Giacomo Stuart buono - ................................................................................................................................. PDF

Title Giacomo Stuart buono - .................................................................................................................................
Course Storia Moderna
Institution Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
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Description

Giacomo I Stuart Quando Elisabetta I morì nel 1603 non c'erano eredi poiché lei fu la regina vergine quindi il potere passò a Giacomo I, il figlio di Maria Stuart. Egli fu il primo re degli Stuart e fu anche il primo a unire le isole inglesi in un unico regno. Egli credeva nel diritto divino del re (credeva di essere il rappresentante di Dio sulla terra). Egli si ritrova ad affrontare due problemi: ● Finanziario: poiché in questo periodo si trovarono in contrasto l'Inghilterra e la Spagna e si arrivò ad una pace ma ci fu l'imposizione di una forte tassazione che danneggiò soprattutto gli interessi della gentry e della borghesia mercantile. Si inizia quindi a delineare il contrasto tra re e Parlamento poichè egli lo creò solo per chiedere denaro e questo portò alla formazione di una fazione oppositrice della monarchia. ● Religioso: dato che Giacomo I si trovava a capo dell'Inghilterra (anglicana), della Scozia (presbiteriana e calvinista), e dell'Irlanda (cattolica). Durante quegli anni la situazione religiosa era instabile e, poichè Giacomo appoggiò l'anglicanesimo, i cattolici si ribellarono cercando di fare un attentato al Parlamento nel 1605 per farlo esplodere e per prendere il potere ed essi furono protagonisti della Congiura delle Polveri (Gunpowder Plot). Poichè i ai cattolici e ai puritani fu proibito professare la propria religione, molti lasciarono l’Inghilterra. I puritani avevano un forte senso morale e del dovere e non accettavano l’intolleranza inglese. Allora il 16 settembre 1620, un gruppo di puritani conosciuti poi come i Padri Pellegrini (Pilgrim Fathers) lasciarono l’Inghilterra a bordo della Mayflower per raggiungere il Nord America.

Carlo I Stuart Successe suo padre dopo la sua morte nel 1625. Anche Carlo credeva di essere re per diritto divino e voleva governare senza il Parlamento. Nel 1628 però egli si ritrovò nell'assoluta necessità di denaro e allora il Parlamento presentò la Petition of Rights in cui si stabiliva che il re non potesse chiedere denaro senza l'approvazione del Parlamento. Questa petizione era ispirata alle concezioni politiche dei puritani che volevano un potere bilanciato tra re e Parlamento. Carlo accettò la Petizione ma sciolse di nuovo il Parlamento e tornò a governare come un monarca assoluto. Per aumentare le entrate statali impose nuovi tributi senza l'approvazione del Parlamento. Tra i membri del consiglio privato del re c’erano Thomas Wentworth, conte di Strafford e William Laud, arcivescovo di Canterbury che guidò la chiesa anglicana verso l’uniformità religiosa. Per affermare il proprio potere infatti il re cercava l’appoggio della chiesa anglicana, in nome dell’uniformità religiosa. La situazione cambiò a partire dal 1638, quando la chiesa presbiteriana scozzese rifiutò di adottare il Prayer Book anglicano imposto dall’arcivescovo di Canterbury. L’inizio della guerra civile Dall’ottobre del 1641 la situazione si complicò ulteriormente con lo scoppio in Irlanda di una rivolta cattolica che causò il massacro di migliaia di protestanti inglesi e scozzesi. Carlo I, approfittando del clima generale di incertezza, nel gennaio del 1642 irruppe nel Parlamento con un gruppo di uomini armati, intenzionato ad arrestare i capi dell’opposizione. L’azione fallì, date le manifestazioni a sostegno del Parlamento, e il re fu costretto a lasciare la capitale. Il conflitto tra re e Parlamento spaccò in due la società inglese: con il re si schierarono i Royalists (o Cavaliers), ovvero l'alta nobiltà e la gentry delle regioni settentrionali. Con il Parlamento invece si schierarono i Parliamentarians, cioè la gentry, gli yeomen e i puritani (anche detti Roundheads). L'opposizione quindi si presentava tutt'altro che compatta sia dal punto di vista religioso che sociale. Le molteplici correnti si dividevano a loro volta in:

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moderati: tra cui la gentry e i mercanti più ricchi che, essendo in maggioranza presbiteriani, erano favorevoli a una chiesa di Stato radicali: rappresentati dalla borghesia e dagli artigiani che volevano abbattere la monarchia e instaurare una repubblica. Molti di essi erano puritani e volevano una chiesa non corrotta, infatti si dichiararono “indipendenti”. Fra di loro si formò la corrente estremista dei Levellers che predicavano, insieme alla libertà religiosa, il suffragio universale....


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