Il Nazismo, riassunto sintetico PDF

Title Il Nazismo, riassunto sintetico
Author Jeffry Di giuseppe
Course Storia contemporanea specialistico
Institution Università degli Studi Roma Tre
Pages 7
File Size 168.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 33
Total Views 143

Summary

riassunto sintetico sul nazismo...


Description

1)Dopoguerra in Germania 9) La caduta

2) Hitler L' ideologia

8)L'antisemitismo

3) SA e SS

IL NAZISMO 7) La guerra

6) Rapporto con Il Fascismo

4) Conquista del potere 5) La politica di Hitler

Jeffry Di Giuseppe 5B

Il Nazismo 1) Il dopoguerra in Germania: la Germania era in profonda crisi. I disoccupati erano milioni, le fabbriche chiudevano una dopo l’altra, il marco si era svalutato e non valeva più praticamente nulla. Inoltre i politici non godevano della stima della popolazione (in questo momento in Germania c’è la Repubblica di Weimar, nata dopo la fine del secondo Reich), anche perché avevano accettato l’umiliazione del Trattato di Versailles, che aveva imposto pesanti sanzioni alla Germania (perdita dell’Alsazia e della Lorena, debiti da restituire, limiti all’esercito, ecc.) C’era voglia di rivincita e c’era la consapevolezza che solo un uomo forte avrebbe potuto garantirla. Quindi Hitler ebbe vita relativamente facile nel prendere il potere.

2) Hitler e il Mein Kampf; l’ideologia. Hitler scrive il Mein Kampf (cioè ‘La mia battaglia’) dopo esser stato arrestato per il tentato colpo di stato a Monaco. Nel suo "Mein Kampf" Hitler spiega chiaramente i motivi per cui intende perseguitare queste categorie: "La sconfitta dell'esercito tedesco, invitto, al termine della Prima Guerra Mondiale è scaturita da una pugnalata alle spalle inferta dal giudaismo internazionale con la complicità della massoneria, del bolscevismo internazionale, del nomadismo fomentatore di disordini e del pacifismo propugnato dagli omosessuali e da vasti settori religiosi, tutti quanti sotto l'egida del Papa a Roma". Il cuore dell'ideologia nazionalsocialista era il concetto di razza. La teoria nazista ipotizzò la superiorità della razza ariana come "razza dominante" su tutte le altre e in particolare sulla 'razza ebraica'. Il concetto di "razza" è l'essenza della dottrina nazista: per il nazionalsocialismo

una nazione è la più alta espressione della razza, quindi una grande nazione è la creazione di una grande razza. La teoria dice che le grandi nazioni crescono con il potere militare. Le nazioni più deboli sono quelle la cui razza è impura: sono perciò divise e litigiose, e quindi producono una cultura debole. Le nazioni che non possono difendere i loro confini erano quindi definite come le creazioni di razze deboli o schiave. Le razze schiave erano ritenute meno meritevoli di esistere rispetto alle razze dominanti. In particolare, se una razza dominante necessitava di "spazio vitale" ("Lebensraum"), si riteneva avesse il diritto di prenderlo e di eliminare o ridurre in schiavitù le razze schiave indigene. Come conseguenza, le razze senza una patria venivano definite "razze parassite": più gli appartenenti a una razza parassitaria erano ricchi e più inaccettabile era considerato il parassitismo. Una "razza dominante" poteva quindi, secondo la dottrina nazista, rafforzarsi facilmente eliminando le "razze parassitarie" dalla propria patria. Questa era la giustificazione teorica per l'oppressione e l'eliminazione fisica degli ebrei e degli slavi. Per iniziare a diffondere questo pensiero e farlo assimilare dalla popolazione venivano mostrati filmati di tedeschi deformi, fisicamente o mentalmente, fatti giungere adagio adagio da tutta la Germania in alcuni centri di raccolta, mettendo in evidenza i loro problemi fisici e mentali; furono questi i primi esseri umani bruciati nei forni dai nazisti.

3) SA e SS: Le SA – abbreviazione di Sturmabteilung (letteralmente «battaglione d'assalto», anche se si è affermata nell'uso comune l'espressione «squadre d'assalto») – furono il primo gruppo paramilitare del Partito Nazista. Sono conosciute anche come camicie brune a causa del colore della loro divisa. Furono sterminate dalle SS in una lotta per il potere all’interno del Nazismo,

nella famosa notte dei lunghi coltelli, nel giugno 1934, in cui fu ucciso anche il leader delle SA, Rohm. Le SS - abbreviazione del tedesco Schutzstaffeln («squadre di protezione») - erano un'unità paramilitare d'élite del Partito Nazista tedesco. Furono fondate nel 1925 da Hitler, da cui dipendevano direttamente.

4) La conquista del potere: Il punto di svolta delle fortune di Hitler giunse con la Grande Depressione che colpì la Germania nel 1930. Nelle elezioni del 14 settembre 1930, il partito nazionalsocialista sorse improvvisamente dall'oscurità e si guadagnò oltre il 18% dei voti e 107 seggi nel Reichstag, diventando così la seconda forza politica in Germania. Il successo di Hitler si basava sulla conquista della classe media, colpita duramente dall'inflazione degli anni venti e dalla disoccupazione portata dalla Depressione. Hitler si rifiutò di scendere a patti con gli altri partiti e anzi corse contro Hindenburg nelle elezioni presidenziali, arrivando secondo nelle due tornate elettorali, superando il 35% dei voti nella seconda occasione. Alle successive elezioni del luglio 1932 i nazisti ottennero il loro migliore risultato, vincendo 230 seggi e diventando il partito di maggioranza relativa. Hitler fu nominato legalmente Cancelliere dal Presidente Hindenburg nel 1933. Usando il pretesto dell'Incendio del Reichstag, (il Parlamento tedesco), di cui furono accusati i comunisti, Hitler emise il "Decreto dell'incendio del Reichstag", del 28 febbraio 1933. Il decreto sopprimeva diversi importanti diritti civili in nome della sicurezza nazionale. I leader comunisti, assieme ad altri oppositori del regime, si trovarono ben presto in prigione. Al tempo stesso le SA lanciarono un'ondata di violenza contro i movimenti sindacali, gli ebrei e altri "nemici".

5) La politica di Hitler: Hitler promulgò presto (sempre nel 1933) delle leggi per la

nazificazione della Germania, simili alle leggi fascistissime. Con queste leggi il partito nazista diventava l’unico, mentre gli altri erano dichiarati fuorilegge; venivano aboliti i sindacati, cominciava un controllo totale sulla stampa. Hitler diventò poi anche Presidente oltre che Cancelliere. Le teorie diffuse da Hitler nel Mein Kampf vennero usate per giustificare un programma politico totalitario di odio e soppressione razziale, usando tutti i mezzi dello Stato e soffocando il dissenso. Come altri regimi, il regime nazista enfatizzò l'anticomunismo e la «supremazia del capo», nel caso di Hitler chiamato Fuhrer, cioè ‘capo’, come ‘Duce’ per Mussolini. Aspetto centrale dell’ideologia nazista fu il razzismo. Alcune delle manifestazioni del razzismo nazista furono: • Antisemitismo, che culminò nell'olocausto • Nazionalismo etnico, incluse le nozioni di tedeschi come Herrenvolk ("razza dominante") e Übermensch ("superuomo") • Purificare la razza tedesca attraverso l’eliminazione dei disabili. • Omofobia, che portò all'internamento di più di 10000 persone omosessuali In campo economico Hitler investì nell’economia, soprattutto nell’industria tedesca e fece diminuire notevolmente la disoccupazione.

6)Il rapporto con il Fascismo: Hitler all’inizio era un ammiratore di Mussolini, ma voleva superarlo. Il patto d’acciaio che i due stipularono nel 1939, fu alla base della futura alleanza nella seconda guerra mondiale.

7)La guerra: Hitler voleva costruire la Grande Germania (cioè l’unione di tutti i popoli che parlavano tedesco), anche grazie allo spazio vitale, cioè la conquista dei territori soprattutto ad est. Dopo l’annessione (anschluss) dell’Austria, Hitler iniziò la conquista della Repubblica Ceca e poi della Polonia. Fu l’inizio della guerra.

8) L’antisemitismo e la Shoah: L'invasione dell'Unione Sovietica fu anche motivata dall'idea nazionalsocialista, già presente agli albori del movimento, di acquisizione di un Lebensraum («spazio vitale») ad Est a scapito delle popolazioni slave, considerate Untermenschen («sub-umane»). Contemporaneamente l'operazione Barbarossa (per conquistare la Russia) si proponeva di abbattere il nemico ideologico rappresentato dal comunismo, parte, secondo l'ideologia hitleriana, del complotto «giudaico» per il dominio del mondo. Non ultimo, la campagna ad Est avrebbe permesso alla Germania, svaniti i sogni di una rapida campagna occidentale, di raggiungere ed utilizzare le ricche risorse economiche sovietiche rappresentate dal petrolio caucasico e le derrate alimentari ucraine. Fu immediatamente dopo lo scoppio del conflitto ad Est che la persecuzione ebraica raggiunse la sua fase culminante con l'avvio dei massacri. D'altro canto non esistono prove che nel giugno 1941 esistesse già un piano per una «soluzione finale della questione ebraica». Gli storici rilevano che probabilmente la decisione venne presa in un periodo compreso tra il novembre 1941 ed il gennaio 1942 e che la fase operativa si concretizzò solo successivamente. Tra il 1942 e il 1944 le SS, assistite dai governi collaborazionisti e da personale reclutato nelle nazioni occupate, uccisero in maniera sistematica circa 3,5 milioni di ebrei in sei campi di sterminio localizzati in Polonia: Auschwitz-Birkenau, Bełżec, Chelmno, Majdanek, Sobibor e Treblinka. Altri vennero uccisi meno sistematicamente in altri luoghi e in altri modi, o morirono di fame e malattie mentre lavoravano come schiavi. Al tentativo di Genocidio degli ebrei europei ci si è generalmente riferiti nel dopoguerra con la parola Olocausto, ma più recentemente il termine ebraico Shoah, preferito dagli ebrei stessi, è stato adottato dalla comunità internazionale. Altri gruppi etnici, sociali e politici sono stati oggetto di persecuzione e in alcuni casi di sterminio durante la "Soluzione finale". Migliaia di socialisti tedeschi, comunisti e altri

oppositori del regime morirono nei campi di concentramento, così come un numero alto ma sconosciuto di omosessuali, musulmani, Rom e zingari, ugualmente considerati razze inferiori, furono anch'essi internati o uccisi nei campi.

9)La caduta: Il dubbio se Hitler fosse realmente morto o no è rimasto per anni al centro di numerose polemiche: c'era chi lo riteneva effettivamente morto e chi invece pensava che fosse ancora vivo. Va detto che le poche persone presenti nel bunker o si suicidarono o furono catturate, ma tutti affermarono con certezza della morte del Führer. Questo però appare alquanto inverosimile in quanto l'operazione di incenerimento dei due corpi fu fatta in maniera molto frettolosa poiché nel giardino della Cancelleria, dove si è ritenuto che avvenne il rogo, pioveva ogni sorta di proiettile. L'autopsia che venne fatta al corpo di Hitler da parte dei russi rivelò che si suicidò con il cianuro, Pur se nel tempo sono stati espressi diversi dubbi sulla morte del dittatore, ormai viene data per certa la sua morte avvenuta nel bunker di Berlino il 30 aprile 1945.

Jeffry Di Giuseppe 5B...


Similar Free PDFs