Hildegard Peplau - Riassunto Basi Dell\'Assistenza Infermieristica PDF

Title Hildegard Peplau - Riassunto Basi Dell\'Assistenza Infermieristica
Author Immacolata Citro
Course Basi Dell'Assistenza Infermieristica
Institution Sapienza - Università di Roma
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Hildegard Peplau. (vita)

Hildegard Peplau fu la prima infermiera a considerare l’assistenza infermieristica come un intervento incentrato sulle esperienze psicologiche del paziente. Ella basò la sua teoria su elementi appartenenti alla Psichiatria e alle Scienze sociali dalle quali è possibile estrapolare concetti che il professionista (l’infermiere) può utilizzare per creare dei piani di assistenza atti a risolvere le problematiche psicologiche manifestate dall’assistito.

Hildegard Peplau nacque nel 1909 a Reading in Pensylvenia da genitori di origine tedesca. Il padre era pompiere e la madre una casalinga, entrambi non si preoccuparono mai dell’istruzione dei loro figli ma Peplau, voleva studiare a tutti i costi per cambiare la visione tradizionale della donna a quel tempo. Ella ritenne quindi, che l’assistenza infermieristica era una delle poche professioni prettamente femminili che le avrebbero permesso di affermarsi dato che a quel tempo la donna era vista molto più incline al ruolo di infermiera rispetto alla figura maschile. Si diplomò nel 1931 ed ebbe diverse esperienze professionali: importante fu il suo contributo durante la seconda guerra mondiale in un ospedale neuropsichiatrico a Londra; infatti il suo nome è legato prevalentemente al Nursing Psichiatrico. Uno dei psichiatri da cui la Peplau prese spunto fu Sullivan, dal quale riprese i concetti di ‘'ansietà’' e di ‘'rapporto interpersonale’’. Questi sono alla base della sua teoria descritta nell’Iinterpersonal Relation in Nursing’’ (scritto da lei stessa) in cui è evidente l’applicazione della psicologia sull’assistenza infermieristica.

La teoria di Hildegard Peplau. Hildegard Peplau identificò il termine ‘’infermieristica’’ sotto l’espressione ‘’processo interpersonale’' in quanto riteneva importante non solo la figura dell’infermiere, ma anche quella del paziente ed il rapporto che si va a creare tra i due. A differenza delle altre teoriche che si concentrano sull’analisi dell’assistenza infermieristica, lei si sofferma su quello che è il ruolo dell’infermiere costruendo la sua teoria in base alle sue conoscenze in ambito psicologico e psichiatrico dando all’infermiere tutti quei concetti utili per risolvere le varie problematiche dell’assistito in quanto questo può presentare problematiche di natura sia biologica che psicologica; gli infermieri dunque così facendo possono migliorare la salute del paziente e fargli raggiungere un livello più alto di benessere. ‘’l’essere in grado di capire il comportamento reciproco, di aiutare . gli altri a identificare le difficoltà avvertite e di applicare i principi che . regolano i rapporti umani ai problemi che emergono a tutti i livelli . dell’esperienza’’

.

La teoria di Peplau si fonda su due principi: ° il tipo di persona che l’infermiere diventa, in quanto è da lui che il paziente imparerà determinate cose; ° la promozione dello sviluppo della personalità del malato verso la maturità. Il secondo principio è la diretta conseguenza del primo perché proprio grazie al rapporto interpersonale l’infermiere aiuta l’assistito a portare a termine quei percorsi di crescita non completati durante l’infanzia e l’adolescenza. Per far ciò si instaura un rapporto appropriato affinché si promuova la crescita dell’individuo che a sua volta contribuirà alla crescita della società medesima. Gli obiettivi dell’assistito e dell’infermiere sono gli stessi in quanto entrambi concorrono alla soluzione del problema che si presenta.

La Peplau identifica 4 fasi del rapporto infermiere-assistito e ciascuna di esse è caratterizzata dai diversi ruoli che l’infermiere assume mentre entrambi imparano a conoscersi e ad agire collaborativamente per risolvere ogni difficoltà. 1) ORIENTAMENTO: tale fase inizia con l’accoglienza; questo è il momento più opportuno per instaurare un rapporto di fiducia con l’assistito. Durante la fase di accertamento si deve instaurare un rapporto empatico, bisogna studiare la storia del paziente la quale è utile per creare un rapporto che consenta l’infermiere di ridurre l’ansia da ricovero e impiantare un’idea di fiducia verso la struttura/servizio. Inizia poi la raccolta dei dati attraverso l’utilizzo dell’ascolto attivo così da avere un profilo iniziale del paziente dando risposta ai bisogni più elementari e costruendo diagnosi semplici per dare risposte efficaci in tempi brevi al fine di instaurare il rapporto di fiducia tra le due figure. La fiducia dunque, serve per rendere partecipe alla cura il paziente. 2) IDENTIFICAZIONE: in questa fase vi è un lavoro di osservazione e di ascolto che si fa all’inizio di una relazione di aiuto per capire che tipo di assistenza professionale bisogna mettere in atto. Dal momento in cui il paziente inizia a rispondere, inizia anche a decidere a quale infermiere ‘’affidarsi’’ ed è proprio a questo punto che si instaura il rapporto di fiducia tra i due. Per quanto riguarda la risposta dell’assistito, questa può essere di triplice natura: ° partecipare ed essere interdipendente; ° essere autonomo ed indipendente; ° essere passivo e dipendente. 3) UTILIZZAZIONE: tale fase include lo sviluppo degli interventi e delle relazioni assistenziali. In queste prime tre fasi non vi è una distinzione marcata in quanto queste si ritrovano in un continuum che dipende dall’evolversi o dal retrocedere della relazione di aiuto. Con l’attuazione dell’assistenza, l’infermiere e il paziente individuano nuovi obiettivi avanzando così nel percorso di crescita: la persona

diventa sempre più attiva durante il percorso di guarigione, mentre l’infermiere diventa sempre più competente sui bisogni e necessità dell’assistito. Entrambi dunque, traggono vantaggio dal rapporto terapeutico.

4) RISOLUZIONE: è la fase in cui il rapporto terapeutico si conclude, la persona si libera dall’identificazione con l’infermiere e la malattia è integrata come esperienza di vita. Secondo la Peplau questa è una delle fasi più importanti in quanto è qui che si vedono i risultati del rapporto infermiere-paziente, del percorso che questo ha seguito per riacquistare la sua autonomia grazie all’accompagnamento dell’infermiere fino alla fine, cioè fino al momento del distacco. L’infermiere deve sempre tener presente tale fase, fin dal momento in cui si prende carico di un paziente e delle sue problematiche, trasmettendo tale consapevolezza anche all’assistito; infatti, chiudere una relazione di crescita non è affatto semplice in quanto possono verificarsi situazioni di abbandono per la scomparsa di figure significative per l’assistito. Citazione è ‘’la terapia deve avere un fine ed una fine’’. A questo punto è evidente uno dei limiti della teoria Peplauiana, ossia quello del mantenimento della salute, oltre a quello della famiglia. Come abbiamo già accennato, la Peplau si concentra sulla figura dell’infermiere e poiché i pazienti assegnano a questo dei ruoli per affrontare al meglio i loro problemi, la stessa Peplau ne distingue 6: ° ESTRANEO: la persona assistita incontra un’altra persona pronta a farsi conoscere e a conoscere senza farsi guidare dai pregiudizi; ° INSEGNANTE: l’infermiere guida l’assistito a servirsi della situazione come occasione di apprendimento; ° LEADER: il professionista porta l’assistito al raggiungimento degli obiettivi prefissati in base alle sue esigenze; ° SOSTITUTO: tali figure si formano solo nella mente del paziente quando si trova in situazioni che gli consentono di percepire sensazioni già provate prima; ° CONSULENTE: colui che attraverso le sue conoscenze ed abilità aiuta una persona a riconoscere, accettare, affrontare e risolvere i problemi che non le

permettono di vivere felicemente.

Le esperienze psicobiologiche. Altri fattori che possono influenzare l’assistenza e le relazioni interpersonali sono le esperienze psicobiologiche che possono riguardare la frustrazione, l’ansietà ed i conflitti. ° FRUSTRAZIONE: si intende come una sorta di blocco, ostacola il raggiungimento di un obiettivo prefissato. La frustrazione si manifesta quando gli obiettivi sono al di là delle possibilità reali; all’infermiere spetta di aiutare il paziente a stabilire nel miglior modo possibile i suoi obiettivi. ° ANSIETA’: si manifesta quando la dignità di un individuo è minacciata da altre persone. Questo può provocare il nascere di una certa energia che, se mantenuta ai livelli tollerabili e che dunque non sfocia nel patologico, può essere utilizzata dall’infermiere per spingere il paziente a superare le proprie difficoltà. ° CONFLITTI: si verificano quando vi sono obiettivi contrastanti tra loro, quando la realizzazione di uno impedisce il raggiungimento dell’altro. L’infermiere deve quindi stabilire gli obiettivi da raggiungere.

Hildegarde Peplau e il metaparadigma del Nursing. I concetti su cui si basa il paradigma sono 4: ° PERSONA: vengono considerate sia la sua parte fisiologica e psicologica. L’uomo è un organismo che vive in equilibrio con l’ambiente esterno cercando di diminuire l’ansia e la tensione provocatagli dalla continua ricerca della soddisfazione dei propri bisogni ancora insoddisfatti. Nella definizione di persona la Peplau escluse il concetto di famiglia e comunità, per questo motivo fu molto criticata; successivamente però fece un approfondimento sul concetto della persona includendo entrambi. ° AMBIENTE: il concetto di ambiente non viene definito in modo specifico e dunque si ha una definizione abbastanza ampia: è tutto ciò che è estraneo all‘organismo e da cui derivano la cultura, i valori e le abitudini di una persona e dunque il professionista deve tener conto di tutto questo nel rapporto interpersonale con il paziente. ° SALUTE: questo concetto non viene ben esplicitato dalla Peplau; la salute viene vista come una parola-simbolo che racchiude lo sviluppo della personalità ed altri processi che portano la persona verso una vita creativa e produttiva all’interno della comunità. Il grado di salute e malattia sono poste sullo stesso continuum ed il grado di salute di una persona dipende dal grado di ansietà e di abilità a trasformare tale ansia in comportamenti produttivi ed asintomatici. ° ASSISTENZA INFERMIERISTICA: è intesa come astratto e concreto; - astratto: si riferisce a tutto ciò che nella cultura si pensa che sia assisenza infermieristica; - concreto: si prende in considerazione tutto ciò che di concreto va associato al termine con azioni e prestazioni. L’assistenza infermieristica è tuttavia il processo interpersonale tra professionista ed assistito che promuove la salute: l’assistito manifesta un bisogno ed il professionista risponde a tale bisogno. Lo scopo principale

dell’infermiere, secondo la Peplau, è quello di fare in modo di trasformare l’esperienza della malattica in una crescita della personalità.

Peplau infine, definisce bene il suo pensiero a proposito del fatto se il nursing possa essere definito come arte o scienza: °SCIENZA: riguarda tutte le conoscenze scientifiche acquisite anche tramite altre discipline che risultano essere un buon punto di riferimento per l’agire professionale. La conoscenza scientifica deve essere un pregio di tutti gli infermieri. ° ARTE: è una caratteristica personale del singolo professionista che è capace di trasformare la regola scientifica adattandola alla specificità dell’assistito.

La maturazione attraverso i compiti psicologici. Scopo dell’esperienza Peplauiana è quello di fare in modo di far stare bene una persona con gli altri giungendo alla maturazione. Per farlo bisogna portare a termine quelli che sono i compiti psicologici: - imparare a contare sugli altri; - imparare a ritardare la soddisfazione; - auto-identificarsi; - sviluppare capacità nella partecipazione. Tali esperienze si dovrebbero completare nell’età infantile ma nel caso in cui questi non dovessero essere completati, allora potrebbero manifestarsi problemi in età adulta. La relazione infermiere-paziente per la Peplau è molto importante per portare a termine tali compiti psicologici per condurre alla maturazione dell’individuo e dunque della civiltà....


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