Gli Elitisti - Mosca, Pareto e Michels PDF

Title Gli Elitisti - Mosca, Pareto e Michels
Course Sociologia
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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ELITISTI – approccio italiano che si concentra sull’emergere dell’elite al governo del paese. Eventi storici importanti: TRASFORMISMO POLITICO: L’avvento delle rivoluzioni tecnologiche e l’impatto su quelle agricole e industriali cambiano le categorie sociali dove il popolo inizia a pretendere diritti. SCISSIONE TRA CHI GOVERNA E LA POPOLAZIONE VISIONE POLITICA ANTISOCIALISTA: alcuni aderiscono alle visioni fasciste o naziste. CRITICA in modo cruento la tripartizione del governo di Aristotele, perchè secondo loro esiste una sola tipologia di governo. (No monarchia-oligarchiademocrazia ma 0lite al potere). GAETANO MOSCA – 1858-1941 Le teorie di Mosca sono strettamente legate con gli eventi storici dell’Italia del periodo, non comprensibili se estraniate dal contesto. Gli elitisti hanno inoltre un forte atteggiamento antisocialista, per cui alla tendenza anti – parlamentare in essi si aggiunge costantemente la preoccupazione di dimostrare come il materialismo storico non aveva concrete possibilità di realizzarsi storicamente e costituiva a sua volta un’illusione. Mosca critica il carattere formalistico della tripartizione aristotelica dei tipi di governo (monarchico, oligarchico, democratico) affermando che essa prende l’apparenza per la sostanza e che in realtà ogni governo così come ogni forma di potere consiste in un gruppo minoritario organizzato che domina una maggioranza disorganizzata. “una minoranza organizzata, la quale agisce sempre coordinatamente, trionfa sempre sopra una maggioranza disorganizzata”. Mosca definisce tale minoranza organizzata come “classe politica”. I tradizionali tipi di governo non sono che i principi di giustificazione in base ai quali coloro che detengono il potere lo legittimano e lo esercitano – formula politica = legittimità del potere. Le masse non hanno il potere di contrapporsi all’elite, quindi si pongono come servitori del potere. Mosca considera le involuzioni, in certi periodi infatti può prevalere il potere militare su quello economico e dei meriti personali. Questo fenomeno è chiamato cesarismo. Condannato in quanto non può durare molto tempo perché “una superiorità di indole morale suole sempre alla lunga prevalere sulla superiorità del numero e della forza bruta.” Mosca auspica un governo in cui la minoranza sia fondata su una superiorità morale, di virtù e talenti. VILFREDO PARETO – 1848-1923 Pareto sostiene l’ottimismo epistemologico (lo scienziato ha la possibilità di attenersi esclusivamente ai fatti e osservarli oggettivamente), nei confronti della scienza e del metodo logico-sperimentale, che si attiene realmente ai fatti. Conoscenza razionale dell’uomo (totale indipendenza dei risultati della scienza rispetto ciò che può essere utile e buono per la società). La scienza è azione logica per eccellenza – homo economicus (si comporta in modo razionale rispetto il proprio tornaconto). Pareto si convinse che l’uomo non è solo razionale, e che anzi gli aspetti irrazionali hanno un peso maggiore di quelli razionali.

Identifica il modo di agire dell’individuo in: -

Azioni logiche: mezzi e fini sono in sintonia (fine soggettivo) Azioni non logiche (predominano nella società): caratterizzano individuale

l’agire

L’azione è razionale solo quando il fine oggettivo è identico al fine soggettivo, ovvero quando i mezzi sono effettivamente adeguati ai fini e quando il soggetto ha pieno riconoscimento di ciò. RESIDUI E DERIVAZIONI Nell’azione irrazionale distinguiamo tra residui e derivazioni. I residui sono definiti come manifestazioni di sentimenti, di forze irrazionali, che condizionano l’azione dell’uomo e la stessa sua attività intellettuale, spingono l’uomo ad agire. Sono divisi in 6 classi con ulteriori classificazioni interne, con questo Pareto pensa di poter descrivere le essenziali esigenze umane, quelle più profonde e inconsce. 1- Istinto delle combinazioni: indica la tendenza da parte dell’uomo di fare accostamenti. Bisogno di sviluppi logici, il quale induce l’uomo a dare spiegazioni non verificate e non verificabili. Diventano routine. (si collega al punto 2) 2- Persistenza degli aggregati: fa si che gli uomini, una volta formatasi la combinazione, tendano ad attribuire a essa una certa stabilità e una certa indipendenza al resto della realtà. 3- Bisogno di manifestare con atti esterni i sentimenti (es: religiosi – esteriorità dei culti) 4- Residui in relazione con la società : impulso umano e animale di vivere in società (altruismo, gerarchia, solidarietà) 5- Integrità dell’individuo e delle sue dipendenze: il senso della proprietà privata 6- Residuo sessuale: non corrisponde all’impulso ma ai sentimenti a esso connessi L’uomo non si vuole riconosce come irrazionale, ma tende a spiegare la sua attività irrazionale, come se fosse razionale. Questi principi di giustificazioni sono le derivazioni: 1- Affermazioni: può essere subordinata all’esperienza e quindi è logicosperimentale e non ha luogo nelle derivazioni. Può sussistere per virtù propria e quindi trova luogo nelle derivazioni. 2- Autorità: si assume come prova dell’azione una fonte pseudo autorevole. 3- Accordo con sentimenti e principi: si lega alle prime due essendo ogni derivazione in quanto tale un tentativo di giustificare un sentimento che per sua natura razionale non è. 4- Prove verbali: imprecisione con cui spesso il linguaggio è adoperato. Ci sono classi sociali in grado di svincolarsi da residui e derivazioni – l’elite, ha il potere di orientamento nei confronti di una classe inferiore. ROBERTO MICHELS – 1876-1936

Il potere non può essere conservato se non attraverso l’organizzazione. Chi dice organizzazione dice tendenza all’oligarchia. Specializzazione. L’organizzazione politica necessita di personale specializzato, ciò comporta una selezione per la formazione di tale personale e l’impossibilità della massa in quanto tale di esercitare tale potere diretto. OLIGARCHIA: il potere non può essere considerato se non in un’organizzazione. Questo porta alla divisione dei partiti in due parti: una minoranza organizzata e una maggioranza organizzata diretta dalla prima. Mette in relazione l’oligarchia con forme di attori specifiche come i partiti e i sindacati. Il principio organizzativo diventa la dinamica stessa delle istituzioni. Fa tendere le organizzazioni all’oligarchia: forma di pochi sui tanti....


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