I Disturbi DEL Neurosviluppo PDF

Title I Disturbi DEL Neurosviluppo
Author Agata Mantuano
Course Psicologia Dello Sviluppo
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO - Il DSM-5 ha introdotto una nuova classe di disturbi che hanno un esordio(prima che il bambino inizi a frequentare la scuola elementare) nel periodo dello sviluppo. - Questi disturbi hanno una caratteristica comune: sono tutti caratterizzati da deficit dello sviluppo con una compromissione del funzionamento personale(adattivo), sociale, scolastico o lavorativo. - I disturbi del neuro-sviluppo si presentano frequentemente in concomitanza tra loro. disturbi neurologici disturbi dello sviluppo intellettivo, disturbi della comunicazione disturbi del comportamento disturbi del movimento disturbi dell’apprendimento disturbi della comunicazione sociale

 Il DSM suggerisce la denominazione “disturbi”, alludendo ad una serie di condizioni cliniche che hanno esordio nelle prime fasi di vita, tuttavia la scelta di questo termine è ancora dibattuta. I disturbi del neuro-sviluppo si distinguono dalle altre condizioni di disturbo mentale del manuale ed hanno un loro cluster(gruppo ben definito).  Per quanto riguarda la diagnosi, c’è stato un cambiamento notevole nella categorizzazione dei disturbi del neuro-sviluppo dal DSM IV al V, ovvero l’ultimo manuale prevede un approccio dimensionale alla diagnosi, per evidenziare l’eterogeneità e di sintomi. Oltre ai criteri diagnostici di ogni disturbo sono stati inseriti anche gli specificatori, che evidenziano la severità del disturbo e la presenza, o l’assenza, di criteri determinanti.  I cambiamenti che ci sono stati con l’introduzione del DSM V sono i seguenti:

disturbi dello sviluppo intellettivo,

disturbi della comunicazione

disturbi del comportamento

disturbi del movimento

disturbi dell’apprendimento

disturbi della comunicazione sociale

1. Disturbi dello sviluppo intellettivo Secondo il DSM5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), la disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) è un disturbo con esordio nel periodo dello sviluppo che comprende deficit del funzionamento sia intellettivo che adattivo negli ambiti concettuali, sociali e pratici. 2. Disturbi della comunicazione I disturbi della comunicazione comprendono il disturbo del linguaggio, il disturbo fonetico-fonologico, il disturbo della comunicazione sociale e il disturbo della fluenza. I primi tre disturbi sono caratterizzati da deficit dello sviluppo e dell’utilizzo rispettivamente del linguaggio, dell’eloquio e della comunicazione sociale. I disturbi della comunicazione si manifestano precocemente e possono produrre danni funzionali permanenti. 3. Disturbo dello spettro dell’autismo Il disturbo dello spettro dell’autismo è caratterizzato da deficit persistenti della comunicazione sociale dell’interazione sociale in molteplici contesti, compresi deficit della reciprocità sociale, della comunicazione non verbale utilizzata per le interazioni interpersonali. In aggiunta ai deficit della comunicazione sociale, la

diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo richiede la presenza di un repertorio di comportamenti, interessi o attività limitato e ripetitivo. 4. Disturbo da deficit di attenzione/iperattività Il DDAI è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività. La disattenzione e la disorganizzazione comportano l’incapacità di mantenere l’attenzione su un compito, l’apparente mancanza di ascolto e la perdita di oggetti, a livelli inadeguati all’età o al livello di sviluppo. L’iperattività-impulsività comporta un livello di attività eccessivo, agitazione, incapacità di rimanere seduti, intromissione nelle attività altrui e incapacità di aspettare.

5. Disturbo specifico dell’apprendimento Il disturbo specifico dell’apprendimento viene diagnosticato quando sono presenti deficit specifici dell’abilità di un individuo di percepire o elaborare informazioni in maniera efficiente e accurata. Questo disturbo del neurosviluppo si manifesta la prima volta durante gli anni della formazione scolastica ed è caratterizzato da persistenti e progressive difficoltà nell’apprendere le abilità scolastiche di base nell’ambito della lettura, della scritttura e/o del calcolo. La prestazione dell’individuo nelle abilità scolastiche è di gran lunga al di sotto della media per l’età. In tutti gli individui il disturbo specifico dell’apprendimento è in grado di dare luogo a compromissioni permanenti di quelle attività che dipendono dalla abilità coinvolte, comprese le prestazioni lavorative. Disturbi del movimento I disturbi del movimento comprendono il disturbo dello sviluppo della coordinazione, il disturbo da movimento stereotipato e i disturbi da tic. Il disturbo dello sviluppo della coordinazione è caratterizzato da deficit dell’acquisizione e dell’esecuzione delle abilità motorie coordinate e si manifesta con goffaggine e lentezza o imprecisione nello svolgimento delle abilità motorie che interferiscono con le attività della vita quotidiana. I disturbo da movimento stereotipato viene diagnosticato quando un individuo presenta comportamenti

motori ripetitivi, apparentemente intenzionali e apparentemente afinalistici, come scuotere le mani, dondolarsi, battersi la testa, morsicarsi o colpirsi. I disturbi da tic sono caratterizzati dalla presenza di tic motori o vocali, che sono movimenti stereotipati o vocalizzazioni improvvisi, rapidi e non ritmici. Altri disturbi del Neurosviluppo Questa categoria si applica alle manifestazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo del neurosviluppo, che causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti, predominano ma non soddisfano pienamente i criteri per uno qualsiasi dei disturbi della classe diagnostica dei disturbi del neurosviluppo.

Disturbi del neurosviluppo senza specificazione Questa categoria si applica alle manifestazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo del neurosviluppo, che causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti, predominano ma non soddisfano pienamente i criteri per uno qualsiasi dei disturbi del neurosviluppo. La categoria disturbo del neurosviluppo senza specificazione è utilizzata nelle situazioni in cui il clinico sceglie di non specificare la ragione per cui i criteri per uno specifico disturbo del neurosviluppo non vengono soddisfatti e comprende le manifestazioni in cui ci sono informazioni insufficienti per porre una diagnosi più specifica.

DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO  La disabilità intellettiva (DI) è caratterizzata da deficit delle capacità mentali generali (ragionamento, problem solving, pianificazione, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico e apprendimento dall’esperienza)

 I deficit comportano una compromissione del funzionamento adattivo tale che l’individuo risulta incapace di soddisfare gli standard di autonomia e di responsabilità  Il ritardo globale dello sviluppo viene diagnosticato quando un individuo non riesce a raggiungere le tappe attese dello sviluppo in diverse aree del funzionamento intellettivo DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO: CRITERI DIAGNOSTICI 1. Un deficit delle funzioni intellettive che devono essere confermati sia da una valutazione clinica sia da test di intelligenza standardizzati. 2. Un deficit del funzionamento adattivo ossia un mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socioculturali relative ad autonomia e responsabilità. 3. Una insorgenza dei sintomi durante l’infanzia. Secondo la comunità scientifica il termine “disturbo dello sviluppo intellettivo” si sostituisce all’espressione “ritardo mentale”. DISTURBI DELLO SVILUPPO INTELLETTIVO: LIVELLI DI GRAVITA’ Lieve Si può raggiungere un buon successo a livello scolastico e professionale. Moderato Si possono svolgere in future alcune mansioni lavorative in un ambiente dalle condizioni favorevoli. Grave La persona dovrà sempre essere sostenuta nel suo percorso di vita Estremo Assistenza continua

Funzionamento intellettivo limite: Trattasi di una condizione evolutiva caratterizzata da un funzionamento cognitivo borderline, ovvero una sorta di zona di confine tra normalità e disabilità intellettiva. EZIOLOGIA La ricerca scientifica privilegia i fattoti genetici; Fattori esogeni: alterazioni durante il periodo della gravidanza; Complicanze al momento della nascita; Fattori psicosociali. Comorbilità: Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD); Disturbo depressivo e bipolare; Disturbo d’ansia; Disturbo dello spettro dell’autismo; Disturbo del movimento stereotipato; Disturbo del controllo degli impulsi; Disturbo neurocognitivo maggiore; Comportamenti dirompenti ed aggressività DIAGNOSI DIFFERENZIALE Disturbo neurocognitivo; Disturbo della comunicazione e dell’apprendimento; Disturbo dello spettro dell’autismo.

Disturbi dello sviluppo intellettivo: Malattie genetiche

Sindrome di Down Sindrome dell’X fragile La syndrome di Williams Disturbi dello sviluppo intellettivo: Implicazioni cliniche Regolazione delle emozioni: Aggressività

Amici

1.

Famiglia: Fratelli

Sessualità

Regolazione emozioni: riconoscere le emozioni e il modo in cui queste vengono espresse, vissute o affrontate è chiamata proprio regolazione delle emozioni. Sapersi adattare agli altri. Regolazione delle emozioni saper esprimere le proprie emozioni in maniera controllata e adeguata a risposta dello stimolo dell’ambiente circostante. La regolazione delle emozioni è dunque il modo come esprime la gamma di emozioni l’individuo. Adattare le emozioni all’ambiente e riconoscerle per metterci in contatto con gli altri. Un buon riconoscimento delle emozioni favorisce i rapporti, i legami sociali con l’ambiente circostante. Adulti migliori. Molti bambini non

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-

riescono ad esprimere queste emozioni, molti manifestano segni di aggressività. Ovviamente, ciò provoca problemi nell’instaurare rapporti con gli altri, instaurare relazioni insoddisfacenti in diversi ambiti della vita. Disabilità lieve: il bambino riesce ad instaurare un rapporto con gli altri. Aggressività: segnale più frequente utilizzato nei bambini della difficoltà emotiva e nell’espressione della rabbia. Esprimere rabbia e aggressività è un problema che spesso si ritrova nei bambini che soffrono di disturbi intellettivi. Mancanza di gestione della rabbia e della frustazione. I bambini si sentono incompresi. Le condotte aggressive possono essere etero-aggressive o autoaggressive. In questi tipi di problematiche la famiglia non deve essere mai esclusa. Famiglia: la nascita di un figlio in famiglia con disabilità, una scossa molto forte. 1 fase: speranza 2 fase: accettazione del disturbo e riorganizzazione

Le ricerche hanno dimostrato che lo stress familiare può influenzare negativamente il bambino o bambina. Un altro aspetto importante oltre alla famiglia e ai fratelli sono gli amici. L’amicizia è correlata al benessere psicologico, influisce sia in maniera diretta che indiretta sul successo dei bambini sul mondo sociale, migliora l’intimità. Avere degli amici ha dei vantaggi. Gli amici sono un rinforzo sociale. Un tema più complesso è la sessualità, viene considerato un bisogno fondamentali. La sessualità include diverse dimensioni, fisiche, emotive, culturali. Vita sociale regolare.

Scuola Lavoro La scuola è un ruolo fertile, nel quale è possibile confrontarsi con gli altri e mettersi in gioco, acquisire una migliore crescita professionale. La scuola è certamente il contesto privilegiato che ci permette di crescere, di sostanziare i passaggi del percorso della nostra vita. Capacità di stare con gli altri, propria indipendenza, formazione del sé. Tutto ciò è importante

per i bambini con disabilità. La scuola deve abbattere la differenza tra l’essere nomarli e anormali. Legge 118 del 1971: nella parte in cui esclude che ad integrare lo stato di totale inabilità con diritto all'indennità di accompagnamento possa concorrere, con altre minorazioni, la cecità parziale. La scuola deve essere il primo gradino per la persona con disabilità. Favorire lavoro di gruppo.

Legge 68 del ’99: La Virtual Coop rivolge una particolare attenzione alla formazione e professionalizzazione di persone disabili, fragili e vulnerabili, offrendo pacchetti integrati di servizi alle imprese per ottimizzare l'inserimento lavorativo dei portatori di handicap in attuazione della Legge 68/99 e secondo quanto previsto dalla legge E.R. 14/2015. Oltre alla formazione frontale, vengono attivati soprattutto percorsi lavorativi, attraverso tirocini mirati, per migliorare le competenze e promuovere l’empowerment di questi lavoratori....


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