Greco - Appunti di lezione 1-2-3-4 PDF

Title Greco - Appunti di lezione 1-2-3-4
Author Anonymous User
Course Storia greca
Institution Sapienza - Università di Roma
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lezione greco...


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IL GENERE STORIOGRAFICO Quando parliamo di genere storiografico, dobbiamo metterci d’accordo sulla terminologia, noi utilizziamo come sinonimi il termine storia ed il termine storiografia però non è un uso tecnico.! -Con il termine STORIA indichiamo l’insieme dei fatti che sono fatti umani che si susseguono nel tempo secondo dei nessi logici che sono temporali: ovvero il prima ed il dopo e causale:ovvero gli effetti; La storia é l’insieme di ciò che in conseguenza alle azioni umane accade secondo regole della vita vera che si svolge con un prima ed un dopo e causa un effetto. Insieme dei fatti umani: la storia esclude per definizione dal campo di indagine tutto ciò che teoricamente é sovrannaturale, un qualcosa che non ha a che fare con gli eventi umani. -Quando invece parliamo di storiografia parliamo del grafein cioè scrivere di storia. La STORIOGRAFIA é l’indagine del passato, lo studio fatto attraverso una ricostruzione degli avvenimenti passati e finalizzato poi a fissarli, a metterli per iscritto per poi tramandarli. É importante sottolineare il legame del genere letterario storico con la scrittura quindi scrivere e non raccontare come per esempio si era fatto fino ad ora. ! L’indagine fatta attraverso la scrittura é un indagine fatta attraverso quella che i greci chiamano logos, (da origine a quella che per noi é la logica)che in greco vuol dire parola, ma anche intelligenza, razionalità. Viceversa fino ad adesso chi aveva indagati nel passato nelle forme letterarie precedenti lo aveva fatto prima oralmente, poi attraverso miutos : ovvero il mito, (da origine a quello che per noi é il mito). ! — l’espressione di un modo antico di analizzare la realtà anche la realtà del passato era orale, passava attraverso il mito ed era in versi; mentre, d’ora in avanti l’indagine sul passato utilizza perlopiù il logos e la razionalità, il testo é in prosa ed é una cosa rivoluzionare poiché é la prima volta, con questo passaggio, che i greci passano dal miutos al logos, da un modo di pensare la realtà in modo mitico che si esprime in poesia a parola orale ad un pensiero razionale. Con la storiografia nello stesso periodo e nello stesso luogo (ionia d’Asia) in cui nasce per la prima volta la speculazione filosofica nasce anche l’indagine razionale attraverso la prosa che noi ritroviamo della storiografia, questo passaggio é un passaggio da una forma di pensiero ad un altra, passaggio epocale.! Possiamo dire quindi che inizialmente l’esigenza di ricostruire il passato i greci l’hanno sempre avuta però l’hanno svolta attraverso il mito(miutos) che include racconti fantastici i quali vengono espressi attraverso l’epos(forma metrica).! Come genere letterario nasce in Ionia, quindi i primi logografi(scrittori di logoi, dove con logoi si intendono i discorsi in forma scritta e di tipo razionale) sono localizzati nella Ionia.! Questa indagine di tipo razionale sul passato non a caso nasce in questo luogo perché la Ionia era destinata ad essere la terra in cui i greci avevano fondato le loro colonie, la fondazione della colonia in greco si chiama Ktisis da Ktizo che vuol dire appunto fondare. Tutta questa zona dell’Asia era abitata dalle città fondate dai greci in terra d’Asia e non é strano che in Ionia si sia sviluppato l’interesse di indagare e conservare per iscritto le proprie tradizioni; greci che parlano greco che si sentono greci che noi oggi chiameremo emigrati; vivono in un paese straniero e sentono più di qualcun altro la necessità di scrivere per ricordare la propria storia.! Ktiseis=storie che ricordava le fondazioni di queste popolazioni.! Un altra caratteristica che aveva questa storiografia era il fatto che era una storia molto legata anche alla geografia, cioè insieme alla storia della fondazione venivano portate notizie di carattere geografico. Era una storia unità alla geografia ed assomiglia alla geostoria della nostra epoca.!

Ci sono giunte le opere e questi frammenti di opere per tradizione indiretta(perché qualcun altro ne ha parlato), sono Cadmo di Mileto (scrisse una storia sulla fondazione di Mileto, della sua città), Carone di Lampsaco (Lampsaco é sempre un altra città della Ionia) Dionisio di Mileto, alcuni erano anche di Atene per esempio si ricorda Ferecide di Atene.

Ecateo da Mileto Il primo personaggio della quale ci rimane qualcosa più di un nome é anche colui che é considerato il primo storico che da un lato si lega ai Logografi poiché Ecateo viene da Mileto , ma supera per alcuni aspetti la logografia ionica ed é quindi considerato il primo vero storico della tradizione greca.! Di Ecateo di Mileto ci rimangono due opere entrambe in frammenti intitolate ! -Periegesi della terra: Era probabilmente all’inizio un opera che chiamiamo di cartografia, era una descrizione cartografica della terra che poi era corredata da un commento scritto. Oggi é una sorta di Periplo, una carta che serve da guida per i naviganti.! -Genealogie: il titolo ricorda il metodo di Esiodo, é la prima opera che mette i punti fermi su quelli che saranno gli elementi strutturali sull’opera storiografica.! Punti fermi : *sempre un proemio nel quale lo storico spiega quale é l’intenzione,l’argomento della sua opera e il suo metodo.! *Si mette in polemica con i suoi predecessori, critica quelli che avevano parlato di fatti storici prima di lui, critica in questo caso i logografi. Lo mette per mettere in evidenza la propria originalità.! Naturalmente spiega anche che nelle sue genealogie non intende utilizzare il mito come strumento di spiegazione della realtà, difatti si mette in polemica anche con Esiodo.! Quello che sappiamo di queste opere é che sicuramente furono messe per iscritto però così come era prassi per l’epoca per cui non c’era quasi nessuno che sapesse leggere, venivano recitate. Quindi molto probabilmente le opere storiografiche di Ecateo furono diffuse, pubblicate attraverso letture pubbliche.!

-Il prologo delle Genealogie: É conservata in frammenti.! “Ecateo di Mileto racconta così: io scrivo (grafein) queste cose come a me sembrano essere vere” ! —All’inizio del prologo c’è il nome dell’autore, questa di chiama sfraghis vuol dire sigillo o firma, lo abbiamo già incontrato quando Esiodo nel proemiò della Teogonia ha citato il suo nome. Il fatto che ci sia il nome dell’autore nella storia é una caratteristica del genere storiografico, verrà sempre ripresa degli autori successivi.! Termine doxa, opinione, é un qualcosa di soggettivo diversa dalla tradizione. Ecateo dice che scriverà le cose lontane ovvero la storia secondo la sua opinione, cioè ha fatto una indagine e ha scelto quale tra le notizie trovate riteneva degne di fede e quindi vere. Questo essere vero é il contrario della verità del mito, infatti il mito é a volte assurdo ma era ritenuto vero perché era ciò che tutti raccontavano, la verità del mito stava sulla tradizione(siccome tutti lo dicono, lo dice Omero/Esiodo, é vero). ! Ecateo é infatti il primo che dice che scriverà le cose come a lui sembrano vere.! La doxa é l’opinione soggettiva e questa é diversa da ciò che tutti dicono.! —2ª parte: Se é vero che la verità non é ciò che dicono tutti allora é chiaro che i miti sono ridicoli proprio perché vari e contraddittori! “Infatti i racconti dei greci sono molti/molteplici e ridicoli come mi si presentano”!

Ecateo dice che se i racconti sono molti e le versioni sono molte e si contraddicono sono ridicole, non sono razionali difatti il primo principio della razionalità é la non contraddizione. ! Gheloioi per Ecateo vuol dire Ridicoli, se in una storia ci sono molte versioni nessuna é vera. !

-La critica del patrimonio mitico tradizionale -Aspetto filologico! Il secondo frammento si chiama frammento 23,ed .Nenci, perché questi testi li conosciamo in modo frammentario e li studiamo nella ricostruzione che va sempre citata di alcuni filologi.(lavoro del filologo, dare una lettura/interpretazione che non sempre é identica per tutti i filologi)! É importante per esempio l’uso delle parentesi uncinate, nei testi frammentarie queste parentesi stanno ad indicare una congettura, cioè il filologo (Nenci) ha integrato/aggiunto una parola che non c’era per congettura cioè per una sua ipotesi basata su il confronto su altri testi e su una serie di elementi.! Sempre nei frammenti quando troviamo le parentesi quadre,vuol dire che il filologo ha espunto/escluso che quella parola fosse originaria del testo che é finita dopo per un errore di traduzione o trascrizione. ! -Aspetto della traduzione Non soltanto Egitto in persona (autos:in persona), non si recò ad argo, e non solo ma i (suoi) figli che erano 50 come disse in versi Esiodo, come invece io penso non erano neppure 20! Ecateo sottopone il mito(ciò che Esiodo scrisse in versi) alla analisi razionale.! Quale é il criterio che utilizza? Verisimiglianza, non é verosimile non solo che Egitto era un mito,ma neanche che avesse 50 figli.!

-La demitizzazione di una impresa di Eracle

Parla dell’analisi razionale al quale é sottoposto il mito e in questo caso l ‘analisi razionale é svolta attraverso un altro criterio che é quello dell’etimologia. ! Etimologia=spiegare qualcosa attraverso il senso del suo nome, anche questo é un principio razionale. Il mito che viene sottoposto a critica razionale é quello per cui Euristeo avrebbe imposto ad Eracle delle fatiche tra le quali quelle di riportare dall’ade il mostro Cerbero a tre teste.! Questo mito che ci é tramandato in un frammento papiraceo, quindi un altra forma ancora di tradizione, ha molte parentesi quadre.! Queste siccome siamo nell’edizione di un frammento appunto papiraceo non significano quello che avrebbero significato nel testo precedente ma significano completamento del testo; i papiri spesso sono rovinati in alcuni punti, sono rovinati,hanno delle lacune, le parentesi quadre quindi indicano che il papirologo e poi il filologo ha ricostruito e reintegrato il tetto dove c’erano delle lacune.! “ E Ecateo di Mileto dice in questo modo: io credo che il serpente fosse non grande in questo modo ne così mostruoso , ma (fosse) più pericoloso degli altri serpenti e che a causa di questo sempre penso che Euristeo l’abbia accolto poiché era impossibile”!

Cerbero veniva immaginato come un mostro composito, per cui Ecateo pensa che in realtà ad Eracle non fu imposto di andare negli inferi a prendersi questo mostro ma gli fu imposto di catturare un serpente più pericoloso degli altri.! Vediamo che Ecateo riporta qui il mito in una dimensione di verisimiglianza attraverso una critica razionale che passa attraverso l’etimologia.! Ofis= serpente! 3 metodi razionali ! 1º= Doxa= ci credo per una mia opinione non per la tradizione ! 2º=Logos=la razionalità non é possibile secondo questa che uno abbia 50 figli! 3º=principio della etimologia= l’etimologia era un modo di spiegazione della realtà ancora oggi utilizzato.!

Discussione critica che anima i filologi rispetto alle origini del genere storiografico. Il genere storiografico nasce in Ionia per influenza della filosofia ionica e anche per influenza della tradizione narrativa ionica che é di fatto la poesia omerica.! Questa idea non é di tutti gli storici perché parecchi pensano ansi che la storiografia nasca come conseguenza della abitudine di molte poleis greche a mettere per iscritto su documenti, che erano una specie di cronache locali, in luoghi pubblici della città (per esempio piazza o templi). Alcuni storici moderni pensano che ci fossero delle cronache ufficiali conservate in luoghi ufficiali della città e che proprio da questi luoghi sarebbe nata la storiografia.! Felix Iacoby che ha curato l’edizione dei frammenti degli storici greci dice che invece non di può dimostrare la discendenza del genere storiografico e logografico dalle cronache poiché non le abbiamo trovate e sostiene l’ipotesi che la grande storiografia nasce proprio da due stimoli che sono da un lato la tradizione omerica, quindi la narrazione epica, e dall’altro lato questo stimolo orientale ha ricordare e mettere per iscritto le radici.! Quindi Iacoby sostiene che quando troviamo prodotti della storiografia che non sono più frammentari (Erodoto per esempio) questi fanno capire proprio come grandemente il genere storiografico al suo nascere fu influenzato dall’epica, e quindi dalla narrazione in versi. ! Storiografia di Erodoto (scheda della prof) Erodoto nasce probabilmente nel 485 quindi tra il 490:prima guerra persiana e il 480: seconda guerra persiana. ! l’argomento di cui Erodoto parla é in gran parte la epopea cioè la storia della guerra intrapresa dai greci contro o persiani. Questo argomento di fatto é un argomento che per Erodoto che nasce nel 485 e l’argomento é quindi di storia recente poiché appunto nasce tra la prima e la seconda guerra persiana e non tratterà più delle storie intese come un antichissimo passato.! —>Ciò che possiamo mettere quindi in evidenza della storiografia di Erodoto é il fatto che di concentra su fatti importantissimi dal punto di vista politico e militare, sono fatti che pure non essendo fatti ai quali partecipa in prima persona poiché piccolo quando accadono, sono però di un passato recente.! Quando Erodoto scrive le sue storie é il momento in cui Atene é già organizzata secondo un assetto democratico, noi troveremo Erodoto che nasce ad Alicarnasso (una delle città della Ionia) poi si trasferisce ad Atene e vive in particolare e scrive le sue storie quando ad Atene c’è la democrazia in età periclea; nel 444 partecipa anche alla fondazione della città di Turi, Pericle aveva promosso una spedizione per fondare in Magna Grecia la colonia

che serviva a creare nuovi territori nei quali i coloni ateniesi avrebbero potuto farci una nuova vita, avere dei terreni da coltivare nei quali lavorare e oltretutto questa colonia veniva fondata secondo i principi della democrazia. Ippodamo di Mileto : era stato incaricato da Pericle di suddividere la nuova città secondo una pianta a scacchiera, ovvero di tante parti che sono tutte uguali, queste erano i terreni dati ai coloni. Nella città voluta da Pericle quindi (turi) c’era l’uguaglianza di base. Erodoto partecipa alla fondazione di Turi e viene chiamato in alcuni testi Erodoto di Turii poiché appunto partecipo alla fondazione. ! Quando Erodoto scrive le sue storie già le guerre persiane sono avvenute, sono il motivo per cui tutti i greci sono ormai grati agli ateniesi per averli liberati dal pericolo persiano e il momento in cui queste storie di Erodoto vengono scritte é il momento in cui la democrazia di Pericle gode pienamente di questo favore che tutta la Grecia sta tributando ad Atene, tutti gli riconoscono il predominio per aver sconfitto i persiani.! ! —Mercoledì 31 marzo Secondo il giudizio degli antichi l’opera di Erodoto era un’opera ben costruita e quindi questo, che era un aspetto molto importante per gli antichi, fa di Erodoto un personaggio importante considerato l’inventore di questo genere letterario.!

-le storie É un opera di Erodoto, si suddivide in 9 libri ma anche questi 9 libri che sono ognuno dedicato ed intitolato ad una delle 9 muse probabilmente sono una sovrastruttura, cioè sono stati ricavati dagli alessandrini. Come era originariamente la struttura originaria dell’opera eurodotea?! Possiamo suddividere l’opera in due blocchi che corrispondono: il primo blocco quello che va dal 1º al 4º libro, ed il secondo blocco va dal 5º al 9º libro.! Questi due blocchi sono due blocchi tematici vuol dire che sono due parti di quest’opera che si differenziano per tema; la prima parte é costituita dai logoi , in questo contesto logos vuol dire discorso, quindi la prima parte é costituita da discorsi, ovvero da una serie di sezioni strutturate come delle narrazione autonomie ciascuna impegnata sulla descrizione geografica etnografica e storica di alcuni popoli. Questi logoi sono stati il frutto della esperienza diretta sotto forma di viaggi, e quindi dell’autopsia (del vedere con i propri occhi) che Erodoto avrebbe avuto dei luoghi di cui parla. !

I logoi: I Logoi sono il primo che si chiama il LOGOS LIDIO cioè la descrizione geoetnografica della Lidia che era una regione dell’Asia minore,! Invece il LOGOS EGIZIO parla degli usi e dei costumi degli Egizi.! Poi vi é un LOGOS SCIZIO, la Scizia é un ulteriore paese dell’Asia affacciata sul mediterraneo.! LOGOS LIBICO, descrizione ovvero della Libia.! Testo pagina 502 : “Le usanze degli Egizi” il testi vediamo che comincia con ErXomai(vengo invece all’egitto). Lo storico parla e racconta in prima persona e ciò di cui racconta é poiché l’Egitto possiede moltissime meraviglie. Erodoto nel testo fa continuamente un paragone tra quello che é un mondo che egli conosce (cioè il mondo greco) con il mondo egizio che ha potuto vedere e conoscere attraverso l’esperienza diretta. L’idea del confronto é un fondamento metedeologico importantissimo perché con questo ancora una volta non é la tradizione,

Erodoto confronta ciò che conosce del suo mondo con un altro mondo che reputa stupefacente; confronta il clima,le usanze (dice che le usanze degli egizi sono opposte da quelle dei greci) arriva a descrivere i più vasti aspetti della cultura, dell’etnografia, il modo di scrivere..! Invece quando nel testo a pag 513 : “La storia dell’Egitto” Dalla descrizione geoetnografica passa alla storia, cioè al racconto del passato, Erodoto racconta soltanto ciò che ha visto, le sue riflessioni e le sue ricerche.! “Fin qui ho esposto ciò che ho visto, le mie riflessioni e le mie ricerche. A partire da qui, esporrò i racconti degli egiziani, come li ho ascoltati; inoltre aggiungerò anche qualcosa di quello che ho visto” Questa frase é importantissima, innanzitutto fa una selezione, seleziona ciò di cui si può parlare nel suo concetto di opera storica perché si hanno fonti degne di fede per poterne parlare, quindi parla di “ciò che ho visto” (opsis). ! Le sue riflessioni sono contenute nel termine (gnome da ghignosco), si conosce quindi non solo perché si vede ma anche per ragionamento/riflessione.! Il termine che traduce “le mie ricerche” é (Istorie).! “come li ho ascoltati” (kata ta ekuon) é la quarta fonte della storia secondo Erodoto. Si può ricostruire la storia sulla base di ciò che si é ascoltato, ma Erodoto dei racconti che gli Egiziani gli hanno fatto, risale soltanto a quelli i cui testimoni erano o ancora in vita o di una generazione precedentemente ciò significa che accoglie come fonte della storia soltanto ciò che ha ascoltato da persone che a sua volta hanno visto, simili a testimoni.! -Su che si possono esercitare questi quattro strumenti?! Su ciò che si vede o si conosce direttamente, quindi su un passato recente ricostruito sulla base di un metodo ben preciso, ma a parte il metodo ha anche dei limiti cronologici, non torna troppo indietro ma vi é un eccezione poiché vi parla di un fatto molto antico, lui parla della storia di Nitocri, poiché ha una delle storie più stupefacenti, e quindi come diceva Iacobi il motivo per cui Erodoto pur avendo stabilito il metodo per cui lo storico non si deve fidare dei racconti che vanno indietro troppo nel tempo e non deve aggiungere miti/racconti poco affidabili, però qualche volta indulge a racconti antichi , é perché appunto come diceva Iacobi la storiografia Erodoto a nasce probabilmente dal gusto per il raccontare che era il gusto dell’epica, quindi non tanto da una tradizione stabilità e ben precisa ma da i modelli che sono da un lato l’epica omerica(il gusto del racconto) e poi dal gusto del raccontare che é passato anche attraverso la logografia.! -Quindi perché Erodoto che é il primo a dire non si può parlare di ciò che non si può aver visto, inserisce spunti come quello di Nitocri o delle novelle dell’antico passato ? Proprio perché come dice Iacobi, l’origine di questa storiografia é nello stesso gusto di raccontare che era alla base dell’epica sia omerica che Esiododea! Il secondo blocco ha una natura completamente diversa ed anche un argomento Completamente diverso, perché dai libri degli alessandrini che vanno dal 5º al 9º Erodoto parla di quello che é l’avvenimento storico che considera più importante della sua epoca, ovvero LE GUERRE PERSIANE. ! Erodoto infatti nasce tra la prima e la seconda spedizione persiana, per cui parla di una storia recente, lui era bambino però, le sue fonti erano sicuramente fonti vicine, della generazione a lui precedente.! L’argomento é molto di...


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