Il Bacio della Fata di Igor Strawinsky PDF

Title Il Bacio della Fata di Igor Strawinsky
Author Andrea Taricani
Course educazione civica
Institution Liceo Artistico Musicale e Coreutico Misticoni Bellisario
Pages 2
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Summary

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Description

Il Bacio della Fata di Igor Strawinsky Il Bacio della Fata di Igor Strawinsky è un balletto allegorico in quattro scene: Scena 1. Ninna nanna nella tempesta Scena 2. La festa del villaggio Scena 3. Vicino al mulino Scena 4. Epilogo: Ninna nanna dell'eterna beatitudine Musica: Igor Stravinskij (1882 - 1971) Libretto: Bronislava Nizinska Personaggi:  una Fata  un Giovane  la sua Fidanzata  la Madre del Bambino  Creature che servono la Fata  Popolani  Musicisti a una festa  Amici della Fidanzata Organico: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, grancassa, arpa, archi Composizione: Talloires, aprile - Nizza, 30 ottobre 1928 (revisione 1950) Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre de l'Opéra, 27 novembre 1928 Edizione: Édition Russe de Musique, Parigi, 1928 Dedica: Straw. dedica quest'opera alla memoria di Petr Il'ic Cajkovskij TRAMA LA NANNA NELLA TEMPESTA: Una madre, cullando il suo bambino, lotta attraverso la tempesta. Gli spiriti assistenti della Fata appaiono e la inseguono. La separano dal bambino e la portano via. Appare la stessa Fata. Si avvicina al bambino e lo avvolge con la sua tenerezza. Poi lo bacia sulla fronte e se ne va. Ora è solo. La gente di campagna, passando, lo trova, cerca invano sua madre e, profondamente addolorata, lo porta con sé. UNA FESTA DI PAESE: È in corso un ballo contadino, con i musicisti sul palco. Tra i ballerini ci sono un giovane e la sua fidanzata. I musicisti e la folla si disperdono e, allontanata la fidanzata con loro, il giovane rimane solo. La Fata gli si avvicina sotto le spoglie di una zingara. Gli prende la mano e racconta la sua fortuna, poi balla e, sempre di più, lo sottopone alla sua volontà. Lei parla della sua storia d'amore e gli promette grande felicità. Affascinato dalle sue parole, la implora di condurlo dalla sua fidanzata. AL MULINO: Guidato dalla Fata, il giovane arriva al mulino, dove trova la sua fidanzata tra i suoi amici che giocano. La Fata scompare. Tutti ballano; poi la ragazza va con le sue amiche a mettersi il velo da sposa. Il giovane rimane solo. SCENA: Appare la Fata, con indosso un velo da sposa.

Il giovane la prende per sua sposa. Le va incontro, rapito, e le si rivolge con la più calda passione. Improvvisamente la Fata si toglie il velo e il giovane si rende conto del suo errore, non è la sua donna. Cerca di liberarsi, ma non ci riesce; è indifeso davanti al potere soprannaturale della Fata. Superata la sua resistenza, lei lo tiene in suo potere. Ora lo porterà in una terra al di là del tempo e del luogo, dove lo bacerà di nuovo, questa volta sulla pianta del piede. LA NINNA NANNA DELL'ETERNA BEATITUDINE: Gli spiriti serventi della Fata si raggruppano in lenti movimenti di grande tranquillità davanti a un ampio decoro che rappresenta lo spazio infinito dei cieli. La Fata e il giovane appaiono su un crinale. Lo bacia al suono della sua ninna nanna.

ANALISI Il bacio della Fata è composto da Igor Strawinskij ma è un pezzo di stile quasi ciaikovskiano. Siamo nel neoclassicismo (1928) dove il modello di riferimento per i musicisti dell'epoca è quello di Ciaikovski. Straw prende i temi tipici di Ciaikovskij e li ripropone alla sua maniera come per esempio il tema dell'introduzione. Straw prende del materiale o frammenti musicali che non sono suoi e li ripropone a suo piacimento. Per Straw le melodie in sé contano poco. Lui prende questo materiale musicale, lo assembla e lo trasforma attraverso le ripetizioni, il ritmo, ripetizioni con ritmo dispari, quindi trasforma e assembla frammenti musicali di altri compositori, soprattutto quelli di Ciaikovskij. Il 1° MOV è molto ciaikovschiano e si travasa poi nelle DANZE SVIZZERE della 2° scena (la festa del villaggio), quindi i primi due movimenti sono in realtà fusi l'uno nell'altro. Le Danze Svizzere hanno temi musicali come quelli di Petruvska che sembrano dei temi circensi solo che anziché la musica da circo ci sono degli JODEL svizzeri. Nelle prime due battute due flauti suonano a distanza di 2 ottave (tipico suono ciaikovschiano). Poi c'è una risposta degli archi anche qui con un andamento ciaikovschiano. Però c'è una sottile differenza qui il fraseggio dei violini è irregolare. Dal rigo 1 al rigo 11 è tutto un introduzione, il pezzo vero e proprio inizia dal rigo 11 con il primo tema. Al rigo 13 si ripropone lo stesso tema A' un po’ variato dell'introduzione che qui funge da secondo tema che è collegato ad un 3° tema, una parte C. Dopo un crescendo di archi e fiati si arriva alle danze svizzere che iniziano nella 2° scena (festa nel villaggio) rigo 51. Dal rigo 52 c'è una alternanza tra il grottesco dei corni e del trombone ed il patetico dei violini....


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