I vicerè di De Roberto sintesi e analisi corso di letteratura italiana contemporanea PDF

Title I vicerè di De Roberto sintesi e analisi corso di letteratura italiana contemporanea
Course Filologia romanza
Institution Università degli Studi di Trieste
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I vicerè di De Roberto sintesi e analisi corso di letteratura italiana contemporanea...


Description

I vicerè Il libro è suddiviso in 3 parti: ogni parte è composta da 9 capitoli, cioè in totale 27, con una lunghezza media di circa 30 pagine. Il romanzo può essere diviso in 3 grandi macrosequenze che coincidoo perfettamente con le parti in cui è suddiviso il libro. LA PRIMA MACROSEQUENZA : riguarda LO SPLENDORE DEI VICERE dove avviene la PRESENTAZIONE DELLA FAMIGLIA. LA SECONDA MACROSEQUENZA : si vedono gli AVVENIMENTI STORICI che fanno da corine e sfondo alla lenta DECADENZA DELLA FAMIGLIA. LA TERZA MACROSEQUENZA : vediamo la fine del DECADIMENTO con la consequente ESTINZIONE DELLA FAMIGLIA. Il romanzo narra la storia della nobile famiglia SICILIANA DEGLI UZEDA, dilaniata da accaniti contrasti d'interesse che oppongono il PRINCIPE GIACOMO,duro e avido,al dissoluto CONTE RAIMONDO, il cinico e corrotto DON BLASCO al nipote LUDOVICO anch'esso monaco senza vocazione E ALLA SORELLA DONNA FERDINANDA. Questi contrasti hanno per CORNICE i grandi avvenimenti dell'unità italiana e alle beghe dei fratelli e parenti si AGGIUNGE LA LOTTA CHE TUTTI INSIEME SOSTENGONO PER CONSERVARE GLI ANTICHI PRIVILEGI,per mantenere la parte dei DOMINATORI, nonostante il naufragio di alcuni singoli, come DON EUGENIO finito in miseria. Don Blasco è pronto ad approfittare della SOPPRESSIONE di convenienti per acquistare i benei degli ordini ecclesiatisici ;il vecchio DON FASPARE non esita fingere simpatie liberali, riuscendo a farsi eleggere deputato ; CONSALVO, l'ultimo degli Uzeda,si mescola alla corruzione per farsi eleggere. Il naufragio degli ideali della borghesia liberale è tipizato dalla figura di Giuliente, giovane patriottico,che nonostante il matrimonio con un'Uzeda, non ottiene la sperata promozione sociale ed è sconfitto alle elezioni politiche. La storia si svolge nel 19esimo secolo,in un periodo di circa 40 anni.Durante tutta la narrazione troviamo tanti riferimenti storici, come la DISCESA DI GARIBALDI IN SICILIA, I MOTI DEL '48 o le elezioni per il parlamento. Ed è proprio con le ELEZIONI PER IL PARLAMENTO DEL '82 che la storia termina. Il romanzo procede pressoché sempre in ordine CRONOLOGICO, anche se presena alcuni flashback che riguardano ricordi che i personaggi hanno, ricordi della loro INFANZIA quando ancora era in vita TERESA UZEDA,prevalgono scene nei dialoghi e pause per spiegare il fatto che si sta narrando con riferimento ad altri personaggi o situazioni contemporanee o antecedenti. Il sommario e le ellissi sono utilizzati pochissimo solo su argomenti che sono di poca importanza per la compresione della narrazione. Il luogo principale in cui si svolge la vicenda è Catania, anche se ogni tanto la famiglia si sposta a BELVEDERE durante le epidemie,altre città vengono solo nominate perché visitate da CONSALVO durante il suo viaggio,ROMA per Don Ludovico, Palermo per don eugenio, Torino per Don Gaspare e Raimondo con la famiglia. Gli spazi sono sempre chiusi, sia a Catania sia nelle altre città, infatti sono principlamente IL PALAZZO DELLA FAMIGLIA O LA CASA IN VILLEGGIATURA. Lo spazio riveste un'importanza rilvente per i personaggi, mentre un'importanza accessoria per il narratore. I personaggi rilevano molte volte che la loro POTENZA e Forza è EVIDENZIATA dai luoghi in cui vivono e dalla loro FASTOSITà,mentre il narratore non pono accento molto su tali aspetti. Il NARRATORE ci presenta lo SPAZIO in funzione REALISTICA decidanco poco spazio alla descrizione dei lughi, che ci sono presentati molte volte con pochi particolari dai personaggi. Il narratore è ESTERNO ED UNICO, FOCALIZZAIZONE ZERO, infatti egli CONOSCE TUTTO quello che succede ai personaggi anche i loro pensieri,emozioni e sentimenti. I PERSONAGGI presenti nella vicenda sono tanti, infatti, solo la FAMIGLIA UZEDA forma 4

generazioni : La prima generazione è formata dalla principessa Teresa, Don blasco, Duca Don Gaspare, Don Eugenio e Fra Carmelo La seconda dai figli della principessa Teresa cioè Principe Giacomo, conte Raimondo, Chiara, don ludovico e lucrezia. Terza generazione : dai figli del principe giacomo :Consalvo e Teresa e dalle figlie di Raimondo. Quarta generazione : formata dai figli di Teresa e altri personaggi come la principessa margherita,cugina graziella, donna isabella, matilde, il marchese, la famiglia Giuliente, Baldassarre e la famiglia RADALI' : i protagonisti osno tanti, tutta la famiglia UZEDA con le relative parentele e tra loro sono anche antagonisti, oppositori ed aiutanti. Essi si fano guerra in ogni momento e cambiano ruolo molto spesso cercando l'appoggio anche degli altri parenti, ma gli unici esclusi da questa guerra sono solo TERESA, la figlia del principe e DON LUDOVICO, che cercano sempre ed in ogni modo di far finire questa guerra tra i parenti, purtroppo con scarso successo. I personaggi sono caratterizzati tramite indizi e sono tutti tipi tranne CONSALVO, che è un personaggi tutto tondo che dall'inizio della vicenda ha una maturazione con apice durante il VIAGGIO che compie in EUROPA e capisce che la sua posizione può essere di SPICCO in Sicilia MA NON all'esterno della regione e che per vivere tranquillamente deve cambiare la sua mentalità DA BORBONICA AD ESTREMAMENTE LIBERALE. DON BLASCO : ha dovuto subire la monacazione forzata e per questo è scontroso con tutto e tutti. Ha idee tipicamente borboniche e le conserva fin quasi alla morte quando invece diventa liberale. Dopo la chiusura dei conventi riesce ad accumulare una grande somma di ricchezze che dopo la morte saranno OGGETTO DI SCANDALO E DI GUERRA trai componenti della famiglia e più precisamente tra il principe e famiglia della sigaraia, la governante di casa di don blasco. DONNA FERDINANDA : sorella ed acerrima nemica di DON BLASCO e non solo di lui. Intenta ad accumulare denaro e ricchezze grazie alla sua azione D'USURA nei confronti della povera gente. È profondamente BORBONICA e per questo non approva il cambiamento del suo nupote prediletto CONSALVO. PRINCIPE GIACOMO : è il CAPO DELLA CASA anche se ha dovuto spartire metà dell'eredità con l'altro fratello CONTE RAIMONDO . Con tanti espedienti anche raggirando i fratelli riesce ad accumulare grandissima ricchezza che non gli serve a niente perché è usata principalmente dal figlio, principino consalvo, e perché muore prematuramente di un tumore che non gli da pace. Cerca di soffocare sempre il suo carattere irascibili e scontroso per avere i parenti DALLA SUA APRTE ,a riesce con tutti tranne che con suo figlio con il quale avrà sempre un rapporto scontroso. DUCA DON GASPARE : sempre in ricera di ricchezze, trova tutti i modi per arrivare ai suoi obiettivi. Riesce infatti dopo L'UNIFICAZIONE ad arrivare fino al parlamento italiano facendosi eleggere DEPUTATO. Fa sempre i suoi comodi cercando l'appoggio di tutti. Alla fine della sua carriera politica non si preoccupa molto degli affari della nazione perché è tutto intento ad accumulare più ricchezze possibili. Cos', temendo una disfatta, non si propone per le elezioni per il parlamento del '82 facendosi eleggere SENATORE. DUCA RAIMONDO : preferito della principessa Teresa. Nonostante sia solo il SECONDOGENITO riceverà META' DELL'EREDITA'. Pensa sempre AL DIVERTIMENTO e a fare i propri comodi a costo anche di far morire la moglie, madre di 2 figli, dal DISPIACERE causatele, gli piace la mondanità e tutto ciò che ve ne fa parte ed è un UZEDA testardo e convinto. Decide a tutti i costi di sposare DONNA ISABELLA, la sua amante, ma capisce troppo tardi di

avere sbagliato perché è tornato alla situazione iniziale, cosi trascura anche la seconda moglie. PRINCIPESSA TERESA: su di lei non è detto molto ma qualcosa si può ricavare dai ricordi dei suoi figli, i qualila descrivono come una donna austera e dominatrice, ma tirchia e parsimoniosa. Alla sua morte, nonostante l'immensa ricchezza posseduta, decide di far in modo che l suo corpo riposi in un'umilissima bara. Ama il figlio duca raimondo e fa di tutto per agevolarlo fino al punto che gli lascia metà dell'eredità,che sarebbe toccata quasi interamente al principe giacomo. CHIARA: figlia della principessa teresa : costretta dalla madre a sposare il marchese del quale poi se ne innamora perdutamente. Il suo unico desiderio è avere un figlio. La prima volta che ci tenta partorisce un infante deforme morto, che conserva poi in un barattolo con dello spirito, mentre la seconda volta non è una gravidanza, ma una ciste che dopo l'intervento per l'estirpazione, non le permetterà più di avere figli. Cosi è costretta ad adottare quello della sua cameriera con grande scalpore della familgia e lo vizia a tal punto che lui la picchia ogni giorno. DON EUGENIO : presentato solo nell'ultima parte, infatti fino a quel momento è rimasto a palermo.quando torna è al verde e decidere di pubblicare un'opera sulla NOBITà SICILIANA, che gli da un breve momento di pace economica, poco dopo è di nuovo come prima e per questo muore in miseria chiedendo elemosina. DON LUDOVICO: deve subire la monacazione forzata da parte della principessa Teresa, ma a differenza di DON BLASCO, l'accetta e fa di tutto per arrivare agli alti gradi della gerarchia ecclesiastica. Ci riesce fino al VATICANO.cerca di mettere PACE IN FAMIGLIA, E NON SI OCCPA MINIMAMENTE dei beni materiali a differenza di tutti i suoi parenti, infatti accetta ad occhi chiusi la divione dell'eredeità nonostante sappia che ci perde notevolmente. FRA CARMELO : monaco convinto, riesce a vivere fino alla chiusura dei monasteri poi cade in disgrazia. È il tutore di CONSALVO durante la sua permanenza in COLLEGIO e per questo lo difende sempre quando CONSALVO litiga con GIOVANNINO RADALI, ragazzino liberale. LUCREZIA : si ribella ai voleri della madre, sposando BENEDETTO GIULIENTE, ma dopo averlo fatto si pente amaramente andando contro al marito e alla fine si allea con lui durante la lotta per le elezioni del '82. tiene le contabilità della casa ma alla fine affida tutto al marito perché è al verde. FERDINANDO : fratello del principe, è sempre intento a curare il suo appezzamento di terreno " LE GHIANDE ". egli tanta moltissime COLTURE nuove che gli portano soltanto spese. Per un periodo della sua vita crede di essere PROFONDAMENTE MALATO nonostante stia bene, mentre in un altro, prima della morte, è convinto di STARE BENE nonostante sia malato. Proprio tali fissazioni, tipiche della famiglia uzesa, gli comportano gravi disgrazie come la morte. CONSALVO : è il figlio del PRINCIPE GIACOMO, con il quale ha pessimi rapporti. Trascorre la sua infanzia al collegio dei benedettini e ne esce solo dopo la chiusura dei conventi.Passa tutta la permanenza con GIOVANNINO RADALI' suo grande amico, col quale però ogni tanto ha qualche litigio sulle idee politiche e sul fatto che giovannino dovrà rimanere al convento mentre lui ne uscirà. Una volta uscito, il padre gli lascia tutte le liberà per farsi perdonare di quella " prigionia ". consalvo frequenta brutta gente, fa debiti ecc . Dopo un VIAGGIO che fa attraverso l'EUROPA cambia INFATTI SI METTE SULLA RETTA VIA E RIESCE A FARSI ELEGGERE DEPUTATO surclassando suo zio BENEDETTO GIULIENTE.

Egli durante il biaggio capisce che il suo NOME non basta per fare in modo che egli fosse RISPETTATO, così comprende che la sola soluzione è entrare in politica. Tale idea gli venne in mente dopo aver visto un suo compaesano, il quale era rispettato al di fuori della SICILIA come se fosse un nobile. NON esaudisce mai il DESIDERO DEL PRINCIPLE cip il matrimonio per la continuzazione della stirpe e per questo viene DISEREDATO ma grazie alla sorella riesce ad ottenere metà della grossa eredità. TERESA : figlia della prima moglie del principe, ha la bellezza tipica degli UZEDA come RAIMONDO ed è da tutti considerata una santa. Ha passato gran parte della sua vita in un collegio fiorentino dove diventa matura ed istruita. Per colpa di questa " clausura " nel collegio lei non ha potuto dare l'estremo saluto alla madre, la principessa margherita. Lei per non dispiacere alle persone obbedisce a tutto e a tutti. Questa sua OBBEDIENZA arriva all'apoteosi quando si rassegna a sposare un uomo che la ripugna rinunciando al suo grande amore. Lei fa questo come VOTO per la RIAPPACIFICAZIONE tra il padre e suo ftatello, cosa che mai accadrà. BALDASSARRE : il mestro di casa ed è fortemente affezionato alla famiglia UZEDA. Egi li difende sempre e come loro è BORBONICO, ma non fino alla fine dove si schiera, infatti, dalla parte LIBERALE di CONSALVO. Spera che TERESA si sposti con giovannino radalì, ma purtroppo nonaccade. Così per questo ed altri motivi decide di lasciare gli uzeda, la quale è costratta a chiamare un nuovo maestro di casa. IL racconto di parole e pensieri dei personaggi occupa uno spazio limitato rispetto al racconto di avvenimenti. Il narratore usa IL DISCORSO DIRETTO LIBERO E IL FRLUSSO DI COSCIENZA sia il discorso INDIRETTO LIBERO O RACCONTATO, usa queste forme dall'altro della sua ONNISCIENZA a seconda dell'importanza del discorso. Quando i personaggi parlano di cose importanti come la divisione dell'eredità o situazione sui moti o hanno emozioni su azioni di altri personaggi, il narratore ricorre al discorso diretto libero ed al flusso di coscienza, mentre se parlano di altre cose meno importanti ricorre al discorso indiretto libero o raccontato. Il romanzo si popoone di STIMOLARE IL LETTORE ALLA RIFLESSIONE SU PROBLEMI, INFATTI, IL TEMA PRINCIPALE DEL ROMANZO è IL CAMBIAMENTO DELL'ISOLA DURANTE IL 19ESIMO SECOLO rapportato ALLA SITUAZIONE DI UN'ANTICA E POTENTE FAMIGLIA SICILIANA DI ORIGINE SPAGNOLI ( BORBONI ) : questo tema è presentato indirettamente da quasi tutti i personaggi che discutono tra loro, anche se ognuno la pensa in modo diverso, alcuni sono molto conservatori ed altri molto progressisti. I personaggi cambiano opinione durante la narrazione, ma sono pochissimi : il naratore fornisce ad OGNI PERSONAGGIO UNO SPAZIO PIU O MENO LUNGO a seconda che la sua opinione sia piu o meno importante per la COMPRENSIONE DELLA NARRAZIONE. Durante l'800, l'ITALIA subiva tantissimi sconvolgimenti soprattutto la SICILIA la quale dopo diversi secoli passava dalla DOMINAZIONE SPAGNOLA DEI BORBONI AL GOVERNO PIEMOTESE ; il narratore riesce a riportare questi cambiamenti su una famiglia, che, fino a quando vi era il REGIME BORBONICO, era stata una delle più potenti e che ora, spodestati i Borboni, si sente persa e al cui inteno vi sono persone che vogliono ADATTARSI AL CAMBIAMENTO sfruttando le situazioni, ed altre che non vogliono.

La situazione pare che si risolva con la FINE DELLA DINASTIA UZEDA, o che perda il suo splendore, ma in realtà il potere, anche se in altra forma, continua ad essere nelle loro mani. I componenti della famiglia degli Uzeda sono accumunati dal SANGUE VECCHIO E CORROTTO, dovuto anche ai numerosi MATRIMONI TRA CONSANGUINEIdalla famiglia EMERGE UNA SPICCATA AVIDITA', SETE DI POTERE, MESCHINITA' E ODIO che i componenti nutrono l'uno tra l'altro, alimentando in ciascuno una diversa MONOMANIA. Ogni membro della famiglia ha una storia segnata dalla CORRUZIONE MORALE E BIOLOGICA, che si evidenzia anche nella loro FISIONOMIA e nella DEFORMITA' FISICHE. Questo concetto è espresso nele ultime righe del romanzo, le quali riportano una frase di CONSALVO UZEDA PRINCIPE DI FRANCALANZA detta alla zia Ferdinanda :" NO, LA NOSTRA RAZZA NON è DEGENERATA :è SEMPRE LA STESSA! ". Cio rileva ancora di più il fatto che nonostante tutti gli sconvoglimenti politici che ci possano essere la situazione rimane immutata. Federico De Roberto : presente come fronte la TRADIZIONE NARRATIVA SICILIANA CARATTERIZZATA DA AUTORI COME VERGA, CAPUANA -> ispirandosi al FALLIMENTO RISORGIMENTALE , DRAMMATICAMENTE avvenuto in SICILIA, dove erano vive le SPERANZE di un profondo rinnovamento. L'autore presenta la vicenda RISORGIMENTALE presentando l'ambiguo ATTEGGIAMENTO dei CETI PIU' IMPORTANTI che si pongono al servizio dei GARIBALDINI E DEI PIEMONTESI, convinti che fosse il modo migliore affinchè potessero CONTINUARE ad USUFRUIRE di ENORMI PRIVILEGI, come nel caso del DUCA GASPARE. Nonostante questo, è errato intendere i vicerè come un ROMANZO STORICO : INFATTI non compare nella narrazione alcun personaggi relamente esistito, ma in compenso l'opera si costituisce di un RILEVANTE SFONDO STORICO. L'autore tratta le TEMATICHE PIU' DISPARATE : L'OPERA AFFRONTA LA TEMATICA DEL FLUIRE DEL TEMPO, DELLA DECADENZA E DELLA MORTE DI UNA CLASSE DURANTE GLI SCONVOLGIMENTI DEL RISORGIMENTO. TRAMA : dal 1855 al 1861 comincia con la morte dell'anziana vedova TERESA UZEDA, principessa di Francalanza. I Figli – giacomo, il principe ; Angiolina, monaca al conventa di san placido, LODOVICO, priore dell'aazia benedettina di san dnicola; RAIMONDO conte di Lumera ; Ferdinando detto il babbeo ; Lucrezia la zitella innamorata del borghese Benedetto Giulente ; e Chiara maritata al marchese di VILLARDITA, assieme ai cognati, Gaspare duca d'oragua, don Blasco benedettino a san nicola, don eugenio uzedae la zitellona ferdinanda uzeda, aspettano con ansia IL TESTAMENTO che una volta aperto sorprende TUTTI : la vedova Teresa divide le proprietà tra Giacomo e Raimondo, l'unico figlio amato, che vive a Firenza con Matilde e fa miseraili lasciti agli altri. Giacomo ce la mette tutta per frodare i fratelli, soprattutto l'odiato Raimondo, un donnaiolo la cui ultima amante, isabella, è una donna maritata. Ciascuno tira la sua e gli eredi, sobillati dagli zii, litigano e poi cedono alle condizioni imposte da Giacomo pur di ottenere un contraccambio : un terreno che vale poco per Ferdinando ; il fidanzamento con Giulente- che seppcur ricco è un avvocato, e per giunta liberale e garibaldino – per Lucrezia con la mediazione dello zio duca ; denari ma a caro prezzo per il prodigo Raimondo. L'ARRIVO DI GARIBALDI al convento di SAN NICOLA, dove Consalvo, erede degli UZEDA è un novizio senga il tracollo di un'epoca. La famiglia, riappacificata dinanzi al dilagare del colera, si rifugia sull'ETNA nella villa di

BELVEDERE dove il principe esige dai parenti la pigione. Il finale è un incalzare di avvenimenti tra i quali simbolici sono la nascita di un mostruoso figlioaborto di Chiara - " il prodotto più fresco della razza dei vicerè " , che il fratello Ferdinando conserva sotto spirito nella boccia dello strutto - e le elezioni del duca d'ORAGUA al parlamento italiano con l'auto di GIULENTE. Un chiaro esempio dell'ancestrale trasformismo. " Quando c'erano i viceré i nostri erano viceré, adesso che abbiamo il parlamento, lo zio è deputato " dice il principe al figlio. LA SECONDA PARTE - dal 1861 al 1871 – testimonia la COCENTE DISILLUSIONE dell'UNITA' D'ITALIA, universale in tutta la Sicilia. Gli italiani sono accusati di essere i nuovi untori di colera in sostituziione del Borbone.Le riforme del governo sono malviste e eil popolo è in miseri. L'esercito italiano è considerato un altro invasiore e si comporta come tale. 1866 > Leggi eversive LIBERANO CONSALVO DAL NOVIZIATO A CUI LO HA COSTRETTO IL PADRE. Adolescente e desideroso di risarsi degli anni perduti in voncento, si dà alla pazza gioia e contrae debiti ; al rifiuto del padre di pagarli, lo accusa di aver causato la morte della madre. Da allora, i loro rapporti diventato puramente formali. Il principe sposa la cugina GRAZIELLA da tempo installata a palazzo come amante ufficiale. Attraverso l'acquisto di beni della chiesa e dubbie operazioni finanziarie gli Uzeda fanno ottimi investimenti approfittando dei contatti politici e finanziari dello zio duca-deputato. Matilde, innamorata di Raimondo, muore convenientemente di crepacuore e il marito sposa ISABELLA, che ha ottenuto l'annullamento del matrimonio grazie a Giulente ; Don Blasco, smonacato, vive con la famiglia della sua favoria e diventa ricco acquista beni del convento, Consalvo stupra una pettinatrice ed è pestato dai fratelli della vittima ;se la scampa con l'aiuto di Giulente, ora assessore comunale, e decide di cambiare vita : vuole fare politica e si dedica agli studi. Don blasco, diventato sostenitore della sinistra,festeggia la presa di ROMA con il popolo in piazza. Raimondo torna a catania con isabella che non ama più portandosi un harem di donne. PARTE TERZA – 1872 1882 – descrive il degrado de familiari e l'ascesa al parlamendo di CONSALVO. Don Eugenio, il più diligente degli UZEDA, spera di far fortuna con il suo Araldo Siciliano, storia delle famiglia nobili siciliane. Vestito di stracci, va di casa in casa per...


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