Il nepotismo nel Medioevo, Carocci PDF

Title Il nepotismo nel Medioevo, Carocci
Author Roberta Balbi
Course Storia medievale i
Institution Sapienza - Università di Roma
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Sandro Carocci: Il nepotismo nel Medioevo, papi cardinali e famiglie nobili.

1 parte: Premessa e CAPITOLO 1 Nepotismo: prassi eseguita dai papi, favoreggiamento di parenti e amici nell'assegnazione di cariche. Nel 1623 compare la parola nepotismo per designare l'istituzione del Cardinal Nipote (1538) cardinale di fiducia designato dal papa (solitamente nipote). Il termine nel 600 assume connotazione negativa di favoreggiamento, anche se accettata da tutti i contemporanei. Dal 200 (nel 200 la Chiesa non ha ancora un'autorità stabile, i cardinali fanno funzionare gli uffici della curia tramite relazioni clientelari. Il nepotismo del duecento è figlio del potere e debolezza del papato) in poi, sempre più un comportamento acquisito nel tempo che definisce il proprio essere e fa parte della tradizione culturale, per "aiutare la propria famiglia" e conseguenza dell'investimento della famiglia per avviare il figlio alla carriera ecclesiastica, accrescendo il potere temporale dello Stato pontificio legandosi con famiglie aristocratiche. Adriano I: rappresenta il primo papa magnate, in quanto si è avvalso della ricchezza della sua famiglia e delle capacità diplomatiche dei nipoti. (772-795). Nepotismo Altomedievale: X-XI Adelspapsttum età del papato nobiliare (rapporto tra papato e nobiltà romana) ma il papato è subordinato ad una famiglia nobiliare romana (Teofilatto X secolo controlla per oltre un ventennio il papato) Morto il nipote di Teofilatto, Alberico: si impongono i Crescenzi fino al 1012 con un regime bicefalo: papa espresso da famiglia dominante + laico della stessa famiglia. Con l'avvento dei Tuscolani il maggior esponente della famiglia diventa il papa, identificazione di fatto tra famiglia e papato e non c'è la necessità di accrescere il patrimonio familiare. 1046 Enrico II elegge Clemente II de romanizzazione del papato a favore di un maggiore universalismo (per 50 anni papi non romani) necessità di propria burocrazia e autonomia per impedire che il papato fosse nuovamente controllato da aristocrazie locali, fine XI inizio XII i papi cominciano ad impossessarsi dei castelli e proprietà terriere per accrescere potere temporale. Dopo la decadenza dei Crescenzi e dei Tuscolani, al vertice politico sociale si affermano nuove famiglie legate al papato: i Frangipane filo imperiali, e Pierleoni filo papali, in contrasto tra loro per l'elezione dei pontefici loro favorevoli: Onorio II 1124-1130 nominato da Roberto Frangipane, quando muore c'è uno scisma per cui alla nomina di Innocenzo II i Pierleoni oppongono Pietro come Anacleto II, muore nel 1138 ed Innocenzo II che era scappato in Francia può tornare a Roma e governare affidando le cariche ai Frangipane. 1046 Riforma della Chiesa: papato riconosce superiorità assoluta del vescovo di Roma, Nicola II nel 1059 decretò elezione del papa esclusiva dei cardinali, i cardinali abbandonano i compiti liturgici per diventare collaboratori del papa nel collegio cardinalizio, si va formando la curia pontificia. Urbano II determina il costituirsi di cappella, cancelleria, camera di controllo amministrativo. Papi dell'XI sec possedevano castra specialia Ecclesiae Romane, castelli-viaggio sotto la signoria papaole con l'obbligo di giuramento di vassallaggio al papa da parte di stirpi laziali. Comune romano nasce 1143-1144 per limitare il potere delle grandi famiglie signorili diffuse nelle campagne, elemento di debolezza e contrasti per il papato, il comune rivendicava anche la proprietà su territori fondiari e l'autonomia politica. I comuni contro Federico I Barbarossa, che voleva rafforzare i domini imperiali a discapito di quelli papali nominando

Antipapi contro Alessandro II, che fuggì da Roma, Pace di Venezia 1177 barbarossa riconosce gli eminenti diritti temporali della Chiesa. XII sec: caratterizzato da lotte e scontri danneggiano le pratiche nepotistiche. Innocenzo II con la sua famiglia i Papareschi solo dopo la morte del papa riesce ad occupare una buona posizionepontificia nella società romana. Clemente III eletto notte tra 1187-1188 il romano Paolo Scolari, punto di svolta perché per 50 anni si alterneranno solo papi romani o laziali, decisione strategica e conseguenziale al rafforzamento dell'apparato burocratico del papato, sede del papato è Roma, meglio romani per controllare i domini temporali della chiesa, membri della Curia di provenienza romana. Pace del 1188 con il senato romano: senatori riconscono sovranità del papa sulla città di Roma e gli giurano fedeltà senza danneggiare cardinali e chierici, al Papa si riconosce diritto di battere moneta, e lui riconosce al senato autonomia comunale ed espansione verso Tivoli, e avrebbe versato contributi finanziari a senatori e ufficiali del comune di ceti elevati. Clemente III promosse cardinale almeno un nipote e gli Scolari aumentarono la loro importanza, concesse l'infeudazione di territori limitrofi ai nipoti Benencasa e Pietro di Giovanni Scolari. Però non è attestata (non sembrano migliorare in questo periodo le fortune dei parenti) ne parla solo una lettera di Bonifacio IX del 1403.Il suo successore papa Celestino III potenza dei parenti del papa (Giacinto Boveschi) favorisce ramo del Casato Orso ottennero i castelli di Vicovaro, Cantalupo, Burdella; ha inizio la stirpe degli Orsini.

CAPITOLO 2 Il 200 inventa il nepotismo e lo lascia in eredità ai secoli a venire, la crescita del potere dei papi si verifica in ogni campo, anche le strutture ecclesiastiche ma ci furono anche degli elementi di debolezza del XIII secolo. Arrivando ad una vera monarchia papale, faccia politica (riguarda collocazione ideologica del vescovo di Roma nel panorama europeo dei poteri di comando, la faccia politica è la più antica anche se Innocenzo III non negava la distinzione dei poteri temporali e spirituali, ribadiva che il potere temporale aveva l'obbligo di sostituirsi a quello temporale in caso di necessità, visione dualista: preminenza papale che depone il re e amministrare potere temporale durante periodi di vacanza imperiali. Con Bonifacio VIII Unam Sanctam 1305, ideale teocratico più espressione)- temporale - (relativo al rapporto tra Sede apostolica ed istituzioni ecclesiastiche, primato romano sulla cristianità [visto dal centro cioè dalla curia romana con serie di pratiche ed uffici per garantire il controllo papale sulla cristianità fino ad arrivare alla creazione di una Curia di commissioni destinate ai processi di canonizzazione - visto dalla periferia i papi affermano controllo dei fermenti religiosi e movimenti spirituali "ordini dei mendicanti dei domenicani e francescani", istituzione dello strumento di sorveglianza dell'Inquisizione, crescita delle facoltà d'intervento dei papi nelle nomine episcopali teorizzata solo con Bonifacio VIII designazione papale dei vescovi, cercheranno poi anche l'assegnazione dei canonicati e altri benefici es. 1265 Clemente IV riservava alla sede apostolica anche tutti i benefici minori], figura del papa vicina a quella di Cristo, infallibilità papale sostenuta da Innocenzo III, potè realizzare solo nelle regioni più direttamente controllate dal Papa) relativa al rapporto con le strutture ecclesiastiche. Stato della Chiesa comincia a formarsi un decennio dopo la pace del 1188 con Roma ed il senato: 1197,

Innocenzo III ne approfittò vero fondatore dello Stato papale, cercando vari appoggi: inviò nel Lazio settentrionale alcuni suoi rappresentanti che si fecero giurare fedeltà da città e nobili; nell'Umbria e Marche con l'appoggio dei comuni cacciò gli ufficiali nominati dall'Imperatore, ottenendo riconoscimento della sovranità pontificia. Costituì una struttura amministrativa destinata a durare fino al 500 divisa in quattro grandi circoscrizioni della Campagna e Marittima (Lazio meridionale), Patrimonio di Tuscia (Lazio settentrionale) Ducato di Spoleto (Umbria)e Marca di Ancona (Marche), 1278 acquista anche la Romagna. Ciascuna con un rettore di diretta designazione papale, in carica per uno o più anni. Esisteva divergenza strutturale tra programma papale e l'orientamento dei comuni, ne derivano tensioni e contrasti: dualismo. XIII secolo distinzione fra città e territori soggetti per via diretta alla Chiesa, e quelli sottoposti ai comuni maggiori o ai signori laici ed ecclesiastici es. villaggio fortificato di famiglia aristocratica o territorio rurale di un monastero risultavano della Chiesa. Fine XIII secolo la Chiesa concede ai comuni la libertà di nomina di un podestà in cambio di tassa annuale che non sempre vennero accettate, registra quasi un fallimento. Stato della chiesa due elementi di debolezza: per le costruzioni politico-territoriali dei comuni italiani, ceti dirigenti favoriti dal miglioramento delle capacità fiscali e finanziarie al potere i vantaggi retraibili da un'espansione della potenza statale erano alti, mentre per il papato erano ridottissime. Il secondo punto riguarda la costruzione politica delle dinastie regie e principesche, legate allo stato cosa che mancava ai parenti del Papa . Anche se con il passare del tempo l'istituzione pontificia manteneva una capacità di dominio elevata contando su legislazione articolata, strutture centrali e periferiche di governo, forze militari, società locali. Esempio di tre grandi antagonisti papali: Imperatori svevi (parliamo del periodo di conflitti tra impero e chiesa, arrivando al periodo svevo-papale, epoca di un governo alternato tra le due forze. 1229 campagna truppe pontificie contro Rainaldo di Urslingen e 1230 pace di San Germano con la quale Federico II rinuncia ad ogni diritto sulla regione e si da inizio alla dominazione pontificia. 1239 scomunica di Federico II, 1249 ripresa del potere papale che termina nel 1258 vittorie di Manfredi riporta la Marca di Ancona sotto il dominio svevo, 1264 definitiva sconfitta sveva la Chiesa recupera la regione), re angioini (Vittoria angioina di Benevento 1266 con incoronazione di Carlo I D'Angiò re di Sicilia, conquista regno meridionale da parte di Carlo d'Angiò promossa dalla Chiesa desiderosa di sostituire gli Svevi con dinastia fedele su iniziativa di Urbano V e il suo successore Clemente V stabiliscono accordi. Il re guidava il comune capitolino fin quando la guerra dei Vespri indebolì la sua posizione, il ricorso e il sostegno chiesto alle truppe angioine rappresenta per il papato uno strumento per porre fine alle ribellioni e per provvedere alla conquista della Romagna), comune romano. (Quando la Curia si trasferisce ad Avignone Roma papale diventa più debole, (l'unico pontificato svolto interamente a Roma fu quello di Celestino IV 1241 di 17 giorni). Peculiarità romane causate dal papato, l'evoluzione del senato (da collegiale con consoli a senatore unico con podestà), la prevalenza del popolo (Brancaleone degli Andalò, Balestrieri e Pavesati), famiglie aristocratiche forte potere, e debolezza delle fazioni: guelfi (papato)-ghibellini impero (lotte tra casate Orsini/Colonna) etichette senza fondamento ideologico, non formarono mai vere e proprie strutture. La Curia intervenne spesso con favori o concessioni per garantire l'equilibrio, incombente la presenza della Sede apostolica.

2 parte: CAPITOLO 3 Il nepotismo venne anche praticato da cardinali vescovi o abati ma solamente nel 200 possono competere con quelli dei papi. Il I secolo del nepotismo papale fu anche l’età del nepotismo cardinalizio. Papi e cardinali utilizzano spesso stesse strategie e i meccanismi di ingrandimento familiare, non è stata creata dai papi e imitatata dai cardinali vengono solo portare avanti loro cardinalato rappresentato un esempio da Onorio quarto. Limitare l’indagine ai Papi impedisce l’esatta comprensione delle politiche del nepotismo. secondo Enrico da Susa papi e cardinali costituiscono la Chiesa romana essi fanno parte delle sue viscere. I singoli cardinali sono sempre subordinati al Papa ma ricoprono una serie di importanti ruoli nei tribunali pontifici i compiti sono innumerevoli. Sono consiglieri ad esempio Gregorio nono nel 1234 l’alienazione di territori appartenenti alla Chiesa senza l’unanime consenso dei cardinali. il tac Rho collegio rappresenta una grande consistenza numerica, sia la concorrenza fra i diversi cardinali e il loro rapporto di pelle dal tipo di papa., ad esempio Innocenzo terzo si basa su consigli di un ristretto gruppo di favoriti. Il possibile numero totale dei cardinali era più di 50 ma all’elezione di Celestino terzo nel 1191 parteciparono 35 cardinali sette anni dopo a quella di Innocenzo terzo 23, il loro prestigio cambia in base alla confidenza con il papa in carica. Lo status e il potere dei cardinali crebbe per tutto il secolo così come la concessione di una reddito annuale di 30 marche di sterline d’argento ad esempio a Riccardo annibaldi , doni e pensioni annuali compaiono nella documentazione delle altre grandi monarchie europei come 3000 fiorini assegnati nel 1312 a Pietro Colonna, gli spettavano e gli venivano concessi anche dei feudi (legame più solido) come dopo la vittoria di Tagliacozzo del 1268 Carlo I assegno in feudo ad annibaldi, Colonna, conti e malabranca una quindicina di villaggi fortificati i gastro io alcuni abitati minori. Si garantivano in modo stabile l’appoggio dei cardinali. la crescita del controllo papale sui domini temporali rappresenta per i cardinali uno ulteriore fonte di potere e ricchezze. Sia per via informale che per vie formali nel 1234 Gregorio nono stabilisce con terzo dei profitti dello Stato devono essere distribuiti ai cardinali. Durante il cardinalato ad esempio Benedetto Caetani acquista due castelli relativi territori ricavando denari tesoro in mezzo il valore complessivo superava i 200.000 fiorini. Garantiva ricchezza anche alla famiglia. È quello di Riccardo anni baldi il caso di nepotismo cardinalizio di maggior interesse, la sua famiglia acquista grandi ricchezze al punto da diventare la maggiore stirpe nobile romana di quei decenni. E diventa il principale esponente del partito favorevole a Carlo D’Angelo che aiuto durante la campagna di conquista anche con prestiti, allargando il patrimonio contando tutti castelli passati per sua diretta iniziativa grazie anche agli alleati dell’esercito angioino, in lignaggio possiede parte dei colli Albani fertili e vicini a Roma, parte della marittima, numerosi i villaggi che il sovrano angioino concede in feudo ai nipoti del cardinale. Accumulo di benefici ecclesiastici ed esercizio di cariche curiali, monumento sepolcrale Di San Giovanni in Laterano. Superiorità dei cardinali romani: con l'aiuto dei parenti, dipendono dalle capacità familiari e dall'appoggio delle famiglie "interdipendenza" (1225 Giovanni Colonna convince gli abitati di Forcamelone a giurare obbedienza con l'intervento armato del nipote Oddone Colonna), e longevità: cardinali romani più longevi potevano asasicurare per decenni l'accrescimento del prestigio, media romana 25 anni di cardinalato, 14 anni di più rispetto ad altri, resistenza al clima

romano, età più giovane = superiore nepotismo dei cardinali romani. Sinergia fra prerogrative cardinalizie e potenza familiare.

CAPITOLO 4 documenti, Jacques le Goff "il documento è monumento, sforzo delle società soriche per imporre al futuro quell'esatta immagine di se stesse", testimonianze del nepotismo vanno analizzate tenendo presente forte mediazione compiuta dai protagonisti stessi. La forma giuridica di atto di vendita era la donazione. Campagnano: grosso villaggio fortificato a via Francigena, suicidio del libero comune 28 settembre 1270 convocati uomini in piazza per eleggere procuratore per riconsiderare i termini di un accordo con notaio papale Riccardo Annibaldi, si decise che Campagnano passava nelle mani del cardinale e dei suoi eredi, obbligo di giuramento fedeltà e vassallaggio, perdita autonomia giuridica, cessione proprietà terriere, rioccupabili come feudi. Nel terzo documento il cardinale è ufficialmente Signore di Campagnano (1271). Altro caso Ninfa e Colonna: metà 200 castello della Pianura Pontina era governato tramite comune Agapito Colonna fratello del cardinale Pietro Colonna e podestà dal 1293, assemblea comunale di Ninfa chiede che il procuratore eletto chieda al cardinal Pietro protezione difesi e dominio su Ninfa, documenti ufficiali attestano desiderio di assicurare pace e prosperità, trasmissibile per eredità. Ninfa e i Caetani: Passa a loro con Bonifacio VIII che si impadronisce con violenza del castello, affidandolo al nipote Pietro, acquistati ai Caetani al prezzo di 200mila fiorini (cifra spropositata,finzioni giuridiche per difendere nuovi signori accollando un valore altissimo a chi vorrebbe riacquistarne i diritti), abitanti giurano fedeltà e ottengono in feudo i beni ceduti tramite versamento di canoni e censi, distruggendo l'intero comune nel 1300 quando Bonifacio concede in feudo perpetuo ai nipoti ogni eventuale diritto e bene della Chiesa di Ninfa. Esempio di Nepi venduta al cardinale Pietro Colonna nel 1293 per 25mila fiorini, i cardinali potevano agire meglio approfittando del periodo di vacanza della sede, il vantaggio è per i neo vassalli che ottengono protezione e difesa. Per comprendere meglio i meccanismi del nepotismo distinguiamo in tre grandi aree le funzioni svolte da un cardinale nel processo espansivo della famiglia: 1) area di supporto diretto: acquisizioni patrimoniali, finanziarie, politiche. Atti di compravendita di castelli registrati, acquisti all'inizio del XIII sec acquisto di un castello tra 1.000 e 2.000 lire di provisini, a metà del secolo non meno di 5-6 mila; chiese e monasteri. Caso più noto quello di Marino, Colli Albani. Sig di Marino muore 1252, Giovanni Frangipane lascia il castello ai due figli, se i figli fossero morti il castello sarebbe dovuto andare ai "poveri", ma la moglie Saracena si rispos con Giovanni Conti. I due esecutori del testamento del defunto il cardinale Giangaetano Orsini e il priore di S. Sabina fecero appello al papa Innocenzo IV, dando torto alla moglie senza riuscirsi a farsi riconsegnare il castello. In cambio dell'assoluzione il cardinale si fa promettere di consegnare il castello al nipote Paolo Conti, dopo la morte del secondo marito Saracena riesce a far cacciare Paolo, ma un nuovo intervento papale la costringe a rinunciare. Giangaetano mette in vendita il castello facendo bandire per tre giorni la richiesta di offerte, il nuovo acquirente è noto a tutti Matteo Rosso Orsini, suo nipote, con soli 13.000 fiorini. Benefici e cariche dei cardinali grande rilievo: ultimo decennio XIII sec i fratelli

Paolo e Pietro Conti ottennero canonicato in S. Pietro in Vaticano, 9 canonicati in Inghilterra e Francia, reggenti di alcune chiese rurali del lazio meridionale e benifici minori. Esempio di Pietro di Agapito Colonna, nipote del cardinale Pietro Di Giovanni Colonna, cugino del cardinale Giovanni Colonna, decise di tornare allo stato laicale nel 1344 e lasciò un testamento per restituire i redditi ricevuti in favore delle sette chiese dove aveva detenuto benefici: 41.000 fiorini. 2) area di sostegno indiretto: metà 13 sec almeno 156 volte i comuni umbri, romagnoli toscani e laziali nominarono un podestà, capitano del popolo, solo in minoranza di casi furono imposte da papi e cardinali, ma dai nobili (preparazione giuridica, prestigiosi) Al tempo stesso però era importante assicurare la concessione di permessi di laicizzazione ai parenti chierici, grazie ad un parente cardinale i giovani nobili riuscivano ad accumulare benefici anche assumendo gli ordini minori, senza perdere la possibilità di contrarre matrimonio legittimo, tornando al pieno stato laicale e così viceversa i chierici tornavano allo stato laicale si sposavano continuavano la stirpe. Ogni unione che non rispettasse le regole doveva essere accettata dal papa, nella nobiltà romana le parentele erano innumerevoli (tra cugini es fine XIII e inizio XIV sec nella famiglia Orsini 8 matrimoni fra membri di diversi rami per rinnovare solidarietà interna del casato, garantendo passaggio dei beni.) 3) area di tutela e protezione per assicurare fortuna ai parenti, verso l'esterno (inimicarsi cardinali, comuni e rettori provinciali) stipulavano fittizi atti di vendita e donazione a causa del contesto politico pericoloso. Es. donazioni del ramo degli Orsini (Giangaetano) donarono i loro castelli laziali e palazzi romani, per porre la difesa della Chiesa nel momento in cui d...


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