soprattutto da Malinowski, Brown e lo stesso durkheim. Chi sono Malinowski e brown? Sono degli antropologi, degli studiosi che hanno dedicato la propria esistenza allo studio di popolazioni remote isolate e completamente staccate dal mondo industrializzato, dal mondo moderno, tecnologico, cibernetico. Perché parlando di funzionalismo dovremmo andare al di là di quello che ci ha detto durkheim? Più che andare al di là possiamo approfondire il discorso. Durkheim avendo come riferimento una società fatta come un organismo quindi avendo il proprio interno degli organi, delle strutture che adempivano ad alcuni compiti, aveva praticamente inferito da questo che all’interno della società, per far si che questa si mantenesse viva, ogni parte doveva svolgere una funzione e se una parte della società non svolgeva bene questa funzione, la società decadeva, si autodistruggeva. Succede che gli antropologi fanno qualcosa di più perché rendono ancora più evidente come tutte le società sono fatte in maniera tale che tutte le parti interne ad esse sia funzionali a quelle specifiche società. Quando ho parlato di Durkheim, lui quando parla di società organica o meccanica, non si rivolge a una società in particolare ma a tutte le società, quindi anche le società preistoriche. Alcune società che sono state studiate da questi antropologi mantenevano caratteristiche delle società preistoriche all’interno del quale i rapporti erano governati da logiche animali in senso ampio. Che tipo di studio era se un antropologo va in Polinesia a studiare un gruppo di indigeni, che ricerca può fare un antropologo? Qualitativa, andrò lì ad osservare, fare un osservazione partecipante. Molti

antropologi hanno rischiato la vita perché per chi non conosce la ricerca scientifica si tratta di un invasione, si tratta di qualcuno che entra nel proprio territorio e lo difendo. Il fatto di uccidere una persona e mangiarsela non è solo un fatto criminale per noi ma è per loro un fatto culturale. Anche il cannibalismo, il magiare soggetti della stessa specie ha una funzione sociale. Cose più assurde che questi antropologi hanno riscontrato e dopo aver superato il problema del relativismo culturale, cioè descrivere, interpretare altre culture partendo dalla nostra cultura, quindi da un interpretazione che non può essere assolutamente oggettiva perché appunto interpretata con lenti sbagliate che non consento di capire il perché di determinati comportamenti che riguardano l’alimentazione, incesto, rapporto tra i sessi. Cose che se noi le osserviamo dal nostro punto di vista sono quasi sempre fuori legge ma al contempo sono naturali in altre culture e assolvono funzioni specifiche. C’è un discorso sociologico teorico che è quello che Parsons prende da Durkheim c’è un aspetto pratico di esperienza fatta in laboratorio ma in questo caso sono fatte sul campo dalla quale viene fuori che anche le società più semplici rispetto a noi, quindi rapporti meccanici usando la terminologia durkheimiana, hanno parti interne che assolvono a funzioni. Questo porta Parsons ad individuare una legge generale che è la prima legge che individua e che è la legge del FUNZIONALISMO. Anche a lui interessa come durkheim cosa fa si che la società si tiene in vita. Durkheim risponde con la morale, insieme di relazioni che si tengono insieme perché si riesce a mantenere alcune relazioni tra parti che nel loro equilibrio mantengono la società in vita. Quindi la morale per Durkheim non ha a che fare solo con l’etica, parliamo soprattutto di norme sociali che non sono scritte da nessuna parte e che durkheim descrisse come essere apprese. E l’apprendimento è ancora più significativo quando non è intenzionale ma quando non è intenzionale non vuol dire che non abbai un senso ma significa che io non mi metto dietro una scrivania a dire delle cose ma vivo insieme a voi e attraverso il mio fare vi trasmettono delle norme, norme sociali alle quali voi sarete obbligati a seguire e non contravvenire naturalmente, quindi la chiave per il mantenimento della società è apprendere le norme. Secondo Parsons questo apprendimento, questo trasferimento deve avvenire attraverso una parte specifica. Il contributo più grande che ha dato Parsons alla sociologia è proprio l’architettura della società, come la società è composta e come le varie parti della società assolvono a funzioni che ne consentono il mantenimento in vita, non di una società individuale come quella degli USA negli anni 50 ma tutte le società che sono da sempre esistite al mondo comprese quelle studiate dagli antropologi nella prima parte del 900, soprattutto. Il problema dell’ordine sociale, qui torniamo a quel discorso fatto tra Durkhiem e Marx, cioè esistono le teorie del consenso che sono queste, cioè le teorie di Parsons o l’organicismo di Durkheim. Qual è la domanda principale che si pongono? Come è possibile l’ordine sociale, partono dal presupposto che l’ordine sia la condizione essenziale affinché ci sia la società e quindi che la società possa essere mantenuta in vita. Succede che alcuni pensatori come Marx e autori prima di lui della sinistra hegeliana partono da un discorso inverso, cioè com’è possibile che non ci sia conflitto e quindi sono le teorie sociologiche del conflitto che mettono in evidenza non tanto la normalità dell’ordina ma la normalità del conflitto, di come l’elemento caratterizzante la società non sia l’ordine, la pace, la tranquillità ma sia il conflitto quindi il conflitto diventa centrale. E per governo non si intende un governo hobbesiano cioè di chi prende il potere e governa ma secondo marx secondo una redistribuzione economica dei poteri, dei beni. Un altro punto importante di Parsons è ricordare ce lui immaginava che fosse necessaria una teoria all’interno della quale si potesse sussumere qualsiasi altra ipotesi teorica, non è pensabile che esistano tante teorie interpretative della società. Per poter parlare di società bisognava secondo lui fare riferimento ad una teoria che inglobasse tutte le possibili teorizzazione della società. Questo non significava che tutti dovevano occuparsi della stessa cosa, quindi Parsons dell’azione sociale, quindi della società ma che anche occupandoti di una parte specifica, ad esempio disabilità che ancora adesso con la teoria funzionalista è quella più importante, ha maggiore penso nella ricerca; anche occupandoti della disabilità bisogna far riferimento alla teoria generale del funzionalismo quindi detto in maniera brutale: anche la disabilità ha una funzione sia per i disabili sia per chi vive nella società con i

disabili. L’opera dove per la prima volta mette i punti della sua teoria è “ la struttura dell’azione sociale “ pieno di cose, di dati, informazioni e parte da un contrasto, in contrapposizione all’utilitarismo(cioè agire in vista di uno scopo in vista di una possibile ricompensa). In realtà secondo lui c’era la necessità di andare più a fondo, bisognava analizzare l’azione sociale come qualcosa più – pensando a Weber- orientata al valore che allo scopo. E quindi un azione interpretata non a partire dall’esito ma dal motivo, dal perché si compie l’azione sociale. Se io mi chiedo perché e non che coso, non mi interessa capire l’obiettivo perché lo posso raggiungere attraverso diversi comportamenti. (l’anomia in Merton che è un funzionalista, lui dice che esistono diversi modi di raggiungere la ricchezza, ce ne sono tanti, alcuni sono legali e altri no ma l’obiettivo è lo stesso. Se io guardassi il mio obiettivo cioè il diventare ricco, lo posso fare sia lavorando sodo sia facendo il criminale). La differenza non è l’obiettivo ma il motivo e motivo non è solo il perché vuoi diventare ricco. Il discorso sta in chi parte da un orientamento al valore non fa bene solo a se stesso ma anche alla società. Il tema torna sempre alla società, alla funzione delle parti in funzione del buon andamento della società. Esiste questo problema di Hobbes dell’ordine. Sia miliardi di abitanti ognuno con le proprie idee ma esiste anche la necessità che la società occidentale possa mantenersi cioè possa resistere alle singole volontà. La soluzione di Hobbes la conoscete, l’avete studiata anche in dottrine politiche; la soluzione sociologica è migliorare il funzionamento delle parti della società e siccome il funzionamento delle parti della società è addebitato a strutture specifiche si tratta di fare un lavoro quasi di tipo amministrativo, garantire il funzionamento delle parti attraverso lo studio di quelle parti e il miglioramento del rapporto tra le parti. quando Parsons parla dell’azione sociale parte dall’azione elementare, cioè dall’atto, da qualsiasi azione che compiamo nel corso della giornata. Caratteristica principale dell’azione in Parsons, diversa da quella strumentale, è che alla base c’è un atto volontaristico, cioè non siamo mai costretti afre qualcosa ma lo facciamo perché lo vogliamo fare però c’è il però, anche quando immaginiamo di voler fare qualcosa perché lo vogliamo fare in realtà stiamo subendo in qualche maniera dei condizionamenti sociali, stiamo seguendo un orientamento, un indicazione che ci viene data dal trasferimento di valori. Esistono fini individuali e fini esterni a noi e Parsons si pone tra chi come Hobbes immagina che "homo homini lupus" quindi che ciascuno di noi faccia e desideri in contrapposizione agli altri ma non per contrapporsi agli altri ma perché l’uomo è individualista, egoista quindi non gli interessa ciò che fanno gli altri però poi ci sono anche le persone che magari anche pe il credo religioso che frequentano hanno fini extra soggettivi, hanno fini al di là del soggetto facendo riferimento a volte neanche alla società in generale ma all’aldilà, quindi come potersi guadagnare l’aldilà. Parsons decide di porsi nell’intersezione tra queste due visione, quindi tra un INDIVIDUALISTA quindi SOGGETIVISTA e una EXTRASOGGETTIVA. Tra un egoismo terreno e un altruismo celeste. E questo porsi in questo punto di intersezione verrà definito dallo stesso Parsons come un orientamento normativo e normativo va inteso in senso durkheimiano, non è qualcosa che ha a che fare con le leggi ma è qualcosa che ha a che fare co la cultura. Significa che non facciamo quello che vogliamo, non facciamo nemmeno quello che vogliono gli altri ma tutto quello che facciamo lo facciamo perché inseriti in un articolato contesto culturale; non siamo totalmente liberi ma non siamo totalmente schiavi. Capite bene che anche se fossimo totalmente liberi, in una società che è strutturata in un certo modo non potremmo mai esercitare una libertà assoluto neanche rispetto ai nostri diritti più personali. Se io dovessi ricercare il godimento di un diritto personale assoluto che è per esempio quello di stare nudo in spiaggia, io lo protei anche fare ma lo posso fare fintantoché c’è un altro soggetto che ritiene il suo diritto personale inviolabile sia quello di non vedere un’altra persona nuda sulla spiaggia. Quindi in linea teorica abbiamo una libertà assoluta ma in linea pratica dobbiamo sempre fare riferimento ad una società nella quale viviamo. Ricordatevi sempre che la società non è la società ma è qualcosa che cambia nel tempo, una libertà che non posso prendermi oggi la posso prendere domani o una libertà che non posso prendere in questo momento qui in Italia posso prendere a mille km da qui. Ciò non va falsificare la teoria di Parsons perché qui

si può fare una cosa e altrove un’altra perché quelle stesse due cose così diverse assolvono alla medesima funzione. Anche quando una cosa è vietata in un posto e consentita in un altro, quella cosa assolve ad una stessa funzione. E siccome a Parsons non interessa descrivere una società in particolare ma dimostrare come tutte le società sono fatte in maniera tale che le parti di essa assolvono a funzioni va bene qualsiasi cosa, non interessa la traduzione pratica di una funzione ma interessa dimostrare che ogni cosa all’interno delle diverse società assolve ad una funzione. Ogni atto sociale deve far rifermento a 3 grandi sistemi: sistema culturale, quello sociale e quello della personalità. Se andiamo a vedere è come se fosse discendente: da cultura a personalità. La cultura perché è ciò che di più simbolico esiste e l’espressione tipica è quella del linguaggio, quella dei valori; sono cose che non hanno rappresentazione pratica da toccare con mano ma rappresentano un interpretazione ad un livello altissimo di complessità e noi quando agiamo facciamo riferimento soprattutto ai valori ma facciamo riferimento anche alla società, quindi alla parte sociale in maniera astringente. Quindi agli orientamenti normativi integrati cioè quelli propri di quella società che vengono mantenuti e trasmessi attraverso istituzioni particolari e soprattutto attraverso la famiglia e qui vedremo come il discorso della socializzazione è fondamentale per il mantenimento della struttura sociale di Parsons. L’ultima parte che è quella più vicina a noi è quella che ha a che fare con la personalità quindi con il volere del soggetto. Il sistema culturale ha il primato poiché fonda e radica gli altri perché è chiaro che se io vivo all’interno di un quadro culturale particolare non potranno essere promulgate leggi che vanno contro quel sistema culturale perché non è consentito, non è pensabile all’interno di una società fatta in un certo modo che qualcuno promulghi leggi che vanno contro quella stessa società. Quando succede questo, quindi può accadere che la norma soprattutto unendosi alle consuetudini, queste superano la cultura. Non è che quando succede questo la società scompare ma essa diventa un’altra cosa, la società si modifica e questa modificazione porta con sé il fatto che le parti della società continueranno a svolgere le stesse funzioni modificando soltanto i contenuti. Quando andrete a leggere il funzionalismo sul manuale dovrete partire da questa premessa fondamentale: non dovrete pensare ad una società in particolare, quindi una società fatta in un certo modo; quando pensate al funzionalismo dovete pensare sia all’Italia del 2019 che alla Namibia del 1800; questo potrebbe confondervi , cioè farvi pensare che il modello possa funzionare solo in riferimento alla società di Parsons anche perché la critica è propria questa, cioè che questo modello funziona soprattutto se guardiamo la società americana del 1900 e questa è una critica fatta anche a Merton che viene anche citata nel testo. Merton è un sociologo che si occupava soprattutto di devianza e ha scoperto come la devianza all’interno della società non sia solo devianza criminale ma esiste anche una devianza che non commette reati, si discosta dalla norma e discostandosi dalla norma disturba la società. Qualcuno ha detto che si è vero che disturba la società, devianza immaginata da Merton è la burocrazia: il burocrate cioè quel soggetto talmente attaccato alle carte, quindi a procedure , a sistema articolato della procedura da perdere di vista l’obiettivo. Sono talmente dentro la burocrazia che complico la vita della società. Per quale motivo se voi partecipate ad un concorso e volete fare un accesso agli atti, cioè vedere soltanto ciò che riguarda te(es. un compito che ti viene valutato 4), tu chiedi quello, cioè vedere ciò che mi riguarda. Se invece fate un accesso che riguarda terze persone l’accesso agli atti semplice non è più valido; l’ente deve comunicare a questo terzo soggetto che tu vuoi avere accesso alle sue informazioni e questo potrebbe dare un diniego. Quindi dovresti ricorrere amministrativamente al TAR, cosa significa? Soldi, tempo e se non c’è procedura d’urgenza non c’è la possibilità di una sospensiva e quindi di fermare le cose e rimettere apposto il tutto e non è neanche detto che risolverete il problema. Quindi l’obiettivo viene perso di vista perché si da importanza al procedimento piuttosto che al risultato. Quindi la devianza particolare di Merton è quella della burocrazia, non solo il criminale, ladro o banchiere ma anche il burocrate è deviante in senso funzionalista perché complica la vita. Lo SCHEMA AGIL è il cuore del pensiero di Parsons. Si chiama AGIL perché è in inglese e queste iniziali, questo acronimo stanno ad indicare: A adaption (funzione adattiva); G - goal attainment (raggiungimento

degli scopi); I - integration (funzione integrativa); L - latency (latenza). Quindi adattamento, conseguimento degli scopi , quindi obiettivo, integrazione e latenza che è una sorta di mantenimento. ADATTAMENTO è quella funzione per la quale chi entra o chi sta all’interno di una parte della società deve reperire risorse fuori da quella parte per distribuirle all’interno della parte. OTTENIMENTO DEGLI SCOPI serve a mobilitare risorse interne della parte o della società in generale per ottenere un particolare obiettivo, uno scopo anche in via strumentale. L’INTEGRAZIONE è quella funzione che consente alle varie parti della società di lavorare insieme in maniera integrata, cioè in maniera tale che ogni parte della società possa dare un contributo vitale per il suo funzionamento. LA LATENZA che è propria quella parte che ha che fare con la socializzazione, è il mantenimento del modello. Come si mantiene il modello? Non l’insegnamento, perché l’insegnamento da solo molto spesso può BACK FAIR- come dicono gli inglesi- cioè si può ritorcere contro soprattutto quando si è più giovani, se io ti dico una cosa piuttosto fai il contrario che anziché seguire quello che ti dico soprattutto se è una cosa detta dai genitori o dagli insegnanti perché ...


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