La comune di Parigi PDF

Title La comune di Parigi
Author Alessia Capanna
Course Scienze umane
Institution Liceo (Italia)
Pages 3
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Summary

la comune di parigi...


Description

La comune di Parigi Intento del “cancelliere di ferro” prussiano Bismark era quello di realizzare l’unità tedesca sotto l’egemonia della sua nazione. Dopo esserci riuscito, voleva allargare i propri orizzonti e per questo motivo si scontrò contro la FRncia. Otto van bismark sfrutto il contrasto tra napoleone 3 e Re guglielmo x la successione del trono spagnolo per affrontarla, la quale cadette subito a Sedan (1 sett 1870). Terminato il regime di Napoleone venne proclamata la terza repubblica francese. Di fronte all’impossibilità di rompere l’accerchiamneto prussiano, il governo di difesa nazionale fu costretto ad un pesante armistizio e la perdita di 2 territori nel gennaio 1871 Il trattato di Francoforte fu firmato nella città tedesca il 10 maggio 1871 e mise fine alla guerra franco-prussiana del 1870-1871. Il trattato venne alla fine di negoziazioni condotte tra Adolphe Thiers e il cancelliere Otto von Bismarck il 26 febbraio 1871 e dopo la ratifica del trattato da parte del parlamento francese il 1º marzo. le due nazioni che avevano combattuto la guerra, la Francia e il Regno di Prussia giunsero ad un accordo preliminare. Bismarck propose condizioni di pace che implicavano la cessione alla Germania dell'Alsazia e della Lorena. Oltre alle vaste aree lorenesi e alsaziane, i prussiani ottennero un'indennità di guerra di 5 miliardi di franchi d'oro che sarebbero stati pagati in tre anni. Il documento inoltre sanciva l'occupazione dell'est della Francia da parte delle forze armate tedesche fino a che non fosse stata pagata l'indennità. La Comune di Parigi è il governo socialista che diresse Parigi dal 18 marzo al 28 maggio 1871. A seguito delle sconfitte militari della Francia contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione di Parigi impose la proclamazione

della Repubblica, contando di ottenere riforme sociali e la prosecuzione della guerra. Quando il governo provvisorio deluse le sue aspettative e l'Assemblea nazionale, eletta l'8 febbraio 1871, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia, il 18 marzo 1871 Parigi insorse cacciando il governo Thiers che aveva tentato di disarmare la città, e il 26 marzo elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l'istituto parlamentare. La Comune, che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa, eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini, stabilì l'istruzione laica e gratuita, rese elettivi i magistrati, retribuì i funzionari pubblici e i membri del Consiglio della Comune con salari prossimi a quelli operai, favorì le associazioni dei lavoratori ed iniziò il massacro degli oppositori, quali i cittadini fedeli al Governo legittimo e i rappresentanti religiosi. L'opera della Comune fu interrotta dalla reazione del Governo e dell'Assemblea Nazionale, stabiliti a Versailles in seguito alla “settimana di sangue”, iniziati i combattimenti nei primi giorni di aprile, l'esercito comandato da Mac-Mahon pose fine all'esperienza della Comune entrando a Parigi il 21 maggio e massacrando in una settimana almeno 20.000 parigini compromessi con la rivolta. Seguirono decine di migliaia di condanne e di deportazioni, mentre migliaia di parigini fuggirono all'estero. Il massacro continuò nei giorni successivi alla caduta della Comune. Il 29 maggio capitolò il forte di Vincennes e il comandante Faltot e otto ufficiali vennero fucilati nel fossato. Mentre nei giardini del Luxembourg e nella prigione della Roquette si continuava a fucilare, nella caserma Lobau le mitragliatrici uccisero altri 3.000 parigini: i cadaveri furono scaricati nella square Saint-Jacques, dove una parte venne sommariamente sepolta, un'altra parte bruciata e il resto prelevato dalle carrette funerarie. Al Père Lachaise i prigionieri furono condotti a gruppi di centinaia e allineati a ridosso di una lunga e profonda fossa scavata davanti al muro che aveva visto cadere gli ultimi difensori della Comune.

Il timore di epidemie, la stanchezza dei soldati, il rischio di disgustare anche l'opinione pubblica favorevole alla repressione e la necessità di darle una parvenza di legittimità convinsero infine il governo ad arrestare il massacro indiscriminato dei prigionieri, che erano sottoposti a fucilazioni, lavori forzati e pene minori . La città, mantenuta in stato d'assedio, venne divisa, come al tempo dell'Impero, in quattro settori militari....


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