Title | La Spagna nel Cinquecento |
---|---|
Course | Storia Moderna |
Institution | Università Telematica Internazionale UniNettuno |
Pages | 14 |
File Size | 259 KB |
File Type | |
Total Downloads | 9 |
Total Views | 140 |
La Spagna nel Cinquecento...
• La Spagna nel Cinquecento • • L’eredità di Carlo d’Asburgo
1/2
Lo scenario politico mondiale mutò nel corso del Cinquecento in conseguenza della politica di Massimiliano I d’Asburgo, imperatore dal 1493 al 1518, ed in particolare delle sue strategie matrimoniali
►Carlo
d’Asburgo nasce a Gand nel 1500
Nel 1506, per la morte del padre e per la malattia
mentale della madre diventa erede delle Fiandre, degli stati ereditari di casa d’Austria, di Aragona e di Castiglia e dei loro domini e dipendenze.
• L’eredità di Carlo d’Asburgo
2/2
1516: muore Ferdinando il Cattolico → Carlo è proclamato re di Spagna
1519: morto (nel 1518) Massimiliano I incoronato imperatore ad Aquisgrana
Carlo
• Carlo V imperatore ► Debolezza costituzionale dell’Impero germanico - Autorità imperiale elettiva a fronte dell’autonomia dei principi e dei ceti territoriali ■ Ma con Carlo V la questione imperiale ritorna al centro della scena politica anche per il manifestarsi di una esigenza di ordine, quale bisogno psicologico del tempo. ►Un immenso dominio che alimenta il sogno di
restaurare un impero universale. Concezione imperiale: - missione riformatrice dell’impero sulla cristianità - difesa della cristianità la Spagna come veicolo dell’espansione della Chiesa nel Nuovo Mondo Ma la struttura territoriale complessa dell’impero costringe ad agire secondo una molteplicità di linee politiche.
• L’elezione imperiale ■ Carlo candidato naturale ma ostacolato dagli avversari degli Asburgo • In particolare Francesco I di Valois preoccupato di un possible accerchiamento della Francia (candidati alternativi anche Enrico VIII Tudor e Federico il Saggio, elettore di Sassonia)
Carlo è eletto grazie alla riluttanza dei principi tedeschi ad accettare uno straniero e al determinante aiuto dei grandi banchieri (Fugger, Welser, Fiorentini e Genovesi) che versano 1 milione di fiorini per comprare i voti degli elettori → il nuovo imperatore è costretto a concessioni: ❿ Libertà della nazione tedesca in campo spirituale e temporale ❿ Conferma delle prerogative dei principi e difesa contro alleanze tra piccola nobiltà e popolo ❿ Diritto alla consultazione per definire la politica estera Divieto di imporre nuove tasse ❿ Divieto di introdurre soldati stranieri nei territori germanici ❿ Conferma del sistema elettivo per scegliere l’imperatore
• Carlo d’Asburgo re di Spagna 1/2 ■ Reclutamento del personale Re straniero, arrivato in Spagna (1517-1520), Carlo scontenta i nobili locali: cariche a fiamminghi e borgognoni. Nuove tasse in Castiglia per pagare elezione imperiale. Accentramento dei poteri e ridimensionamento dei fueros (consuetudini scritte che sancivano privilegi goduti dalle città) Governo del monarca organizzato sulla base di segretari e Consigli. ► 1520-21:
le città castigliane rivendicano il rispetto dell’ autonomia
rivolta dei comuneros (“cittadini”, comunità), prima a base urbana, poi anche degli abitanti delle campagne contro il governo dei consiglieri di Carlo e i corregidores (ufficiali/magistrati di nomina regia attivi in periferia) Successivamente il moto si carica di rivendicazioni sociali e i nobili abbandonano la rivolta
→ Vittoria della monarchia
• Carlo d’Asburgo re di Spagna 2/2 ■ Decennio 1520-30 fondamentale per l’elaborazione di una linea politica per la parte ‘spagnola’ dell’impero: • • -
Ristabilimento graduale dell’autorità sovrana in Spagna Consolidamento della monarchia nei domini italiani, riconoscendo: la loro struttura giuridico-politica di essere dotati di un complesso di ordinamenti autonomi di avere un’identità cristiana secolare e consolidata
(non si tratta di terre di conquista come i domini del Nuovo Mondo)
Linea comune: affermazione dell’autorità monarchica ma ricerca di alleanze con i ceti sociali dei singoli regni → neutralizzazione del potere politico dell’aristocrazia feudale → allargamento della sfera giurisdizionale, del potere economico e sociale dell’aristocrazia
• Altro elemento rilevante: contenimento del pericolo turco nel Mediterraneo presa di Tripoli (1510) e di Tunisi (1535)
• L’egemonia spagnola in Europa Tra 1520 e 1570 la Spagna è la potenza principale in Europa in quanto presenta: • Nuove fonti di ricchezza e sfruttamento a basso costo grazie ai domini americani • Cospicui mezzi finanziari derivanti da entrate fiscali dei domini in Europa • Apertura di credito dei banchieri privati verso la corona spagnola • Forte aumento demografico → crescita della domanda
→ aumento dei prezzi delle merci a fronte di una riduzione del costo del lavoro → forbice prezzi/salari una serie di congiunture favorevoli e non una vera politica economica 5) Struttura politica relativamente unificata (a differenza dell’Impero) 6) Prestigio della monarchia 7) Unità religiosa non insidiata dal protestantesimo 8) Esercito ben attrezzato e addestrato, mobilitato su più fronti
• La Spagna di Filippo II
1/4
Dopo la Pace di Augusta (1555), Carlo V divide i suoi domini:
► al fratello Ferdinando, eletto imperatore nel 1558: territori di casa d’Austria, Regni di Boemia ed Ungheria ► al figlio Filippo II, re di Spagna dal 1556: la Spagna; i domini italiani (Milano, Napoli, Sicilia e Sardegna); la Franca Contea (tra Francia e Stati germanici); i Paesi Bassi; i possedimenti americani.
• La Spagna di Filippo II
2/4
► Carlo e Filippo erano due personalità profondamente diverse: Carlo: nativo di Gand e con scarsa dimestichezza con la sensibilità spagnola; formatosi nel clima erasmiano di una religiosità interiore, colpito dalla lacerazione dell’unità cristiana. “Re guerriero” di stampo medievale e “re itinerante”, senza corte fissa.
Filippo: profondamente spagnolo per cultura, sensibilità e valori; privo di attitudini militari; si dota di una corte, di una dimora fissa e di un apparato di funzionari Filippo II consolida il prestigio della dinastia anche ricorrendo a segni visibili: l’Escorial, l’immensa reggia costruita su modello di un monastero (centro burocratico del potere sovrano). Dal 1560 la capitale è Madrid Re della Controriforma Artefice dello Stato moderno spagnolo, esteso tra Mediterraneo e Atlantico ma costituito da diversi reynos tra loro eterogenei in quanto a titolo originario di appartenenza alla corona
(domini ereditari, paesi conquistati militarmente, formazioni storiche autonome dotate di un loro profilo giuridico-istituzionale)
• La Spagna di Filippo II
3/4
• 1527 – nasce a Valladolid da Isabella di Portogallo e Carlo V d’Asburgo Carlo impone al figlio precise strategie matrimoniali: • 1543 – a sedici anni sposa la cugina Maria Manuela di Portogallo (morta nel 1545) • 1554-59 – si sposta a Bruxelles assumendo la reggenza dei Paesi Bassi • 1555 – sposa in seconde nozze Maria Tudor (figlia di Enrico VIII e di Caterina d’Aragona), regina d’Inghilterra: si profila l’unione dei due regni in un nuovo grande impero marittimo atlantico • 1556 – Carlo V abdica e si ritira nel monastero di Yuste. Filippo è proclamato re di Spagna. • 1558 – Muoiono a breve distanza Carlo V e Maria Tudor: sfuma il sogno di un impero universale . Elisabetta Tudor è la nuova regina d’Inghilterra. Filippo sposa Elisabetta di Valois. • 1559 – data simbolo trasferimento dalle Fiandre in Castiglia:
Passaggio da un impero su base fiamminga ad uno su base spagnola (fondato sulle ricchezze provenienti dal Nuovo Mondo)
Fine dell’idea di impero universale e primato del sistema politico con al centro la Castiglia
• La Spagna di Filippo II
4/4
►L’idea monarchica di Filippo II ruotava intorno alla sua figura di “Re Cattolico”: i problemi religiosi costituivano il riferimento fondamentale dei suoi criteri di governo
l’azione politica rispondeva ad una triplice istanza: 1. difesa della Cristianità dalla minaccia turca 2. difesa del Cattolicesimo dalla secessione protestante 3. difesa dell’unità cattolica nei regni e nei domini del sovrano
► La storiografia recente non considera il regno di Filippo II un blocco omogeneo e distingue tre fasi:
- Prima fase: 1559-1565 - Seconda fase: 1565-1580 - Terza fase: fino al 1598, morte di Filippo •
La situazione economica della Spagna
■ Carlo V lasciava al figlio un paese in forte espansione demografica, in particolare la Castiglia Esportazioni di lana, di olio e vino ma importazioni di manufatti a causa di una struttura produttiva assai inconsistente caratterizzata da assetto corporativo, carenza di artigiani specializzati, bassa qualità dei prodotti.
quilibrio tra potenza politica e crescita S economica
• Afflusso metalli preziosi contribuisce alla potenza politica ma ha effetti negativi sullo sviluppo economico e l’accumulazione di capitali in quanto: ❿ Gli hombres de negocios ( grandi mercanti-banchieri) che controllano flusso metalli preziosi e commercio internazionale di beni e capitali sono stranieri (tedeschi, poi fiamminghi e genovesi) Rapporto di dipendenza della finanza pubblica rispetto a quella privata a causa degli asientos (prestiti a breve termine con alti tassi di interesse) 2. A ssenza di una politica economica a supporto dello sfruttamento minerario delle colonie e all’ascesa dei prezzi scelta pastorale (sviluppo di mandrie e greggi ma importazioni di cereali) élites urbane prive di spirito imprenditoriale e mercantile •
Religione e politica nella Spagna di Filippo II
■ Un paese che non aveva vissuto il rinnovamento culturale e sociale promosso dalla Riforma nel quale l’Inquisizione e la rigorosissima censura rispondevano non soltanto a preoccupazioni religiose ma ad esigenze di controllo politico e sociale
► Un’assiologia fondata sul nesso inscindibile tra una sola religione, un solo re e la purezza della stirpe (limpieza de sangre)
na politica di persecuzione ed espulsione nei u confronti dei conversos attenta all’eliminazione della diversità, perseguita con il concorso determinante del Tribunale dell’Inquisizione, investito del compito di controllare, non soltanto i comportamenti, ma ogni espressione culturale dei sudditi della monarchia asburgica. •
il Rey prudente (1559-65)
Prima fase:
► Non si delinea ancora un vasto e coerente disegno di politica internazionale: percezione dei pericoli che incombono su alcune parti dell’impero ma occorre fronteggiare il pericolo turco • 1453 Conquista di Costantinopoli. Stato Ottomano si estende dal mar Rosso sino alle porte di Vienna. • SOLIMANO I il Magnifico (1522-1566) consolida l’impero ma già presenti segni della crisi interna ■ Ragioni di Filippo per attaccare i Turchi: • La Spagna, dopo Cambrésis che aveva tolto alla Francia l’apparato militare marittimo, restava l’unico presidio contro la flotta ottomana • La crisi interna del sistema turco sembrava favorire la Spagna. • I viceré spagnoli nelle aree danneggiate dai Turchi ne denunciavano la pericolosità ⇨1560
– a Gerba sconfitta della flotta spagnola La Spagna è costretta a reagire e avvia un ampio → lavoro di armamento marittimo (ricostruzione di flotta e fortezze) [Braudel].
•
Seconda fase: tra Paesi Bassi e Mediterraneo (1565-80) 1/2
► Fermenti sociali e tensioni politiche nei Paesi Bassi Accentramento repressivo. Pacificazione di Gand (1576) in funzione antispagnola. Repubblica delle Province Unite (1579) ► Ripresa minaccia turca • Politica di riarmo marittimo dei Turchi (attacco a Cipro e assedio di Famagosta) LEGA SANTA (Spagna –Venezia- Roma) → Creazione di una flotta di 300 navi per occupare TUNISI.
• 7 ottobre 1571 battaglia di LEPANTO - Vittoria della flotta cristiana grazie al contributo determinante dei Veneziani comandati da Sebastiano Venier - Superiorità artiglieria europea nel favorire l’abbordaggio - 100.000 uomini impegnati –60.000 caduti - Liberati molti cristiani prigionieri
Seconda fase: tra Paesi Bassi e Mediterraneo (1565-80) 2/2 • La Lega Santa si divide: •
Pace separata di Venezia con i Turchi (rinuncia a Cipro)
■ Significato della vittoria a Lepanto: Enorme risonanza anche per l’uso propagandistico che se ne fece nel mondo cristiano (un mito) • Scrittori e pittori immortalarono le gesta della flotta cristiana
• Le conseguenze si avvertirono solo dopo un decennio: “La pace sul mare fu per la flotta turca il peggiore dei disastri. La fece marcire nei porti” [Braudel]
• La pace tra Filippo II e il sultano Murad III fu possibile perché la Spagna riprende la lotta contro i Paesi Bassi ed è impegnata in Portogallo e perché i Turchi devono affrontare il pericolo costituito dai Persiani Rafforzata repressione contro i Moriscos deportati in Castiglia e Andalusia (1558-60) (si vieta di parlare arabo). •
Terza fase: l’imperialismo attivo (1580-98) 1/2
Le maggiori risorse provenienti dall’Atlantico inducevano a interventi attivi ⇨ Progetti ESPANSIONISTICI
► Annessione del Portogallo • Sebastiano di Braganza 1578 tenta di conquistare il Marocco ma viene sconfitto e muore in battaglia → CRISI DINASTICA (non ha figli). • Fragilità della potenza militare portoghese. • Filippo II, per essere stato sposo della figlia Maria Emanuela, avanza pretese. • I ceti dirigenti portoghesi non sono contrari all’annessione • 1580 - Muore l’anziano principe Enrico rimasto sul trono per un anno. Filippo col Duca d’Alba occupa e annette il Paese → acquisisce un vasto impero coloniale. ■ Non ci fu integrazione politica ed economica - Riconosciuta autonomia istituzionale e mantenimento separazione dei domini coloniali
⇨ i mercanti portoghesi non ebbero vantaggi dall’essere integrati nell’impero spagnolo Inizio della decadenza Portogallo Terza fase: l’imperialismo attivo (1580-98) 2/2
•
■T entativo di invasione dell’Inghilterra nel 1588 favorito da: • Penetrazione cattolica con i Gesuiti • Maria Stuart di Scozia congiura contro Elisabetta • Roma contraria alla Chiesa anglicana • Danni alla flotta Spagnola dai pirati inglesi • Pretese sul trono (Filippo vedovo di Maria Tudor) sostenute da un’ampia coalizione (papa, partito cattolico inglese, partito dei Guisa in Francia) Filippo sottovaluta forza navale militare dell’Inghilterra
• Invincibile Armada (130 navi, galeoni) e flotta inglese (navi leggere e veloci): 2 modelli a confronto superiorità dell’artiglieria inglese ⇨ Studi recenti hanno dimostrato che la flotta spagnola fu decimata soprattutto dalle avversità atmosferiche • Conseguenze della disfatta: • Arresto espansionismo spagnolo • Sconfitta delle ipotesi di restaurazione cattolica in Olanda e Inghilterra • Affermazione dell’Inghilterra come grande potenza marittima
• Possedimenti spagnoli nell’Europa del ‘500 •
L’organizzazione della monarchia castigliana
Filippo tentò di dotarsi di un’organizzazione del potere statale più efficiente,
ma non sempre gli obiettivi che perseguiva erano tra loro compatibili. • Centralizzazione politico-amministrativa di un organismo composito che non poteva essere governato con procedure uniformi • Unico vincolo unitario era la figura del sovrano, ma l’egemonia economico-sociale della Castiglia rendeva la stessa sovranità un fattore prima di tutto castigliano. • Il re si serviva di viceré e governatori cui concedeva ampi compiti politico-amministrativi ma senza frantumare la sovranità. • Funzionari e alti burocrati (progressivamente) in massima parte di origine castigliana
► Perfezionamento del sistema polisinodale con la creazione di nuovi Consigli territoriali: d’Italia (1555); del Portogallo (1582); delle Fiandre (1588) ⇨ Sistema macchinoso che generava confusione e sovrapposizioni di competenze...