IL Mondo Miceneo - appunti PDF

Title IL Mondo Miceneo - appunti
Course Storia greca
Institution Università degli Studi della Basilicata
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Storia 23/10 lezione 4 IL MONDO

MICENEO

Si ascrive al XVIII secolo grazie all’opera magistrale e intuitiva di due grandi cultori dell’umanità Shreman ed Evans. La società cretese si colloca a metà strada tra il mondo orientale (in cui si imponeva un modello organizzativo di tipo palaziale, un sistema con un organigramma con figure e ruoli specifici; all’ apice il re e i suoi più stretti collaboratori e poi degradando fasce sociali di minore importanza fino al contado e alla schiavitù. Il sistema cretese è a metà strada tra quello minoico e quello greco (ci troviamo in un mondo vicino a quello greco, non è ancora quello greco) che prevedeva rapporti commerciali intensi con il versante occidentale (la Grecia continentale Italia meridionale). I cretesi erano ricordati come dominatori del mare perché per essere ritenuti tali, perché detenevano delle navi che percorrevano distanze lontane e che avevano una struttura che consentivano carico di merci e che riuscivano a destreggiarsi in condizioni di conflittualità. Una delle piaghe più antiche era la pireteria, che ancora oggi fa notizia nel mare asiatico con le navi che trasportano petrolio, che era frequente tent’è che tucidide parla di pireteria come sistema per accaparrqrsi risorse e ricchezze. Il dominio del mare è chiamato TALASSOCRAZIA. TALASSOCRAZIA: talasso=dal greco mare; DEMOCRAZIA=potere del demos.

KRATOS = potere;

La cronologia del mondo greco si è ampliata grazie a questi studiosi. Di creta (isola centrale con tanto centri palaziali) di cui ci interessa il palazzo di Cnosso dalla planimetria singolare in cui vi erano una serie di amb. domestici, abitativi, di organizzazione della vita della comunità, le officine che su commissione del re e dei funzionari svolgevano attività artigianali i cui prodotti non erano venduti secondo una imorenditoria privata, ma veniva dato all’amministrazione centrale che li ripartiva prima secondo le esigenze del centro stesso e solo dopo il surplus dirottato verso altri territori. Era un’ organizzazione ben organizzata e sottopota al potere centrale. Sul lato sx troviamo i magazzini che erano i luoghi in cui si raccoglievano prodotti in esubero non commercializzati o derrate

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alimentari per superare carestie o momenti di approvigionamento, era quindi un centro autosufficiente.

difficile

Queste città avevano un aspetto monumentale e queste popolazioni volevano sfoggiare il potere politico ed economico e mostrare la specificità della loro cultura, si vede dai resti delle raffigurazioni murari dagli affreschi che arricchiscono le sale regali di questo centro palaziale. Questi affreschi rimandano alla vita del mare, a pesci e a elementi riconducibili al mare o alla natura rigogliosa, della campagna. L architettura urbanistica sorprende sia per i monumenti significativi dei palazzi ma anche rispetto alle abitazioni comuni che vivevano attorno al palazzo in modo simbiotico. Poi un altro contesto è quello della aspetto figurativo e letterario di un popolo. Ci sono 3 immagini significative: 1 la nascita del minotauro; La casa dei vecchi, una casa romana a Pompei, in cui viene raffigurato Pasife e l’architetto Dedalo e Icaro è intento ad aiutare il padre. Al centro c’è Minosse rappresentato in trono come figura di un re potente e saggio, figura imponente che giunge a noi anche in Dante nella divina commedia in cui Minosse giudica le anime che devono essere punite …. Minosse è un epiteto a indicare la regalità di un personaggio, di un sovrano. Tucidide racconta nelle sue storie, che Minosse era tra i personaggi più potenti e forti, che detenne una flotta che controllò il mare Egeo, definito da Tucidide il mare Greco, ad ave garantito la TALASSOCRAZIA Questa immagine di regalità è lo scettro del potere religioso e politico Altra immagine significativa è quella della morte del minotauro per mano di Teseo La storia del minotauro è stata rivisitata in chiave moderna, psicoanalitica, nella casa di Asterione il minotauro viene rappresentato sofferente perché si sente escluso dal mondo, colui che ritiene che gli altri siano dei pazzi da salvare anche con il sacrificio della vita. È una storia che ribalta questa figura.

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Spesso è stato associato a belzebù come figura nel mondo babilonese il dio Malmuk anch’ esso metà uomo e metà toro, questa figura vista come essere demoniaco contrapposto al bene, a Javè . Il minotauro doveva mangiare 7 fanciulli e 7 fanciulle, perché che si racconta che Minosse avesse inviato un altro suo figlio Androgeo (nato uomo)un uomo abile e capace e dalle singolari abilità ginniche, ad Atene e in questa occasione o venne ucciso per invidia dagli Ateniesi, perché vinceva ogni competizione o perché volesse deporre Egeo (padre di Teseo) re di Atene e questa era una spiegazione politica. Ad ogni modo Androgeo viene ucciso e il padre Minosse adirato ,manda un esercito contro Atene che viene sconfitta e viene obbligata a inviare questi giovani in pasto al Minotauro chiamato anche Asterione (da Aster =stella) Poi la vicenda si conclude che Teseo figlio di Egeo incoraggiato dalla dea Atena si mette in viaggio per uccidere il Minotauro dove avrebbe dovuto superare il problema del labirinto in cui era stato collocato il mostro e ci riesce grazie ad Arianna sorella di Minosse che diede il filo a Teseo per uscire indenne dal labirinto dopo aver ucciso il Minotauro. Dopo si narra che Arianna fu lasciata ingannata e abbandonata sull’isola di Nasso e poi recuperata e salvata da un dio. C’è una storia mitologica che circolava negli ambienti come si vede su un vaso greco dove di solito vengono rappresentate scene della mitologia. Dietro un racconto c’è sempre un altro significato (omutos de loi diceva il grande favolista Esopo) per cui l’uccisione del Minotauro da parte di Teseo rappresenta la forza giovane, la forza del cambiamento, nella direzione di rappresentare valori umani contro la disumanità, contro l’efferatezza, contro la bestialità, del Minotauro che rappresenta le forze malefiche, le forze distruttrici di un ordine “cosmos”, questi miti avevano una valenza formativa che si proponevano di dare. Affresco presente ad Acrotiri nell isola di Thera, rappresenta un episodio di vita marinesca, delle imbarcazioni con un timoniere che conduce il veliero con tanti rematori e altri intenti a dare la caccia ad un pesce grosso, eventi di vita quotidiana.

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In piccolo invece si trova un pjutos =una giara, un contenitore per alimenti, trovato insieme ad altri nei magazzini visti nella planimatria della città di knosso. Questi mostrano rilievi ad impressione, di fregi decorativi o raffigurazioni come la sfinge (testa leonina e corpo umano) frequente nel mondo orientale. Quindi vi è commistione delle culture, elementi culturari condivisi, prova di questa promiscuità sono i resti di un relitto trovati a largo delle coste della Turchia, il relitto di Uru Gurun dove nel 1984 un appassionato sommozzatore trovò a 45m di profondità i resti di un relitto eccezionale per la quantità di reperti in esso contenuto, per la datazione del relitto stesso, per la varierà di oggetti ritrovati che rimandano a specifiche aree del mondo. Questi relitti erano in legno per cui facilmente deteriorabile, pochi ma importanti. Il relitto di Uru Gurun rimanda ad un relitto del 1300 circa, qsto relitto circolava nel Mediterraneo in età non troppo distante e alla guerra di Troia(1184) quale realtà fotografa questo relitto? Sono stati trovati tonnellate di lingotti di rame a pelle di bue, cosa significa? Blocchi di rame come se fosse pelle di bue ben tirata, erano forme di oggetti usati come merci di scambio nella fase premonetale, la moneta si diffonde nel VIII sec. a.C. La moneta ha un valore ponderale e nominale (il peso di questa moneta quanto vale? cosa può acquistare?) Volendo commerciare grandi quantità di grano o cereali, si cominciò a pensare a come commercializzare usando beni cosi preziosi e alternativi riconosciuti per il loro valore, poi si iniziò a pensare a essere pensati in forme più piccoli e più semplici da trasportare, finchè non si pensò a formare monete più piccole e di un bene più prezioso come l’argento,e poi l’oro o il bronzo. Sono importanti questi pani perché testimoniano una fiorente attività commerciale nel Mediterraneo. Poi si vede un sigillo(cilindro con impressa una immagine, un rocchetto con immagine impressa , che era un disegno che rappresentava la firma criptata del funzionario, che apponeva alla fine della tavoletta d’argilla questo marchio che faceva risalire al funzionario che l aveva convalidato) i sigilli sono molto presenti nel ‘impero persiano, assiro, babilonese, (1300) Hanno trovato ancora in questo relitto zanne di elefante, pugnali, armi, cinture decorative, ceramiche del tipo miceneo (con tipologie pittoriche tipiche), uova di struzzo usate nelle cerimonie in onore

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dei defunti, una straordinaria varietà di oggetti provenienti da tutto il Mediterraneo. “Disco di Festo” trovato nel 1930 è un disco particolare su cui sono incisi dei simboli impressi quando l’argilla era ancora fresca, sono 241 simboli, e qsti segni alcuni ritengono siano segni di scrittura nn riconoscibile, altri simboli pittorici, altri un misto tra le sue , altri ancora si trattasse di falsi storici, ma ciò che sorprende è la precisione di questi segni. L abilità di lavorar oggetti minuti è del mondo cretese e la cura del dettaglio e del particolare come si evince in raffigurazioni di donna dove si nota cura del trucco e dell’acconciatura dei capelli correttamente intrecciati, una immagine che denota cura del corpo e dell’immagine, detta parisienne e la ritroviamo anche nell’ immagine delle donne danzanti, molto leggiadre e che seguono un ritmo di danza, decorate con monili preziosi ed eleganza nel comportamento e una dignità, consapevolezza di sé che non troveremo nel mondo occidentale in cui saranno sottomesse al patriarca. “Potnia teron” (la dea della vita) La donna ha ruolo importante nella società cretese, la statuetta che rappresenta una dea, che stringe tra le mani i serpenti. I serpenti rappresentano la vitalità degli esseri viventi, il serpente ha più stretto contatto con la terra perchè da essa ne riceve vitalità e forza perché striscia con la pancia su di essa, per cui stringere tra le mani i due serpenti significa tenere il controllo assoluto della vita degli esseri viventi. Il seno scoperto (la prosperità =forza generatrice) quindi una forza riconoscibile, per cui dea e madre di vita. Il vitino di vespa che rimanda ad una ricercatezza di stile che apparteneva alle dee, la gonna a campana è come se creasse dei cerchi concentrici che sono simbolo di perfezione (il cerchio, circolarità che richiama alla forza terrestre che appartiene alla terra). Tauromachia=battaglia con il toro; immagine che rappresenta una scena rituale, che rappresenta un gesto atletico, c’è un uomo/donna che afferra con le mani le corna di un toro e compie delle volute, rimbalza sul dorso del toro e ricade alle sue spalle. La centralità di questo animale nella storia, c’è una competizione tra essere animale e essere uomo. LA CIVILTA’ MICENEA

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Civiltà non distante da quella minoica c’è un punto d’incontro, un acnè, nel 1450(metà del XIV sec.) quando Micene in un momento di grande espansione riesce a conquistare Cnosso, questa esperienza di potere durerà poco perché 200 anni dopo un invasione di novi popoli porterà alla fine della civiltà micenea.. Si caratterizza per un’ampia diffusione nella Grecia centrale ma abbiamo centri micenei anche oltre la Grecia a Taranto e altri ancora disseminati nel Mediterraneo. Le città micenee più importanti Argo tirinto. Micene, athene, theseo, egeo nella epica riportano un ricordo di una mitica età micenea di cui si ricordano solo leggende di personaggi eroici. Numerosi anche nel Peloponneso con Micene essere nel mito la città di Menelao, Argo città di Agamennone il grande capo degli achei che condusse i greci alla conquista di troia e Pilo. Città importanti perché hanno restituito numerose tavolette di argilla La presenza nei palazzi di archivi contenente tavolette scritte in una lingua particolare quella cretese si chiamerà lingua lineare A e quella micenea scritte in lingua lineare B, che nasce dalla commistione del mondo miceneo a quello cretese. Vediamo la rappresentazione di una città quella di Micene, si nota che queste città nascono su luoghi fortificati, sono luoghi facilmente accessibili e che prestano attenzione alla difesa dei loro centri, ancora più evidente dalla presenza di mura difensive che mancano nelle città cretesi. Questo fa pensare che l’isola di Creta non avesse inclinazioni belliche , secondo altri invece il muro difensivo della città era il mare ed avendo una superiorità in termini di marineria riuscivano a tenere a distanza invasori, ma che i cretesi non avessero inclinazione bellica è avvalorato dal fatto che ad oggi non sono stati trovati depositi di armi per cui si pensa ancora questo anche se si continua a cercare. I micenei erano uomini di guerra dimostrato dai reperti archeologici, l’organizzazione simile a quella minoica. Area centrale con le stanze per figure detentrici di potere e intorno le botteghe artigiano poi una serie di tombe, alcune all’interno delle mura altre all’ext. Le tombe ext monumentali dette a Tolos scavate nella roccia (tomba di Agamennone) avevano un dromos centrale e dentro c’è la camera funeraria con copertura conica in cui veniva deposto gli arredi funerari che dovevano accompagnare il morto. Al loro interi sono state ritrovate oggetti di valore come la maschera di Agamennone perché Shriman vedendo

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una tomba cosi preziosa e monumentale e trovando questa maschera pensò fosse la sua tomba invece è una maschera del 16 sec molto più antica. La tazza che rappresenta una scena che ci riporta ad una città nota, troviamo un toro e un uomo che sta cercando di legare con una corda le zampe del toro per controllarne l’indole animalesca e questo ci riporta a creta e ci vengono a mente degli scambi commerciali tra mondo orientale e occidentale Tirintho non lontana da Micene mostra mura possenti ed enormi che consentivano di passare tra le due pareti rocciose, c’è una vasca da bagno e il megaron, il luogo in cui veniva acceso il fuoco e intorno al quale si riunivano i ministri di corte con cui di riuniva il re. Il vaso con il becco d’anatra che proviene dall’ Egitto e una testa acefala, una statuina che richiama un passaggio citato da Omero che dice nell’iliade “un elmo lavorato nella pelle conciata di un bue nell’ interno saldamente tenuto teso di migliaia di cinte e nell’esterno sono applicate zanne lucenti di cinghiale …l’oggetto è in avorio ritrovato a Micene in una tomba intorno al 13 sec. L’altezza della statuetta è di appena 5cm. L’immagine di una tavoletta lineare B (è una forma di scrittura) è una scrittura sillabica, che è stata decifrata nel 1952 da Chudwick e Ventris e ha consentito la sua decifrazione di conoscere il contenuto. Tavolette giunte a noi a seguito di incendi, da parte dei Dori che nel 1200 assediarono e devastarono i territori della Grecia, che devastarono i palazzi esattamente come avvenne nel mondo cretese, queste tavolette erano tavolette di argilla fresca e a causa degli incendi sono state cotte. La nostra lingua è alfabetica=ad ogni grafema corrisponde un fonema, abbiamo 21 lettere è stata invento dai fenici (la parte consonantica) e poi perfezionata dai greci con l’introduzione delle vocali. Scrittura sillabica= un grafema rappresenta due suoni uno consonantico e uno vocalico, questa scrittura costringeva ad avere molti simboli ogni simbolo esprimeva un doppio suono, e quindi si arriva a 70, 80 lettere. Più è antica la lingua più complicato è impararla, più è complicata impararla, più è prestigioso il ruolo di chi la insegna. Per questo gli scribi nelle realtà mesopotamiche, erano importanti perché avevano un sapere completo, un sapere complesso e complicato rituale . in Egitto faraonico gli scribi avevano una posizione importante , c’era il

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faraone poi il sacerdote e subito dopo gli scribi. Perché detenevano un sapere rituale, dietro la scrittura c’era un sapere mistico. Più si diffonde questa conoscenza meno valore ha chi la conosce, chi diffuse la scrittura erano i fenici che avevano necessità pratiche, che aiutava a fare i conti a ricordare cosa avessero venduto per cui inventarono un sistema semplificato come l’alfabeto fonema=grafema. Nel 1952 i due studiosi studiarono la struttura sillabica dei micenei (invece la lineare A dei cretesi aspetta ancora oggi di essere decifrata). Queste tavolette ci hanno fornito info legate al buon funzionamento del centro palaziale. I centri dove sono state trovate queste tavolette sono tante e grazie ad esse abbiamo conoscenza del mondo cretese, tante località, le più importanti a Pilo (Grecia continentale) e a Cnosso. Per cui abbiamo conosciuto meglio la civiltà micenea e la sua stratificazione sociale, civiltà evoluta e complessa e molto organizzata....


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