\"Il Tartufo\" di Molière PDF

Title \"Il Tartufo\" di Molière
Course Letterature comparate
Institution Università degli Studi di Torino
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Appunti presi a lezione di letterature comparate col professore Roberto Alonge dell'opera "Il Tartufo" di Molière...


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Molière – Il tartufo Autore del 1600, testo teatrale, commedia che Molière mette in scena per la prima volta quest’opera nel 1664 alla corte di Versailles dal re di Francia, Molière aveva le simpatie del re Luigi 16, il tartufo è un tipo di fungo parassitario, si trova sotto terra. Diventato anche un’immagine per indicare persona viscida, ipocrita. 1667 seconda edizione. Commedia tragica in cinque atti, originariamente l’opera era una farsa dove l’opera si concludeva con la vittoria di Tartufo, però intervenne Luigi 14 che fece correggere l’opera che finì con la sconfitta di Tartufo e la vittoria di Orgone. Molière era attore un po' trasgressivo, gli attori nel 1500 si organizzavano in compagnie e si spostavano tra le città, nasce l’industria del teatro. Sono continuamento in viaggio e la moralità era trasgressiva. Non avevano legami stabili, vanno a fare le professioni di attori persone libere, con rapporti liberi. Da un lato abbiamo una società galante, quella di Luigi 14, il sovrano da un lato era amico degli attori, ma dopo il mondo ecclesiastico protesta, e il re è stato obbligato a vietare lo spettacolo di Molière. La moralità era perché c’era controllo sociale.

• Nella prima scena del tartufo c’è una famiglia composta dalla moglie e dal marito, che

si vedrà solo alla fine, la moglie è la seconda, la prima era già morta. Si intuisce che la matrigna avrà 30 anni e i figliastri ne avranno 18 e 23. Famiglia giovane, con marito bacchettone, molto devoto, la madre del padre, che viene all’inizio a salutarli, assomiglia al figlio, più devota ancora del figlio. Abbiamo un contrasto perchè i figli sono più entusiasti, la madre che sembra una donna seria, ma non piace alla suocera, quest’ultima la rimprovera.

• Versi 25-32: la nonna fa la paternale, La nonna bigotta fa elogio della prima moglie, la

madre dei ragazzi defunta, i due nipoti sono scatenati, ma la nonna se la prende con la seconda moglie dicendo che vale meno della seconda moglie, dice che spende troppo, e che chi vuole piacere a suo marito non ha bisogno di farsi tanto bella, insinua che la donna cerchi degli amanti, infatti la donna ha sposato l’uomo di 50 anni solo per i soldi. C’è un sospetto di adulterio. • Versi 86-90 la nonna ce l’ha perché la grande casa ha dei ricevimenti con molti ospiti, gli ospiti appartengono all’alta borghesia, la nonna si preoccupa delle maldicenze dei vicini, c’è cattiveria al finale, la nonna pensa che la donna sia infedele al marito. La nonna e i vicini pensano male sulla donna. • Versi 150-151 La nonna aggiunge che oltre alle visite, anche le discussioni sono pericolose. Sono invenzioni del maligno. Perchè nella morale antica quando uno pensa che a casa propria non deve entrare nessun estraneo, e questo estraneo può essere un possibile amante, la conversazione è parte della visita, parlare può suscitare interesse, quindi l’adulterio nasce se c’è questo scambio, dapprima fisico, poi verbale. Questo marito, molto devoto, si è messo a interessarsi di uno che si chiamerà tartufo, che l’ha sedotto, questo tartufo si presenta come un devoto. Orgone e Tartufo si conoscono in chiesa, quest’ultimo recita la parte di un uomo pio, ma in realtà è un criminale e Orgone non se ne accorge. Lo porta a casa sua e lo mantiene, la serva dice che lo tratta troppo bene. Tartufo svolge la funzione di “direttore di coscienza”-> nel 600’ francese era una figura istituzionale, un laico, ma questo’ultimo doveva fare anche lui un voto di castità. E in quanto direttore di coscienza veniva mantenuto dalle ricche casa, che dava delle dritte, di serietà di moralità. Il direttore di coscienza era apprezzato dalla chiesa, ma solo se entrano in casa delle persone per poco tempo, ma se si infilano nelle famiglie, avviene un controllo morale delle famiglie. Perchè non piace? Perchè siccome Molière presenta nella prima stesura del Tartufo un personaggio che rappresentava il direttore di coscienza, questo diede fastidio al pubblico. Quindi Molière è costretto a togliere questa scena.

Nell’ultima edizione il Tartufo è un laico. Il tartufo di Molière non è proprio un direttore di coscienza. Orgone così innamorato di questo uomo, lo vuole dare in sposo a sua figlia, a cui non importa. Tartufo prova a portarsi a letto la moglie. Orgone cosi’ stupido intesta le sue proprietà e gli confessa che ha una cassetta con dei segreti-> che dimostrava che aveva fatto una congiura verso il re. Situazione disastrosa. Orgone rischia tutto, per colpa di Tartufo. Elmira inappagata, perché è sposato a Orgone che ha una mentalità molto antico. Ad Orgone non gliene frega più di nessuno, se non di Tartufo. Dorina percepisce tartufo come direttore di coscienza. Tartufo fa arrabbiare tutta la famiglia, perché si comporta come se fosse il padre. -nel terzo atto entra finalmente in scena Tartufo, che fa tutto una sua sceneggiata, lui recita questa parte di un uomo pio, un borghese senza tanti soldi che però ha un cameriere Nel medioevo le persone anche laiche si mettevano il cilicio, abiti fatti di tessuto ruvido caprino, che faceva male, si frustravano la schiena. Il problema è che Tartufo fa una messa in scena, lui è un furbacchiotto che ha capito che facendo il finto borghese avrà l'accesso alle case dei ricchi, e potrà trarre vantaggio da ciò, rubare soldi eccetera ... Egli è un attore che recita questo personaggio, lui alimenta in Orgone la fiducia (vedendo che lui da i soldi ad altri) gli lascia l'eredità. Pagina 47-49 da leggere Scena superficiale. La moglie voleva sapere la reazione di suo marito, se chiedesse di lei o di tartufo. Si sente trascurata perché il marito pensa sempre a Tartufo. Mentre Dorina gli parla della moglie, Orgone chiede solo di Tartufo. Sempre contrasto tra la moglie e tartufo. Piccolo scandalo: anziché chiedere della moglie e starle accanto dato che era malata, se ne frega e parla di Tartufo. Spazio: spazio basso nella casa. • Pagina 63: Secondo atto fatto di scene tra la Marianna (figlia) e il Valerio (ragazzo), perchè lei è una brava ragazza e non riesce a ribellarsi al padre, dicendo che avrebbe preferito andare in convento piuttosto che sposarsi con un ragazzo che non conosceva, ovvero Tartufo. Il fidanzato, vedendo che non si batte per stare con lui le dice che non lo ama veramente. Orgone vuole fare sposare la figlia con Tartufo, ma lei è contraria a tutto ciò. • Pagina 107-113: 3° atto scena 2°-3° - Anche il fratello di Marianna è arrabbiato, perché ha una tresca con la sorella di Valerio. Alla fine decidono che l’unica che può cercare di intervenire, è Elmira, perché Dorina ha capito che a Tartufo piace ad Elmira, e si capisce con le battute che fa parlando del fatto che non vuole più visite a casa sua, perché non vuole concorrenti. Lui gli tocca le mani, poi il ginocchio, sembrano cose innocenti, ma per l’epoca era una cosa sporca. Lei non protesta con abbastanza furore, perché è comunque sorpresa da tutte queste attenzioni che le rivolge Tartufo, perché il marito Orgone non gliene rivolge da un pò. Ma il vero motivo per cui gli permette di fare ciò è perché lei gli sta parlando solo per la missione, solo per non fare sposare la figlia Marianna con Tartufo.

Scena delicata. Lei prima lo “incoraggia” e successivamente si allontana. Tartufo sposta la mano dal ginocchio al decoltè, ma Molière non dice dove, ma la famosa lettera dice tutto.

“ E si attacca al suo colletto, il cui punto le sembra ammirevole” Punto in cui Molière non vuole scoprire troppo le carte, il lettore non capisce, ma lo spettatore capisce perché è rappresentato. “Dice che lui porta la mano verso la scollatura per maneggiare, toccare il pizzo, e vuole considerarlo da più vicino, ma lei lo respinge più vergognosa di lui” Ultima frase ci fa capire che siamo arrivati in un punto tale, che lei si arrabbia, dopo che comunque l’ha “incoraggiato”. Gli elogi fatti non sono per il pizzo, ma per Erminia in sé. Che cos’è che garantisce a Tartufo questo atteggiamento così spregiudicato? Perché lui pensa di essere “coperto” dall’amicizia con Orgone. Perché lei si vergogna dell’accaduto e non dirà niente a nessuno. In realtà, lui si permette questa azione perché lui sa che siccome Tartufo è diventato il confessore di Orgone, che gli dice tutto, rapporto di allievo con il maestro. Allora Tartufo cerca di spingere Orgone verso la santità. Tutte le battute della suocera nel primo atto, che immagine danno di Elmira? Facile da conquistare, perché ha un marito che la ignora, perché lei vuole vivere onestamente col marito, ma il marito la rifiuta. Tartufo si è reso conto che Elmira cerca comunque la compagnia, ed è per questo che la vuole sedurre. Poi Tartufo fa un altro ragionamento, anche una donna onesta quando desidera un atto poco onesto, viene frenata dai pettegolezzi, dal concetto dell’onore, una donna per bene non vuole che si parli di lei. Come mai Tartufo, che entra in casa di persone rispettabili e lui è un poveraccio e fa credere a Orgone che lui è un gentiluomo, ma Dorina lo beffeggia, lui è nulla, si è trovato una fortuna, ha plagiato Orgone, che gli ha offerto la figlia, che gli ha offerto tutte le proprietà, ma in questa situazione sei stupido che provi a portarti a letto la moglie? Come mai si azzarda? In realtà ci può essere un altro motivo per cui Tartufo vuole la moglie di Orgone? Scatta un meccanismo di risarcimento sociale, abbiamo un ricco borghese, che si è incapricciato nel proletariato, allora lui gli frega la moglie. La figlia non va bene, perché la figlia gliela dà, invece la moglie non gliela può dare, perché è sposata. Tartufo è un ladro. C’è un piacere cattivo di rivincita contro il ricco, poi c’è un piacere terribile del dominio sull’altro uomo, il senso di potere non è tanto sulla donna, ma sull’uomo. In qualunque testo le ripetizioni sono importanti, perché marca il vero sentimento del personaggio. Molière prende in giro l’ipocrisia. Lei gli rinfaccia, dopo la dichiarazione galante che le ha fatto, “ma come lei fa una dichiarazione d’amore, in termini molto galanti, ma tutto questo mi sorprende, perché voi devoto come siete” I giovencelli si vantano delle loro conquiste, che vengono chiamati “favori”, maniera più dolce per dire che se le sono portate a letto. Dice che i galanti sono quelle persone che quando scopano con una donna lo vanno a dire in giro, ma lui no, perché lui è un uomo devoto e quindi non si umilierebbe da solo, non vuole rovinare la sua reputazione.

• Verso 999-1000: Tartufo le dice che con lui troverà amore senza scandalo e piacere

senza paura, dato che col marito ormai non va più da tempo. Qui si tocca il tema dell’onore. In che senso? Che la dignità della donna non può essere sputtanata. Nella morale del tempo le donne si sposavano vergini, quindi era impossibile avere delle relazioni con delle donne non sposate, ma questo fatto mette la donna in condizioni di difficoltà, perché se viene scoperto, succederebbe uno scandalo.

APPROFONDIMENTO Nel teatro, come vediamo già a partire del 600’, vediamo spesso il tema dello spionaggio, perché la casa borghese è fatta di tante stanze, da dove si può origliare. Damide vorrebbe ascoltare la conversazione tra Elmira e Tartufo, Dorina lo blocca, ma lui si nasconde in uno sgabuzzino. (Molière lo fa capire molto prima di questa scena Davide si infila in una specie di sgabuzzino, in uno spazio ristretto, una specie di studiolo dove il padrone tiene i suoi documenti, che da sul salone grande Davide fa finta di andar via, ma ascolta il dialogo tra Elmira e Tartufo Elimira dice che è contenta di poter parlare con Tartufo Tartufo è consapevole del fatto che tutti lo odiano, perché protesta per le visite e tutto, ma confessa che lui non ce l’ha con lei e con nessun altro. Dicendo ciò fa capire che lui è geloso, perché il Tartufo vorrebbe Elmira tutta per se.) Tartufo dice che lui è consapevole del fatto che tutti quelli che vengono a casa, vogliono solo portarla a letto, ma lui non lo dice per questioni moraliste, ma perché lui la vorrebbe solo per lui. C’è una regola in Francia, la bien seance il modo di trattare con delicatezza, si posso dire cose pesanti a qualcuno, ma in modo molto “garbato”, in un certo modo. Problema scrittura: anche essa ha delle regole di bien seance. Non esistono le brutalità in quel periodo. Autori devono scrivere in modo garbato. La scrittura, il testo teatrale ha anche lui delle regole (Molière, Pirandello devono scrivere in un modo garbato, ciò rende interessante i testi... il desiderio erotico viene dissimulato, viene nascosto)

La prima edizione, 1664, fatta a Versailles. per la seconda volta nel * Molière cambia il nome , chiamando l'opera il ** ma viene di nuovo censurato. Alla fine del mese di agosto, viene pubblicata una lettera, non si sa chi l'abbia scritta probabilmente lui stesso, o un amico uno stimatore -Lettre sur le spectacle: è una lettera scritta per difendere l'opera che è stata censurata due volte... è molto dettagliata, dice che Tartufo prende la mano della signora e le stringe tra le sue, questa lettera è così precisa ..ma se l’ha vista solo una volta come fa a sapere tutti questi dettagli? è ovvio che dietro ci sia Molière, gli da un copione quindi l'autore di questa lettera è così bravo in tutti i dettagli, perché intanto ha letto tutti i dialoghi e li riassume, ovviamente inoltre ha l'aiuto di Molière. Questo testo solleva una violenza incredibile Il Molière non si rende conto che Elmira vuole vedere fin quando è fallito il matrimonio, si accetta che non si faccia più l'amore ma non che non ci sia più dialogo. Molière ha una specie di pudore, di censura, non vuole fare vedere la fragilità, il problema di questa coppia La scrittura artistica è una scrittura in cui l’autore si rende conto di quello che scrive oppure scrive e basta? La scrittura non sempre è consapevole, se per esempio metto in una lettera 3 volte più aggettivi negativi, ma poi dici cose positive, automaticamente diventa una lettera negativa. Pagina 119: 3° atto scena 4° Damide esce dalla stanzetta in cui era nascosto dicendo di voler smascherare Tartufo e di parlare dei sentimenti di Tartufo nei confronti di Elmira ad Orgone. Elmira gli dice che lei non avrebbe detto nulla al suo marito, ma che voleva una cosa da lui, ovvero che doveva favorire il matrimonio tra Marianna e Valerio. C’è un margine di ambiguità in questa scena, per lo meno lei lo vuole fregarlo, ma come? Dicendo che lei non dirà niente a suo marito, se riesce a fare sposare i due ragazzi, rinunciando.

Perchè prende per buono questa dichiarazione? Tartufo capisce che lei vuole avere una relazione con lui. Elmira gli fa capire che lo vuole e che non vuole condividerlo con Marianna. Dal punto di vista di Elmira è come se volesse fregarlo, perchè gli dice di lasciar perdere Marianna, in modo tale che sua figlia sia sposata e che lei, dopo il loro matrimonio, lo può mandare a fanculo. Tartufo non vede nessun rischio, e quindi inizia a pensare che Elmira lo voglia veramente.

3° atto scena 5° Elmira nega il fatto che Tartufo le ha fatto delle avences. Orgone non crede al figlio. Tartufo è molto abile, facendo la parte dell’angelo. Dice una cosa astuta, lui utilizza l’attacco del figlio come se fosse il cielo che lo volesse punire, come se non fosse abbastanza santo. Lui simula una generosità d’animo

3° atto scena 7° Orgone è assolutamente impazzito offrendogli tutti i suoi beni. La cosa più inquietante dice che Tartufo dovrà stare accanto alla moglie tutte le ore, lui ha così tanta fiducia in Tartufo che vuole sfidare il gossip e i parenti.

4° atto scena 3° Elmira prova ad avvertire Orgone delle cose che ha fatto Tartufo, ma lui non gli crede.

4° atto 4° scena Elmira caccia tutti e rimane sola con il marito, e gli dice di mettersi sotto al tavolo. Ma perché prima di fare mettere Orgone sotto al tavolo fa uscire tutti, la figlia, la serva e il figlio? Potrebbe esporre il piano anche davanti alla figlia, alla serva e al cognato, ma lei li caccia prima, perché sente il bisogno di cacciarli tutti e tre? Perché è una cosa delicata, Elmira è una donna per bene e si preoccupa anche di non sputtanare il marito. Elmira reciterà la parte di un personaggio, si è costruita una maschera, di una donna un pò più libertina. Lei avverte il marito di non scandalizzarsi per ciò che dirà. Lei dice al marito che Tartufo le salterà addosso e che tocca a lui interrompere la “scenetta” se no Tartufo la prenderà. Gli chiede di evitare di arrivare a consumare. Lei farà questa recita come se fosse una prostituta, e quando avrò capito lui dovrà uscire allo scoperto.

4° atto scena 5° Il marito non esce da sotto al tavolo e Elmira chiede a Tartufo di andare a controllare la porta prima che ci sia il marito. All’inizio non lo vuole fare, ma poi si convince e va a controllare. Tartufo è convinto che lui ha talmente plagiato Orgone, che può fare sesso con sua moglie, tanto se Orgone li vedesse, non se ne accorgerebbe. Tartufo è davvero un personaggio diabolico. Elmira, mentre Tartufo controlla fuori dalla porta, parla col marito e gli dice che deve uscire, perchè se no lei sarà costretta a continuare la farsa. Perchè Orgone non esce quando c’è Tartufo? Perchè lui è così sottomesso a Tartufo che non ce la fa a uscire. Ciò vuol dire che all’inconscio si Orgone, tutto ciò gli piace. Il maschio ha bisogno di esercitare il suo desiderio sessuale, ma preferisce esercitare il suo potere, comandare. Cumannari è megghiu ca futtiri. Tartufo, se riesce a portarsi a letto Elmira, riesce sia a comandare che a farsi la donna di Orgone. Oargone non esce perché inconsciamente gli piace sapere che sua moglie venga posseduta da un altro. (forma di perversione) Freud: l'uomo ha tendenze omosessuali e prova piacere ad immaginare di essere lui posseduto dall'uomo al posto della donna posseduta....


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