Il Barbiere di Siviglia appunti PDF

Title Il Barbiere di Siviglia appunti
Author Franca Pe
Course Metodo, Critica E Ricerca Nelle Discipne Artistiche II - II Storia Della Musica
Institution Università Commerciale Luigi Bocconi
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Il Barbiere di Siviglia Ha un sistema basato sull’alternanza di sezioni. Mentre sulla forma sonata ci sono voci che spiegano come la intendevano e come era strutturata, nel caso della forma operistica si ha una convenzione tacita dei compositori che non avendo la possibilità di rifletterci in via teorica è rimasta una convenzione, sia dal punto di vista dei compositori che dal punto di vista del pubblico, che aveva interiorizzato questa alternanza di sezioni. Si tenta di ricostruire sulle poche fonti, di capire il meccanismo musicale e di ricavarne in maniera deduttiva la forma. (Vedi slides Barbiere) Tutti hanno più o meno l’alternanza di una sezione dinamica e una sezione statica, che diventa di nuovo dinamica e finisce statica. La prima sezione si chiama Scena, permette ai personaggi di incontrarsi sul palco, in scena appunto. Questo crea relazioni interpersonali agitate: aumenta il ritmo drammatico grazie all’aumento del ritmo musicale, finchè la sezione dinamica finisce in un punto di grande tensione che finisce in un colpo di scena. Il colpo di scena è tale per cui tutto non può essere più come prima e si ha un concertato di stupore. I personaggi si fermano a riflettere attraverso il primo pezzo cantato (concertato largo o concertato di stupore). Dal punto di vista teatrale i personaggi cantano contemporaneamente e commentano quello che è successo, dal punto di vista musicale si ha un andamento e ritmo lento, dal punto di vista musicale il fraseggio cantato è molto lirico. La pausa drammatica musicale serve per preparare la Stretta, il crescendo finale che è il pezzo più virtuosistico. La pausa serve per far percepire poi l’accelerazione verso il finale. Dopo la pausa si ha il Tempo di Mezzo, che è dinamico, recitato (molto simile al tempo d’attacco), è l’ultima sezione veramente teatrale, in cui i personaggi stanno ancora interagendo tra loro. Poi si ha la Stretta, in cui dal punto di vista teatrale non succede nulla, è solo musicale. Abbiamo una scena iniziale statico-dinamica in stile parlante (diverso dal recitativo poiché l’elemento che conduce la logica tematica della musica è l’offerta, tutti i motivi non sono offerti dal recitato ma dall’orchestra). Il tempo d’attacco e il tempo di mezzo hanno lo stesso stile recitato. Il largo concertato è in tempo lento mentre la stretta finale è in tempo veloce normalmente brillante. Questa forma basata su alternanza di sezioni che hanno una loro struttura drammatico-musicale si chiama La Solita Forma. Questa è la struttura del finale primo, la stessa cosa la ritroviamo nel duetto e nell’aria. La stretta finale si chiama Cabaletta, l’aria potrebbe non avere un tempo d’attacco. Nel frontespizio del Barbiere di Siviglia c’è scritto che è stato preso un testo musicale francese, è stato tradotto in italiano ed è stato adattato per il moderno pubblico del teatro musicale italiano. Prima rappresentazione nel carnevale del 1816 a Roma con musiche di Rossini. Nell’avvertimento al pubblico c’è scritto che è una commedia di Beumarchais intitolata “Il barbiere di Siviglia” ovvero “L’inutile precauzione, presentata da Rossini a Roma ridotto a dramma comico (ovvero commedia), con il titolo di Almaviva. Rossini, per non essere accusato di plagio, ha fatto scrivere un nuovo libretto e ha scritto una nuova musica, mantenendo uguale solo il soggetto. Aggiunge nuove parti musicali richieste da un gusto del pubblico cambiato. La commedia di Beumarchais (“Paisiello”) è del 1782, da quest’anno al 1816 cambiano i gusti del pubblico. Vengono aggiunti molti cori, sia perché rientra nei gusti del pubblico sia perché sono necessari per un teatro grande. Rossini cambia titolo anche per presentarlo come se fosse una nuova opera. Trama: un vecchio innamorato vuole sposarsi in un giorno con la sua Pupilla. Un giovane lo anticipa e sposa la ragazza. Il vecchio tiene chiusa in casa la giovane perché ha paura che possa avere altri amanti. Per far sì che l’opera sia buffa il Macchinista, ovvero il barbiere, è un ragazzo bizzarro, pronto a far ridere sia del successo sia del fallimento delle proprie azioni. Bartolo, Almaviva, Rosina: triangolo amoroso. È una convenzione che si forma nell’opera e rimane per l’800. C’è un intreccio amoroso che viene continuamente messo in crisi da un terzo personaggio, che solitamente è un basso o un baritono poiché ha solitamente un ruolo sociale più alto. Questo triangolo amoroso sul

piano musicale corrisponde a tre registri musicali differenti: la donna è contralto o tenore, il giovane innamorato è quasi sempre un tenore, il terzo è un basso o baritono. Figaro, il Barbiere, è al centro del triangolo poiché ostacola/aiuta/raggira i personaggi. L’opera inizia all’alba, ci sono solo due mutazioni sceniche. Abbiamo due cavatine, quella di Figaro e quella di Rosina. La cavatina di Figaro: Almaviva tenta di entrare nel fortino di Don Bartolo, Figaro passa di lì e si offre di aiutarlo poiché conosce la casa. Propone al conte il primo travestimento. C’è un’alternanza di motivi. Figaro si presenta come un personaggio a cui piace vivere, a cui piace il piacere, un po’ narcisista, parla della sua professione. Beumarchais chiamava Figaro “il macchinista”. C’è una prima parte lenta e una seconda parte veloce. La musica di scena potrebbe permettere di derogare dalla solita forma: se la solita forma comunica un pensiero del singolo personaggio, la serenata ha una funzione in quanto canto, non è un modulo per presentare un singolo personaggio, ha una funzione diversa rispetto alla cabaletta. Nella scena appena successiva all’introduzione entra Figaro, la sua entrata determina un motivo drammatico in più che inizia ad accelerare l’azione. Figaro entra con una canzone. Lindoro è il nome finto con cui il conte si presenta a Rosina, finge di essere uno studente squattrinato per celare l’identità da aristocratico e non far insospettire il tutore di Rosina. Appena dopo la cavatina di Figaro, Figaro per soldi accetta di aiutare il conte. Motivo del biglietto: è un motivo narrativo drammatico che si trova spesso nell’opera comica buffa. Serve per creare un equivoco. Rosina chiede di mandare un biglietto al pretendente Lindoro, Bartolo si insospettisce. Rosina dice che non è nulla, dice che “l’inutile precauzione” è il titolo di un nuovo dramma musicale. Rosina fa cadere il biglietto e costringe Bartolo ad andare a riprenderlo, in questo modo si libera di lui. Rosina comunica a Figaro che il tutore sta per uscire di casa, e di comunicarle l’identità del pretendente. Tutto ciò viene comunicato con versi in prosa. Don Bartolo si allontana insospettito dal biglietto, dice a Rosina di non aprire a nessuno mentre è via. Decide di affrettare le nozze con Rosina e di sposarla il giorno stesso, perciò si dirige dal notaio per l’atto di matrimonio. Don Basilio è il prete che insegna musica a Rosina, è il prete che potrebbe celebrare le nozze. Il conte canta di nuovo una canzone a Rosina, le comunica il nome Lindoro, lo status sociale e le conferma di essere molto interessato a lei. Il conte si assicura che Figaro entri in casa e cerchi di combinare l’incontro tra lui e Rosina. Duetto tra Figaro e il Conte: segue duetto tra lui e il Conte, che è il primo duetto dell’opera. In questo duetto figaro consiglia al conte di travestirsi da soldato poiché è in arrivo un reggimento, e i soldati hanno un foglio con il diritto a farsi ospitare. Figaro suggerisce di travestirsi da soldato ubriaco, così da far meno insospettire Don Bartolo. Dopo il duetto Rosina canta la sua cavatina “una voce poco fa..”. Basilio arriva per fare lezione di canto a Rosina, avverte Don Bartolo che in città c’è il conte di Almaviva. Don Bartolo sospetta che il conte di Almaviva possa essere il pretendente di Rosina. Cavatina di Basilio: “la calunnia è un venticello…”. Come il vento, la calunnia può correre sempre più veloce, alzarsi da terra e diffondersi. Musicalmente questa metafora è resa con il crescendo.

Cavatina di Don Bartolo: segue quella di Basilio. Don Bartolo si presenta come un vecchio sospettosissimo. Chiede conto a Rosina di quello che ha detto a Figaro. Bartolo capisce che il biglietto di Rosina era per un amante. Vede le mani di Rosina sporche di inchiostro e avverte Rosina di stare attenta. Concertato di stupore: Finale I. Inizio del II Atto: duetto “pace e gioia il ciel vi dia”. Don Bartolo è andato a cercare informazioni sul soldato poiché sospetta che sia una spia di Almaviva. Il Conte si travesta da maestro di musica in sostituzione di Basilio, si presenta con il nome di Don Alfonso. In questo duetto tra Conte e Don Bartolo, i veri pensieri dei personaggi Conte sono detti “a parte”. C’è una quartina in cui i due dialogano, una cavatina in cui Bartolo dice i suoi pensieri a parte, e una cavatina in cui il Conte dice i suoi pensieri a parte. Per i personaggi sono usati strumenti diversi (per uno i fiati, per l’altro gli archi), uno canta con acciaccatura, l’altro con i trilli, uno canta con musica con scala crescente, l’altro con scala decrescente. Questo per distinguere i personaggi attraverso la musica. Dopo questo duetto Figaro ruba la chiave dalla finestra di Rosina, il Conte per cercare di eliminare i sospetti di Don Bartolo gli consegna la lettera che Rosina gli aveva scritto dicendogli che Rosina ha un amante di nome Lindoro. Il Conte fa questo per guadagnare la fiducia di Don Bartolo. A metà dell’atto II arriva Don Basilio che in realtà non era ammalato. Il Conte parla con Basilio e gli altri lo convincono di essere ammalato. Lo pagano di nascosto, Don Basilio capisce il gioco e se ne va. Tutto ciò si svolge nella forma sonata: c’è un tempo d’attacco, seguito da un cantabile, poi un tempo di mezzo e infine una stretta. È un quintetto tra il Conte, Figaro, Basilio, Bartolo e Rosina. Viene scoperto l’inganno, Don Alonso (il Conte) scappa, e Don Bartolo chiama il notaio e Don Basilio per far celebrare le nozze. Chiama anche l’esercito per far arrestare l’impostore. Rosina inizia a sospettare che Lindoro possa avere un’altra donna, il Conte rileva la sua identità a Rosina e le chiede di fidarsi di lui. Il Conte paga il notaio e paga Don Basilio, che celebrano le nozze. Arriva Don Bartolo, ed essendo il Conte di rango più alto del suo, non può fare più nulla. Il titolo “L’inutile precauzione” deriva dalla scala che era stata posizionata sotto la finestra di Rosina per una possibile fuga. Nel Finale II tutti i personaggi cantano la morale dell’opera (similarità con il Don Giovanni). Confronto tra la comicità del Don Giovanni e la comicità del Barbiere: sono comicità molto diverse. Quella di Mozart è un comico realistico da commedia borghese, non c’è comicità sguaiata. Gli elementi comici derivano da qualche battuta tra Leporello e Don Giovanni. La comicità del Barbiere è un po’ più grottesca, spinta, da commedia degli equivoci con travestimenti e bigliettini. Queste due comicità derivano da due culture diverse: quella di Mozart deriva dalla tradizione dell’opera seria, quella di Rossini dalla tradizione comica italiana....


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